Gianni Di Capua
Gianni Di Capua (Zurigo, 20 luglio 1960) è un regista, sceneggiatore e produttore televisivo italiano.
Biografia
All'età di sei anni si trasferisce dalla natia Svizzera in Veneto. Studia privatamente pianoforte. La passione per lo strumento lo ha portato ad un'ammirazione pr la musica, in particolare per il Jazz. Dopo gli studi liceali s’iscrive all' Accademia di belle arti di Venezia e contestualmente alla scuola di musica elettronica nel conservatorio di Cesare Pollini di Padova. E' stato allievo di Teresa Rampazzi, pioniera della musica elettroacustica italiana. Poco tempo dopo la sua iscrizione al corso, la Rampazzi abbandona l'insegnamento e Di Capua decide di seguire la docente nei suoi corsi privati che si svolgevano presso la sua abitazione dove aveva la possibilità di un approccio pratico alle macchine, in particolare il Revox a quattro piste e alla diretta sperimentazione sonora. Durante la collaborazione con la Rai le ha dedicato un ciclo di trasmissioni radiofoniche volto a valorizzarne la figura storica professionale sul suono e il timbro. Nel corso degli studi veneziani si forma nel contesto di una variegata e intensa proposta culturale offerta da istituzioni quali il Gran Teatro La Fenice, la Biennale di Venezia e la Galleria del Cavallino di Venezia, che introduce in Italia il nuovo linguaggio della Videoarte.
In questo contesto avviene il primo incontro con il mezzo audiovisivo, che praticherà nel corso dei lunghi soggiorni di studio intrapresi in quegli stessi anni a Parigi. A Parigi ha seguito corsi sul perfezionamento sull'esecuzione della musica contemporanea e sull'improvvisazione presso l'INEP, l' Istituto Nazionale di Educazione Popolare. In Francia alternativamente all’ Italia, ha proseguito la propria formazione in direzione di una multidisciplinarietà di linguaggi acquisita nel clima culturale di frenetica sperimentazione che caratterizzò la stagione della nuove spettacolarità degli anni ’80.
In Francia entra, tra l’altro, in contatto con la nuova danza moderna e contemporanea francese, in qualità di assistente della grande fotografa di danza contemporanea Francette Leviuex. Viene introdotto ai più apprezzati coreografi dell'epoca come Brigitte Lefèvre, Roland Petit, Rudol'f Nureev e in particolare a Maurice Béjart che si rifaceva all'impiego di musica elettronica utilizzata nelle sue rappresentazioni.
Divideva il suo tempo tra Parigi e Padova, città al tempo gemellate nella ricerca dal Centro di Sonologia Computazionale presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università. In Italia oltre a seguire gli studi con la Rampazzi, è ideatore del Pollini Interensemble dove si misura con le sue prime esperienze di regista. [1]
Negli anni di studio al conservatorio padovano risalgono le prime regie di teatro musicale contemporaneo con opere di Silvano Bussotti, Luciano Berio, Henri Pousseur.
Nel 1984 decide di mettere in scena una sua versione dell'opera per clarinetto e danza l' Harlekin composta nel 1975 da Karlheinz Stockhausen. L'opera offre tre tipologie di esecuzione ed interpretazione e Di Capua decise di mettere in scena la terza versione che consiste nell'esecuzione di un brano da parte di un clarinettista e di un danzatore con clarinetto che segue la musica. Elio Peruzzi è il clarinettista e Zaza Disdier la danzatrice. Durante l'allestimento ha l'occasione di incontrare Stochkausen che dimostra interesse per il suo lavoro. Segue una corrispondenza epistolare durante la quale gli fornisce le partiture ufficiali per l' Harlekin e il suo personale sostegno. L'opera viene rappresentata a Trieste e più volte a Padova con successo di pubblico. Stockhausen lo inviterà ad assistere all’intero allestimento del Samsatg aus Licht, per la regia di Luca Ronconi, scene di Gae Aulenti Teatro alla Scala nel 1984. La partecipazione alle prove e alla messa in scena al fianco del compositore tedesco costituiranno un'esperienza straordiariamente formativa.
