Giarre
Giarre (Giarri in siciliano, i Giari nel dialetto locale) è un comune italiano di 27.824 abitanti[3] della Città metropolitana di Catania in Sicilia.
Giarre comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Angelo D'Anna (lista civica Città Viva) dal 19-6-2016 |
Territorio | |
Coordinate | 37°43′35″N 15°11′15″E |
Altitudine | 81 m s.l.m. |
Superficie | 27,32 km² |
Abitanti | 27 824[1] (31-12-2013) |
Densità | 1 018,45 ab./km² |
Frazioni | Altarello, Carrubba, Macchia, Miscarello, San Giovanni Montebello, San Leonardello, Santa Maria la Strada, Sciara, Trepunti |
Comuni confinanti | Acireale, Mascali, Milo, Riposto, Sant'Alfio, Santa Venerina, Zafferana Etnea |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 95014 |
Prefisso | 095 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 087017 |
Cod. catastale | E017 |
Targa | CT |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Nome abitanti | giarresi |
Patrono | sant'Isidoro Agricola |
Giorno festivo | 15 maggio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
la so filicità. Lu furasteri
la stissa umanità…
ma supra tuttu, e la cchiù cosa rara
gente amica, civili e non avara.
Surgiri in gran città vidu li Giarri
sta criscenti città, sedi e rizzettu
di tanti omini digni! [...]»
«Vi trova ogni abitante
la propria felicità. Il forestiero
la stessa umanità...
ma soprattutto, ed è la cosa più rara,
gente amica, civile e non avara.
Sorgere come grande centro vedo Giarre
questa crescente città, sede e rifugio
di tanti uomini degni! [...]»
La città, posta a metà strada tra Catania e Taormina, forma un importante polo urbano con la vicina Riposto con cui fu per pochi anni unita durante il periodo fascista assumendo il nome di "Jonia". La conurbazione, senza soluzione di continuità tra i due centri, conta oltre 45.000 abitanti e si estende dal mare fino ai piedi del vulcano. È contigua alla vicina Mascali, dalla quale in origine si distaccò formando un comune autonomo, e insieme formano un agglomerato di oltre 60.000 abitanti. Le tre comunità sono interdipendenti tra di loro per servizi ed uffici di vari livelli.
La posizione centrale all'interno del distretto ed il graduale aumento delle attività commerciali ha attirato negli anni del boom economico abitanti dai comuni limitrofi, facendo registrare un aumento della popolazione e rendendo Giarre l'epicentro dell'hinterland jonico-etneo. La città in passato è stata al centro di alcune voci che l'avrebbero voluta capoluogo di provincia insieme ad Acireale, in un'ipotetica nuova provincia "jonica acese".
Gli abitanti sono noti come giarresi in italiano (giarroti in siciliano).
Geografia fisica
Giarre si trova sulla costa orientale della Sicilia, tra l'Etna e il mar Ionio, in declivio verso il mare, ad un'altitudine di 81 metri s.l.m., in posizione ventilata e panoramica. La città è uno dei migliori punti d'osservazione della caldera di collasso della Valle del Bove, nella quale si versano la maggior parte delle colate laviche del versante orientale del vulcano. Il territorio di Giarre è stato sempre risparmiato dalle colate in epoca storica e finora non è mai stato minacciato direttamente grazie anche alla sua relativa distanza dal vulcano. Tuttavia la colata del 1928 che investì la vicina Mascali giunse alle porte della frazione giarrese di Santa Maria la Strada.
Il territorio comunale è privo di sbocchi al mare. Esso si sviluppa tra la fertile piana costiera e le prime propaggini dell'Etna, ad un'altitudine che va dai 15 ai 601 metri s.l.m. e ricade in parte nel Parco dell'Etna (un ettaro). È attraversato dal torrente Macchia, unico corso d'acqua rilevante, seppur di carattere stagionale, che si insinua in un'ampia frattura di origine sismica a nord-ovest di Giarre. La zona nei pressi del confine con i comuni di Santa Venerina e Acireale è interessata da una serie di faglie sismiche attive che nel XX secolo hanno dato origine a terremoti che hanno devastato diverse contrade come i terremoti del 1865 e del 1911, che danneggiarono gravemente la frazione di Macchia, quelli del 1952 e del 1971.
Negli anni novanta la città ha subito un lieve calo demografico dovuto in parte allo spostamento di una parte della popolazione nei vicini comuni di Riposto, Mascali, Fiumefreddo e Santa Venerina, anche se di recente è in atto una ripresa nel numero di residenti.
All'interno del territorio comunale è presente un'enclave, la frazione Tagliaborse appartenente al comune di Mascali.
