Coeclerici

azienda italiana
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Coeclerici fondata a Genova nel 1895 da Alfonso Clerici e dallo scozzese Henry Coe, cominciò la sua attività importando carbone dal Regno Unito. In seguito si è specializzato nelle attività di approvvigionamento di materie prime, in particolare carbone, per le industrie di produzione dell'energia e dell'acciaio.

Coeclerici
Logo
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StatoItalia (bandiera) Italia
Fondazione
Sede principaleMilano
Fatturato684 milioni €[1]
Dipendenti934
Sito webwww.coeclerici.com

Con sede a Milano, Coeclerici svolge la sua attività a livello internazionale ed è presente con sedi commerciali e operative in 12 Paesi oltre all'Italia: Australia, Cina, Colombia, Germania, India, Indonesia, Paesi Bassi, Russia, Singapore, Stati Uniti, Svizzera e Venezuela.

Attraverso questa struttura organizzativa, fornisce materie prime alle industrie di 25 Paesi nei 5 continenti.

Il modello operativo

Coeclerici ha sviluppato un modello operativo basato sul controllo diretto di tutte le fasi di approvvigionamento: estrazione, commercializzazione, trasporto e logistica.

Il modello è realizzato attraverso quattro divisioni specializzate:

  • Mining, per lo sviluppo delle attività di acquisizione e gestione delle miniere di carbone.
  • Trading, per il controllo dei flussi commerciali di acquisto e vendita della materia prima.
  • Logistics, per la progettazione, realizzazione e gestione operativa di "terminal galleggianti" attrezzati per le operazioni di movimentazione della materia prima all'interno delle aree portuali e offshore.
  • Shipping, per la gestione delle attività di trasporto transoceanico, sia attraverso navi di proprietà che con contratti di noleggio a lungo termine.

La Storia

Dalla fondazione al secondo dopoguerra

Fondata nel 1895 a Genova, l'azienda inizia la sua attività con l'importazione di carbone dal Regno Unito.

Nei primi anni del '900 Henry Coe & Clerici è la prima società in Italia a importare carbone dagli Stati Uniti. Tra il 1912 e il 1913 acquista la prima nave per il trasporto di materiali secchi alla rinfusa, la "Tirreno" e acquisisce la "Oceano", l'"Adriatico" e l'"Atlantide" attraverso contratti di noleggio a lungo termine. Nel 1916 Henry Coe, socio scozzese, lascia l'azienda cedendo le sue quote a Alfonso Clerici Senior.

Nel 1936 Jack Clerici, figlio di Alfonso, inizia la sua attività in azienda, dove svolgerà un ruolo sempre più importante per lo sviluppo della società.

Alla fine del secondo conflitto mondiale, Henry Coe & Clerici riprende l'attività interrotta a causa degli eventi bellici, sviluppando relazioni di mercato con Stati Uniti, Inghilterra, Sud Africa e Australia.

Dagli anni '50 agli anni '70

Alla fine degli anni '50 il Gruppo avvia le sue prime relazioni di mercato con l'Unione Sovietica. Nel 1964 conclude un accordo che prevede i diritti esclusivi per la vendita del carbone sovietico sul mercato italiano.

Tra il 1965 e il 1966 Jack Clerici rilancia l'attività di shipping dopo la lunga pausa di blocco delle rotte dovuta alla guerra. L'azienda acquisisce la "Liberty" da 10.000 tonnellate e la "Falcone", nave da 20.000 tonnellate per il trasporto di oli convertita in rinfusiera, nave adibita al trasporto del carico secco. Inizia la collaborazione con Pittaluga Vapori con la costituzione della Capo Falcone S.p.A. e la costruzione di diverse navi nei successivi venti anni.

Nel 1970 si sviluppa una fase strategica per le attività nel settore della logistica con l'acquisto di chiatte impiegate in attività di transshipment all'interno delle aree portuali.

Nel 1973 Henry Coe & Clerici diventa Coe & Clerici (successivamente modificato in Coeclerici nel 1989).

