Opere di Antonello Gagini

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Voce principale: Antonello Gagini.

Elenco delle opere di Antonello Gagini divise per località e ubicazione.

Sicilia

Palermo

Immagine Titolo Tipologia Anno Ubicazione Note
Palermo
 
Madonna del buon riposo statua marmorea 1528 Galleria regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis proveniente dalla "Cappella di Santa Maria del Riposo" o "Cappella Ansaloni", manufatto marmoreo con monumenti funebri della cappella patrocinata dalla famiglia Ansaloni commissionata per disposizione di Scipione degli Ansaloni, barone di Castelluccio, esecutori testamentari la madre Caterina Ansaloni e il fratello Francesco Ansaloni, barone di Pettineo.[1] Nonostante la morte repentina degli esecutori testamentari e le diatribe fra gli eredi, la complessa struttura è portata a termine secondo le volontà del committente.[2] La custodia presenta alla base l'iscrizione delimitata dagli stemmi di casa Ansaloni e Del Campo. Due colonne scanalate con capitelli corinzi reggono una architrave sovrastante la nicchia contenente la Santa Maria del Riposo, due putti decorano i pennacchi, altri quattro fanno corona nella calotta. Sul cornicione corre il rilievo dello Spirito Santo fra altrettanti angeli. La prospettiva si chiude con dieci figure di Patriarchi in atto di venerazione. Opere documentate nella chiesa di Santa Maria dello Spasimo di Palermo.[3]
  Ritratto di giovinetto, già come San Vito busto marmoreo XVI secolo proveniente dalla Chiesa di San Vito, Palermo.
  Annunciazione Lastra marmorea XVI secolo proveniente dalla Chiesa di Santa Cita, Palermo.
  L'arcangelo Michele statua marmorea XVI secolo proveniente dal Collegio dei Gesuiti, Palermo.
  Lastra di tabernacolo Lastra marmorea con tracce di doratura XVI secolo
  Madonna col bambino Lastra marmorea XVI secolo proveniente dal Convento di Santa Maria di Gesù, Palermo.
  Madonna col bambino Lastra marmorea XVI secolo
  Madonna col bambino Lastra marmorea XVI secolo
  Madonna della neve statua marmorea 1516 proveniente dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Palermo.
 
