Città Sant'Angelo

comune italiano

Città Sant'Angelo (Ciù Sand'Agnele in dialetto locale)[senza fonte] è un comune italiano di 14.969 abitanti della provincia di Pescara in Abruzzo. Appartiene al club dei Borghi più belli d'Italia.

Città Sant'Angelo
comune
Città Sant'Angelo – Stemma
Città Sant'Angelo – Veduta
Città Sant'Angelo – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Abruzzo
Provincia Pescara
Amministrazione
SindacoGabriele Florindi (PD) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate42°31′N 14°03′E
Altitudine320 m s.l.m.
Superficie62,02 km²
Abitanti14 969[1] (1-01-2016)
Densità241,36 ab./km²
FrazioniAlzano, Annunziata,Corso, Crocifisso, Fagnano, Fonte Umano, Gaglierano, Maddalena, Madonna della Pace, Marina di Città Sant' Angelo , Piano della Cona, Piano di Sacco, Ponticelli, Sant' Agnese, San Giacomo, San Martino, San Pietro, San Rocco, San Vittorino, Sorricchio, Vertonica, Villa Cipressi,

Sorripe

Comuni confinantiAtri (TE), Cappelle sul Tavo, Collecorvino, Elice, Montesilvano, Silvi (TE)
Altre informazioni
Cod. postale65013
Prefisso085
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT068012
Cod. catastaleC750
TargaPE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 743 GG[3]
Nome abitantiangolani
Patronosan Michele Arcangelo
Giorno festivoLunedì dopo la terza domenica di settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Città Sant'Angelo
Città Sant'Angelo
Città Sant'Angelo – Mappa
Città Sant'Angelo – Mappa
Posizione del comune di Città Sant'Angelo all'interno della provincia di Pescara
Sito istituzionale

Geografia fisica

Città Sant'Angelo è ubicata su di un colle posto a 317 m s.l.m. a diciotto chilometri da Pescara. Il territorio è il terzo per estensione della Provincia di Pescara, preceduto da Penne e Caramanico Terme[4]. Esso ha una connotazione morfologica prettamente collinare che culmina in un lembo di terra, bagnato dalle acque del Mare Adriatico, il quale divide i comuni di Silvi e di Montesilvano distanziandoli per una misura inferiore al chilometro.

Clima

Il clima del territorio di Città Sant'Angelo è tipicamente sublitoraneo marittimo, definibile dunque come mediterraneo, con marcate differenze ravvisabili tra la zona costiera e quella collinare. Generalmente, le estati sono calde e secche (media massime luglio 28 °C, media minime luglio 18 °C nella zona collinare) ma ventilate e gradevoli per via dell'esposizione al mare Adriatico, mentre sulla stretta fascia litoranea le massime superano spesso i 30 °C, e per via del notevole tasso di umidità ivi presente vengono percepiti valori ancor più elevati. Gli inverni (media massime gennaio 10 °C media minime gennaio 5 °C - zona collinare) si mantengono sostanzialmente miti se la circolazione in quota è prevalentemente occidentale, per via dei caldi e secchi venti di caduta appenninici; con queste configurazioni non è inusuale che la temperatura superi spesso i 20 °C anche in gennaio. Comuni sono le inversioni termiche diurne tra la costa e la collina durante soprattutto il semestre freddo, con differenze di temperatura anche di 5-6 °C.

Quando la circolazione dei venti si dispone invece dai quadranti nord-orientali, la forte esposizione riesce a regalare picchi di freddo notevoli ed inusuali per la latitudine a tutto il territorio, con significative precipitazioni nevose da stau che interessano principalmente l'area collinare (con tempi di ritorno di circa 3-4 anni). Le precipitazioni tendono a concentrarsi nel tardo autunno, e il loro livello medio è leggermente inferiore alla media nazionale, aggirandosi attorno agli 800 mm; infatti, per via della copertura montuosa del Gran Sasso sul lato occidentale, talvolta le classiche perturbazioni atlantiche non riescono a sfondare ed il territorio rimane in ombra pluviometrica, con tesi venti di caduta.