Dagli anni '80 al 2000

Nel 1985, in accordo con il Gruppo Ferruzzi, si costituisce la Bulkitalia S.p.A. che acquisisce metà della flotta Sidermar dal Gruppo Finmare per un totale di sette navi bulk carriers (rinfusiere). L'anno successivo Coeclerici assume il controllo totale della società acquisendo l'intera flotta per un totale di 800.000 tonnellate. Nella prima metà degli anni '90 Bulkitalia S.p.A. acquisisce prima il 60% e successivamente il controllo totale di Bulknedlloyd Holding BV, una società costituita per acquisire la flotta di Nedlloyd, la più importante shipping company olandese che aveva deciso di uscire dal settore del carico secco. Viene anche acquistata Fermar, società di shipping del portafoglio del Gruppo Ferruzzi.[2][3]

Nel 1999 vengono creati due pool di navi Capesize e Panamax con la partecipazione di primarie società di shipping internazionali. Attraverso Coeclerici Transport Ltd. Coeclerici si fa carico della gestione commerciale e operativa di una flotta di 14 navi Capesize e 12 navi Panamax che diventeranno, rispettivamente, 47 e 44 nel 2003. Nel 2002 viene costituita una joint venture con Ceres Hellenic Shipping Enterprises: la nuova compagnia Coeclerici Ceres Bulk Carriers è proprietaria di una flotta di 20 navi Capesize e Panamax.

Dalla prima metà degli anni 2000, attraverso le quattro divisioni specializzate, Coeclerici sviluppa le attività più recenti che hanno portato all'attuale realtà del Gruppo.[4]

Le attività nei settori mining e trading

Le Divisioni Mining e Trading sviluppano rispettivamente attività di acquisizione di siti minerari e di commercializzazione della materia prima proveniente sia dalle miniere gestite direttamente dal Gruppo che da aree produttive situate in diverse parti del mondo, anche attraverso partnership e acquisizioni.

Lo sviluppo sui mercati internazionali

Europa

Nel 2013 Coeclerici acquisisce il controllo totale di Dako Coal GmbH, azienda con sede a Dortmund specializzata nell'approvvigionamento di coke di petrolio polverizzato e carbone alle industrie del cemento e dell'acciaio in Germania e Europa dell'Est.

Dako Coal ha recentemente registrato il brevetto di una soluzione tecnologica che consente di sostituire circa il 25% del tradizionale coke da fonderia con coke di petrolio polverizzato misto a ossigeno. Una soluzione che permette la riduzione dei costi e dell'impatto ambientale dell'attività industriale.[5]

Russia

Nel 1998 Coeclerici conclude un contratto con il Porto Commerciale di Murmansk, nel nord della Russia, e finanzia le operazioni di dragaggio del porto, consentendo l'accesso di navi fino a 130.000 tonnellate. Nel 2000, a Murmansk, Coeclerici carica la prima nave Capesize mai caricata in un porto del nord della Russia.

Nel 2002 e 2003 Coeclerici investe circa 18 milioni di dollari per finanziare il completamento della miniera di carbone di Kemerovo, in Russia e firma un accordo che gli consente di acquisire i diritti esclusivi per la commercializzazione sui mercati internazionali dei due milioni di tonnellate di carbone prodotto ogni anno nella miniera.

Nel 2008 Coeclerici acquisisce il 100% di Korchakol, una miniera per l'estrazione di carbone a basso volatile (PCI e Thermal Coal) situata in Siberia vicino alla città di Novokuznetsk. È la prima volta nella storia che una azienda occidentale acquista un sito minerario per l'estrazione di carbone da vapore in Russia. Ogni anno Korchakol produce 1,2 milioni di tonnellate di materia prima.

America

Nel 2012 viene creata la Coeclerici Americas, con sede a Miami, per supportare le strategie di penetrazione sui mercati del Nord e Sud America e valutare nuove opportunità nel settore della logistica sul mercato americano.

Il Gruppo acquisisce Coal Network Inc., azienda attiva nella commercializzazione del carbone nelle aree lungo i fiumi Ohio e Mississippi. L'acquisizione è effettuata attraverso la costituzione di Coeclerici Coal Network, partecipata al 51% dal Gruppo Coeclerici (partecipazione incrementata al 70% nel 2014).

Nel 2013 Coeclerici Coal Network acquisisce il controllo totale della divisione coal trading di Alley-Cassetty Companies Inc., una delle più antiche società di commercializzazione del carbone d'America, attiva nel Tennessee e negli stati limitrofi.

Questa acquisizione consente a Coeclerici Coal Network di rinforzare il proprio posizionamento sui mercati del sud ed est degli Stati Uniti, garantendo al Gruppo Coeclerici l'accesso alle fonti di produzione del carbone degli USA.