Storia
È opinione diffusa che sull'odierno territorio di Giarre, in epoca antichissima sorgesse la città di Kallipolis, fondata dai calcidesi nel VII secolo a.C. e distrutta nel 403 a.C. ad opera di Dionisio I. Ad oggi, pur non esistendo alcuna fonte certa della corrispondenza tra Kallipolis e la cittadina jonica, si segnala il rinvenimento di tracce di una fattoria romana e di manufatti fittili e monete di epoca greca e romana.
La presenza di numerosi siti archeologici di scavo potrebbero collocare l'ubicazione dell'antico sito tra le frazioni di San Giovanni Montebello e Santa Maria la Strada, precisamente tra le contrade Coste e Chianti. Tanto è vero che, negli stessi luoghi, la tradizione vuole che sorgessero sia un altro insediamento greco come Kalkis (insediamento greco posteriore a Kallipolis e formati da alcuni ex abitanti scampati alla vendetta di Dionisio) che un insediamento romano quale Bidium (da precisare come sulla ubicazione di tali insediamenti è tuttora aperta la disputa con il viciniore comune di Mascali, che ne rivendica la presenza nell'antico centro di Mascali, distrutto da una colata lavica nel 1928). Rinvenimenti di materiali fittili e monete greche e romane sono stati segnalati nel tempo anche a Giarre centro. all'ingresso nord di Giarre, a Santa Maria la Strada, si segnala la significativa presenza del pozzo di Ruggero I il Normanno, risalente all'anno 1081 attiguo al santuario della Madonna della Strada. Altre tracce farebbero pensare nello stesso periodo ad un discreto nucleo abitativo presente in loco.
Da precisare inoltre che il centro cittadino ha subito nel corso nel corso di due secoli ben tre stravolgimenti: il primo, a partire dalla fine del Settecento, con la costruzione del tempio di Sant'Isidoro Agricola al posto dell'antica chiesa suffraganea; il secondo ad opera del governo borbonico e del famoso architetto Fuga, che decise l'abbattimento dell'antica ed alta torre in stile gotico, ubicata a lato della chiesa di Sant'Agata e Sant'Isidoro, nel prolungamento ideale dell'odierna via Garibaldi con l'odierna piazza Duomo; il terzo stravolgimento si ebbe, a partire dalla prima metà del XIX secolo, con la realizzazione dell'attuale Piazza Duomo, il salotto della città, avvenuta con la cancellazione di un intero quartiere presente in loco al posto dell'attuale piazza e delle case più antiche di Giarre (inclusi gli antichissimi magazzini della Contea).
L'attuale Giarre (il cui nome di origine araba significa "contenitori di terracotta") nacque quindi nel XVI secolo come borgata in seno alla Contea di Mascali e grazie alle concessioni enfiteutiche di terreni coltivabili ricavati dal disboscamento, crebbe gradualmente e venne popolata principalmente da acesi e messinesi. Giarre conobbe quindi un rapido sviluppo grazie allo spostamento a valle dell'antica via consolare, avvenuto a seguito del terremoto del Val di Noto del 1693, divenendo punto di passaggio obbligato per i viaggiatori che si spostavano tra Catania e Messina. Tale strada d'origine romana, infatti, prima di questa data attraversava gli abitati di Trepunti, Macchia Tagliaborse e Mascali, centri ubicati a monte di Giarre.
Nel 1815, la città, forte della propria vivacità culturale ed economica, dopo numerosi tentativi ottenne l'autonomia da Mascali insieme ai borghi di Riposto, Torre Archirafi, Macchia, San Giovanni Montebello, Dagala del Re, Sant'Alfio, Milo e altri centri minori; alcuni di essi, in seguito, si costituirono in entità amministrative autonome.
Durante il fascismo, con decreto del 1939 i due comuni di Giarre e Riposto vennero fusi[4] e assunsero prima il nome di Giarre-Riposto e poi, nel 1942, quello di Jonia o Ionia. Un successivo decreto del 1945 ripristinò la situazione precedente con i comuni di Giarre e di Riposto divisi.
