Marco Materazzi

allenatore di calcio e calciatore italiano (1973-)

Template:Calciatore Marco Materazzi (Lecce, 19 agosto 1973) è un calciatore italiano che gioca come difensore centrale nell'Inter e nella Nazionale italiana. È alto 193 cm e pesa 92 kg.

Caratteristiche tecniche

Leader in campo, dotato di ottima tecnica, di un sinistro velenoso e di un potente colpo di testa, nella sua lunga carriera (in particolare con la maglia dell'Inter) ha segnato numerosi gol. È inoltre un buon tiratore di punizioni e di calci di rigore.

Carriera

Club

Gli esordi

Nasce a Lecce nel 1973 durante il soggiorno dei genitori (mamma Anna e papà Giuseppe) nella città salentina dovuto alla professione del padre, che all'epoca giocava con l'US Lecce.

Inizia la carriera nei campionati minori del calcio italiano. Comincia in serie B con il Messina senza però giocare. Veste le maglie di Tor di Quinto (1991-'92), Marsala (1993-'94) e il Trapani (1994-'95).

Viene poi acquistato dal Perugia, con una presenza in Serie B, nel 1995, ma trascorre parte della stagione 1996-'97 nel Carpi, squadra allora militante in Serie C. Nella stagione seguente torna al Perugia. Esordisce in serie A il 2 febbraio 1997, in Perugia-Inter 0-0. Al termine del campionato la squadra perugina retrocede in serie B. Nel 1998-'99 milita nella squadra inglese dell'Everton (27 partite e 1 rete).

Ritorno in Italia e record di gol

Terminata la breve parentesi inglese, Materazzi fa ritorno in Italia, ancora al Perugia. Nella stagione 2000-2001 realizzerà 12 gol, record italiano per un difensore. È quello il suo ultimo anno nella squadra umbra. In estate infatti, si trasferisce all'Inter, squadra in cui milita tuttora.

Gli anni all'Inter

Giunto all'Inter, guadagna immediatamante il posto da titolare e archivia la sua prima stagione in nerazzurro collezionando 32 presenza stagionali (23 in campionato) segnando 2 gol (uno in coppa Uefa) e sfiorando lo Scudetto. Nella stagione seguente (2002-03), grazie alle suo ottime prestazioni, diventa uno dei giocatori preferiti dall'allora suo allenatore Cuper, al punto da farsi preferire a Fabio Cannavaro; colleziona così altre 33 presenze (tra campionato e coppe) segnando un gol. Dopo la stagione 2003-04, cambia l'allenatore: all'esonerato Cuper subentra Zaccheroni, ma Materazzi conserva comunque il posto fisso e segna 4 gol. Il giocatore diventa un idolo dei tifosi interisti e nonostante un ulteriore cambio di panchina, Materazzi conserva il suo ruolo di "prima donna" in casa nerazzurra. L'arrivo di Walter Samuel nell'Inter sembra segnare la fine della carriera nerazzurra di Marco, ma le sue prestazioni eccellenti e il titolo di Campione del mondo convincono il tecnico Roberto Mancini a riconsegnargli la maglia da titolare, ancora una volta a scapito di un compagno più quotato: Walter Samuel appunto. Attualmente infatti, considerato ormai una bandiera della squadra milanese, è un titolare inamovibile e al suo fianco vengono schierati a rotazione, i comapgni di reparto Burdisso, Samuel e Cordoba; ha inoltre ritrovato il feeling con il gol, ad oggi ha infatti segnato già 8 gol di cui uno in rovesciata (contro il Messina).

Con l'Inter ha vinto due Scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane.

La sua ottima carriera da calciatore è macchiata da qualche vicenda poco edificante che lo ha portato alla fama di giocatore violento: il 3 febbraio 2004 dopo la gara Inter-Siena colpisce al volto il difensore senese Bruno Cirillo nel tunnel tra il campo e gli spogliatoi dello stadio di San Siro. Il gesto violento costa al giocatore due mesi di squalifica e all'Inter una multa.

 
Marco Materazzi

Nazionale

Esordisce in azzurro il 25 aprile 2001 in Italia-Sudafrica 1-0.

Con la Nazionale, Materazzi partecipa ai Mondiali nippo-coreani 2002, agli Europei 2004 e ai Mondiali di Germania 2006.

Proprio nell'ultima rassegna internazionale Mterazzi si riscatta e si consacra come calciatore di livello mondiale. Ai Mondiali 2006 parte infatti come riserva, ma diventa titolare a causa dell'infortunio di Alessandro Nesta nel terzo incontro delle fase a gironi.
In seguito realizza due reti: contro la Repubblica Ceca (la sua prima marcatura in nazionale), all'esordio, appena subentrato, e nella finale contro la Francia.
Il 26 giugno viene espulso durante la partita degli ottavi di finale contro l'Australia; saltata per squalifica la partita dei quarti di finale contro l'Ucraina torna al centro della difesa per la semifinale Italia-Germania del 4 luglio 2006 e per la finalissima tra Italia e Francia, vinta dall'Italia dopo i calci di rigore.
Durante la finale è uno dei massimi protagonisti. Dopo pochi minuti l'arbitro fischia un rigore in favore della Francia per presunto fallo di Materazzi, che però si riscatta segnando il gol del pareggio pochi minuti dopo. Nei tempi supplementari ha uno screzio con Zinedine Zidane, da cui riceve una testata in pieno petto. Il gesto costa al francese l'espulsione. Sul caso il prof. Furlanello (docente di semiotica medica a Padova e considerato un esperto nel campo delle morti improvvise degli atleti), intervistato dala Gazzetta dello Sport afferma che "un colpo sul torace che cade nella zona che sta sopra il cuore può provocare un arresto cardiaco e quindi la morte". In seguito ad un'indagine la Fifa dopo aver accertato l'assenza di offese razziali multa Materazzi con 2 giornate, mentre per Zidane con 3 (le quali peraltro dovranno essere scontate presso la Fifa). Ciò in Italia fa scalpore ritenendo che si siano usati due pesi e due misure. La stampa francese invece ritiene questa sentenza "giusta". La sentenza non priva però Zidane del riconoscimento del pallone d'oro Adidas.

A coronamento di un torneo molto soddisfacente segna uno dei cinque rigori finali con cui l'Italia si aggiudica il Mondiale 2006.

In totale con la nazionale ha disputato 36 partite con 2 gol (3 se si considera il rigore calciato nella sequenza finale).

Palmarès

Club

Nazionale

  • Campione del Mondo (2006)

Curiosità

  • Detiene il record di gol segnati da un difensore in un campionato di serie A: 12 marcature nella stagione 2000/'01 con la maglia del Perugia.
  • È stato il capocannoniere dell'Italia vincitrice dei mondiali 2006, seppur con il modesto bottino di 3 reti, oltre al rigore calciato in finale ci sono le reti dell'1-1 con la Francia (terminata 6-4) e l'uno a zero con la Repubblica Ceca (terminata 2-0).
  • Nelle manifestazioni internazionali cui ha partecipato con la Nazionale ha sempre indossato lo stesso numero di maglia (il 23) abitualmente indossato nella sua squadra di club, l'Inter.
  • È figlio d'arte. Il padre Giuseppe giocava in Serie A negli anni settanta e ha allenato Cerretese, Rimini, Benevento e Casertana prima di allenare in serie A Pisa, Lazio, Messina, Bari, Padova, Brescia, Venezia, Piacenza, Sporting Lisbona e Tianjin Teda.
  • È soprannominato Matrix.

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