Versailles 1685: Complotto alla corte del Re Sole
Versailles 1685: Complotto alla corte del Re Sole è un videogioco sviluppato dalla Cryo Interactive e dalla Canal + Multimedia e pubblicato grazie alla collaborazione della Réunion des musées nationaux. Come indica il titolo, il gioco si svolge nel 1685 alla Reggia di Versailles. Il giocatore ha modo di percorrere le stanze e igiardini del castello al fine di svelare un complotto alla vita di Luigi XIV.
| {{{nome gioco}}} videogioco | |
|---|---|
| Piattaforma | Microsoft Windows, Mac OS, PlayStation |
| Data di pubblicazione | 1996 |
| Genere | Avventura |
| Tema | Storico |
| Sviluppo | Cryo Interactive |
| Pubblicazione | Cryo Interactive, Canal + Multimedia, Réunion des musées nationaux |
| Motore grafico | Omni3D |
| Fascia di età | PEGI: 3 |
| Seguito da | Versailles II: Il testamento del re |
Trama
Scenario
Siamo al 21 giugno 1685, il giorno del solstizio d'estate ed Alexandre Bontemps, primo valletto di stanza del re, incarica il giovane valletto Lalande di condurre un'indagine per scoprire chi stia minacciando il castello con pamphlets di dubbio gusto. Il primo di questi, infatti, ha apertamente sfidato il re Sole e tutti i suoi "pianeti" con un poema che sembra degno di un pazzo. La lettera si conclude col titolo di una favola di Esopo: Le rane e Giove.
Lo scenario del gioco è costruito attorno alle tre regole del teatro classico: unità di tempo (un giorno), posto (Versailles) e azione (la trama).
Il gioco è ambientato in sette atti, ognuno basato su una parte della giornata del re. Ogni atto inizia con un filmato introduttivo.
Atto I: Il risveglio del re
All'inizio del gioco, il giocatore interagisce con alcune figure storiche dal momento che esso inizia subito dalla camera da letto di Luigi XIV alla presenza del re, di suo fratello il duca d'Orléans, di suo figlio il Gran Delfino, il duca del Maine e Bontemps. Il secondo scenario è costituito dall'anticamera di Bassano dove si ha modo di parlare con Jean Racine e Jules Hardouin-Mansard mentre discutono del principe di Condé e della sua assenza da corte. Il giocatore viene quindi portato a ricercare schizzi di Le Brun preparati dal pittore per il soffitto del Salone della Guerra, mentre si sospetta che autore del furto possa essere il suo rivale, Mignard. Passando tra diversi compiti si rinviene un nuovo pamphlet, recitante il titolo della favola La gallina e pulcini.
Atto II: Dalla vestizione al consiglio
Lalande è incaricato da Bontemps di andare ed informare madame de Maintenon che il re si recherà nei suoi appartamenti a lavorare nel pomeriggio, ma nel frattempo viene scoperto un opuscolo che critica la stirpe del re.
Sul percorso si trova il Grand Condé mentre parla con Monsieur dove si spiega che egli è a corte per perorare la causa del nipote, andato a combattere i Turchi in Ungheria senza permesso del re. Lalande rinviene intanto gli schizzi di Le Brun tra i quali però è nascosto un lavoro di Mignard. Il falso disegno rivela la terza fiaba: La Volpe e gli uccelli.
Atto III: Dal consiglio alla messa
Il giocatore si ritrova nel Salone dell'Abbondanza che porta ad una serie di saloni in successione: il Salone di Venere, il Salone di Marte, il Salone di Mercurio, la Sala del Trono (già Salone di Apollo) ed il Salone della Guerra. Lalande, sullo Scalone degli Ambasciatori, incontra Jean Racine che discute con la marchesa de Montespan. Una porta segreta lo conduce verso Jean-Baptiste Lully, occupato nella composizione dell' Idillio della pace. In una partitura spuria si cela un nuovo codice: Il gatto e i topi. Lalande riesce a entrare nel Gabinetto delle Curiosità dove sono conservate le medaglie del re e mostra le riproduzioni ricalcate a Monsieur, il fratello del re, apprendendo come una di queste sia spuria in quanto rappresenta Carlo VIII che non appartiene alla dinastia dei Borboni di Francia. Con l'aiuto del marchese di Croissy viene decifrato il pamphlet e nel frattempo un nuovo scritto viene ritrovato, quello che attacca l'architetto Jules Hardouin-Mansart.