Madonna di Corleone statua marmorea XVI secolo proveniente dal Monastero della Maddalena, Corleone.
  Madonna della Scala statua marmorea 1503 Cattedrale Metropolitana della Santa Vergine Maria Assunta opera scolpita durante la permanenza a Messina.[6]
Sarcofago funerario manufatto marmoreo 1511 monumento funebre dell'arcivescovo Giovanni Paternò.[7]
Cappella Afflitto manufatto marmoreo 1535 opera eseguita in collaborazione col figlio Fazio Gagini. Documentata presso la penultima cappella del lato destro, la seconda della navata sinistra per l'osservatore, denominata Cappella dell'Assunta o Cappella della Trapassione di Maria o Cappella Afflito, fondazione e patrocinio della famiglia Afflitto. L'altare commissionato fu smantellato per far posto alla Cappella di San Mamiliano nel 1663, il basamento trasferito nella parete del braccio meridionale del transetto, gli ornati furono dispersi.[8]
Ciborio manufatto marmoreo 1510 commissionato dall'arcivescovo palermitano Giovanni Paternò per la Cappella del Sacramento, la mensa del primitivo altare oggi è sormontata dalla sontuosa custodia di lapislazzuli.[9]
Tribuna e Arco manufatti marmorei dedicati a Santa Cita 1504 - 1517 Chiesa di Santa Cita [10]
Sarcofago funerario e Cappella Scirotta manufatto marmoreo 1526 monumento funebre commissionato da Antonio Scirotta † 1526, opera caratterizzata dalle raffigurazioni di Sant'Antonio tentato dal diavolo e San Geronimo penitente, nella lunetta in alto la Vergine con bambino fra angeli. Opere recuperate e riassemblate nella cappelletta laterale lato vangelo.[11]
Arco e Cappella Platamone manufatto marmoreo 1519 - 1527 monumento funebre commissionato da Antonino Platamone, barone di Risichillia, e Caterina Cardona opera caratterizzata da arco istoriato con re e patriarchi dell'albero di Jesse, lo scudo apicale con la Vergine Maria in rilievo, medaglioni di Ottaviano Augusto e della Sibilla Cumana, gli stemmi della famiglia Platamone - Alagona - Cardona, collocato nella Cappella Platamone. Portale d'accesso alla cappella con custodia, tabernacolo e statua di Sant'Eustachio con rilievi sul piedistallo del Martirio di Sant'Eustachio, Battesimo di Sant'Eustachio, Orazione nella spelonca. Le opere scampate alla riedificazione sono presenti nelle seconda cappella sinistra contigua alla Cappella del Rosario.[12]
Sant'Eustachio Martire statua marmorea 1521
Sarcofago manufatto marmoreo 1519 monumento funebre per Caterina Cardona della famiglia Platamone.
Sarcofago manufatto marmoreo 1526 monumento funebre nella cappella gentilizia di San Geronimo di Geronimo Scirotta con raffigurazione della Madonna con bambino fra Sant'Antonio di Padova e San Geronimo Penitente.
Sarcofago manufatto marmoreo 1526 monumento funebre commissionato dalla famiglia Corbera con riproduzione del Risorto sul sepolcro fra guardie pretoriane. Opera recuperata e riassemblata nella cappella laterale sinistra.[13]
Sarcofago manufatto marmoreo XVI secolo commissione di monumento funebre per Lorenzo Selvaggio.
Sarcofago manufatto marmoreo 1524 commissione di monumento funebre per Blasco Lancia. Al presente solo una cassa sepolcrale proveniente dalla primitiva chiesa è pervenuta nell'attuale tempio.[14]
Sarcofago e Cappella Branciforti manufatto marmoreo 1524 commissione di monumento funebre per donna Frisina Branciforti, caratterizzato dalla raffigurazione della Beata Vergine del Salterio o del Rosario sedente con San Domenico e altre figure di personaggi dell'Ordine domenicano da una parte, dall'altra il Papa, l'Imperatore Carlo V e il seguito dei notabili, aristocratici ed ecclesiastici, tutt'intorno i quindici misteri del rosario.[15]
Cappella manufatti marmorei 1519 - 1526 monumenti funebri dedicati alla famiglia di Antonino Platamone.[16]
Tribuna ed arco di Santa Cita manufatti marmorei 1516 Opere collocate nell'abside dietro l'altare maggiore, provenienti dalla preesistente chiesa di Santa Cita. Sulle paraste laterali dell'arco sono incastonate dieci formelle istoriate con figure di santi dell'Ordine dei frati predicatori, rispettivamente due Pontefici, due Cardinali, due Vescovi, due livelli con due Frati ciascuno, tutte in atteggiamento meditativo durante la lettura delle Sacre Scritture. Alla base due coppie di putti con stemmi della famiglia Diana nei basamenti, nell'intradosso otto scene riproducenti Storie di Santa Cita, due medaglioni con i busti di San Tommaso d'Aquino e San Pietro Martire nei pennacchi e una trabeazione istoriata con le figure degli Evangelisti con i loro animali simbolici.

Negli cassettoni della tribuna in stile rinascimentale sono raffigurate: gli Apostoli attorno il ciborio, la Natività di Gesù fra la Vergine Maria e San Giuseppe, ai lati le figure di Sant'Agata e Sant'Oliva. La scena della Morte di Santa Cita fra le statue di San Domenico di Guzman e San Vincenzo Ferreri, nella lunetta superiore la figura del Padreterno fra angeli.[17][18]

Balaustre[19] manufatti marmorei 1525
Sepolcro manufatto marmoreo 1522c monumento funebre commissionato da Francesco Zuppetta per il fratello Giovanni Zuppetta † 1522, opera caratterizzata dal rilievo Cristo libera i santi padri dal Limbo.[20]
 