L’esperienza formativa proseguirà ancora l’anno successivo partecipando al progetto cinematografico di drammaturgia scenica sperimentale prodotto dalla Scala di Milano, La caduta di casa Usher, film-spettacolo diretto da Pier'Alli, nell'ambito del Festival Debussy nel 1986. Di Capua contatta il regista Pierluigi Pieralli proponendosi come aiuto regista, ma ottiene la proposta di interpretare il ruolo di Claude Debussy nel film utilizzando le musice in omaggio a Debussy
Alla fine degli anni '80, realizza Respiri, silenzi...altri ascolti. La prassi musicale dell'ultimo Nono, sulla prassi esecutiva del compositore Luigi Nono, presentato al Festival Internazionale Cinematografico della Biennale di Venezia nel 1995. Tra il 1989 e il 2004 collabora stabilmente con la Rai realizzando numerosi programmi incentrati sulle performings art e gli spettacoli dal vivo.
Il 1989 si caratterizza come l'anno di ingresso in una nuova fase della vita professionale.
Infatti a quell'anno risale il primo e vero lavoro, Senso, tratto dall'omonimo racconto di Camillo Boito, già rivisitato da Luchino Visconti, con Carla Fracci per la regia di Beppe Menegatti e che andò in scena al Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo. [2] [3] Visti i suoi studi musicali, Beppe Menegatti gli ha chiesto di adattare la Settima sinfonia di Anton Bruckner al libretto che Suso Cecchi D'Amico aveva scritto per il balletto di Carla Fracci. Si dedica allo studio delle nove sinfonie di Bruckner e forte degli studi con la Rampazzi scompone le partiture in voci, sezioni e tracce e dopo un lavoro di mesi ne ricava una suite per orchestra, andata in scena nel maggio 1989 al Teatro Massimo di Palermo, con Carla Fracci nel ruolo della contessa Serpieri.
Nel 1993 approda al cinema documentario dopo aver maturato un ampia esperienza lavorativa in campo lirico operistico affiancando il lavoro della regia in allestimenti del Teatro alla Scala di Milano, Teatro di San Carlo di Napoli e Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo. Ha curato la regia di opere tratte dal repertorio musicale e teatrale moderno e contemporaneo, tra cui lavori di Bussotti, Luciano Berio, Henri Pousseur, Karlheinz Stockhausen.
Nel dicembre 2013 fonda la BLIQ srl mettendo a sistema la pluriennale esperienza maturata nel campo della produzione audiovisiva, multimediale e dell'amministrazione dell'impresa culturale. E' socio fondatore di Doc.it, l'associazione dei documentaristi italiani e membro del primo Direttivo, ha svolto un'intensa attività divulgativa del genere documentario. E' Direttore artistico di rassegne cinematografiche. Collabora con la Fondazione ente dellospettacolo, una realtà articolata e multimediale, impegnata nella diffusione, promozione e valorizzazione della cultura cinematografica in Italia. E' amministratore unico di BLIQ srl, che opera nell'ambito della promozione e produzione di attività culturali. E' in lavorazione il suo ultimo film musicale Zoroastro - Io, Casanova sulla tragédie lyrique di Louis de Cahusac e Jean-Philippe Rameau nella traduzione italiana e testi di Giacomo Casanova. [4] [5]
Filmografia
Nel 1989 collabora nuovamente con Beppe Menegatti che gli commissiona la messa in scena, in occasione del centenario della nascita di Jean Cocteau, de La voce umana, titolo originale La voix humaine, una tragedia lirica di Francis Poulenc tratta dall'omonimo monologo drammatico scritto da Jean Cocteau, riproponendola nella versione per pianoforte e cantante solista. Ne cura l'adattamento delle voci, più voci e pianoforte. [6] [7]
Realizza il primo documentario Respiri, silenzi...e altri ascolti sulla prassi esecutiva del compositore Luigi Nono.
