Chiesa del Santissimo Crocifisso (Alcamo)

parrocchia di San Francesco di Paola

La Chiesa san Francesco di Paola è una chiesa cattolica che si trova ad Alcamo, in provincia di Trapani.

Chiesa san Francesco di Paola (Alcamo)
Facciata della chiesa
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneSicilia
LocalitàAlcamo
Coordinate37°58′57.68″N 12°57′39.2″E
Religionecattolica
OrdineOrdine dei Minimi
DiocesiTrapani
Stile architettonicob
Sito webwww.sanfrancescodipaolaalcamo.it/

Annesso alla chiesa si trovava il convento di san Francesco di Paola.

Fondazione

Istituita nel 1550 nel nome del Santissimo Crocifisso dal nobile Pietro Tabone, nonno materno del poeta Sebastiano Bagolino (1562-1604). seppellito in questa Chiesa. Nel 1542 il Tabone fece richiesta ai Giurati della città di un appezzamento di terreno per costruirvi una Cappella in onore del Santissimo Crocifisso, allora Patrono della Città . Gli Amministratori accogliendo la richiesta, concessero un appezzamento di terreno esteso circa 6 tumuli.

Il Tabone, nel 1550 (senza la prescritta autorizzazione del Vescovo) , edificò la piccola cappella che fu riconosciuta ufficialmente nel 1552 dal Vescovo di Mazara Girolamo De Terminis con Bolla dell’11 agosto, con la quale concedeva al Tabone ampia facoltà di poterla ampliare, distruggere e riedificare con diritto di patronato, sepoltura gentilizia, beneficiale con l’assegnazione annua di 24 tarì , di potere nominare il Beneficiale o Rettore e con licenza di potere istituire una Confraternita del SS. Crocifisso, con suo Cappellano. sempre spettando ai Tabone il diritto di Patronato.[1]

Nel 1575 ci fu una terribile peste in l’Italia e in Sicilia, e fu una calamità di grandi proporzioni; ad Alcamo la popolazione, che allora era formata da circa 7720 anime, fu dimezzata secondo lo storico alcamese Ignazio De Blasi. Molte persone furono seppellite nel cimitero di Sant' Ippolito, nella periferia ovest della città. Essendo i vecchi ospedali di S. Vito e S. Spirito non idonei per ospitare tanti appestati, i Magistrati del Comune istituirono celermente dei nuovi locali per questa emergenza e venne approntato un nuovo ospedale nella via della chiesa del Santissimo Crocifisso.

Nel 1608 i Minimi di S. Francesco di Paola alzarono il vicino Convento, che mantennero fino al 1866. Dal 1870 vi ebbe sede il Regio Ginnasio e, dopo il 1870, l’Ospedale Civico. La Chiesa nel 1750 fu adornata da stucchi da Nicolò Curti. Nel 1925 fu innalzata a Parrocchia

Cenni storici

Poichè la ricostruzione della Chiesa, per mancanza di fondi, procedeva molto lentamente, i confrati della Confraternita del SS. Crocifisso decisero di concedere nel 1596 la Chiesa incompleta con le sue rendite all’Ordine dei Frati Minimi di San Francesco di Paola. Il 23 ottobre 1608 i Padri Minimi accettarono la concessione del 1596 con l'impegno che dovevano prestare il servizio religioso svolto fino allora dal Cappellano della Confraternita, alla quale era riservato l’altare di S. Anna, con diritto di sepoltura dei Confrati defunti.