Il 30 ottobre 1980 Giarre sale all'attenzione della cronaca nazionale per un fatto che diventerà fondamentale nella storia del movimento omosessuale italiano. Due ragazzi, Giorgio Giammona, 25 anni, Antonio Galatola detto Toni, 15 anni, vengono trovati morti, mano nella mano, uccisi con un colpo di pistola alla testa. Tutti conoscevano i due ragazzi, che nel paese venivano chiamati "'i ziti" (i fidanzati), e che due settimane prima erano spariti da casa. A tutti apparve subito chiaro che i due erano vittime di pregiudizio omofobo. Nonostante non si sia mai arrivati all'individuazione di un colpevole, tutte le piste portarono a pensare che i due fossero stati uccisi dal nipote di Toni, allora tredicenne, su incarico delle famiglie e, sembra, con il benestare dei due ragazzi, convinti che non avrebbero mai potuto vivere serenamente[5]. L'opinione pubblica italiana dovette riconoscere l'esistenza di un problema di discriminazione contro gli omosessuali. Un mese dopo a Palermo nasce per opera di don Marco Bisceglie, un sacerdote apertamente omosessuale, e di Nichi Vendola la prima sezione dell'Arci dedicata ai gay, che si diffonderà di lì a poco in tutta Italia. Anche le donne femministe lesbiche diedero vita al primo collettivo lesbico siciliano Le Papesse[6].
Simboli
Lo stemma del comune di Giarre è definito dall'articolo 3 comma 4 dello statuto comunale ed è riconosciuto dal Decreto del Presidente della Repubblica del 22 aprile 1980.
Secondo quanto recita lo statuto è
Le «Sette Torri», al centro, derivano dallo stemma della Contea di Mascali e dal sistema di fortificazione adottato e costituito appunto da sette torri (o quartieri). Giarre infatti sino al 1818 era parte della Contea di Mascali ed era una di queste torri (le altre erano Torre Archirafi, Torrerossa oggi nei pressi di Fiumefreddo di Sicilia, Mascali, Torre Malogrado, oggi Sant'Alfio, il Forte di Riposto, e Torre presso Mangano[7]).
Il gonfalone, descritto allo stesso comma, è un
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Duomo
Il duomo di Giarre, imponente edificio neoclassico, a tre navate e a croce latina è dedicato a Sant'Isidoro Agricola, protettore della città (nonché patrono di Madrid). I lavori per la sua costruzione, su progetto di Pietro Valente, ebbero inizio nel 1794, sul luogo di una preesistente chiesa dedicata a Sant'Agata oltre che al santo spagnolo. La preesistente chiesa esisteva giá agli inizi del Seicento e a contatto con essa fu costruito il Duomo. Venne aperto al culto nel 1818, ma solo settant'anni più tardi, l'opera poté dirsi conclusa. Costruito interamente in pietra bianca di Comiso, il tempio massimo della città di Giarre presenta una facciata, progettata dall'architetto lombardo Carlo Sada, sormontata da due campanili a base quadrata. Alle spalle del Duomo vi sono le antiche cripte, con tre settori secenteschi ed uno, quello a nord, di datazione anteriore e incerta.
All'interno del Duomo sono esposte numerose tele di illustri pittori siciliani del Settecento ed Ottocento, fra le quali ne spicca una del grande artista acese Pietro Paolo Vasta, raffigurante l'Immacolata e i Santi. Si conserva inoltre un pregevole arazzo in velluto rosso con ricami in fili d'oro raffigurante un'aquila con una croce sul petto, uno stemma borbonicoco, le iniziali C.G. (città di Giarre) e la raffigurazione di sette torri, già simbolo della città di Mascali.
Sull'abside centrale, appena dietro l'altare maggiore, impiantato in una preziosa cantoria lignea, è posto un grandioso organo ottocentesco, opera dei Fratelli Serassi da Bergamo, oggi considerato uno dei più grandi esistenti in Sicilia.
Strettamente legato alla chiesa è il cosiddetto Camposanto Vecchio, ipogeo costituito dalle antiche cripte della chiesa di Sant'Agata e Sant'Isidoro, cui abbiamo fatto cenno. È in corso un'opera di restauro e di messa in sicurezza affinché il sito archeologico possa divenire accessibile al pubblico.
Chiesa Gesù Lavoratore
La chiesa di Gesù Lavoratore fu eretta nel 1979 in una zona agricola che, a seguito della forte espansione edilizia della città, si trasformò nell'attuale quartiere Jungo. All'interno dell'edificio troviamo un crocifisso del Settecento della scuola di fra' Umile intagliato su un unico tronco, un fonte battesimale realizzato da un unico blocco di pietra lavica e le formelle di una via crucis in bronzo fuso, opera di Tino Barresi. All'esterno del tempio la comunità ha innalzato una grotta a forma di globo che richiama Lourdes con un'apertura che ricalca le linee perimetrali della Sicilia; da essa sgorga l'acqua che va a versarsi in una vasca pentagonale simboleggiante i cinque continenti.
Chiesa dell'Oratorio di San Filippo Neri
La chiesa dell'Oratorio dedicata a San Filippo Neri, è uno dei rari esempi di barocchetto siciliano presenti nella provincia di Catania. La sua costruzione, avvenuta nella seconda metà del Settecento, fu strettamente legata all'insediamento in città nel 1762 di una congregazione di Padri Filippini, i quali mantennero per oltre un secolo come loro sede, oltre la chiesa, il palazzo adiacente ad essa, dedicandosi principalmente all'educazione dei giovani.