Il livello medio di umidità è elevato sulla zona costiera per via della presenza dell'area umida protetta del fiume Saline: fenomeno caratteristico, soprattutto in autunno e inverno con venti da SE, è quello della cosiddetta guazza, con la risalita dell'umidità dai bassi strati e la formazione di fitte nebbie che risalgono dalla costa fino a raggiungere e coprire a volte l'intera area collinare.

Storia

Le origini di Città Sant'Angelo sono incerte ed hanno costituito sempre motivo di discussione storica, il primo atto ufficiale reperito dove si parla del comune menziona di una concessione da parte dell'imperatore Ludovico II che accorda un privilegio al Monastero di Casauria sul luogo chiamato "CIVITATE S. ANGELI" dove si trovavano un castello ed un porto ed è datato 13 ottobre 875. I numerosi ritrovamenti archeologici, decisamente più antichi, tra la foce del Piomba e quella del Saline, e la presenza di piccoli aggregati urbani in corrispondenza della località oggi denominata Marina di Città Sant'Angelo[5] fanno risalire le origini della città al periodo romano, quando Angulum, di cui gli abitanti ne conservano ancora il nome di "angolani", viene nominata da Plinio il Vecchio nella sua descrizione delle terre vestine nel libro Naturalis Historia(libro II 12.106); non è da escludere l'ipotesi di qualche storico che la Angulum citata fosse invece la vicina Spoltore.Comunque intorno al 400 sorsero le prime chiese nella zona tra Città Sant'Angelo. L'abitato vestino-romano, che sarebbe stato ubicato nel vicinissimo Colle di Sale, fu probabilmente distrutto nell'alto Medioevo; i Longobardi avrebbero ricostruito il paese ex novo nell'odierna ubicazione, lasciando, come traccia della loro presenza, il culto dell'Angelo. Testimonianze di questo culto sono presenti sia nel toponimo, sia nello stemma comunale, che rappresenta, appunto, San Michele Arcangelo che uccide il dragone. È storicamente accertato che fu distrutta nel 1239 da Boemondo Pissone o Pissonus[6], giustiziere di Federico II, in quanto Città Sant'Angelo è sempre stata una città guelfa, ovvero erano troppo schierati in favore del Papa Gregorio IX. Successivamente, lo stesso Imperatore concesse ai superstiti la facoltà di ricostruire l'abitato in tre casali[7]. Lo sviluppo urbano seguì tre diversi momenti storici: la ricostruzione, iniziata dopo il 1240, del nucleo fortificato a semicerchio, delimitato attualmente da Strada Castello, Strada Minerva, Via del Ghetto e Via del Grottone. I nomi più altisonanti furono quelli degli Zizza e dei Salomone che rivestirono sempre ruoli primari all'interno della comunità angolana dell'Antico Regime.[8] Con la venuta degli ordini monastici nella prima metà del XIV secolo si vide l'ampliamento delle chiese esistenti e la realizzazione di monasteri. In questa era, Città Sant'Angelo fu una delle tre città principali della diocesi Penne-Atri, insieme alle due sedi vescovili. Questa rivalità spesso si traduceva in guerre, sopratutto per il controllo del porto, al confine tra le attuali Silvi Marina e Pineto, in provincia di Teramo. Nel secolo XVI fu marchesato della famiglia Castriota insieme con le terre di Spoltore, Moscufo e Montesilvano. Successivamente fu de Piccolomini conti di Celano. Il 18 febbraio 1699 Lucrezia Camerlengo per 130000 ducati acquista il marchesato di Città Sant'Angelo per conto del figlio Francesco Figliola che trasformò il marchesato in ducato. In seguito venne ceduto ai Pinelli. Solo nel XVII secolo si conclude la ricostruzione vera e propria con il completamento di case e palazzi gentilizi della borghesia agraria. Questo è il motivo per l'attuale impianto "a fuso": esso si è costituito, man mano, grazie a successive espansioni ed aggregazioni dei nuclei abitativi precedenti, fino a formare un forte coagulo urbanistico determinando la sistemazione del centro storico così come ancora oggi lo vediamo. Detto impianto è attraversato da un lungo corso, intersecato da una serie di stradine e vicoli chiusi, denominati in dialetto locale 'li ruve', entro la cinta muraria e con le porte parzialmente conservate[9]. Nei secoli seguenti il paese rinacque fiorente nonostante diversi attacchi di Angioini e Spagnoli fino alla firma del Trattato di Aquisgrana del 1748 quando la città passò definitivamente sotto il Regno di Napoli fino all'Unità d'Italia. Nel marzo del 1814 Città Sant'Angelo unitamente ai comuni di Penne, Castiglione Messer Raimondo e Penna Sant'Andrea fu protagonisti delle prime sollevazioni della Carboneria del Risorgimento Italiano.

