Pentawere (Tebe, ca. 1173 a.C. – 1155/1154 a.C.) è stato un principe egizio della XX dinastia, figlio dell'importante faraone Ramesse III e di Tiye, una sposa secondaria. Egli fu coinvolto nella cosiddetta "cospirazione dell'harem", un complotto per uccidere suo padre e porre Pentawere sul trono. Si suicidò, o fu giustiziato, in seguito al tentato assassinio.

Pentawere
Mummia del cosiddetto "Uomo sconosciuto E", rinvenuta nella sepoltura DB320, generalmente identificata con Pentawere
Principe d'Egitto
NascitaTebe, ca. 1173 a.C.
Morteca. 1155/1154 a.C.
Luogo di sepolturaprobabilmente DB320
DinastiaXX dinastia egizia
PadreRamesse III
MadreTiye

La cospirazione

Pentawere avrebbe dovuto godere dei benefici della cospirazione dell'harem, forse incitato dalla propria madre Tiye ad assassinare il faraone.[1] Tiye voleva che fosse il proprio figlio a succedere al sovrano, nonostante l'erede designato fosse il figlio della regina Iside Ta-Hemdjert. Stando al Papiro giuridico di Torino, Pentawere figurava tra gli accusati del processo, imputati della partecipazione al complotto. Probabilmente fu costretto a suicidarsi.[2]

 
Ramesse III raffigurato nel tempio di Khonsu a Karnak

La storica Susan Redford ipotizza che al principe Pentawere sarebbe stata offerta la possibilità di suicidarsi col veleno per via della sua nobile origine, risparmiandogli il destino degli altri cospiratori, che sarebbero stati bruciati vivi e le loro ceneri gettate nelle strade. Una simile punizione, terribile per la religione egizia, dovette servire da esempio e sottolineare la gravità del tradimento: infatti gli egizi credevano che si potesse conseguire la vita eterna, dopo la morte, solo se il corpo fosse stato imbalsamato e preservato dalla corruzione. In altre parole, i colpevoli non furono uccisi solo fisicamente, ma anche spiritualmente: suicidandosi e sfuggendo alla distruzione corporea sul rogo, Pentawere evitò il castigo peggiore di una seconda morte nel senso religioso. Ciò gli permise di essere mummificato e, così, di rivivere nell'aldilà. Una recente analisi sulla mummia generalmente ritenuta la sua ha rivelato che potrebbe invece essere stato strangolato o impiccato. Se tali resti fossero veramente i suoi, Pentawere dovette avere 18 anni quando morì.[3]

La probabile mummia

Recentemente, l'egittologo Bob Brier ha preso in considerazione la vecchia ipotesi che la famosa mummia del cosiddetto "Uomo sconosciuto E" rinvenuta, fra moltissime altre, nel nascondiglio DB320 di Deir el-Bahari nel 1881, fosse senza dubbio quella del principe traditore. Si tratta di una mummia del tutto inusuale, perché sembra realizzata frettolosamente senza la rimozione del cervello e delle viscere, e perché fu sistemata in una cassa di cedro il cui interno era stato grossolanamente manomesso al fine d'allargarla. Brier ipotizzò che Pentawere fu mummificato con grande fretta, saltando delle procedure, e posto nella prima cassa disponibile per dargli una sepoltura quantomeno decente.[4]

Successive analisi del DNA hanno supportato la teoria che tale mummia sia di un figlio di Ramesse III.

Note

  1. ^ Pascal Vernus, Affairs and Scandals in Ancient Egypt, Cornell University Press, 2003, p. 108.
  2. ^ Aidan Dodson & Dyan Hilton, The Complete Royal Families of Ancient Egypt, Londra, Thames & Hudson, 2004, p. 193.
  3. ^ King Ramesses III's throat was slit, analysis reveals, su bbc.com.
  4. ^ Brier, Bob, Unknown Man E, A Preliminary Examination, in Bulletin of the Egyptian Museum, vol. 3, American University in Cairo Press, 2008, pp. 23-27.