La chiesa, costituita da una sola navata e di modeste dimensioni, conserva alcuni dipinti di notevole interesse artistico fra i quali la "Vergine della Purità" a cui la chiesa è dedicata ed un quadro raffigurante Sant'Isidoro in preghiera.
Chiesa di San Francesco al Carmine
La chiesa di San Francesco al Carmine, voluta da don Rosario Grasso e dedicata alla Madonna del Carmelo, risale al 1857 ma venne completata nel 1912 con la posa dell'orologio meccanico e ristrutturata nel 1964. Il 4 ottobre 1939 fu elevata a parrocchia.[8].
Chiesa del Convento
La chiesa degli Agostiniani Scalzi, detta anche "Chiesa del Convento" o "delle anime purganti" è uno degli edifici sacri più antichi della città, ma verso in uno stato di abbandono, essendo interdetta al culto. Risalente alla metà del Settecento e realizzata su una precedente struttura religiosa almeno secentesca, deve la sua denominazione al fatto che, a lato di questa, sorgeva il convento dei padri Agostiniani Scalzi di Valverde, modificato nel corso dei secoli ed oggi divenuto il Palazzo delle Culture. Al centro del convento c'è il chiostro, occluso negli anni Settanta del secolo scorso dalla costruzione di una palestra.
Nel corso di alcuni recenti rilevamenti, sotto la chiesa sono state rinvenute le cripte quasi certamente coeve alla costruzione iniziale dell'edificio.
Santuario di Santa Maria la Strada
Il Santuario di Santa Maria la Strada, nell'omonima frazione, è la più antica chiesa del comune, in quanto risale al 1081. Secondo la leggenda esso fu fatto costruire dal conte normanno Ruggero I di Sicilia, come segno di ringraziamento alla Vergine Odigitria per essere scampato ad un agguato tesogli dai saraceni.
Ben poco rimane dell'originaria struttura medievale, la chiesa presenta oggi una struttura neoclassica con elementi barocchi.
Al suo interno sono custoditi dipinti tra cui la "Madonna con Bambino e Santi Alfio, Cirino e Filadelfo" di Pietro Paolo Vasta.
Altre chiese
Le chiese di Maria Santissima di Porto Salvo, nella frazione di Altarello e la chiesa di San Matteo apostolo a Trepunti, risalenti all'Ottocento, presentano dei graziosi prospetti neoclassici. L'altra chiesa dedicata a San Matteo Apostolo, quella cd. "antica", sita sul tracciato della vecchia strada consolare, fu distrutta da un terremoto nell'Ottocento e poi restaurata sul finire del Novecento, grazie alla campagna-stampa su un quotidiano catanese e sul settimanale "La Tribuna di Giarre" e all' interessamento dell'Archeoclub d'Italia. Presenta interessanti cripte, presumibilmente secentesche.
Le ricche chiese matrici delle frazioni di San Giovanni Montebello, Macchia e San Leonardello, risalenti al XVIII secolo, testimoniano come tali borgate fossero centri attivi ed autonomi già durante il Settecento.
Architetture civili
Nonostante la storia di Giarre sia relativamente recente, il centro storico, sviluppatosi nei secoli scorsi lungo le due direttrici perpendicolari delle attuali via Callipoli e corso Italia, rappresenta la maggiore attrattiva turistica della città, e piazza Duomo ne è sicuramente il cuore pulsante. L'intera zona è costituita da strade di basolato lavico ed edifici patrizi sette-ottocenteschi; tra questi risaltano alcuni prospetti liberty come quelli di Palazzo Bonaventura (ex Quattrocchi) di Giovanni Aiello[9] e Palazzo Quattrocchi.
A pochi metri dal Duomo, in piazza Monsignor Alessi, è ubicato il monumento ai caduti della prima guerra mondiale, eretto nel 1929 (al quale in seguito sono state aggiunte delle lapidi in memoria anche delle vittime della seconda guerra mondiale), sul luogo che aveva ospitato precedentemente una fontana artistica opera dello scultore Antonio De Francesco, trasferita nell'area di Villa Margherita e modificata da Mario Moschetti da Sirena Domatrice in Nettuno.
Altro
Numerose le ville e i parchi:
- Parco Chico Mendes
- Parco degli Eroi
- Parco Giardino di Macchia
- Parco Giardino di San Giovanni Montebello
- Parco Jungo
- Villa Giuseppe Garibaldi (meglio nota in siciliano come villa 'e varagghi, cioè "villa degli sbadigli")
- Villa Margherita (meglio nota in siciliano come funnucu Baruni, cioè "fondaco Barone")
- Villa San Francesco d'Assisi (meglio nota in siciliano come villa 'o Cammunu, cioè "villa al Carmine").