 
Veduta della Collegiata di San Michele Arcangelo

La rivolta fu repressa dalle truppe di Gioacchino Murat, guidate dal generale Florestano Pepe, grazie al tradimento di un congiurato ed alla mancata adesione di diversi comuni che dopo aver dato il loro parere positivo rimasero quieti. I capi angolani della rivolta, Filippo La Noce e Domenico Marulli vennero fucilati a Penne e le loro teste furono barbaramente esposte sulla porta principale del paese mentre Michelangelo Castagna, un altro capo della rivolta riuscì a scappare trovando ricovero dalla sorella nella città di Atri.Prima dell'annessione al Regno di Sardegna, il futuro Regno d'Italia, Città Sant'Angelo fu capitale dal 1837 al 1848 del Distretto di Città Sant'Angelo, in seguito tornato Distretto di Penne quando la capitale venne spostata a Penne. Memorie più recenti raccontano la triste storia della seconda guerra mondiale quando nell'aprile del 1940 il Ministero dell'Interno inquadrò e prese in affitto lo stabile dell'Ex Manifattura Tabacchi, nel centro storico della città, per adibirlo ad unico campo di concentramento della provincia di Pescara con circa 200 posti letto dove furono carcerati uomini per lo più di nazionalità jugoslava, ciò nonostante si legge dalle relazioni inviate alla Prefettura sull'andamento del campo del bisogno di limitare in maniera più dura la libertà dei confinati in quanto, nonostante l'attivo lavoro di vigilanza degli agenti di P. S., gli internati riuscivano ad avere rapporti con gli abitanti del comune di indole troppo ospitali. Il campo rimase attivo fino all'aprile del 1944, attualmente oltre ad essere un "Luogo della Memoria" ospita permanentemente il Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea. Il 22 maggio 1944 l'Aeronautica Militare statunitense bombardò il rione di Marina; persero la vita sessantanove angolani, oltre ai militari tedeschi. La Germania però non rese noti i militari morti nel bombardamento alleato.

Onorificenze

«Cittadina abruzzese fu sede, durante la seconda guerra mondiale, di un campo di concentramento per confinati. La popolazione, animata da profonda fede negli ideali di libertà, offrì un'ammirevole prova di generoso spirito di solidarietà, prodigandosi nell'accogliere nelle proprie abitazioni sfollati, ex internati e quanti avevano bisogno di aiuto, esponendosi alle ritorsioni delle truppe nazifasciste. Oggetto di un violento bombardamento, sopportava la perdita di numerose vite umane e diversi feriti. Chiaro esempio di spirito di sacrificio ed elette virtù civiche. 1941/1944.»
— 5 giugno 2012[10]

