Battaglione Lucetti
Il Battaglione Lucetti è stata una formazione partigiana operante nei dintorni di Massa.
militanza degli anarchici nella Resistenza
Nella Lunigiana e nella zona di Carrara operavano, con circa un migliao di combattenti, queste formazioni libertarie:" G.Lucetti", "Lucetti bis" , "M.Schirru", "Garibaldi Lunense"[1] "Elio", "Sap" "R.Macchiarini", Sap-Fai.
- In altre zone pur essendovi formazioni autonome, vedi Genova, ad es., e non solo Genova ovviamente, gli anarchici, numericamente non trascurabili, confluirono in buon numero nelle Brigate d'assalto Garibaldi,(ricordiamo che Emilio Canzi[2] era il comandante militare unico della XIII zona operativa a Piacenza[3][4]), e nelle formazioni di Giustizia e Liberta'[5]:nello specifico di Roma molti anarchici militavano in quest'ultima formazione comandata da Vincenzo Baldazzi,legato da rapporti di antica amicizia con Errico Malatestasempre a Roma Raffaele De Luca ,anarchico,in quel momento vicino alle posizioni della sinistra comunista non del PCI e' uno dei capi e fondatori di Bandiera Rossa Roma.
I precedenti storici del tessuto sociale di Carrara[6]) portano alla conseguenza che la presenza in zona di formazioni anarchiche partigiane autonome fosse la più alta di tutta Italia.
Il battaglione Lucetti e le brigate partigiane anarchiche nella zona di Carrara
.[7]
La "Lucetti" è messa in luce nel libro "I corraggio del pettirosso" di Maurizio Maggiani ed e' una della tante formazioni anarchiche di cui la bibliografia di massa ha dato scarse informazioni. Secondo Maggiani non ci riuscirono i nazi-fascisti a portarli giù dalle montagne i partigiani della "Lucetti", bensì i carabinieri dopo la Liberazione.Sopra son stati riportati alcuni versi della canzone del battaglione citati nel libro.
Il nome della formazione è stato dedicato a Gino Lucetti, ex Ardito assaltatore, nativo di Aversa, decorato della prima guerra mondiale che mise in atto uno dei soli due attentati(con quello di Violet Gibson) a Benito Mussolini che ebbero la possibilità di concludersi con successo [8]. Fin dall'inizio del secolo con lo svilupparsi del movimento operaio,nel settore dell'estrazione e della lavorazione del marmo, Carrara si puo' considerare la patria del social-comunismo di matrice libertaria e l'antifascismo locale è strettamente legato a questa matrice.
La provincia di Carrara con le vicine di La Spezia, Pisa e Livorno, fu uno dei principali obiettivi degli attachi squadristici degli anni '20 con relative difese da parte delle formazioni di difesa proletaria e degli Arditi del Popolo,in cui le prime si amalgamarono in gran parte,esempio ne siano i fatti di Sarzana. Anche sotto il regime l'antifascismo di Carrara non si spense nonostante,per converso,la presenza a fascismo affermato,di quelli che durante il ventennio furono i tristemente chiamati carrarini, ovvero gli squadristi di Carrara, al servizio dei grossi industriali del marmo che con il fascismo videro incrementare la estrazione e la lavorazione del materiale a causa delle mire imitatrici degli splendori imperiali romani da parte del regime fascista. I carrarini' durante gli anni '20 erano fra le milizie più mobili dello squadrismo fascista, ad esempio parteciparono sia all'attacco dellacamera del Lavoro di Genova che di Parma:dopo l'8 settembre del 1943 le truppe tedesche erano in procinto di disarmare i soldati Italiani della caserma Dogali di Carrara per cui diversi anarchici di Carrara,guidati da Romualdo Del Papa, intervenirono impossessandosi di armi in modo tale da strutturare le prime brigate partigiane, nello specifico della "Lucetti", si costituisce inizialmente nalla cava di Lorano. La brigata partigiana avrà come comandante Ugo Mazzucchelli.
Bibliografia
- Bertolucci, Rosaria Ugo Mazzucchelli : un anarchico e Carrara; (introduzione di Pier Carlo Masini, presentazione al presente volume di Alfredo Mazzucchelli). - 2 ed. - Carrara: Società editrice apuana,[9] 2005. - 135 p.
- L'antifascismo rivoluzionario, BFS,[10] Pisa, 1993
- La resistenza sconosciuta, Zero in Condotta[11], Milano, 1995
- Pietro Bianconi, La resistenza libertaria, Tracce, Piombino, 1984
- Paola Feri, Il movimento anarchico in Italia (1944-1950), dalla resistenza alla ricostruzione, FIAP[12], Roma, 1978
Note
Approfondimenti
- sintesi breve sulla presenza degli anarchici nella Resistenza
- congresso nazionale di Carrara nel 1945 dei comunisti Libertari in cui son presenti i capi e fondatori della "Lucetti"
- marmo ed Anarchia:ricordo di Ugo Mazzucchelli
- Pier Carlo Masini
- studio di Barroero su anarchici e Resistenza in Liguria