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[10]

Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2014 gli stranieri residenti a Giarre sono 1.302. Le comunità più numerose sono:[11]
Lingue e dialetti
Nella città, assieme alla lingua italiana, è spesso usata quella siciliana, nella variante orientale non metafonetica. Il dialetto giarrese e più in generale quello del comprensorio jonico della provincia (esclusa Calatabiano), è molto simile a quello catanese, da cui però si differenzia leggermente in alcune risoluzioni fonetiche oltre che in alcune peculiarità lessicali e grammaticali. Si pensi ad esempio all'aggettivo possessivo mo -mio/mia/miei/mie- usato al posto di me (es. mo patri anziché me patri -mio padre-).
Religione
Cattolicesimo
La religione di gran lunga più professata è quella cristiana nella sua confessione cattolica. La città è soggetta alla Diocesi di Acireale, suffraganea dell'arcidiocesi di Catania. Sant'Isidoro Agricola è l'unico patrono della città dal 1824, quando venne dichiarato tale da papa Leone XII, su pressante richiesta popolare, a seguito di due missive giunte in Vaticano, una da parte della Giunta, una da parte di 55 sacerdoti. Ogni anno, il 15 maggio si svolge una processione in suo onore: a lui è dedicato inoltre l'ospedale cittadino. Molto sentiti dai fedeli sono anche il culto di San Sebastiano, compatrono della città, e quello di Santa Rita da Cascia.
I giarresi sono inoltre legati alla figura di San Giovanni Bosco: a lui sono dedicati una scuola elementare del centro e una statua ubicata in Largo Cismon del Grappa.
Ciascuna frazione festeggia comunque il proprio protettore: San Vito, Maria Santissima di Portosalvo, San Giovanni Battista, Santa Maria della Strada e Maria Santissima della Libertà sono rispettivamente i patroni di Macchia, Altarello, San Giovanni Montebello, Santa Maria la Strada, San Leonardello.
Rilevante per la vita delle varie comunità parrocchiali giarresi è la processione del Venerdì Santo che si snoda lungo la via Callipoli.
Altre religioni
È presente una comunità evangelica delle "Assemblee di Dio in Italia", che dispone anche dell'istituto "Betesda", riconosciuto dalla legge 22 novembre 1988, n. 517[12].
Tradizioni e folclore
Le antiche tradizioni, legate al mondo contadino e menzionate anche da Giuseppe Pitrè, sono ormai quasi del tutto scomparse. Nell'odierna città, infatti, tradizioni come la benedizione dei cavalli del 17 gennaio non avrebbero più l'antico valore della società rurale. Oggi l'usanza più viva e sentita è certamente 'u zuccu, un grande ceppo acceso in Piazza Duomo la vigilia di Natale, a cui la gente assiste numerosa ogni anno.
Istituzioni, enti e associazioni
Sanità
La città di Giarre, già nell'Ottocento vantava la presenza di ben due ospedali, il primo nella frazione di San Giovanni Montebello (costruito intorno al 1830), il secondo (progettato nel 1865) a Giarre centro. I due enti ospedalieri furono poi riuniti in uno solo alla fine del secolo. A Giarre vi era anche un lazzaretto (più volte sede di cordoni sanitari in occasione di epidemie), sito alle spalle dell'odierno corso Messina ed ancora oggi visibile.
Oggi, la città di Giarre è sede di uno dei distretti sanitari dell'AUSL3 di Catania a cui fanno capo dieci comuni dell'hinterland jonico-etneo con una popolazione complessiva di circa 120.000 abitanti. La struttura ospedaliera principale è il vasto complesso "San Giovanni di Dio e Sant'Isidoro", progettato per far fronte ad un vasto bacino d'utenza e per anni annoverato tra le opere incompiute della cittadina jonica. Esso è sito in via Forlanini, nella vicina frazione di Macchia. Nella stessa frazione si trova anche l'Istituto Evangelico "Betesda", con annessa una grande casa di riposo ed assistenza per anziani.
Cultura
Istruzione
Biblioteche
Giarre dispone della biblioteca comunale "Domenico Cucinotta", che ha sede in via principessa Jolanda, in pieno centro storico, e custodisce anche libri settecenteschi. Inoltre è da menzionare la biblioteca-archivio storico del Duomo, ove sono conservati numerosi documenti sulla storia cittadina.
Scuole
Giarre dispone, insieme alla contigua Riposto, di un alto numero di istituti d'istruzione scolastica; per quanto riguarda l'istruzione universitaria, la città si avvale delle vicine Catania e Messina. È attiva infine l'Unitre (università per la terza età).