Monumenti e luoghi d'interesse

 
Interno della Chiesa di San Francesco
 
Sant'Agostino
 
San Francesco
 
Palazzo Castagna
 
San Michele Arcangelo
  • La Collegiata Di San Michele Arcangelo Di importante rilievo artistico è la Collegiata, dedicata a San Michele Arcangelo, ornata in facciata da un campanile alto 48 metri. Costruita anteriormente al Mille, fu ricostruita nel Trecento: il portale, decorato con un ciclo di figure simboliche è del 1326. Conserva notevoli resti di un pulpito alto-medioevale in pietra, databile tra il VII e VIII secolo. La tomba di Amico di Buonamicizia, Vescovo della Diocesi di Atri-Penne, e il portico sono quattrocenteschi. Il sarcofago, addossato al muro, è sviluppato in senso plastico su più piani. Quello centrale è occupato dall'immagine del defunto e da una lunga iscrizione che ne riassume la vita. La fabbrica continuò ad essere ampliata nel Rinascimento: il campanile, a base quadrata con un tamburo poligonale sormontato da una cuspide, è derivato da quello del Duomo di Atri, e fu rimaneggiato dopo il terremoto del 1706.
  • La chiesa di San Francesco costruita nel 1300, si trova lungo il corso principale del paese ed è inserita in un ampio edificio conventuale oggi occupato nella massima parte dagli uffici del Comune; la chiesa rimaneggiata nel tempo a seguito dei terremoti del 1706 e 1730 ha uno stile leggermente barocco con pavimento a mosaico di diverse forme e colori con disegni floreali, la torre campanaria a pianta quadrata ne esalta la parte più antica edificata chiaramente in epoca quattrocentesca.
  • Santa Chiara, a pianta inconsueta ha la forma di un triangolo equilatero inserito in un cerchio su cui poggia la cupola è certamente quella che più di altre ha avuto meno modifiche nel corso degli anni come è avvenuto con altre chiese cittadine, la struttura architettonica di epoca seicentesca risulta collocata in uno spazio obbligato addossato ad un precedente edificio fortificato, l'esigua dimensione della struttura fa pensare che fosse adibita a cappella privata per le Clarisse che ne occupavano l'attiguo Convento.
  • Sant'Agostino, a navata unica alle cui pareti sono stati addossati quattro altari ornati di stucchi e bassorilievi è attualmente adibita ad Auditorium; è ipotizzabile che nella zona retrostante la chiesa fosse, preesistente alla distruzione della città nel 1239, presente un castello. Tali ipotesi vengo fatte in considerazione del toponimo originario dell'antistante via " strada del castello", dal fatto che il luogo sia il più elevato della città e che sono stati ritrovati scritti in cui si accenna ad una donazione regia nel 1314 ai frati dell'ordine degli Eremitani di Sant'Agostino per la costruzione del convento.
  • San Bernardo costruita nel XIV secolo ha all'interno una cripta con alcune decorazioni e due arcate che ne identificano l'originaria costruzione del 1300 successivamente la chiesa fu ceduta ai frati Riformati di San Bernardo i quali iniziarono subito la costruzione del convento; l'attuale chiesa fu progettata intorno alla seconda metà del Settecento con modifiche strutturali radicali.
  • Nelle immediate vicinanze dell'Auditorium si trova la Chiesa del Salvatore o di San Liberatore, di modeste dimensioni a navata unica, fu ricostruita nel 1788 con successivo restauro nel 1850 si presenta con una facciata classica con finestra centrale hai lati della quale sono state situate due nichhie che ospitano le statue in gesso raffiguranti l'Immacolata ed il Salvatore; è ancora visibile l'interessante torre campanaria ormai distrutta di palese ispirazione borrominiana.
  • Fuori dalle antiche mura, di cui restano preservate le quattro porte chiamate Porta Borea (o Licina), Porta Casale, Porta Sant'Egidio e Porta Nuova, sorge sul colle di Santa Chiara vicino al presidio sanitario locale la Chiesa di Sant'Antonio da Padova originaria del XIII secolo. Essa ha all'interno una serie di decorazioni Barocche animate da nicchie, edicole ed arredi sacri il tutto decorato di stucchi con tonalità giallo, rosa ed azzurro; qui vengono conservate una reliquia del Santo donato dalla Basilica di Padova e le reliquie di San Felice martire.
  • Di sicura importanza sono presenti nella periferia e nelle campagne del paese la Chiesa della Madonna della Pace, la Chiesa di Sant'Agnese, la Chiesa dell'Annunziata tutte situate nelle omonime contrade nonché la Chiesa di Sant'Antonio nella frazione di Villa Cipressi e quella di Sant'Agostino (di recentissima costruzione) a Marina di Città Sant' Angelo. Altresì visitabile nella stessa area i Palazzi Comunali ed il Teatro Comunale, antico edificio ecclesiale trasformato in refettorio del convento francescano ed adibita dal 1856 alla sua attuale funzione nonché il Cisternone, esempio di cisterna pubblica del XIX secolo, accessibile da un cunicolo si trova al di sotto del giardino comunale. L'ex Manifattura Tabacchi, utilizzato dal regime fascista come campo di concentramento per uomini di nazionalità jugoslava,è ora un museo-laboratorio,situato nel centro storico della città,a poca distanza dalla chiesa di Santa Chiara.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[11]

