Jelsi

comune italiano

Jelsi (secondo la grafia arcaizzante) è un comune italiano di 1.769 abitanti, appartenente all'Unione dei Comuni del "Tappino" nella provincia di Campobasso, in Molise.

Jelsi
comune
Jelsi – Stemma
Jelsi – Bandiera
Jelsi – Veduta
Jelsi – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Molise
Provincia Campobasso
Amministrazione
SindacoSalvatore D'Amico (lista civica Impegno per Jelsi) dal 6-5-2012
Territorio
Coordinate41°31′N 14°48′E
Altitudine580 m s.l.m.
Superficie28,50 km²
Abitanti1 769[1] (2016)
Densità62,07 ab./km²
FrazioniCase Sparse, La Carrera, Pagliaio di Facco, Piane
Comuni confinantiCampodipietra, Cercemaggiore, Gildone, Pietracatella, Riccia, Toro
Altre informazioni
Cod. postale86015
Prefisso0874
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT070030
Cod. catastaleE381
TargaCB
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Nome abitantijelsesi
PatronoSant'Andrea Apostolo e Sant'Anna
Giorno festivo30 novembre e 26 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Jelsi
Jelsi
Jelsi – Mappa
Jelsi – Mappa
Posizione del comune di Jelsi nella provincia di Campobasso
Sito istituzionale

Origini del nome Il nome di Jelsi non è tuttora chiaro, si ritiene che il nome più antico del paese sia Tibiczan nome di chiara origine bulgara, poi trasformatosi in vari nomi (elencati in ordine cronologico): Gittia,"Terra Gyptie",Gilizza, Gelzi, fino ad arrivare al penultimo nome dato durante il Regno delle Due Sicilie , quello di Ielsi. Il nucleo abitativo attuale si ricostituì, probabilmente, tra i secoli VI e VII D.C. durante la Langobardia Minor quando tribù bulgare probabilmente vi si instaurarono.

Storia antica

Il paese di Jelsi, è stato fin dalla preistoria battuto probabilmente da cacciatori, in quanto la conformazione del territorio comunale, era ed è tale, da favorire una facile caccia. Questo si desume dai vari reperti storici rinvenuti dallo storico paesano Vincenzo d' Amico. La prima vera popolazione ad insediarsi nell'agro fu quella dei Siculi, poi ricacciati a sud dagli Osci e poi il ramo olso dei Caraceni. Ma il primo nucleo originario del paese, si costituì forse, durante il V secolo (500-476 A.C.) da popolazioni di cultura, etrusco-campana, in quanto, in tale periodo, si colloca lo stile ionico dell'antefissa, ritrovata nell'agro comunale, ora posseduta e custodita nella chiesa dell'Annunziata.

Storia Moderna

Nel 1562 il paese contava 169 famiglie. Il borgo aveva preso forma nel XIII secolo sotto la guida di Bertrand Beaumont assieme a Gildone. Dopo la sua morte nacque la costruzione di un mausoleo che divenne il castello angioino. Per tutto il corso dell'età moderna, il paese fu sotto l'amministrazione civile e giudiziaria della Capitanata.

Storia Contemporanea

Nel 1805 un violento terremoto distrusse parte del Molise, ma Jelsi rimase poco danneggiata e ciò fu attribuito ad un miracolo divino. Per questo è nata la ricorrenza della Festa del Grano. Nel 1806 la legge eversiva della feudalità e le successive leggi per la ripartizione del demanio e le sentenze delle commissioni feudali, danno inizio alle innovazione istituzionali, trasformando l'antica "Università" in Comune. Il 25 dicembre dello stesso anno inoltre, il comune venne staccato dalla Capitanata e aggregato al Contado di Molise, nel distretto di Campobasso, ottenendo nel proprio circondario dal 1806, oltre che Gildone, anche Campodipietra, poi ridato a San Giovanni in Galdo.

Monumenti e luoghi d'interesse

Palazzo Carafa

Ha pianta rettangolare irregolare, che mostra la mistura di stili architettonici. Alla base possiede bastioni medievali, mentre il succorpo è del '700.

