Le battagliere
Le Battagliere è una sit-com pugliese diretta da Gianni Ciardo[1] e andata in onda sulle reti televisive private Antenna Sud e Teleregione dal 2000 al 2002Le repliche sono state ritrasmesse sulla stessa rete nel 2009, dal lunedì al venerdì alle 19.30,[2] e nel 2016, dal lunedì al venerdì alle 5.00.[3]
Paese | Italia |
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Anno | |
Genere | sitcom |
Stagioni | 4 |
Episodi | 150 |
Durata | 20 minuti (puntata) |
Crediti | |
Regia | Gianni Ciardo |
Sceneggiatura | Dino Loiacono |
Interpreti e personaggi | |
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Fotografia | Massimo Giuliani |
Produttore | Edivision |
Prima visione | |
Trama e interpreti
La sit-com deriva da un programma radiofonico barese di Dino Loiacono, Pupetta e Checchina, andato in onda a metà degli anni ’70 e ripreso da Radio Made in Italy.[4][5] La puntata pilota fu registrata e proposta per Telebari ma venne erroneamente bocciata a causa della presunta ed eccessiva volgarità.[4][6] Il contratto originario con Antenna Sud prevedeva solo dodici puntate, ma a causa del clamoroso successo ne furono prodotte 150 suddivise in quattro stagioni.[6]
La trama verte su storie e situazioni tragicomiche di una tipica famiglia di ceto medio-basso nei pressi del borgo antico di Bari Vecchia (il quartiere di San Nicola).[1][4][7] Il titolo fu scelto dal regista perché le "battagliere" «sono le donne del popolo barese, sempre ai ferri corti con la vita, sottomesse per convenzione sociale, ma imprescindibili numi tutelari della famiglia.»[6]
Come ricorda lo stesso Gianni Ciardo la sceneggiatura era «volutamente ispirata alle telenovelas brasiliane e venezuelane»,[1][6] utilizzando come espediente comico i personaggi en travesti di Pupetta Sassanelli e Isa Mazzei, intepretati da Dino Loiacono e Giovanni Sardella. Gianni Ciardo forniva «un canovaccio con due o tre argomenti e Pupetta-Loiacono poteva andare avanti per ore in piena trance trascinando con sé tutti i suoi guitti».[6]
Un'altra caratteristica comica erano i dialoghi in dialetto barese. Esso fu utilizzato, per la prima volta nella storia delle sit-com pugliesi, nella sua forma «più naturale e pura senza manipolazioni per far ridere nella logica della ricerca della risata a tutti i costi»[8] differenziandosi così nettamente dalle sit-com pugliesi degli anni '90, come quelle parodistiche di Toti e Tata per la concorrente Telenorba.[8]
Episodi
Stagione | Episodi | Prima TV in italiano |
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Prima stagione | 12[9] | 2000 |
Seconda stagione | 47[10] | 2001 |
Terza stagione | 48[11] | 2001-2002 |
Quarta stagione | 53[12] | 2002 |
Ascolti
La sit-com fece registrare ascolti record per Antenna Sud,[6] con la media di 228.000 spettatori per minuto,[13] superando la concorrenza con la messa in onda del programma Mudù di Uccio De Santis e la fiction Ariamara 2 su Telenorba.[7][8]
Bibliografia
- Il mucchio selvaggio: la strabiliante, epica, inverosimile ma vera storia della televisione locale in Italia, Milano, Mondadori, 2006, pp. 109-110, ISBN 8804539526.
Note
- ^ a b c Annamaria Ferretti, La banda di Gianni.'Ho messo in scena la Bari che mi piace', su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 2 febbraio 2001. URL consultato il 2 agosto 2016.
- ^ Antenna Sud, Su Antenna Sud tornano "Le Battagliere", 26 novembre 2009. URL consultato il 1º agosto 2016.
- ^ PALINSESTO - Antenna Sud, su www.antennasud.com. URL consultato il 1º agosto 2016.
- ^ a b c Massimo Emanuelli, Antenna Sud, in www.storiaradiotv.it.
- ^ Dino Loiacono e Pupetta, due facce della stessa medaglia, su quotidianodibari.it. URL consultato il 1º agosto 2016.
- ^ a b c d e f Il mucchio selvaggio: la strabiliante, epica, inverosimile ma vera storia della televisione locale in Italia, Milano, Mondadori, 2006, pp. 109-110.
- ^ a b 'Mudù' contro 'Le Battagliere', su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 2 ottobre 2001.
- ^ a b c Una famiglia povera del borgo antico tra storie e situazioni tragicomiche, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 2 febbraio 2001. URL consultato il 2 agosto 2016.
- ^ Le Battagliere, su italianartist.it. URL consultato il 3 agosto 2016.
- ^ Le Battagliere 2 Serie, su italianartist.it. URL consultato il 3 agosto 2016.
- ^ Le Battagliere 3 Serie, su italianartist.it. URL consultato il 3 agosto 2016.
- ^ Le Battagliere 4 Serie, su italianartist.it. URL consultato il 3 agosto 2016.
- ^ Al pubblico piace parola di Auditel, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 11 febbraio 2003.