Musei
Nel territorio giarrese sono presenti diversi musei:
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Giarre inoltre ospitava fino al 2015 l'Acquario Mediterraneo, sito in piazza Giuseppe Mazzini, 1, in un edificio a tre piani. Quest'ultimo era stato inaugurato nel 2003 ed ospitava circa 500 esemplari di fauna ittica.
Media
Tra le testate giornalistiche di un certo rilievo storico, sorte in diverse epoche, vanno ricordate Il Piccolo Intransigente, Stella Polare, Il Popolo, Sale e Pepe, Il Gazzettino Etneo, Giarre Sera, La Tribuna di Giarre, oltre ai periodici il Cittadino Oggi, In Provincia e Il Pensiero. Giarre ha annoverato inoltre varie emittenti televisive, oggi non più in funzione o la cui sede è stata trasferita altrove, quali REI (sia come TV che come radio), Telepira, Teleradio Universal e Antenna Evangelo, oltre che varie emittenti radiofoniche quale Idea Radio.
A Giarre è presente la sede di Prima TV, emittente "sorella" di Teleradio Acireale e viene pubblicato il settimanale Gazzettino di Giarre nonché la sua trasposizione on line, il Gazzettinonline. Inoltre, dal 2011, è presente una redazione locale del mensile Paesi Etnei Oggi.
In città sono inoltre presenti due emittenti radiofoniche: Radio Universal, che ha mutato il nome da quello originario di Radio Universal Giarre (nata nel 1975) e Radio Evangelo Buon Seme, stazione comunitaria della Chiesa Cristiana Evangelica "Assemblee di Dio in Italia", con sede nella frazione di Macchia (nata nel 1976).
Teatro
Giarre dispone di due teatri, il Rex e il Garibaldi. Particolarmente vivo il teatro dialettale, di cui si svolge anche una rassegna annuale nella frazione di Macchia ("Premio Mons. Salvatore Giuffrida").
Musica
- È originario della città il gruppo folkloristico siciliano Kallipolis Città di Giarre.
- Fondata da don Gaetano Nicolosi, dal 1960 svolge attività in città la Corale Polifonica Jonia. A successive suddivisioni di quest'ultimo, è dovuta la nascita di vari gruppi vocali anch'essi operanti in città.
Cucina
Accanto a prodotti come crispelle, zeppole di riso, arancini, paste di mandorla e granite, tipici della tradizione siciliana, troviamo un prodotto unico, tipico appunto di Giarre e Riposto, e cioè il cor'i cani (in italiano cuore di cane), una particolare bibita a base di granita al limone e acqua (cui si può aggiungere anche menta, per renderla ancora più dissetante).
Eventi
Sagre
Numerose sono le sagre rionali, come quella delle ciliegie e delle rose di Macchia e quella del pomodoro di Altarello.
Persone legate a Giarre
Fra i giarresi che si sono distinti in diversi ambiti ricordiamo:
- Biagio Andò (Giarre, 1915 - Giarre, 1961), politico
- Salvo Andò (Giarre, 1945), politico e giurista, ex Ministro della Difesa
- Salvo Basso (Giarre, 1964 - Scordia, 2002) poeta e studioso della lingua siciliana, politico
- Sebastiano Catalano (Macchia di Giarre, 1928 - Acireale, 2004), avvocato, giornalista e scrittore
- Valentino di Bella (Giarre, 1932 - Roma, 2008), docente e pianista
- Sebastiano Fresta (1924 - Giarre, 2012), storico e uomo politico
- Francesco Granata (Giarre, 1895 - Catania, 1984), giornalista
- Alessandro Grassi (Giarre, 1816 - ?), uomo politico, deputato dell'VIII Legislatura del Regno d'Italia[14]
- Silvana Grasso (Macchia di Giarre, 1952), scrittrice
- Claudio Licciardello (Catania, 1986), atleta velocista, olimpionico a Pechino 2008, cresciuto a Giarre
- Giuseppe Macherione (Giarre, 1840 - Torino, 1861), poeta e patriota
- Angelo Mangano (Giarre, 1917 - Roma, 2005), poliziotto
- Sebastiano Messina (Catania, 1958), giornalista di Repubblica
- Pippo Pagano (Malvagna, 1951), politico, giarrese d'adozione
- Franco Pappalardo La Rosa (Giarre, 1941), critico letterario, scrittore e giornalista
- Carlo Parisi (Macchia di Giarre, 1883 - Roma, 1931) magistrato, giurista e poeta
- Paolo Patanè (Giarre, 1967), attivista LGBT, ex presidente nazionale Arcigay
- Rosario Romeo (Giarre, 1924 - Roma, 1987), storico e uomo politico
- Alfio Russo (Giarre, 1902 - 1976), giornalista
- Giuseppe Russo (Giarre, 1920 - Macchia di Giarre, 2007), uomo politico, sindaco per 25 anni
- Michele Federico Sciacca (Giarre, 1908 - Genova, 1975), filosofo di fama internazionale
- Bruno Torrisi (Giarre, 1961), attore
Geografia antropica
Suddivisioni storiche
Duomo - Camposanto vecchio
Il centro cittadino, quartiere che si estende sulle vie adiacenti a piazza Duomo e alla piccola piazza san Filippo Neri, è una zona principalmente occupata da abitazioni, banche e negozi. Alle spalle della Chiesa Madre sorge invece l'antico quartiere di Camposanto Vecchio, in cui anticamente sorgeva il cimitero cittadino. Negli anni 2000 è stata attivata una riqualificazione della zona voluta dall'ente comunale e dagli stessi abitanti del quartiere.
