Gustavo Modena
Gustavo Modena (Venezia, 13 gennaio 1803[1] – Torino, 20 febbraio 1861) è stato un attore teatrale e patriota italiano.

Al suo nome molte città, fra cui Milano, Roma, Genova, Torino e Padova hanno intitolato strade, piazze e teatri. Un monumento a busto che lo raffigura - opera dello scultore Carlo Lorenzetti - è collocato sulla cima del Gianicolo, a Roma, un altro, opera di Leonardo Bistolfi, sul lato est dell'aiuola Balbo a Torino. Una statua dell'attore, sempre di Lorenzetti, è esposta anche nei giardini di Venezia, sua città natale[2].
Palmanova, Trento e Genova gli hanno intitolato un teatro; nel capoluogo ligure, esso è situato nell'omonima Piazza Modena, a Sampierdarena. Anche la città di Vaiano, in provincia di Prato, gli ha intitolato una sala teatrale, il Teatro "Gustavo Modena".
Intese l'attività teatrale come mezzo di elevazione e liberazione morale dell'individuo. È considerato uno dei migliori attori della prima metà del XIX secolo[3].
Biografia
Conosciuto per la sua recitazione assolutamente naturale, era figlio d'arte. Nacque infatti da Giacomo Modena, di Mori, di professione sarto, e da Maria Luisa Lancetti, attrice[4]. Iniziò a recitare sotto la guida del padre.
Laureatosi in giurisprudenza (Bologna, 1821), preferì rinunciare alla carriera forense privilegiando l'attività di attore teatrale. Maestro di Tommaso Salvini ed Ernesto Rossi[5], debuttò in teatro nel 1824 recitando il ruolo di David nella tragedia Saul di Vittorio Alfieri [6].
Rimase fortemente scosso dai tumulti del 1821 e in uno scontro con la polizia rimase gravemente ferito. Radicato nella sua fede patriottica, partecipò ai moti risorgimentali del 1831 e aderì alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini. In conseguenza del suo impegno politico al pari di Mazzini fu costretto, con la moglie ginevrina Giulia Calame, a riparare in esilio, dapprima in Svizzera e Belgio (Bruges), quindi in Inghilterra dove si trovò a svolgere i più svariati mestieri.
A Londra ebbe modo comunque di suscitare ammirazione per l'abilità declamatoria dei versi della Divina Commedia (spettacolo Lectura Dantis[7]).[8]
Nel 1839, fatto ritorno nel Regno Lombardo-Veneto, costituì una propria compagnia con cui iniziò una tournée di sette anni in diversi stati della futura Italia ai quali gli era consentito di accedere. Terminata la tournée si dedicò prettamente alla politica limitando l'attività teatrale. Dopo le sconfitte del 1848-1849, si ritirò in Piemonte. Visse anche in Liguria[9].
Gustavo Modena fece parte della Massoneria[10].
Gustavo Modena scrisse:
L'arte per l'arte sola è cosa vuota di senso e precipuo scopo del teatro è l'aprire gli occhi ai ciechi estirpando pregiudizi e superstizioni e parlando delle ragioni che lo avevano condotto a portare sulla scena il Maometto di Voltaire aggiunse:"molto sarà ottenuto se gli spettatori,più che sentire,saranno indotti a pensare".
Note
- ^ Cauda Pag. 155
- ^ Vedi: Duesecolidicultura.it
- ^ Fonte: Url.it
- ^ Vedi: Moritn.it
- ^ Sui rapporti fra i tre attori vedi (URL consultati il 29-12-2009):
- ^ Fonte: Encarta.msn.com
- ^ Approfondimento su "Gustavo Modena, riforma teatrale e rivoluzione politica. Attualità di un sognatore di inizio 800"
- ^ Alessandro Tinterri, il "grande attore" e la recitazione italiana dell'Ottocento Pag. 7
- ^ Vedi. Lettera di Modena dall'esilio
- ^ Attori e uomini di spettacolo massoni sul sito della Gran Loggia d'Italia degli Alam.
Bibliografia
- Terenzio Grandi, Gustavo Modena. Attore e patriota, Nistri-Lischi, Collana Domus Mazziniana, 1968, ISBN 88-8381-286-7; ISBN 9788883812866
- Luigi Bonazzi, Gustavo Modena e l'Arte sua, Stabilimento Tipo-Litografico, 1865. (testo integrale in Google Libri)
- Giuseppe Cauda, Astri e meteore della scena drammatica (testo integrale in Google Libri)
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Approfondimento biografico, su comune.mori.tn.it.
- Il monumento commemorativo a Gustavo Modena a Torino, descrizione e immagini sul sito "SeeTorino", su seetorino.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 6633568 · ISNI (EN) 0000 0000 8085 8541 · SBN LO1V042242 · BAV 495/106178 · CERL cnp02048714 · LCCN (EN) n94121242 · GND (DE) 1020293071 · BNF (FR) cb103652251 (data) · J9U (EN, HE) 987007281334605171 |
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