Tra il 1995 e il 1997 scrive, dirige e produce i cortometraggi Corti d'Autore. Pensare la musica, un 'insolita incursione nel pensiero musicale contemporaneo suddiviso in quindici cortometraggi dedicati ad altrettanti compositori e alla loro poetica musicale. Tra i compositori della serie figurano Hans Werner Henze, Karlheinz Stockhausen, Toshio Hosokawa, [8] Giacomo Manzoni e Aldo Clementi. I filmati sono distribuiti dalla piattaforma digitale Medici.TV il più vasto catalogo in rete di musica classica, opera e balletto. [9]
Nel 2001 realizza il documentario Oh, King god! sullo storico fondatore della danza Butho giapponese Kazuo Ōno. Il film è prodotto e distribuito dalla casa di produzione Canta, in associazione con NHK. [10]
Nel film Richard Wagner. Diario veneziano della sinfonia ritrovata ricostruisce l'esecuzione di un lavoro giovanile di Wagner creduto smarrito, La sinfonia in Do. Per l'alto valore culturale e qualità del film, è stato presentato nel 2015 in occasione del bicentenario della nascita del grande compositore tedesco nell’ambito del Festival di Bayreuth [11] e alla Library of Congress di Washington il 7 novembre 2014 in prima statunitense. [12] [13] [14] [15] [16] [17]
Nell'elenco non state prese in considerazione le decine di programmi realizzati a diverso titolo, per i canali satellitari della Rai
Regista e Sceneggiatore
- La voce umana (1989)
- Respiri, silenzi...altri ascolti. La prassi musicale dell'ultimo Nono- documentario - (1993)
- Corti d'Autore. Pensare la musica- cortometraggio - (1995-1997)
- Io, frammento dal Prometeo - documentario - (1998)
- Vedova. Al Castello di Ricoli (1999)
- L'ultimo nastro di Krapp - documentario performance con John Tilbury - (2001)
- Risonanze. Nuove musiche contemporanee (2001)
- Oh, Kind god! - documentario - (2001)
- Solo Donna. Carolyn Carlson (2002)
- Richard Wagner. Diario veneziano della sinfonia ritrovata (2013)
- Zoroastro - Io, Casanova (2016)
Produttore
- Quando l'arte si Tace - documentario - (2006)
- Memoriae Causa, (2007)
Rai Radio3
Nel marzo 1993 per la rubrica radiofonica Scatola Sonora cura la trasmissione Teresa Rampazzi, fino all'ultimo suono, un ciclo di tre puntate, con interviste ed esempi sonori, dedicate alla compositrice, figura di primo piano dell'avanguardia musicale italiana del secondo dopoguerra, che ha intervistato nel suo ritiro di Bassano. Ha raccolto le testimonianze anche di Ennio Chiggio cofondatore del Gruppo NPS, del compositore Franco Donatoni che la conobbe a Verona, del musicologo Ugo Duse, del direttore del CSC Graziano Tisato e Alvise Vidolin docente di Musica elettronica al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. [18] Sempre per Scatola Sonora cura un ciclo di tre puntate dal titolo Cocteau e l'altro specchio
Televisione
Rai Cultura
Per Rai Educational oggi conosciuta come Rai Cultura, in Muove la Regina sperimenta con successo l'adattamento televisivo di monologhi italiani curandone la riduzione dei testi e la regia
RAI SAT
Dal 1997 al 2004 è autore e regista di punta di RaiSat. Per i canali satellitari della RAI realizza alcuni Format di successo e numerosi programmi televisivi e documentari sull'arte e le performing arts. E' responsabile delle produzioni di documentazione delle attività del Settore Danza, Musica e Teatro della Biennale di Venezia. Per Rai Sat ha curato la regia dell'opera video Medea di Adriano Guarnieri, opera di referenza nella produzione del compositore bolognese al centro di numerosi studi circa il rapporto tra opera musicale e la ripresa televisiva.[19] I programmi realizzati per RAI SAT sono stabilmente presenti nei palinsesti televisivi di Rai 5 e distribuiti da Rai Trade nelle rassegne internazionali in rappresentanza del prodotto RAI per la cultura.
Biennale Danza
Per Rai Sat ha documentato tutta la rassegna del quadriennio di Carolyn Carlson, nominata direttrice del settore danza della Biennale di Venezia dal 1999 al 20012. [20] Realizza la ripresa televisiva di Parabola (1999), Light Bringers (2000) e J. Beuys Song (2001).
