Giorgio Fornoni

giornalista italiano
Versione del 22 set 2016 alle 19:09 di Albertobigoni (discussione | contributi) (Ho inserito il sito della lista civica di Giorgio Fornoni, ardesiounita.it, con la quale si è candidato ed è diventato sindaco di Ardesio dal 2009 al 2011)
«...la sua straordinaria capacità di cogliere i volti più emblematici della sofferenza umana, con il cuore prima che con gli occhi.

Dominique Lapierre (Prefazione al libro Ai confini del mondo

Giorgio Fornoni (Ardesio, 5 ottobre 1946) è un giornalista italiano e reporter indipendente dal 1975.

Giorgio Fornoni

Biografia

Figlio di operai, dopo le scuole primarie dell'obbligo, lavora come commesso presso un negozio di alimentari di Ardesio.

A 23 anni frequenta le scuole serali all’Istituto Tecnico di Ragioneria, e in soli due anni ottiene il diploma di ragioniere. Viene così assunto, come impiegato, presso il Consorzio Agrario di Bergamo, e contemporaneamente, si iscrive all'Università Cattolica di Milano alla facoltà di Economia e Commercio, ma che lascia dopo quattro anni, iscrivendosi alla facoltà di Lingue e letteratura orientali all'Università di Venezia.[1]

Nel gennaio 1976 apre lo Studio di commercialista, continuando a lavorare presso un'azienda privata dell'alta Valle per un paio d'anni.

Interessato alle vestigia delle antiche civiltà, inizia a compiere viaggi e a produrre piccoli reportage fotografici. Sarà nel 1980, tra i primi italiani, dopo il presidente Sandro Pertini a visitare il famoso esercito di statue in terracotta che il primo imperatore della Dinastia Qin aveva fatto costruire e deporre accanto alla sua tomba, a Xian.

Nel 2009 si candida come sindaco di Ardesio, in una lista civica; vince le elezioni, ma una incomprensione interna alla sua lista lo fa dimettere dall'incarico,[2] prendendo quello di consigliere. Il 10 aprile 2012, per motivi prettamente lavorativi, lascia anche questo di incarico.[3]

Il reporter

Nel 1982 mentre si trova in volo da nuova Delhi a Amritsar, in India, è coinvolto in un dirottamento aereo, sarà questo a dare il via alla sua vita di report indipendente.[4]

Inizia una collaborazione con il mensile L'apostolo di Maria[5] che pubblica qualche suo documento, fondamentale per lui l'aiuto e la presenza dei missionari monfortani, diventano il suo principale lascia passare e referente durante i suoi viaggi e i suoi reportage nei paesi più abbandonati e poveri. Durante la guerra in Bosnia, convince i Caschi Blu a rilasciargli un pass recante la scritta ‘PRESS’ Unpf (United Nations Peace Forces) come inviato speciale, e accanto alla voce ‘News agenzy' viene riportato l'esatto nome del mensile.[6]

Nel 1999 la giornalista Milena Gabanelli lo vuole incontrare e dedica a lui un'intera trasmissione di Report dal titolo ‘l'altra faccia del giornalismo'.

Nel 2005 come riconoscimento dei lavori realizzati fino ad allora, ottiene il tesserino come giornalista.

Documenti e interviste

Reportage

alcuni dei suoi reportage

  • 1993 - documenta i brogli elettorali in Angola. Con intervista a Jonas Savimbi, capo dell'Unità, che verrà ucciso il 22 febbraio 2002 durante una battaglia
  • 1996 - Afghanistan - Passaggio da Kabul, in mano ai talebani fino Jabal os Saraj roccaforte degli anti-talebani. Testimone di una battaglia che porterà ad una ulteriore avanzata del fronte talebano.
  • 1994 - Cambogia -Phonom Penh, testimonianza di un genocidio compiuto per mano dei Pol Pot e dai khmer rossi
  • 1994 - Perù e la via della coca, un viaggio tra le coltivazioni e i narcotraffici.
  • 1996 - Liberia Una giornata tra le bande di bambini soldato del Generale Johson e del Generale Charles Taylor.
  • 1998 - Himalaya la spedizione dove perde un compagno di viaggio Andreino Pasini[7]
  • 2000 2003 - Cecenia, Groznyj di sole donne, distrutta e l'intervista a Anna Politkovskaja[8]
  • 2005 - Lungo documento sulla pena di morte nei diversi stati del mondo, non sempre dichiarata. Nel carcere di Huntsville presenza all'esecuzione letale di Richard Cartwright.
  • 2008 - Congo le sue ricchezze nella miseria del suo popolo.

Interviste

alcune delle sue interviste

Pubblicazioni

Ha scritto un libro dal titolo Ai confini del mondo - Il viaggio, le inchieste, la vita di un reporter non comune. Prefazione di Dominique Lapierre Postfazione di Valerio Massimo Manfredi[10]

Ha realizzato un documentario su don Francesco Brignoli, Ol pret di Bà.

Ha realizzato un documentario su Il Monte Secco, La leggenda dell'argento [1]

Note

  1. ^ Paolo Massa, Giorgio Fornoni, le speranze di un reporter, in WHIPART - Associazione Onlus.
  2. ^ Daniele Martinelli, Da inviato di Report a sindaco dimissionario, su danielemartinelli.it, 2009.
  3. ^ ARISTEA CANINI, Ardesio:Giorgio Fornoni si è dimesso da consigliere, su araberara.it, 10 aprile 2012.
  4. ^   Danilo Ruocco, La libertà di stampa vista da Giorgio Fornoni giornalista di Report, su YouTube, 3 ottobre 2009. URL consultato il 23 giugno 2015.
  5. ^ L'apostolo di Maria, in Librinlinea.
  6. ^ Leonardo Repetto, Intervista esclusiva al giornalista di Report Giorgio Fornoni, in Vimeo Join.
  7. ^ Bianca & nera, Alpinista bergamasco muore sull’ HimalayaAlpinista, su archiviostorico.corriere.it, 24 maggio 1998 (archiviato dall'url originale in data pre 1/1/2016).
  8. ^ Giorgio Fornoni, L’intervista che fece Fornoni ad Anna Politkovskaja, in Bergamo posta più di un quotidiano, 10 giugno 2014.
  9. ^   Intervista al Dalai Lama (Dharamsala, 1999)-Giorgio Fornoni, su YouTube, produttore Flavio Piffer, 20 ottobre 2014. URL consultato il 23 giugno 2015.
  10. ^ Dominique Lapierre, Ai confini del mondo...con Giorgio Fornoni, in Affari italiani.it, 12 settembre 2010.

Collegamenti esterni