Motivo principale della riqualificazione è la fama che il quartiere si è portata dietro per anni, soprattutto durante il dopoguerra, poiché era uno dei quartieri più malfamati della città. La situazione oggi è diversa, alcuni scavi archeologici hanno restituito ai cittadini antiche cripte che sono visibili al pubblico, mentre la zona centrale del quartiere è stata protagonista di eventi musicali che l'hanno rivalutata.
Carmine
È il quartiere più grande per espansione di tutto il centro storico giarrese, ed ha il suo epicentro nella Chiesa di San Francesco d'Assisi, conosciuta dai cittadini come il Carmine. La piazza antistante è stata rimodernata nel 2008.
Grazie alla sua posizione centrale rispetto ad altre zone della città, ha da sempre goduto di un alto tasso di popolazione. Si considera parte dell'agglomerato urbano del Carmine anche il vecchio quartiere "Stazione", che comprendeva le abitazioni ed attività commerciali adiacenti le stazioni della Ferrovia dello Stato e della Ferrovia Circumetnea.
Corso Italia
Quartiere occupato maggiormente da uffici, banche e da negozi di abbigliamento, è molto trafficato di giorno in quanto è la più importante delle tre zone commerciali della città; Corso Italia, insieme alla vicina Via Callipoli, è considerato il maggior centro finanziario di Giarre, oltre ad esserne il "salotto".
All'interno dell'area del Corso Italia vi è il quartiere storico di "Santu Sidurittu"; vi è presente ancora oggi una piccola cappella con la statua del patrono cittadino.
Spidali
Quartiere creatosi a ridosso del vecchio ospedale di Giarre come naturale continuazione del centro storico; vi si nota la differenza architettonica fra esso e il centro poiché è la prima zona in cui, oltre alle abitazioni di vecchio tipo, si uniscono le prime palazzine condominiali.
Convento
Una delle zone più antiche di Giarre, prende il nome da un vecchio convento ormai chiuso. All'interno del quartiere vi è il Palazzo delle Scienze e una delle sedi del Comune.
Satellite - Regina Pacis
Si trova nella parte ovest della città, ed è l'unione di due quartieri più piccoli. La zona Regina Pacis inizia dalla parte alta di via Don Minzoni lungo le vie adiacenti la chiesa omonima, mentre Satellite è un quartiere popolare che si trova alla fine della strada che porta verso Macchia. La crescita di tale quartiere ha creato una continuità urbana fra il centro storico e la frazione di Macchia, destinando quest'ultima a diventare un quartiere periferico della città.
San Camillo
Il boom economico ha portato all'espansione e all'aumento di popolazione in questa zona di città, che si sviluppa lungo le vie Aldo Moro e don Luigi Sturzo. Conosciuta precedentemente con il nome di frazione Peri, oggi viene chiamata così per via della chiesa di San Camillo, punto di riferimento del quartiere. Ospita lo Stadio Regionale.
Jungo
È stato definito più volte come "città nella città", poiché a differenza del centro cittadino, il quartiere Jungo si è interamente sviluppato negli anni ottanta e novanta come alternativa alle zone centrali. All'interno vi sono luoghi d'interesse come la Chiesa Gesù Lavoratore (la più popolosa della diocesi di Acireale), il viale Libertà (terza zona commerciale della città), i maggiori edifici scolastici e due strutture pubbliche che portano il nome del quartiere. Più a sud una forte espansione di edilizia Peep ha dato vita ad una nuova zona: tale parte di città viene considerata un prolungamento del quartiere Jungo, tanto da essere chiamata "zona Peep-Jungo", o semplicemente "zona Peep".