Tribuna della Cattedrale di Palermo 1507 - 1509 Museo diocesano di Palermo fu smontata nel 1797. La ricostruzione in scala 1:10 della Tribuna, realizzata nel 2000 dal Prof. Rizzuti presso la sua Cattedra di Scultura all'Accademia di belle arti di Palermo.[21]
Storie di Santa Cristina manufatto marmoreo 1490 - 1501 in collaborazione di Domenico Gagini e prima attività lavorativa a Palermo con Giorgio da Milano, Fazio Gagini, Vincenzo Gagini e Gabriele di Battista, frammento dell'arco della Cappella di Santa Cristina commissionata nel 1477 (all'epoca Santa Cristina protettrice della città di Palermo. La Cappella e le opere in seguito disassemblate per l'intervento di Ferdinando Fuga), proveniente dalla Cattedrale Metropolitana della Santa Vergine Maria Assunta di Palermo.[22][23]
Santa Restituta d'Africa statua marmorea 1535 con la collaborazione del figlio Giacomo consegnata nel 1557, opera destinata alla chiesa del Monastero di Santa Chiara di Palermo.[24]
  Cappella dei Genovesi (nell'immagine Arco di San Ranieri di Pisa) Cappella 1519 - 1526 Chiesa di San Francesco d'Assisi In seguito all'ultimo intervento di restauro del XX secolo è seguito il riassemblaggio dell'"Altare di San Giorgio", dell'altorilievo "San Giorgio, la Principessa e il drago", dell'"Arco di San Ranieri di Pisa" realizzato da Gabriele di Battista costituendo l'attuale "Cappella di San Giorgio" che riunisce in un'unica Cappella i capolavori commissionati dalle comunità Pisana e Genovese presenti a Palermo in epoca rinascimentale.
Altare di San Giorgio altorilievo marmoreo 1519 - 1526 Realizzato per la Cappella dei Genovesi oggi è collocato nella navata destra.[25]
San Giorgio, la Principessa e il drago altorilievo marmoreo 1519 - 1526 Realizzato per abbellire l'Altare di San Giorgio nella Cappella dei Genovesi oggi è collocato nella navata destra.[26]
  San Giovanni Battista busto in terracotta XVI secolo opera custodita nella Cappella di San Giovanni Battista già primitiva Cappella Gentilizia Riggio.
Sarcofago manufatto marmoreo XVI secolo monumento funebre per Caterina Cardona della famiglia Platamone, opera documentata nella Cappella dei Genovesi odierna Cappella di San Giorgio.
Sarcofago manufatto marmoreo 1516 monumento funebre commissionato per il banchiere Domenico Besadone, opera custodita nel chiostro della chiesa.[27]
Sarcofago manufatto marmoreo 1515 commissione di monumento funebre per Francesco Bologna, esponente della famiglia Bologna, opere custodite nella Cappella Bologna.[28]
Madonna della Neve statua marmorea 1516 Museo archeologico regionale Antonio Salinas
Sarcofagi manufatti marmorei 1524 monumenti funebri nella cappella gentilizia della famiglia Ansaloni: Scipione, Francesco e Caterina Ansalone con raffigurazione della Madonna con bambino fra i Dieci Patriarchi e Serafini e angioletti, opera eretta nella Cappella di Santa Maria del Riposo della Chiesa del Monastero degli Olivetani di Santa Maria dello Spasimo di Palermo. La statua e la custodia nel 1573 furono trasferite nella Chiesa del Santo Spirito, in seguito la statua allocata nella chiesa di San Giorgio in Kemonia in seguito declinata in chiesa di San Giuseppe Cafasso. Del monumento, la Madonna degli Ansaloni o Santa Maria del Riposo.
Ciclo (opere sulla Passione di Gesù) bassorilievi marmorei XVI secolo Chiesa di Sant'Antonio Abate
Santi Pietro e Paolo manufatto marmoreo XVI secolo
Ciclo bassorilievi marmorei XVI secolo raffiguranti la Passione di Gesù, opere custodite nell'abside.
San Pietro e San Paolo statue marmoree XVI secolo opere presenti nel portale d'ingresso
Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo edificio 1524 Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo luogo di culto ubicato alla Kalsa.[29]
Fontana della Doganella manufatto marmoreo XVI secolo opera ubicata presso la facciata della chiesa.
