Italia mia, benché 'l parlar sia indarno
Italia mia, benché 'l parlar sia indarno o semplicemente Italia mia è la canzone numero CXXVIII (128) del Canzoniere di Francesco Petrarca. Si tratta del primo componimento poetico che immagina un'Italia unita dalle Alpi alla Sicilia e libera dalle lotte di fazione e di comune presenti all'epoca.
È costituita da 7 stanze di 16 versi ciascuna (9 endecasillabi e 7 settenari) e termina con congedo di 10 versi (5 endecasillabi e 5 settenari).
Lo schema metrico è: AbCCaBbDEeDdfGfG (per il congedo bDEeDdfGfG).
Sotto l'aspetto lessicale, è da notare come l'Italia sia sempre sottintesa ad altri sostantivi, accompagnati, a loro volta, da aggettivi che esprimono fortemente il senso d'affetto del poeta nei confronti della propria patria.
I versi 93-96 della canzone furono ripresi da Niccolò Machiavelli nella chiusa del Principe
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