Tradizioni e folclore

Il carnevale

In occasione della festività del carnevale si svolge l'ormai classica sfilata a tema delle varie contrade per le vie del paese; la manifestazione è un richiamo per tutte le persone della provincia. Il carnevale di Città Sant'Angelo ha radici antiche e ruota attorno alla figura di "'Ndirucce" (al secolo Antero De Tollis), personaggio realmente esistito alla fine dell'Ottocento che svolgeva il lavoro di calzolaio, ed animava il carnevale paesano salendo in cattedra nella piazza principale e sfoggiando i suoi "ttavitte", sonetti in rima baciata e con ritmo e musica particolare coi quali 'Ndirucce riportava i fatti di cronaca scandalistica cittadina, malefatte, contestava le disposizioni amministrative comunali e prendeva in giro vari personaggi.

Dall'Etna al Gran Sasso

Manifestazione culturale nata nel 2003 dal gemellaggio tra il comune angolano e Nicolosi, comune in provincia di Catania, in Sicilia. Si tiene ogni anno solitamente a luglio, dove è possibile mangiare prodotti tipici dei due borghi e conoscere le tradizioni dei due comuni.

Sagra dell'uva

La sfilata viene aperta da un carro trainato da due buoi che trasporta il personaggio del dio Bacco accompagnato da Arianna. La manifestazione consiste in una sfilata di carri allegorici che ricordano la tradizione contadina di Città Sant'Angelo.

Presepe vivente

Si svolge di solito la sera della domenica precedente il Natale; il centro storico di Città Sant'Angelo viene illuminato dalle torce e la cittadinanza partecipa a ricreare l'atmosfera tipica della Palestina del I secolo (quando era sotto il dominio romano) e del Natale.

Festa in corso

Si svolge il primo fine settimana dopo ferragosto. Normalmente in questi tre numerosi gruppi musicali proveniente da tutta Italia e qualche volta anche dall'esteri esprimono il proprio genere musicale suonando negli angoli caratteristici del centro storico di Città Sant'Angelo.

Borghi incantati

Si svolge la prima settimana di agosto. Vari artisti di strada si esibiscono per le vie e le piazze del centro storico angolano.

Cultura

Pirandello a Città Sant'Angelo

Luigi Pirandello, Premio Nobel per la letteratura nel 1934, fu presidente della Commissione nella sessione d'esame 1905-1906 nell'Istituto Magistrale "Bertrando Spaventa". Della sua presenza a Città Sant'Angelo resta una traccia indelebile nella novella "Notte”, compresa nel I volume di “Novelle per un anno”. A giudicare dal testo non sembra che lo scrittore sia rimasto particolarmente entusiasta del paese:

«Prima che in Abruzzo era stato professore un anno in Calabria; un altro anno, in Basilicata. A Città Sant'Angelo, vinto e accecato dal bisogno cocente e smanioso d'un affetto che gli riempisse il vuoto in cui si vedeva sperduto, aveva commesso la follia di prender moglie; e s'era inchiodato lì, per sempre.

La moglie, nata e cresciuta in quell'alto umido paesello, privo anche d'acqua, coi pregiudizii angustiosi, le gretterie meschine e la scontrosità e la rilassatezza della pigra sciocca vita provinciale, anziché dargli compagnia, gli aveva accresciuto attorno la solitudine, facendogli sentire ogni momento quanto fosse lontano dall'intimità d'una famiglia che avrebbe dovuto esser sua, e nella quale invece né un suo pensiero, né un suo sentimento riuscivano mai a penetrare.»