Castello Angioino o Palazzo Valiante Capozio

Il castello di Jelsi conserva ancora la struttura rettangolare con torri cilindriche di controllo. Sebbene modellato nel '700, possiede ancora l'ampia entrata con il loggiato di finestre.La famiglia Capozio che ancora lo possiede dalla fine del 700, conserva inalterati i segni del tempo.

Chiesa di Sant'Andrea

Fu ricostruita nel XVII secolo, e solo il campanile appartiene alla struttura medievale. Ha la forma classica di chiesa barocca. All'interno è di interesse una tela del Martirio del santo.

Convento di Santa Maria delle Grazie

Costruito in epoca rinascimentale, è la testimonianza dell'antica storia di Jelsi. Il campanile è un falso storico, mentre la facciata è cinquecentesca, con due statue in logge adiacenti il portale. Sul fianco sinistro c'è ancora il vecchio loggiato del chiostro, con un pozzo interno.

Festività

Festa del Grano

  Lo stesso argomento in dettaglio: Festa del Grano di Jelsi.

L'evento più importante che si svolge a Jelsi, e che ogni anno attrae molti turisti, è la Festa del grano in onore di Sant'Anna, come ringraziamento per i lievi danni subiti dalla comunità dopo il terremoto del 1805. La principale attrattiva della festa è la sfilata di alcuni carri allegorici costruiti e addobbati con il grano, alcuni di questi sono trainati da buoi (le cosiddette traglie), altri invece da trattori.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[3]

Persone legate a Jelsi

Amministrazione

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
20 giugno 1989 23 settembre 1991 Giuseppe Antonio Maiorano Democrazia Cristiana Sindaco [4]
23 settembre 1991 13 giugno 1994 Michele Testa Democrazia Cristiana Sindaco [4]
25 giugno 1994 25 maggio 1998 Michele Testa Partito Popolare Italiano Sindaco [4]
25 maggio 1998 28 maggio 2002 Michele Testa lista civica Sindaco [4]
28 maggio 2002 29 maggio 2007 Mario Ferocino lista civica Sindaco [4]
28 maggio 2007 7 maggio 2012 Mario Ferocino lista civica Sindaco [4]
7 maggio 2012 in carica Salvatore D'amico lista civica: impegno per jelsi Sindaco [4]

Note

  1. ^ di cui 122 stranieri
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Dati tratti da:
  4. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/

Bibliografia

  • Vincenzo D'Amico, Un comune fondato dai Bulgari, Jelsi (Tibiczan) - Oratino, 1930.
  • Vincenzo D'Amico, Jelsi e il suo territorio - Campobasso, 1953.
  • Giuseppe Severino, Sulle origini di Jelsi, Tip. Italo-orientale S. Nilo - Grottaferrata (Roma), IV ed. 1962.
  • Luigi Bifolchi, Quanne ce pènze - Campobasso, 1981.
  • Comitato Festa S.Anna 1984 Tybicza Jelsi, Stampa S.P.C. - Villa S. Lucia, 1984.
  • Antonio Valiante, Le stagioni del seme santificato: studio sulla festa del grano a Jelsi e nell'Italia centro-meridionale, Comune di Jelsi, 1988.
  • Giorgio Palmieri, Antonio Santoriello (a cura di), Jelsi: storia e tradizioni di una comunità, Edizioni Enne, Ferrazzano, 2005
  • Jelsi: voci e immagini della tua terra - a cura dell'Associazione culturale "Centro studi di storia, cultura, tradizioni e territorio San Amanzio" - voll. 1-15

Film

Prima o dopo Sant'Anna documentario di Giovanni Princigalli, 2010, commissionato dall'associazione di Jelsi a Montreal, che ha ricevuto un trofeo dal museo dell'emigrazione Conti di Guado Tadino per il concorso video migrazioni.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Template:Provincia di Campobasso

Controllo di autoritàVIAF (EN243228192