Nel 18° secolo i Padri Minimi si distinsero per operosità, santità e dottrina. Primo fra tutti Padre Carlo Adragna che fu il ricostruttore della Chiesa e del Convento. I PP. Minimi si distinsero non solo per la loro fervida attività religiosa, ma anche per l'attività di promozione sociale del rione. Infatti furono proprio questi a sollecitare il Comune per la sistemazione urbanistica del quartiere, confacente ai suoi abitanti, per la maggior parte del ceto agricolo il quale occupava le arre fabbricabili del borgo e il Comune doveva provvedere alle indispensabili opere di urbanizzazione , prima fra tutte, la fornitura di acqua! [2]

Come si può ben constatare il Clero in quel periodo era molto attento e sensibile al processo di urbanizzazione del quartiere ove, oltre alla operosità e alla spiritualità dei PP. Minimi, vi era anche quella dei PP. Cappuccini della Chiesa di S. Anna, i quali, come riferivano l’ 8 dicembre 1780 gli Amministratori del Comune al Re: “ i poverissimi si recavano per non avere le vesti decenti e proprie per conferirsi in altre chiese .. quali Padri Cappuccini sono stati e sono tuttavia di grande utile a questa popolazione per gli studi delle più severe discipline che sempre hanno tenuto aperti a chiunque, siccome per le infime scuole che hanno al presente“.

Il 13 dicembre del 1780 ben quarantacinque sacerdoti sottoscrissero di proprio pugno una lettera di supplica indirizzata al Re Ferdinando III° , affinchè non sopprimesse il Convento così come era avvenuto il 4 dicembre 1767 per la residenza dei PP. Gesuiti, in quanto “ i detti RR.PP. sollevano i poveri con larghe elemosine che ogni giorno distribuiscono ininterrottamente ad ogni sorta di persone che vi concorre e dei forestieri e poveri pellegrini che alloggiano con tutta carità e liberalità “.

Il Re accolse la supplica e il Convento non venne soppresso fino a quando,dopo l’Unità d’Italia, il Governo del Re Vittorio Emanuele II con legge 7 luglio 1866 n. 3036 , soppresse tutti gli ordini religiosi e furono incamerati tutti i loro beni. Con la susseguente legge del 15 agosto 1867 n. 3848 , furono anche soppresse le Corporazioni Religiose in quanto sottostanti alla giurisdizione del Vescovo e, di conseguenza, anche il Convento di S. Francesco di Paola e la Confraternita del SS. Crocifisso ( le c.d. Leggi eversive dell’Asse Ecclesiastico).

Il 15 maggio del 1870 , essendo andati via i PP. Minimi, il Convento ormai di pertinenza dello Stato Italiano, fu consegnato da parte del Comune di Alcamo agli Amministratori dell’Ospedale S. Vito e S. Spirito. Infine, eretta sede della parrocchia intitolata a San Francesco di Paola (1926) dal vescovo di Mazara, Nicolò Audino.

Opere

La Chiesa ha navata unica, con cinque altari. Vi si ritrovano le seguenti opere:

la Madonna dei Miracoli e ai piedi due Santi, quadro d’ignoto;

S. Francesco di Paola, scultura lignea forse di Filippo Quattrocchi di Gangi(secolo XVIII); è notevole per l'espressione naturale e l'eleganza delle sue linee.

Sant'Anna, scultura lignea recente (fine ottocento): ha sostituìto una grande tela (andata distrutta) del 1618 opera del pittore trapanese Giuseppe Carrera.


Le quattro tele parietali della navata e i due dipinti sul muro del presbiterio con cornici di stucco rappresentano:

Il primo dipinto sulla parete destra: il prodigio avvenuto durante la costruzione del convento di Paternò Calabro (CS) nel 1454, quando due operai morirono schiacciati da una frana; il Santo è presentato mentre benedice i due cadaveri disseppelliti e richiamati in vita, e dietro di lui Paolo Rendacio, suo discepolo e poi vicario generale.[3]

Il secondo dipinto a destra: il prodigioso miracolo dei pesci avvenuto nel 1483 quando il Santo, in viaggio verso Tours, fu accolto a Napoli dal re Ferrante I° d'Aragona nella sua reggia. San Francesco disse al paggio di riferire al re che "così come lui restituì la vita ai pesci, così lui restituisse la libertà ai tanti infelici che teneva sepolti nelle prigioni".

Nel primo quadro della parete sinistra: un nobile, sua moglie, e un gruppo di persone in ginocchio, che presentano al Santo un bimbo in fasce senza occhi e senza bocca. San Francesco, preso dalla commozione, con l'indice intinto nella sua saliva toccò le orbite del bimbo e comparvero gli occhi, poi segnò il luogo della bocca ed essa si aprì al sorriso.