Atto IV: Il pranzo
Lalande raggiunge il marchese di Croissy nel suo studio portandogli il pranzo ed egli lo ripaga con la trascrizione del codice ritrovato che rivela la frase latina: «Felix fortuna divinum exploratum actuiit». La serie di numeri alla base del secondo pamphlet indicano infatti il numero delle lettere da recuperare da cui il titolo di una nuova favola di Esopo, Il lupo e la colomba. Nella biblioteca del marchese viene ritrovato un nuovo pamphlet che critica questa volta i ministri Louvois e Vauban. Dopo altre scoperte si trova il titolo di una nuova fiaba: Il cigno e la gru. Ritornando da Bontemps, Lalande verrà avvicinato da madame de Maintenon che gli consegnerà un pamphlet ritrovato che critica la religione.
Atto V: Il re al lavoro
Aiutato da Padre La Chaise e dal cardinale de Bouillon, Lalande giunge a completare certi passaggi mancanti del pamphlet ritrovato e ottiene il titolo di una nuova favola di Esopo: Il dragone e la .... Nel Salone della Guerra, il garçon bleu ritrova un documento posto su un lampadario che viene fatto rovinare al suolo per poter recuperare un memorandum consegnato quindi a Bontemps.
Atto VI: La passeggiata
Secondo quanto rinvenuto nel documento, il prossimo passaggio è da cercare nell' orangeraie dove Lalande incontra André Le Nôtre, il giardiniere del re. Da qui passa al labirinto, detto "Boschetto di Esopo" dove scopre la presenza di un gran numero di fontane ispirate al tema delle favole di Esopo. Al centro del labirinto si trova il duca del Mane il quale dopo aver risolto un enigma lascia al giocatore una mappa del posto. Svelando un nuovo enigma, si viene a conoscenza si viene a scoprire la frase "Ai sovrani non è dato raggiungere la perfezione" pronunciata da Luigi XIV alla sua morte il 1 settembre 1715.
Atto VII: Dalla cena al riposo
Il settimo atto ha la particolarità di essere cronometrato e quindi dura in tutto cinque minuti. Secondo il trailer introduttivo, il pamphlétaire si rivela essere un folle infilratosi a corte col nome di marchese di Scaparella il quale ha piazzato una bomba a palazzo che Lalande dovrà disattivare. Una volta trovata la bomba vanno usate le quattro chiavi trovate nel corso del gioco per disattivarla e quindi comporre la frase ritrovata nell'ultimo pamphplet. Fermata la bomba, Lalande ottiene i complimenti di Bontemps e di Luigi XIV che gli offre il titolo di ambasciatore del re.
Sistema di gioco
Versailles è un gioco dotato di una visione soggettiva da punti fissi a 360°. Il giocatore può quindi muovere col cursore o col mouse ed esplorare accuratamente gli ambienti come nella vita reale. E' possibile interagire con la maggior parte dei personaggi cliccando su di essi quando il cursore si trasforma nella forma di una bocca e, talvolta, è possibile anche scegliere la risposta da dare. Altre volte è possibile ascoltare dei dialoghi senza partecipare ad essi quando il cursore si trasforma nella forma di un orecchio. È possibile accedere all'inventario dove il giocatore può interagire con gli oggetti in circostanze specifiche nelle diverse scene. Il giocatore, inoltre, può in qualsiasi momento scoprire parte della storia di ogni stanza, luogo, personaggio o opera d'arte semplicemente avvicinandosi ad essa e cliccando sul punto di domanda.