Fontana fonte marmorea XVI secolo Palazzo Castrone - Santa Ninfa opera rappresentante il mito di Perseo e Andromeda.
"Natività" e "Adorazione dei Magi" bassorilievi XVI secolo Chiesa di Santa Maria della Catena capitelli delle colonne, portali d'ingresso e le statue di Santa Margherita, Santa Ninfa, Santa Barbara, Santa Oliva in collaborazione con il figlio Vincenzo Gagini.
San Giovanni Battista statua marmorea 1510 Chiesa e Monastero di San Giovanni di Baida[30][31] commissionata e recante lo stemma dell'arcivescovo palermitano Giovanni Paternò.
  Madonna di Trapani statua marmorea XVI secolo Chiesa di San Giuseppe dei Teatini
  Vergine con Bambino statua marmorea XVI secolo
Altare sepolcrale manufatto marmoreo 1520 Chiesa di San Domenico monumento funebre commissionato da Giacomo Maddalena, segretario regio, per la Cappella Maddalena. Opera documentata nel primitivo edificio addossato alle colonne.[32]
Santa Caterina d'Alessandria statua marmorea 1527 opera decorativa per la Cappella Maddalena commissionata da Giacomo Maddalena, segretario regio. Opera documentata sulla mensa dell'altare addossato alle colonne del primitivo tempio. Con la riedificazione del 1636 la scultura è stata posizionata in una cappella della navata sinistra.[33]
  San Giuseppe statua marmorea XVI secolo
Sepolcro manufatto marmoreo 1526 monumento funebre commissionato da Antonino Settimo, barone di Sambuca, per il fratello defunto Giovanni Luigi Settimo, per la Cappella Settimo. Opera documentata prima della riedificazione del 1640.[34]
Madonna con Bambino [35] statua marmorea 1516 Chiesa di Santa Maria delle Grazie o delle Ree Pentite
Crocifisso mistura di cartapesta 1529 Chiesa di Santa Caterina
Santa Caterina d'Alessandria statua marmorea
Crocifisso mistura di cartapesta
Sarcofago manufatto marmoreo 1517 Chiesa di Santa Maria degli Angeli detta «La Gancia» commissione di monumento funebre con raffigurazione di "Cristo salva i Patriarchi dal Limbo" per Lorenzo Selvaggio documentato presso l'altare di San Diego d'Alcalá. Alla distruzione scampò un frammento d'opera oggi incastonato nella facciata settentrionale a sinistra del portale d'ingresso. Opera documentata nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli detta «della Gancia» di Palermo.[36]
Pergamo manufatto marmoreo 1517 attribuzione d'opera con raffigurazioni del Cristo Risorto, degli Evangelisti e lo stemma della città di Palermo.[37]
Bassorilievo manufatto marmoreo 1519 documentazione commissione per Giuliano Castellano con raffigurazione di Sant'Anna, Maria Vergine, San Giuseppe e San Giovanni Evangelista, lapide sepolcrale per monumento funebre.[38]
Madonna della Consolazione statua marmorea 1535 Chiesa del monastero di Santa Maria delle Grazie in collaborazione col figlio Giacomo, con raffigurazioni di Sant'Antonio di Padova, Sant'Alberto, della Vergine Annunciata e dell'Angelo Annunciante.[39]
Altare dello Spasimo [40] manufatto marmoreo 1517 Chiesa di Santa Maria di Monte Oliveto detta «dello Spasimo» La parte strutturale costituita da elaborate colonne con decorazioni a tralci vegetali, l'architrave, il fregio con motivi vegetali, il timpano contenente un rilievo con raffinata decorazione a grottesca, sei tondi laterali coi mezzi busti in rilievo di Profeti (eliminati nella rimodulazione di Casa Professa), scene raffiguranti la Passione di Gesù con particolare riguardo ai personaggi del Cireneo e Ponzio Pilato.[41]
  • 1573, Trasferimento presso la Cappella del Santissimo Sacramento della Chiesa del Santo Spirito detta «del Vespro» di Palermo.[42]