La città da sempre ha posseduto un'istituzione come la scuola, in quanto l'istituto "B.Spaventa" esiste dal 1º maggio 1878. L'atto ufficiale della nascita è rappresentato da un manifesto di notifica ancora presente negli archivi della scuola dal quale si evince che in base all'art. 13 della legge Coppino sull'istruzione obbligatoria quella di Città Sant'Angelo è la prima scuola governativa maschile sorta in Abruzzo per l'educazione magistrale, nonché la prima in tutto il Regno fra le scuole Magistrali Rurali in base al Decreto Ministeriale 1º maggio 1878 promulgato dal ministro Francesco De Sanctis. Detto Istituto occupa lo stesso stabile dal 1884.

Cucina

Considerando la posizione geografica del comune è possibile assaporare sia la cucina di terra che quella di mare. Le colline angolane ricoperte di vigneti ed oliveti offrono degli ottimi prodotti in particolar modo il vino Montepulciano d'Abruzzo. Nelle famiglie della zona è possibile mangiare prodotti tipici della gastronomia abruzzese come i maccheroni alla chitarra, la pasta alla mugnaia, gli immancabili arrosticini (spiedini di pecora), il cace e ove (letteralmente formaggio ed uova con carne di agnello), le neole i cagionetti ed il fiadone.[senza fonte]

Persone legate a Città Sant'Angelo

Economia

Artigianato

Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come la produzione di sculture in ferro.[13]

Agricoltura

Importanti sono le aziende agricole, sparse su tutto il territorio angolano, che producono vino, olio, patate e altri prodotti della campagna angolana. Città Sant'Angelo fa parte dell'Associazione Nazionale Città dell'olio e di Città Slow.[senza fonte]

Amministrazione

 
Il centro storico visto dagli scalini di S. Agostino. In basso si vedono le bandiere del comune abruzzese e quelle di Nicolosi
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 12 giugno 2004 Bruno Catena Lista Civica di Centro-sinistra Sindaco [14][15]
13 giugno 2004 7 giugno 2009 Graziano Gabriele Lista Civica di Centro-sinistra Sindaco [16]
8 giugno 2009 in carica Gabriele Florindi Lista Civica Insieme per crescere - PD Sindaco [17][18]

Consolati

Gemellaggi

Città Sant'Angelo è gemellata con Nicolosi, comune alle pendici dell'Etna in provincia di Catania. Da questo gemellaggio ha preso vita la manifestazione Dall'Etna al Gran Sasso, che si tiene una settimana all'anno nel periodo estivo e nel quale è possibile osservare lo sfoggio di costumi e consuetudini delle due comunità, contornate dall'esposizione dei loro prodotti tipici.

Sport

La società più rilevante del comune è la Pallamano Città Sant'Angelo, fondata nel 1978.

La squadra di calcio cittadina è la Renato Curi Angolana, fondata nel 1998.

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2014.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Comuni dell'Abruzzo per superficie territoriale, su Tuttitalia.it. URL consultato il 20 giugno 2016.
  5. ^ Cenni storici riportati sul portale turistico di Città Sant'Angelo
  6. ^ Il registro della cancelleria di Federico II del 1239-1240, Volume 1 pag 245
  7. ^ Annali delle Due Sicilie: dall'origine e fondazione della monarchia fino a tutto il regno dell'augusto sovrano Carlo III. Borbone, Volume 1 pag.184 Editore Stamperia e cartiere del Fibreno, 1841
  8. ^ Lorenzo Valloreja - Passione Angolana : storia inedita di lotte ed intrighi per la sopravvivenza ed il potere a Città Sant' Angelo, in Abruzzo Ulteriore, tra il XIII. ed il XIX. secolo, Ianieri Edizioni, Pescara, ISBN 978-88-97417-27-9
  9. ^ Cenni storici riportati sul sito istituzionale di Città Sant'Angelo
  10. ^ Comunicato
  11. ^ Dati tratti da:
  12. ^ Testo della novella "Notte"
  13. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 18.
  14. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, su elezionistorico.interno.it.
  15. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999, su elezionistorico.interno.it.
  16. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004, su elezionistorico.interno.it.
  17. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 7 giugno 2009, su elezionistorico.interno.it.
  18. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 25 maggio 2014, su elezionistorico.interno.it.

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