Bouillon Chartier

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Bouillon Chartier è uno storico ristorante di Parigi. Ubicato al numero 7 di rue du Faubourg-Montmartre, nel IX arrondissement, fu fondato nel 1896 e dal 1989 è classificato come monument historique dallo Stato francese.[1]

L'ingresso di Chartier, all'interno di un piccolo cortile nel IX arrondissement di Parigi.
L'interno del ristorante.

Storia

Il ristorante Bouillon Chartier nacque nel 1896. Prende il nome dai fondatori, Camille ed Edouard Chartier, mentre il termine bouillon (che in senso stretto si riferisce a un brodo a base di manzo e verdure) indica un tipo di ristorante che, secondo il concetto ideato a fine Ottocento dal macelliere Pierre Duval, serve piatti semplici e popolari (come appunto il bouillon) a prezzi modici.[2]

Il ristorante dichiara di basare la propria attività sull'idea di «offire un pasto degno di questo nome a un prezzo modesto» (« offrir un repas digne de ce nom à un prix modeste »).[1] Questa linea guida è stata mantenuta costante nell'arco della storia più che secolare del ristorante, che dalla fondazione ha cambiato solo quattro proprietari,[1] e in essa viene identificata la ragione del duraturo successo del locale.[3]

Descrizione

L'ingresso di Chartier è situato in un piccolo cortile interno cui si accede da un portone su rue du Faubourg-Montmartre. L'ampia sala ha una superficie totale di circa 280 ed dotata di un soppalco, che porta la sua capienza a 319 posti. Spesso, poiché tradizionalmente il ristorante non accetta prenotazioni, si forma una coda fuori dall'ingresso. Vengono serviti circa 1.200 pasti al giorno.[3]

Vengono serviti piatti semplici della tradizione francese, come la choucroute alsaziana, il confit de canard, la andouillette; gli antipasti vanno dalle escargots all'uovo sodo con maionese, i dessert includono la coppa di crema chantilly e la mousse au chocolat.

La sala è in stile tardo ottocentesco, e non ha subito rimaneggiamenti sostanziali dalla fondazione nel 1896.[3] Il soffitto è occupato da una grande vetrata, mentre l'illuminazione artificiale è offerta da lampade sferiche. Le pareti sono coperte per buona parte da specchi e decorate con festoni floreali e con l'iniziale "C" di Chartier.

Note

  1. ^ a b c (FR) Bouillon Chartier, su bouillon-chartier.com. URL consultato il 20 agosto 2016.
  2. ^ (FR) Toujours en service ! – Chartier : à même la nappe, in Télérama Sortir, 12 febbraio 2014. URL consultato il 20 agosto 2016.
  3. ^ a b c (EN) Sidonie Sawyer, No Reservations, No Problems at This Cathedral of Real Basic French Food, su huffingtonpost.com, 24 febbraio 2014. URL consultato il 20 agosto 2016.

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