I Bambini-schiavi, o Verdingkinder, o ancora Bambini a contratto sono stati bambini che in Svizzera sono stati tolti alle loro famiglie per vari motivi e mandati a vivere con nuove famiglie, spesso di poveri contadini che avevano bisogno di manodopera a basso costo.

Un bambino lavoratore

Storia

Molti di questi bambini, divenuti adulti, stanno da qualche tempo denunciando i gravi maltrattamenti subiti durante questa pratica che è stato comune in Svizzera fino al 1960 ed oltre.[1]

Dal punto di vista burocratico le pratiche messe in atto si definivano: misure coercitive a scopo assistenziale ed hanno coinvolto moltissimi minori tolti dalle loro famiglie naturali perché illegittimi, tenuti in cattive condizioni economiche o con problemi sociali ed emarginati. I bambini venivano rinchiusi in orfanotrofi ma spesso affidati ad altre famiglie per essere impiegati come lavoratori senza diritti e spesso oggetto di maltrattamenti. A questi bambini non era assicurata l'istruzione.

Solo recentemente si è iniziato a pensare a risarcire le vittime ancora viventi, ma non si è raggiunto alcun accordo in merito.[2]

Lo stesso fenomeno si è avuto anche in Germania, sino circa al 1921, ed ha coinvolto pure le regioni di Tirolo ed Alto Adige

Cinema

Nel 2012 Markus Imboden ha vinto al Giffoni Film Festival il premio La bottega digitale col film The foster boy (Produzione svizzera e tedesca) che verte sul tema di un bambino sfruttato ed umiliato dalla famiglia alla qualle viene affidato.[3]

Note

  1. ^ Marco Hüttenmoser, Kathrin B. Zatti, Minori in affidamento, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario Storico della Svizzera, Berna, 15 aprile 2010. URL consultato il 16 luglio 2016.
  2. ^ tvsvizzera
  3. ^ Markus Imboden

Bibliografia

  • (DE) Roland Begert, Lange Jahre fremd, Berna, Liebefeld, 2009. URL consultato il 16 luglio 2016.

Voci correlate

Collegamenti esterni