  • 1782, Rimodulazione dello scultore Giosuè Durante, sono eliminati i sei tondi laterali con i rilievi dei Profeti, sono aggiunte le paraste laterali decorate a grottesca, serie di cornici attorno al rilievo del Marabitti con motivi fitoformi e zoomorfi, maschere, delfini arabeschi, fascia scolpita a riquadri, fregio tra le basi delle colonne e due elementi a completare l'altare in basso. La parte sotto la mensa dell'altare è modificata da Angelo Italia. Risistemazione presente nella Cappella di San Luigi Gonzaga della Chiesa del Gesù di Palermo.[43]
  • 1928, Disassemblaggio e dislocazione dei componenti presso il Museo archeologico regionale Antonio Salinas e nella sede della Compagnia di Gesù di villa San Cataldo dei principi Galletti, sede adibita a noviziato e liceo per i giovani studenti gesuiti della provincia religiosa di Sicilia e successivamente in Seminario per le Missioni Estere di Bagheria.
  • XXI secolo, Attualmente l'altare si trova in parte a Bagheria e nei magazzini di Santa Maria dello Spasimo in attesa del definitivo progetto di rimontaggio.
Sarcofagi manufatti marmorei XVI secolo monumenti funebri nella cappella gentilizia della famiglia Basilico.
Cappella Alliata manufatto marmoreo 1517 - 1524 Chiesa di Santa Maria di Gesù commissione di monumento funebre di Andreotta Alliata, barone di Villafranca, per Antonio Alliata † 1512. L'opera è costituita da arco, pilastri con architrave, fregi e stemma della famiglia Alliata, opera custodita nella chiesa di Santa Maria di Gesù di Palermo.[44]
Santa Caterina d'Alessandria statua in marmo di Carrara 1521 Chiesa del Carmine Maggiore con fregio dell'Ordine Carmelitano, opera custodita nella Cappella di Santa Caterina d'Alessandria.[45]
Acquasantiera manufatto marmoreo 1521
San Michele Arcangelo altorilievo in terracotta 1521 Chiesa di San Michele Arcangelo commissione verosimilmente effettuata per la chiesa di San Michele documentata presso il Ponte dell'Ammiraglio.[46]
Cona manufatto marmoreo 1534 Monastero di Santa Caterina al Cassaro con la statua di Santa Caterina d'Alessandria fra San Domenico e San Tommaso d'Aquino, otto raffigurazioni di Vita della Santa, lo stemma della famiglia Bologna, di detta opera documentata esiste al presente solo la statua della titolare custodita nel tempio.[47]
Sarcofago manufatto marmoreo 1533 Chiesa di San Francesco di Paola monumento funebre nella cappella gentilizia dei D'Andrea con raffigurazioni di San Girolamo penitente e terracotta con l'effigie di Geronimo D'Andrea.[48]
Sarcofago manufatto marmoreo 1536 monumento funebre nella cappella gentilizia di Giangiacomo Cangialosi.
Sepolcro manufatto marmoreo XVI secolo monumento funebre della nobildonna Giovanna de' Caravellis.
Santa Barbara statua marmorea 1533 custodita nella cappella gentilizia di Giangiacomo Cangialosi fino al 1730. Detta statua data per dispersa, mostra per descrizione di particolari notevoli somiglianze con la medesima presente nella chiesa di San Domenico di Palermo.
Bassorilievi manufatti marmorei XVI secolo raffiguranti scene di vita di Santa Caterina d'Alessandria.[49]
Frontespizio manufatto marmoreo 1536 opera in collaborazione col figlio Giacomo Gagini raffigurante la Madonna delle Grazie, Santa Oliva e San Francesco di Paola, il figlio porta a termine le statue di San Benedetto e della Madonna della Consolazione sbozzate dal genitore l'anno precedente. Opere documentate per la primitiva chiesa di Santa Oliva.
Fonte battesimale manufatto marmoreo 1531 chiesa di San Giacomo la Marina attribuzione per stile. Presenta un tondo istoriato raffigurante il Battesimo di Gesù.[50]
Tabernacolo per Sacramento manufatto marmoreo 1531 chiesa del Monastero di Santa Chiara opera disassemblata anticamente custodita nell'altare maggiore del Sacramento.[51]
San Giacomo Apostolo statua marmorea 1523 chiesa di San Giacomo la Mazzara commissione incompiuta e portata a termine dal figlio Giacomo
  San Luca Evangelista statua marmorea XVI secolo Cattedrale portico meridionale

