Castello di Laguscello

castello situato nel comune italiano di Amelia

Laguscello è una frazione italiana del comune di Amelia.

Laguscello
frazione
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Umbria
Provincia Terni
Comune Amelia
Territorio
Coordinate
Abitanti
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[1]
Nome abitantiLaguscellesi
PatronoBeato Ruggero Chiaravalle
Giorno festivo3 gennaio



Storia

Laguscello, detto anche Agoscello o Lacoscello, è un castello medievale in rovina con un nucleo originario dell'XI-XII secolo, i cui resti si trovano sull'omonimo colle, circa 1 km a nord di Sambucetole nel comune di Amelia. Il Castello è posto al confine nord tra i possedimenti di Amelia e di Todi ed era una fortezza di primaria importanza durante le lotte tra il comune di Amelia e quello di Todi. Laguscello, antico feudo della famiglia romana degli Anguillara, fu acquistato nel XIII secolo dalla potente famiglia todina dei Chiaravalle signori, poi conti, del Castello di Canale. Esso divenne la seconda roccaforte della famiglia dei Chiaravalle dove si ritirarono in varie occasioni durante le secolari lotte con la fazione guelfa di Todi capeggiata dalla famiglia Atti. A Laguscello esisteva una antica Chiesa, ora anch'essa diruta, dedicata a San Biagio. Vi furono ospitati l'Imperatore Ludovico il Bavaro e l'Antipapa Niccolò V nel 1328 richiamati in Todi dagli stessi Chiaravalle con cospicue donazioni in denaro. Fu successivamente conquistato dal cardinale Egidio Albornoz nella seconda metà del XIV secolo per poi tornare sotto l'egida chiaravallese. La rocca fu assedia e distrutta nell'agosto 1500 da 13.000 soldati pontifici agli ordini di Bartolomeo d'Alviano, Vitellozzo Vitelli e Paolo Orsini per volere di Alessandro VI.[2]. Nei registri delle decime degli anni 1275 e 1279 riportati nel testo "Rationes Decimarum Italiae" viene riportato il nome della chiesa di Laguscello, dedicata a San Biagio. I Chiaravalle dopo la distruzione di Laguscello si trasferirono in Amelia dove diedero origine alla famiglia Canali o Canale, denominazione quest'ultima assunta dal nome del vicino castello di Canale, di cui i Chiaravalle erano proprietari insieme a Laguscello.

Bibliografia

  • Paradisi, Agostino Ateneo dell'uomo nobile opera legale, storica, morale, politica, e Kavalleresca, Venezia, 1725.
  • Paradisi, Agostino Raccolta di notizie storiche, legali, e morali per formar il vero carattere della nobiltà, Ferrara, 1740.
  • Pennazzi, Paolo Sambucetole. Cronache di un Castello sulla Via Amerina tr Amelia e Todi. Edizioni dell'Anthurium. 2013, Collana “La Storia e le Tradizioni” 8, pp. 304, cm. 17 x 24, ill. (CD allegato) ISBN 978-88-89552-36-0
  • Aurelia Simonetti, Memoria Storica, n. 11 giugno 1997, Tyrus, Terni.
  • Alvi Giovan Battista (1765), Dizionario topografico tudertino, manoscritto, Archivio Storico Comunale, Todi.
  • Alvi Giovan Battista, Genealogie di famiglie tuderti, Archivio Storico Comunale, Todi.
  • Corradi Marco, (2005), Castrum Farnectae: le famiglie, la storia, le cronache di un castello umbro, Del Gallo, Spoleto.
  • Cerquaglia Zefferino, (1999), Il comune di Montecastrilli: da Napoleone all'Unità d'Italia, Ediart, Todi.
  • Cerquaglia Zefferino, (2002), Il Comune di Montecastrilli dall'Unità d'Italia alla Prima Guerra Mondiale, Ediart, Todi.

Note

  1. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  2. ^ Alberto Canali - I Chiaravalle di Castel Canale. I Canale a Terni. I Canali a Rieti