Direzione artistica
Nel 2000 riporta in attività lo storico Festiva Internazionale del Documentario d'Arte e di Biografia d'Artasta di Asolo, riorganizzandone la struttura e il recupero dell'identità storica. [21]
A Videopolis, manifestazione video-cinematografica sulla rappresentazione dello spazio umano, imprime le caratteristiche di una rassegna di riferimento tra quelle dedicate al genere documentario in Italia. [22] [23]
Fondazione Benetton
Su incarico ricevuto nel 2003 dalla presidenza del CdA della Fondazione Benetton, imposta e coordina la start up delle attività culturali di Palazzo Bomben di Treviso, sede dell'importante istituzione afferente all'omonimo Gruppo tessile trevigiano. Nei quattro anni del suo mandato di Direttore artistico della Fondazione Benetton Iniziative Culturali srl promuove una fitta programmazione di eventi giungendo a definire un modello di gestione e una qualità della proposta culturale segnalata da Exibar tra le prime quattro istituzioni del Veneto. [24] Per la Fondazione Benetton avvia innovativi percorsi espositivi concepiti sul modello di una forte crossmedialità dei conenuti, ossia la diversificazione dei piani della loro lettura, in risposta ai diversi modi, e alle diverse esigenze, con cui gli utenti dell'epoca presente intendono o anno accesso alla concoscenza. A prodotto i pluripremiati documentari del regista asolano Riccardo De Cal Quando l'arte si Tace, sull'opera di Gino Rossi (pittore) e di Arturo Martini [25] e Memoriae Causa, sul monumento funebre Tomba Brion realizzato dall'architetto Carlo Scarpa. [26] [27]
- 2006 – Quando l'arte si Tace
- Primo Premio Festival Internazionale del Cinema d'Arte di Bergamo
- Premio Migliore biografia d'Artista Asolo International Art Film Festival
- 2007 - Memoriae Causa
- Primo Premio “Le mura d’oro” al Festival Internazionale del Cinema d’Arte di Bergamo
- Premio Speciale "Generali" al Festival Internazionale del Cinema d'Arte di Bergamo
- Premio Miglior Film sull’Architettura e Design al 26° Asolo International Art Film Festival
- Premio Architettura e Design al Premio Libero Bizzarri
- Premio Miglior Fotografia al Premio Libero Bizzarri
- In concorso al 48° Festival dei Popoli di Firenze
- Menzionato al BigScreen Film Festival (Cina) 2007
Mostre e Progetti Fondazione
Ha curato la mostra dedicata a Fernanda Pivano dal titolo Voci-Voices, inaugurata a Palazzo Bomben a Treviso il 29 maggio 2004. [28]Il progetto ha coinvolto il Laboratorio di restauro audio Mirage del corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (sede di Gorizia) dell'Università di Udine in un importante lavoro di recupero di materiali deperibili (conversazioni, reading, interviste) ritrovati nel suo archivio di cui la Benetton custodisce il Fondo, presentato dall'allora Rettore Furio Honsell all'interno del V Incontro Internazionale Biennale sul Restauro Audio svoltosi a Gorizia il 30 settembre 2004 e a Treviso il 1° e 2 ottobre 2004. [29] Curò un allestimento sul quale la Rai fece un documentario. Rai Tv, Fernanda Pivano - Letteratura americana, su YouTube, 14 luglio 2011. URL consultato il 7 ottobre 2016.
Per Fabrica il centro di comunicazione della Benetton e la Fondazione Luigi Nono Ricordi spa ha realizzato un innovativo prodotto di didattica musicale. [30]
Nel biennio 2004-2005 ha curato l'instaurazione con il quartetto Borciani, un progetto in residenza, per mezzo del quale i musicisti, per due giorni al mese, hanno dedicato concerti e prove aperte alle scuole trasformando Palazzo Bomben in un laboratorio musicale. [31]
Università
A margine dell'attività di regista svolte un'attività di docenza in materie cinematografiche e gestione dello spettacolo presso l' Università Ca' Foscari Venezia e l'Università di Udine (DAMS) L'attività svolta dal 1999 ad oggi non si limita all'attività frontale, ma è estesa ad esperienza di ordine laboratoriale.
Nel 2008 realizza Incontri con filmaker per l'Università Ca' Foscari di Venezia. [32]
Nel 2009 coordina e realizza con il Settore Teatro della Biennale di Venezia diretto da Maurizio Scaparro e l'Università Ca' Foscari di Venezia, Documentare il Teatro, raccontare il teatro, un progetto che anticipa la formula Biennale College che coinvolge tutte le discipline e si rivolge alla formazione di giovani artisti. [33]
- Incontro con Film Makers
- Documentare il Teatro, Biennale Teatro, Università
Per la stagione 2014-2015, su segnalazione dell'AGIS Scuola viene nominato referente per la diffusione di film di alto interesse culturale e didattico dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Note
- ^ 1983 - Pollini Interensemble, su pck.it. URL consultato il 22 ottobre 2016.
- ^ Alberto Testa, NELL' ALBA TRAGICA FRACCI SI STRUGGE, su ricerca.repubblica.it, 2 giugno 1989. URL consultato il 21 ottobre 2016.
- ^ SENSO' DI MENEGATTI CON LA FRACCI CONTESSA, su ricerca.repubblica.it, 28 maggio 1989. URL consultato il 21 ottobre 2016.
- ^ Gianni Di Capua intervistato da Radio3, su theresia-project.eu, 17 ottobre 2015. URL consultato l'8 ottobre 2016.
