Requiescant
Requiescant è un film del 1967 diretto da Carlo Lizzani.
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| Paese di produzione | Italia |
| Durata | 108 min |
| Genere | western |
| Regia | Carlo Lizzani |
| Soggetto | Renato Izzo, Franco Bucceri |
| Sceneggiatura | Adriano Bolzoni, Armando Crispino, Lucio Battistrada, Pier Paolo Pasolini (non accreditato) |
| Produttore | Carlo Lizzani |
| Fotografia | Sandro Mancori |
| Montaggio | Franco Fraticelli |
| Musiche | Riz Ortolani |
| Scenografia | Enzo Bulgarelli |
| Interpreti e personaggi | |
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Trama
Un bambino viene abbandonato nel polveroso West dopo una strage, finché non verrà accolto da un pastore protestante. Quando il ragazzo diventa adulto diventa un abile pistolero e, facendo appello agli insegnamenti religiosi del suo educatore, ogni volta che uccide un suo nemico lo congeda pronunciando la frase latina: "Requiescant!". Proprio per questo verrà soprannominato così. Intanto il bandito che aveva organizzato la strage dove Requiescant incappò piccolissimo non è altri che il famigerato Don Fergurson il quale gestisce loschi affari in una piccola cittadina, nonché proprietario del lussuoso saloon dove canta e si esibisce una sua diva. Alla fine della storia accadrà che Requiescant, giunto nella polverosa città, ucciderà dopo uno scontro Fergurson, scoprendo la sua vera identità e libererà il popolo dalla tirannia.
Il ruolo di Pasolini
Da notare è la parte che svolge nel film il regista, scrittore e poeta Pier Paolo Pasolini. Egli è uno dei tanti pistoleri della polverosa città di Fergurson, tuttavia è incline alla non violenza e alla fratellanza tra tutti. Quando verso la fine della pellicola El Nino (Davoli), un musicista pagato da Fergurson, grida di gioia col popolo per la libertà ottenuta, cerca di convincere esultando anche Don Juan (Pasolini) a gioire. Ma quando il ragazzo si avvicina a lui per battezzarlo, questi risponde di non sorridere, perché la guerra è la rovina di tutti. Infatti poco dopo nella zona si scatenerà il pandemonio per le rivolte intestine americane contro gli inglesi.
