Targhe d'immatricolazione della Bosnia ed Erzegovina

Le targhe automobilistiche in uso nella Bosnia ed Erzegovina sono conformi agli standard europei; i caratteri tipografici utilizzati sono quelli del FE-Font.

Sistema attuale (introdotto il 28/09/2009)

 
Targa bosniaca con formato emesso dal 28/09/2009

Il 28 settembre 2009 sono entrate in vigore nel Paese nuove targhe. Si compongono di una fascia blu, con la sigla internazionale BIH di colore bianco, disposta sul lato sinistro, e sette caratteri (cinque cifre e due lettere) più marcati rispetto a quelli del sistema precedente in uso dal 1998, con formato X00-X-000 (X = lettera, 0 = cifra).

Valide in tutto il territorio della Bosnia ed Erzegovina, non permettono l'identificazione della zona di immatricolazione, come invece avveniva fino al 1998.

Le lettere usate sono: A, E, J, K, M, O e T in maiuscolo presenti sia nell'alfabeto latino che in quello cirillico.

Le targhe emesse dal 1998 fino al 28 settembre 2009, di formato 000-X-000, sono ancora in circolazione.

Targhe e sigle speciali

 
Attuale targa diplomatica bosniaca (57 = UNESCO)
 
Targa di un veicolo militare
 
Modello di targa temporanea
  • A (caratteri gialli su sfondo blu) veicolo di un ambasciatore
  • C (giallo su blu) veicolo di un console
  • E (giallo su blu) veicolo di un funzionario o dello staff di delegazioni economiche straniere
  • M (giallo su blu) veicolo del personale non diplomatico in missione all'estero ( = Foreign Mission Staff)
  • TA (sigla seguita da un trattino e da un numero di sei cifre) taxi
  • TT (caratteri rossi, codice seguito da un numero di sei cifre) targa temporanea per concessionari e rivenditori di veicoli
  • Le targhe dei veicoli militari utilizzano ancora il vecchio formato emesso dal 1995 al 1998, ma con la bandiera nazionale a sinistra al posto della fascia azzurra; il blocco alfanumerico è composto da un numero di sei cifre, una lineetta e una lettera (es.: 000000 - X).
  • Le targhe dell'EUPM (European Union Police Mission) hanno caratteri neri in campo giallo e il codice "EUPM" seguito da un numero di quattro cifre.
  • Le targhe da esportazione si differenziano da quelle normali per i caratteri blu, mentre le piastre del formato precedente (dal 1998 al 27/09/2009) si distinguevano per le lettere e le cifre di colore bianco argento su sfondo blu.
  • Le targhe NATO sono riconoscibili per la scritta "NATO" e lo sfondo verde chiaro.
  • Le targhe UNHCR hanno la sigla "UNHCR" e i numeri di colore blu.
  • Le targhe UNSF si distinguono per la scritta "SFOR" e i caratteri neri su sfondo azzurro.

Dal 1998 al 27/09/2009

 
Vecchio formato di targa bosniaca (1998-27/09/2009)

Per decisione dell'Alto Rappresentante per la Comunità Internazionale, Carlos Westendorp, le targhe automobilistiche della Bosnia ed Erzegovina vennero riformate nel 1998 per evitare l'ostilità tra le etnie del paese. Si voleva infatti eliminare ogni riferimento nelle targhe alla provenienza.

Le nuove targhe erano bianche con caratteri neri, composte da tre cifre, un trattino, una lettera priva di significato, un altro trattino ed ulteriori tre cifre (000-X-000). Erano usate le lettere che hanno uguale forma sia nell'alfabeto latino che in quello cirillico. Il font utilizzato era il DIN.

Prima del 1998

 
Targa di Tuzla di epoca jugoslava (fino al 1992)
 
Targa di un veicolo dell'esercito bosniaco (aree musulmane) immatricolato nel 1993 o negli ultimi mesi del 1992
 
Targa di Tuzla con formato emesso dal 1995 al 1998
  • Nel 1992 il formato e i codici in uso nelle targhe bosniache erano analoghi a quelli della ex Jugoslavia, con l'unica differenza che la stella rossa (vedi foto in alto) era stata sostituita da ben quattro stemmi: la bandiera della Bosnia ed Erzegovina nelle aree controllate dai musulmani, la bandiera serba o lo scudo serbo nelle province occupate dai Serbi, l'emblema croato in quelle controllate dai Croati.
  • Per quanto riguarda il 1993, mentre le zone non musulmane iniziavano già ad emettere targhe proprie, unici documenti di quell'anno, oltre a dei reportages, sono le foto di alcune targhe a caratteri neri in campo bianco nelle quali compaiono a sinistra, sopra le lettere blu R BiH (che stanno per "Repubblica di Bosnia ed Erzegovina"), le lettere OS (Oružane Snage, ossia "Forze Armate"), anch'esse blu e di dimensioni ridotte, seguite dalla bandiera nazionale bianca e azzurra (diversa da quella attuale) e da un numero di quattro cifre di colore nero. In altre targhe di veicoli militari era invece scritta per intero la parola Armija, cioè "Esercito", di colore giallo come il logo del Corpo, un giglio, che sostituiva la bandiera (vedi seconda immagine).
  • Dal 1994 al 1995 nelle targhe bosniache delle aree musulmane veniva adottato un formato, con contorno blu e dimensioni 520 x 120 mm, che continuava a posizionare il codice distrettuale a sinistra, seguito da un trattino, un numero di cinque cifre, un bollino adesivo ed una lettera progressiva partendo da "A"; nel bollino, rotondo e di colore giallo, erano indicati mese ed anno di immatricolazione del veicolo. Le province erano ancora quelle vigenti nella ex Jugoslavia.
  • A partire dal 1995, in concomitanza con l'istituzione di nuove province e la soppressione di altre, una fascia blu a sinistra, con lo stemma bosniaco e la sigla automobilistica internazionale BIH di colore bianco, era seguita da due lettere che indicavano la provenienza, una lineetta, quattro cifre, uno spazio ed altre due lettere. Le dimensioni delle targhe (520 x 110 mm) diventarono conformi agli standard europei.

Le sigle automobilistiche, jugoslave e poi bosniache a partire dal 1992, e le rispettive province erano le seguenti:

Erze-Bosnia

 
Targa di un veicolo militare della Repubblica Croata di Erze-Bosnia (ultimi mesi del 1992-1998)

Sigle automobilistiche della Repubblica Croata di Erze-Bosnia emesse dagli ultimi mesi del 1992 al 1998 (formato analogo a quello delle targhe croate):

Repubblica Serba di Bosnia

Sigle automobilistiche della Repubblica Serba di Bosnia, emesse dagli ultimi mesi del 1992 al 1998:

 
Targa di Bijeljina (Repubblica Serba di Bosnia, 1992-1998)

Bibliografia

Altri progetti

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