- ^ Anteprima friulana per "Zoroastro - Io, Casanova" di Gianni Di Capua, su cinemaitaliano.info, 19 aprile 2016. URL consultato l'8 ottobre 2016.
- ^ Alberto Testa, RICORDANDO COCTEAU, su ricerca.repubblica.it, 7 novembre 1989. URL consultato il 21 ottobre 2016.
- ^ Gianni Di Capua e la vocazione alla regia Il teatro è formazione di coscienze, su ricerca.gelocal.it, 31 luglio 2005. URL consultato il 21 ottobre 2016.
- ^ Documentario “Vertical song”. Con Toshio Hosokawa e Roberto Fabbriciani. Regìa G. Di Capua, su ilcorrieremusicale.it. URL consultato il 9 ottobre 2016.
- ^ Corti d'autore. Documentaire en six parties de Gianni Di Capua, su medici.tv. URL consultato il 9 ottobre 2016.
- ^ Maria Elisa Buccella, RICORDO/Kazou Ohno, il poeta della danza, dell'amore e della morte, su ilsussidiario.net, 8 giugno 2010.
- ^ Il documentario di Gianni Di Capua in prima visione al Festival wagneriano, su classicvoice.com, 24 luglio 2013. URL consultato il 14 ottobre 2016.
- ^ I giorni veneziani di Wagner proiettati al Congresso Usa, su america24.com. URL consultato il 14 ottobre 2016.
- ^ Documentario veneziano su Wagner di Gianni Di Capua in tv, su lavocedivenezia.it, 7 gennaio 2015. URL consultato l'8 ottobre 2016.
- ^ WAGNER SEGRETO/Il fil documentario di Gianni Di Capua: il diario veneziano, su ilsussidiario.net, 13 aprile 2013. URL consultato l'8 ottobre 2016.
- ^ Inedito Wagner, su radio3.rai.it. URL consultato l'8 ottobre 2016.
- ^ Wagner in Venice, su eurochannel.com. URL consultato l'8 ottobre 2016.
- ^ Richard Wagner - Diario veneziano della sinfonia ritrovata, su agiscuola.it. URL consultato il 14 ottobre 2016.
- ^ Teresa Rampazzi, pioniera della musica „Omaggio a Teresa Rampazzi, pioniera della musica elettroacustica“, su padovaoggi.it. URL consultato l'8 ottobre 2016.
- ^ La musica e la scena. Il cinema, il teatro, su cittametropolitana.mi.it. URL consultato l'8 ottobre 2016.
- ^ Biennale danza 1999-2002, su labiennale.org. URL consultato il 30 settembre 2016.
- ^ Torna ad Asolo il Festival Internazionale del film sull’arte, su dirittodautore.it. URL consultato il 2 ottobre 2016.
- ^ Videopolis, su regione.veneto.it. URL consultato il 2 ottobre 2016.
- ^ VIDEOPOLIS 2004 – Festival video-cinematografico sulla rappresentazione dello spazio urbano, su nonsolocinema.com. URL consultato il 2 ottobre 2016.
- ^ TREVISO, NASCE LA SEZIONE INIZIATIVE CULTURALI DELLA FONDAZIONE BENETTON, su exibart.com. URL consultato il 2 ottobre 2016.
- ^ Quande l'arte si Tace, su italiandoc.it. URL consultato il 2 ottobre 2016.
- ^ Memoriae Causa, su italiandoc.it. URL consultato il 2 ottobre 2016.
- ^ Mario Anton Orefice-Corriere del Veneto, Carlo Scarpa, Kann Architektur Poesie sein?, su studiodiscrittura.it, febbraio 2007. URL consultato il 7 ottobre 2016).
- ^ Cristiana Sparvoli, Cosi Treviso scopre le voci e le immagini di Fernanda Pivano, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 7 ottobre 2016.
- ^ IV Incontro Biennale Internazionale sul Restauro Audio. L’audio nel multimediale: conservare l’innovazione (PDF), su audiolab.uniud.it.
- ^ Marina Grasso, Il giardino della cultura, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 7 ottobre 2016.
- ^ Il giro del mondo in 80 quartetti, su fulvioluciani.
- ^ Incontri con filmaker, su unive.it. URL consultato l'8 ottobre 2016.
- ^ 40. Festival Internazionale del TeatroMediterraneo 20 febbraio > 8 marzo 2009, su labiennale.org. URL consultato l'8 ottobre 2016.
Pagine correlate
Collegamenti esterni