Far East

Nel 2007 Coeclerici acquisisce il 60% - incrementato all'85% nel 2008 e al 100% nel 2010 – di RAG Trading Asia Pacific Ltd., una società con sede a Singapore specializzata nella commercializzazione di coke, carbone da coke e carbone da vapore. L'azienda faceva parte di Steag GmbH, divisione energia di RAG Beteiligungs-Group (oggi rinominata EVONIK Trading AG), il quinto più grande operatore tedesco nel settore dell'energia.

RAG Trading Asia Pacific Ltd. è stata rinominata Coeclerici Asia (Pte) Ltd., con un fatturato di oltre 310 milioni di dollari. L'acquisizione fa parte della strategia di Coeclerici per lo sviluppo e il potenziamento delle sue attività di commercializzazione del coke e del carbone metallurgico sui mercati asiatici.

Dal 2015 l'attività della Divisione Trading nel sud est asiatico è coordinata da Coeclerici Commodities SA, in precedenza denominata Coeclerici Compagnie SA.

Le attività nel settore logistics

La Divisione Logistics progetta, costruisce e gestisce “terminal galleggianti”: navi dotate di impianti per la movimentazione (carico e scarico) della materia prima che consentono di movimentare il carbone all'interno delle aree portuali e offshore, trasportandolo dalle grandi navi transoceaniche alle banchine e viceversa.

Queste operazioni – dette di transshipment – sono essenziali per non interrompere la catena logistica, permettendo la movimentazione del carbone nei porti in cui le navi di grande tonnellaggio non possono attraccare direttamente a causa dell'insufficiente profondità dei fondali e dimensione delle banchine.

I principali progetti operativi della Divisione Logistics:

Bulk Pioneer

Operativa a partire dal 2005 in Indonesia “Bulk Pioneer” è un terminal galleggiante utilizzato per il carico di 30.000 tonnellate di carbone al giorno nel Kalimantan, in Indonesia, al servizio di PT Kaltim Prima Coal.

Bulk Zambesi e Bulk Limpopo

Operative rispettivamente dal 2011 e dal 2012, la “Bulk Zambesi” e la “Bulk Limpopo” sono state progettate da Coeclerici per superare le limitazioni logistiche del porto di Beira, in Mozambico, e ottimizzare, per conto della società brasiliana VALE, i processi di movimentazione del carbone dalla miniera di Moatize verso i paesi importatori, compresi il Brasile, l'India, il Giappone e l'Europa. Sono due unità di transshipment di ultima generazione di 53.776 tonnellate di portata lorda, dotate di un sistema in grado di caricare 3.000 tonnellate/ora di carbone nelle stive di navi di grandi dimensioni fino al segmento Capesize.

Bulk Java, Bulk Borneo e Bulk Sumatra

In attività rispettivamente dal 2011, 2012 e 2013, “Bulk Java”, “Bulk Borneo” e “Bulk Sumatra” sono tre terminal galleggianti gemelli specificamente progettati per le attività di movimentazione offshore di carbone nell'area di ancoraggio di Muara Pantai, est Kalimantan, in Indonesia, per la società PT Berau Coal, il quinto più grande produttore di carbone indonesiano. Le tre unità sono chiatte di 11.838 tonnellate di portata lorda, non autopropulse, in grado di movimentare 1.500 tonnellate/ora di materiale.

Bulk Celebes

In attività dal 2013 la “Bulk Celebes” è un terminal galleggiante di ultima generazione di 11.471 tonnellate di portata lorda. È autopropulsa ed è in grado di movimentare 22.000 tonnellate al giorno di materiale. È impiegata, insieme alle unità “Bulk Java”, “Bulk Borneo” e “Bulk Sumatra”, in attività di transshipment offshore di carbone nell'est Kalimantan, in Indonesia, per la società PT Berau Coal.

Le attività di shipping

Nel 2013 il Gruppo Coeclerici decide, per la seconda volta dalla fine della seconda guerra mondiale, di rilanciare le attività di shipping, dopo una pausa decisa nel 2003 per concentrare le risorse e gli investimenti nei settori logistics e mining.

Il Gruppo sta potenziando l'attività della Divisione Shipping con la creazione di dACC Maritime Limited, una joint venture con il Gruppo d'Amico per l'acquisto di quattro navi Supramax.[6][7]

Le prime due navi, denominate “DACC Tirreno” e “DACC Egeo”, sono state consegnate dal cantiere Oshima di Nagasaki, rispettivamente, a marzo e a settembre 2015[8], mentre la terza nave gemella “DACC Adriatico” è stata consegnata a giugno 2016.

Note

Collegamenti esterni

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