La realizzazione

La serie fu realizzata dalla Gainax e coprodotta da TV Tokyo, Nihon Ad Systems[1], Production I.G e, nell'undicesimo episodio, dallo Studio Ghibli[2]. Hideaki Anno lavorò come regista e sceneggiatore[3], ed intervenne nel character design[4] e nel mecha design[5]. Al suo fianco lavorarono Yoshiyuki Sadamoto come character designer, Hiroshi Kato come direttore artistico, Kazuya Tsurumaki come assistente alla regia[3], Ikuto Yamashita per il design dei mecha[6] e Noriko Kobayashi e Yutaka Sugiyama in qualità di produttori[2].

Prima che iniziasse la produzione, la trama di Evangelion era strutturata diversamente[7]. La sceneggiatura originale prevedeva, infatti, che gli Angeli fossero 28, mentre il primo episodio avrebbe presentato la battaglia tra un Angelo e l'Unità 00 pilotata da Rei, con Shinji che sarebbe salito sull'Unità 01 solamente dopo la sua sconfitta[8]. La maggior parte degli episodi successivi segue tuttavia molto da vicino il concept originale, distaccandosene nuovamente solo a partire dal tredicesimo episodio. Nella sua prima versione, il finale sarebbe consistito nell'attacco di dodici Angeli dalla luna e l'ONU avrebbe abbandonato il Progetto per il perfezionamento dell'uomo al fine di fermarli. La distruzione della base della Nerv avrebbe costituito quindi l'epilogo della storia[8].

I primi due episodi della serie furono proiettati davanti ad un pubblico di 200 persone durante il secondo festival della Gainax, nel luglio 1995, tre mesi prima della loro messa in onda. Il lavoro, benché fosse ancora in uno stadio precoce, fu accolto positivamente[9]. A tal proposito, Hideaki Anno affermò che le prime due puntate «riflettono fedelmente i miei sentimenti personali. Quando l'ho notato mi son detto "Ah, ben fatto"»[10]. Stando a quanto da lui stesso dichiarato, la realizzazione di Evangelion gli diede la sensazione di un «concerto dal vivo», sia perché la trama e lo sviluppo dei personaggi non seguivano un piano ben definito, sia perché «durante la produzione, ascoltando opinioni diverse o analizzando il mio stato d'animo, ho messo continuamente in discussione me stesso». Anche al momento di inserire per la prima volta il concetto del Progetto per il perfezionamento dell'uomo nel secondo episodio, che sarebbe poi diventato il perno principale della vicenda, non aveva ancora idee chiare a riguardo[11]. Ulteriori cambiamenti alla trama vennero introdotti in seguito all'attentato alla metropolitana di Tokyo del 20 marzo 1995, dal momento che, fino a quel punto, la sceneggiatura presentava troppi punti di contatto con gli eventi reali. Temendo una censura e non volendo comunque privare la serie del suo potenziale interpretativo a causa dell'evidente somiglianza con la realtà, Anno modificò lo scenario originale, ritenuto da egli stesso inadatto alla messa in onda[12].

A partire dal quattordicesimo episodio, in cui è presente un lungo monologo poetico di Rei Ayanami, e dal sedicesimo episodio, con la rappresentazione della lotta mentale ed emozionale di Shinji intrappolato all'interno dell'Angelo Leliel, il concept della serie cambiò radicalmente in direzione introspettiva[13]. A detta dello stesso Anno, questo cambio di rotta venne deciso in fase di produzione, sulla base delle reazioni avute dai fan fino a quel momento. Quando il regista vide che l'anime fu accolto positivamente ma in modo «autistico» dagli appassionati di anime, decise di modificare la sua intera struttura concettuale[14]. Quella che fino a quel punto poteva essere considerata una buona storia fantascientifica che aveva fatto identificare i fan con i protagonisti uscì fuori dai tipici schemi di genere, lasciando perplessi gli appassionati[12][14]. Questo cambiamento coincise inoltre con l'inizio dell'interessamento di Anno per la psicologia e le malattie mentali[15]:

«In passato, non avevo alcun interesse nello studiare la psicologia umana. Avevo solamente frequentato un corso all'università, ma credo di aver sempre avuto qualcosa nella mia mente con cui potevo analizzare la psiche umana. Pensavo di non essere interessato molto agli umani, ma quando incominciavo a parlare di me, avvertivo il bisogno di parole giuste per spiegarmi. Così, incominciai a leggere libri sulla psicologia. Dal sedicesimo episodio, la trama di Evangelion prese una direzione con la quale si intendeva chiedere solo com'è la mente umana al suo interno. Ho scritto su di me. Un mio amico mi prestò un libro sulle malattie psicologiche umane, e questo mi diede una scossa, come se avessi finalmente trovato quello che dovevo dire.»

Durante la realizzazione della seconda parte di Evangelion insorsero numerosi problemi di tempo a causa della programmazione rivelatasi, a parere del regista, «disastrosa»[17], e si assistette al costante riutilizzo di animazioni e fotogrammi già utilizzati e alla diminuzione della qualità generale. Con la crescente frenesia e tensione all'interno dello staff, l'aiuto regista Kazuya Tsurumaki descrisse il suo stato d'animo provato in quel periodo come «sentimento di tensione»:

«Non mi importava. La programmazione era un disastro totale e il numero delle cel [d'animazione] precipitò, così ci furono delle parti dove purtroppo la qualità diminuì. [...] Quando l'intero sistema di produzione stava per sprofondare del tutto, c'erano [nello staff] diverse opinioni del tipo: "Se non possiamo fare un lavoro soddisfacente, che senso ha continuare?" Tuttavia io non la vedevo allo stesso modo. La mia opinione era: "Perché non mostriamo loro l'intero processo, incluso il nostro tracollo?"»
  1. ^ Tavassi, p. 247
  2. ^ a b Cavallaro, p. 188
  3. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Gainax
  4. ^ Sanenari, p. 165
  5. ^ (EN) Ikuto Yamashita, The design concept is "Enormous Power Restrained", in Neon Genesis Evangelion, vol. 1, Viz Media, 1998, ISBN 1-56931-294-X.
  6. ^ Cavallaro, p. 57
  7. ^ Sony Magazines, vol. 1, p. 26
  8. ^ a b Kadokawa, pp. 85-88
  9. ^ Takeda, p. 162
  10. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Newtype95
  11. ^ (JA) Shinichiro Inoue, "Interview with Hideaki Anno", in Newtype, Kadokawa Shoten, giugno 1996, pp. 162-177.
  12. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Hiroki
  13. ^ a b Gainax, Kazuya Tsurumaki Interview, pp. 14-17
  14. ^ a b (EN) Hiroki Azuma, Anime or Something Like it: Neon Genesis Evangelion, su ntticc.or.jp, InterCommunication No. 18. URL consultato il 9 novembre 2015.
  15. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore EyesofAnno
  16. ^ (EN) Miyako Graham, Anecdotes from Mr. Hideaki Anno, in Protoculture Addicts, n. 43, Protoculture Inc., 1996, pp. 40-41.
  17. ^ Sanenari, 物語の終わらせ方


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