Produzione
Una prima produzione del gioco ebbe inizio nel luglio del 1995 e fin dall'inizio la priorità essenziale venne affidata alla ricostruzione 3D dei locali della Reggia di Versailles. La Cryo dunque reclutò un giovane team di otto progettisti e due sviluppatori che, avvalendosi di planimetrie, incisioni e documenti d'epoca, modellarono ogni parte del castello. Anche l'arredamento delle stanze venne ricostruito sulla base di inventari storici conservati e alcune textures esono state ricostruite direttamente in situ dal fotografo Patrice Forsans. Per i tessuti e costumi ornamentali il team si è rivolto al Museo del Tessuto di Lione. I personaggi vennero realizzati sulla base delle fattezze dei ritratti d'epoca conservati a corte.
Sul finire del 1995 il team si dedicò alla ricostruzione degli ambienti presenti nel 1685 ma oggi andati irrimediabilmente perduti come la cappella originaria di Versailles o lo Scalone degli Ambasciatori. Il gioco venne completato nel marzo del 1996. I dialoghi interattivi, scritti da Antoine Lacroix, vennero interpretati da una serie di attori professionisti guidati da Jean-François Vlerick figlio di Mado Maurin e fratello di Patrick Dewaere. Il gioco prende la sua forma definitiva durante l'estate del 1996 quando il gioco viene perfezionato con l'aggiunta del fortunato sistema "punta e clicca" utilizzato in molti altri giochi successivamente.
La colonna sonora
La colonna sonora è uno dei pezzi forti del gioco. La musica d'epoca, infatti, contribuisce a ricreare l'atmosfera del Grand Siècle con brani estratti dalle opere di Jean-Baptiste Lully (Miserere e Te Deum) e da musiche per clavicembalo di François Couperin:
- Atto I: Il risveglio del re: Jean-Baptiste Lully, Miserere (sinfonia)
- Atto II: Dalla vestizione al consiglio: Jean-Baptiste Lully, Te Deum (In Te Domine speravi)
- Atto II: Dalla vestizione al consiglio: Pièces de théorbe de Sébastien Le Camus en sol majeur (coro)
- Atto III: Dal consiglio alla messa: Jean-Baptiste Lully, Te Deum (Dignare Domine)
- Atto IV: Il pranzo: Jean-Baptiste Lully, Te Deum (sinfonia)
- Atto V: Il re al lavoro: François Couperin, Quatre versets d'un motet composé de l'ordre du Roi (1703) (versetti 11° Tabescere me fecit e 12° Ignitum eloquim tuum)
- Atto V: Il re al lavoro: François Couperin, Sept versets d'un motet composé de l'ordre du Roi (1704) (versetto 13° Etenim Dominus)
- Atto VI: La passeggiata: Jean-Baptiste Lully, Te Deum (Patrem immensae majestatis)
- Atto VII: Dalla cena al riposo: Jean-Baptiste Lully, Miserere (Averte faciem tuam)
- L'incendio del castello: Jean-Baptiste Lully, Dies Irae (sinfonia)
- I fuochi d'artificio: Jean-Baptiste Lully, Plaude laetare Gallia (sinfonia)
Marketing
Il gioco venne commercializzato in Francia nell'autunno del 1996 e da subito riuscì a vendere 20.000 copie. Dalla sua uscita subito venne accolto positivamente dalla stampa: Laurent Katz di SVM, Florent Latrive di Libération e Daniel Schneiderman di Le Monde[1] si dichiararono entusiasti del gioco, «ludo-culturale» come venne definito. Del gioco parlarono anche i telegiornali di France 2 e di TF1. Il gioco, assieme a Tomb Raider ed a Myst, fu una delle migliori vendite del natale del 1996. Negli Stati Uniti venne distribuito dalla Interplay nel 1997 ed in Germania dalla Ravensburger. In due anni venne tradotto anche in cinese. Al 1999 il gioco aveva venduto in tutto 250.000 esemplari tra Mac OS e Microsoft Windows e 60.000 copie per Playstation.