Il secondo dipinto, a sinistra:il miracolo della conversione del Re di Napoli che donò al Santo un vassoio pieno di monete d’oro per la costruzione di un convento a Napoli. Il Santo, S. Francesco, rifiutando l’oro, spezzò una moneta da cui colò sangue dicendo al re: "Ecco il sangue dei tuoi sudditi che grida vendetta al cospetto di Dio".[4]

I due oli sulle pareti della cappella del Santissimo Sacramento, si ispirano al Vecchio Testamento: a destra l’istituzione della Pasqua ebraica(libro dell'Esodo) e a sinistra il convito offerto da Lot a due Angeli, dopo la lavanda dei piedi(Libro della Genesi).

Sull’altare maggiore: Crocifisso, scultura lignea del secolo XIX.

Nel 1750 furono collocate altre due tele, che ricordano antiche devozioni dei Minimi nella loro Chiesa.

La prima a destra ( d’ignoto autore) presenta la Santissima Trinità, in alto e basso in primo piano i due Santi Cosma e Damiano con la palma in mano, simbolo del martirio. Alla destra di uno di loro è raffigurata Santa Rosalia,con la corona di rose sul capo e il giglio in mano e dall’altro lato San Francesco di Sales.

Sulla sinistra invece, c’è un’altra tela raffigurante la Madonna dei Miracoli, con San Francesco di Paola e San Francesco di Sales.

Altre due belle tele, di incerta fattura del XVIII° sec., si trovano in sacrestia e raffigurano la "Pietà" e Santa Caterina da Siena.

la Madonna di Fatima, recente scultura lignea;

S. Cuore di Gesù, recente statua lignea, collocata nel 1921

Statua dell'Immacolata,in gesso, è di recente fattura.

S. Michele Arcangelo, Patrono dell'Ordine dei Minimi, tatua del 18° secolo

Sulle pareti della navata, in alto, quattro antiche tele di sconosciuto, effigianti episodi della vita di S. Francesco di Paola.

Inoltre, un Crocifisso di mistura, di Giovanni Matinati;

San Biagio, opera del '700 d'ignoto autore: fu trasferita in questa Chiesa nel primo decennio del Novecento dall'ex chiesa dell'Annunziata Santa Lucia, statua settecentesca di autore ignoto; San Vito, statua lignea del 1848, testimonia il culto al Santo nella Chiesa già nel 1870, allorchè l'Ospedale S. Vito e S. Spirito si trasferirono nell'ex Convento

S. Espedito, statua recente, San Francesco di Paola, splendido mezzo busto del 18° secolo; si trova in sacrestia di fronte al Crocifisso del Matinati.

e una raffigurazione settecentesco del P. Carlo Adragna.

Note

  1. ^ sanfrancescodipaolaalcamo.it, http://www.sanfrancescodipaolaalcamo.it/
  2. ^ sanfrancescodipaolaalcamo.it, http://www.sanfrancescodipaolaalcamo.it/ .
  3. ^ sanfrancescodipaolaalcamo.it, http://www.sanfrancescodipaolaalcamo.it/ .
  4. ^ sanfrancescodipaolaalcamo.it, http://www.sanfrancescodipaolaalcamo.it/ .

Bibliografia

  • Sergio Dara, Per crucem ad lucem : la chiesa del SS. Crocifisso di Alcamo e la sua confraternita nella parrocchia di San Francesco di Paola : cinque secoli di storia al servizio di Dio e degli uomini / a cura di Luigi Culmone ; consulenza storico-artistica di Paola Bottecchia, Alcamo, Rotary international, Club di Alcamo, 2014.
  • Matteo Collura, Sicilia sconosciuta-Itinerari insoliti e curiosi, Rizzoli, 2008.
  • Can. Vincenzo Mistretta di Paola, La Chiesa del SS. Crocifisso ora Chiesa parrocchiale di San Francesco di Paola, Alcamo, 1950.

Voci correlate

Collegamenti esterni