Provincia di Palermo

Immagine Titolo Tipologia Anno Città Ubicazione Note
  Maddalena [52] statua marmorea 1520 Alcamo Chiesa di San Francesco d'Assisi Nella base della statua della Maddalena è raffigurata una scala e lo stemma della famiglia Scalisi, che la fece realizzare.
  San Marco [52] statua marmorea 1520
  Madonna tra i Santi Filippo e Giacomo e la Dormitio Virginis in predella [53][54] bassorilievo marmoreo 1519 Basilica di Santa Maria Assunta Cappella del Privilegio: appartenuta alla famiglia Mastrandrea
  Crocifisso dell'Abbondanza 1519 - 1523 realizzato in mistura, copia di un altro crocifisso che si trova nella Chiesa di San Domenico a Palermo, realizzato dalla famiglia Matinati.[55]
  Dormizione della Vergine (o Dormitio Virginis o Transito della Vergine) altorilievo marmoreo 1529 Cappella della Madonna di Trapani (o Madonna delle Grazie) [56][55][57]
Madonna con Bambino statua marmorea 1516 Caccamo Chiesa dell'ex convento domenicano di Santa Maria degli Angeli [58]
Madonna con Bambino [59] statua marmorea 1520 Castelbuono Chiesa di Maria Santissima Assunta
Madonna con Bambino statua marmorea XVI secolo Castronovo di Sicilia Duomo della Santissima Trinità opera censita e documentata nella chiesa dell'abolito convento dell'Annunziata successivamente trasferita
Ciborio manufatto marmoreo XVI secolo
Fonte battesimale manufatto marmoreo XVI secolo attribuzione per stile
San Pietro statua marmorea XVI secolo attribuzione per stile, opera proveniente dalla chiesa di San Pietro
  Madonna con bambino statua marmorea 1533 Cefalù Cattedrale del Santissimo Salvatore sul basamento Dormienza di Maria bassorilievo ed effigi del committente Filippo Serio e della moglie.[60]

Agrigento e provincia

Catania e provincia

Enna e provincia

 
Annunciazione - Calascibetta

Messina e provincia

 
"Arco e Sarcofago di Geronimo Rosso" di Castroreale.
 
Annunciazione, Chiesa di Sant'Agata di Castroreale.
 
La Statua di Santa Caterina d'Alessandria del Duomo di Santa Maria Assunta di Castroreale.
 
Madonna con Bambino del Duomo di Santa Maria Assunta di Castroreale.
 
Statua di Santa Caterina d'Alessandria Duomo di Gualtieri Sicaminò.
 
Statua di Santa Caterina d'Alessandria Duomo di Gualtieri Sicaminò.
 
"San Giovanni Battista" Basilica Cattedrale Protometropolitana della Santa Vergine Maria Assunta di Messina.
 
"Madonna della neve" Santuario della Madonna della Neve di Santa Lucia del Mela.

Ragusa e provincia

Siracusa e provincia

 
Santa Lucia, Cattedrale metropolitana della Natività di Maria Santissima di Siracusa.
 
"Madonna della Neve", cappella navata sinistra. Cattedrale metropolitana della Natività di Maria Santissima di Siracusa.

Trapani e provincia

Calabria

Catanzaro e provincia

Cosenza e provincia

Crotone e provincia

Reggio Calabria e provincia

Vibo Valentia e provincia

Opere sparse

Opere scomparse

Di seguito l'elenco delle opere documentate e non più presenti:

Immagine Titolo Tipologia Anno Città Precedente ubicazione Note
Crocifisso mistura di cartapesta 1529 Palermo opera commissionata dalla Confraternita dell'Oratorio di Santa Caterina all'Olivella.[186][187]
Portale manufatto marmoreo 1509 Ospedale di Santa Maria l'Accomandata opera distrutta ma, documentata e commissionata per l'antica chiesa e ospedale di Santa Maria l'Accomandata, area sulla quale sorge l'attuale Casa Professa dei Gesuiti ceduta ai cistercensi con la contigua chiesa di San Niccolò.
Tribuna manufatto marmoreo 1509 chiesa di Santa Maria degli Angeli detta «La Gancia» opera esistente fino al 2 aprile 1672 per crollo del cappellone e cappelle contigue.
Angelo Annunciante e Vergine Annunciata altorilievi marmorei 1509 opere scampate alla distruzione della "Tribuna".
Cappella manufatto marmoreo 1517 commissione di monumenti funebri di Donna Eufemia con raffigurazione di Santa Margherita da Cortona per Berardo di Requesens, opere esistenti fino al 2 aprile 1672 per crollo del cappellone e cappelle contigue.
Cappella di Santa Margherita da Cortona o Cappella Requesens manufatti marmorei 1517 commissione di monumenti funebri di Berardo di Requesens, opere esistenti fino al 2 aprile 1672 per crollo del cappellone e cappelle contigue. Donna Eufemia Requesens è raffigurata genuflessa dinanzi al simulacro di Santa Margherita da Cortona.[188]
Pietà manufatto di mistura in stucco su base marmorea 1513 basilica della Santissima Trinità del Cancelliere detta «La Magione» opera commissionata per la Cappella della Pietà e attribuita per stile al figlio Vincenzo Gagini.[189] Distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, dell'opera sono conservati dei frammenti.

Note

  1. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 367
  2. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 368
  3. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 369 e 370
  4. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 370
  5. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 371
  6. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 187
  7. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 180, 181 e 182
  8. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 425 - 427
  9. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 254 e 255
  10. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 189
  11. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 359 e 360
  12. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 341 - 343
  13. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 360
  14. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 310
  15. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 310 - 312
  16. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 292
  17. ^ Gaspare Palermo Volume primo, pp. 296
  18. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 270 - 274
  19. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 248
  20. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 309 e 310
  21. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 215 a 227
  22. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 83
  23. ^ Touring Club Italiano, pp. 149
  24. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 422
  25. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 347
  26. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 347
  27. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 346 e 347
  28. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 270
  29. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 395 - 396
  30. ^ ex Santa Maria degli Angeli, antico Cenobio dei Monaci Benedettini oggi dei Minori Osservanti Francescani di Baida.
  31. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 253 e 254
  32. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 354
  33. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 354 e 355
  34. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 338
  35. ^ Pagina 276, Gioacchino di Marzo.
  36. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 282 - 283
  37. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 283 - 284
  38. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 283
  39. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 416 - 417
  40. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 278
  41. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 278 e 277bis
  42. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 277bis
  43. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 277bis
  44. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 112, 306 - 309
  45. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 297
  46. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 300 e 301
  47. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 411 - 413
  48. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 403 - 404
  49. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 413
  50. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 394
  51. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 395
  52. ^ a b Touring Club Italiano, S. Francesco d'Assisi, Alcamo, localita, Chiesa | Touring Club, su Touring Club Italiano. URL consultato il 15 agosto 2016.
  53. ^ Vitella, p. 36.
  54. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 287 e 288
  55. ^ a b Museo d'arte sacra - La basilica, su chiesamadrealcamo.it. URL consultato il 16 aprile 2015.
  56. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 256
  57. ^ Atlante dell'arte italiana, su www.atlantedellarteitaliana.it. URL consultato il 16 agosto 2016.
  58. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 408
  59. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 293
  60. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 407
  61. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 405 - 407
  62. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 405 - 406
  63. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 296
  64. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 296
  65. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 402
  66. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 408
  67. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 266
  68. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 407
  69. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 365 e 366
  70. ^ a b c Touring Club Italiano, pp. 457
  71. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 352
  72. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 269, 352
  73. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 269 e 270
  74. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 351 e 352
  75. ^ a b Touring Club Italiano, pp. 458
  76. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 394
  77. ^ Le Chiese di Prizzi, su www.cosediprizzi.it. URL consultato il 4 gennaio 2016.
  78. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 300
  79. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 409
  80. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 409
  81. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 416
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Bibliografia

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