Via Trieste
Tale quartiere è situato nella parte sud di via Trieste, ed è composto quasi interamente da alte palazzine di edilizia popolare; confinante con il comune di Riposto, ha subito un'ulteriore espansione con il prolungamento di via Romagna, oltre all'evoluzione demografica della vicina zona Peep-Jungo.
Frazioni
Nella zona collinare pedemontana, prevalentemente coltivata a frutteto (agrumeti, vigne, ecc.) ad ovest della città, si trovano le frazioni di San Giovanni Montebello, Miscarello, Sciara e buona parte dell'abitato di Tagliaborse. Dirigendosi quindi verso il centro cittadino si incontra Macchia, che rappresenta la frazione più popolosa del comune, oggi unita urbanisticamente a Giarre grazie ai quartieri popolari sorti negli anni sessanta (quartiere Regina Pacis).
Le frazioni di Altarello, Carruba e Trepunti, a sud di Giarre, rappresentano un triangolo di recente forte espansione edilizia che prelude alla prossima trasformazione delle prime due in ulteriori quartieri cittadini periferici. Santa Maria la Strada e San Leonardello si trovano rispettivamente all'ingresso nord e sud del territorio comunale lungo la Strada Statale 114.
Economia
Il settore trainante dell'economia della città è il commercio. Giarre infatti è da considerarsi il principale emporio commerciale nel territorio settentrionale della Provincia di Catania (specialmente da Acireale a Randazzo) e dei centri della parte meridionale della Provincia di Messina (con una certa influenza che va via via riducendosi sino a Roccalumera). L'importanza commerciale della città è dovuta principalmente alla posizione geografica molto favorevole, perché al centro di una zona molto popolata, e anche dal fatto che ha tre sistemi modali di comunicazione (autostrada-ferrovia-porto nell'adiacente Riposto). Nell'immediato dopoguerra, grazie alla lungimiranza di alcuni commercianti che investirono in grandi ed eleganti punti vendita, Giarre diventò il principale centro commerciale della fascia ionica (dopo i capoluoghi) attraendo interesse da una vastissima zona e anche dai capoluoghi. Le attività commerciali sono concentrate nel centro storico fra via Callipoli, corso Italia e viale Libertà ed in prossimità del casello autostradale.
Altri settori importanti sono l'agricoltura nel primario, l'alimentare, l'artigianato e l'edilizia nel secondario. L'economia agricola fa perno sulla produzione di patate, limoni e agrumi in genere, cereali e vino. A Giarre, nella zona nord della città, si trova uno dei grandi mercati ortofrutticoli all'ingrosso della riviera ionica.
L'industria giarrese, prevalentemente alimentare, è specializzata nella produzione di pasta, dolci e nella trasformazione dei prodotti agricoli. Molto rilevante è stata in passato il settore meccanico legato alla trasformazione dei prodotti alimentari. Sono da menzionare nella fattispecie due esempi su tutti: il primo quello della ditta Speciale, fondata dal Cav. Francesco e afferente l'industria agrumaria, che ideò, inventò e costruì, brevettandola, la prima macchina meccanica per l'estrazione degli oli essenziali dai limoni; l'altro quello della ditta Alia, oggi trasferitasi nell'Italia settentrionale ma operante a Giarre per lungo periodo, che ha ideato e brevettato un macchinario volto alla sgusciatura della frutta secca. Non bisogna poi dimenticare, per la rilevanza nazionale assunta, l'industria dolciaria Dolfin della famiglia Finocchiaro, titolare della produzione sia di uova pasquali che dei famosi Polaretti e Granigel. Molto fiorente è anche l'attività florovivaistica.
È particolarmente sviluppata e rinomata la produzione artigianale di oggetti in ferro battuto, di giare in terracotta, di manufatti in pietra lavica adeguatamente ceramizzati e decorati e di oggetti in legno lavorato.[15] Lavori pregevoli si trovano anche nel settore dell'oreficeria. Molto sviluppato è anche il settore artigianale edile, con decine di imprese operante su tutto il territorio regionale e nazionale.
Dagli anni '80 il settore terziario e dei servizi si è potenziato, con le sedi di diversi uffici periferici dello Stato. Tra questi sono da annoverare: il tribunale (quale sede staccata della procura della repubblica di Catania), l'agenzia delle entrate, l'Inps-Inail, il polo catastale sperimentale dell'Agenzia del Territorio, la sede territoriale della Serit Sicilia. Vi è stato inoltre un incremento delle attività ricettive, con l'apertura di numerosi bed & breakfast e di aziende agrituristiche.
Infrastrutture e trasporti
Strade
I collegamenti stradali principali della città sono l'autostrada A18 (casello Giarre, che si trova nella frazione di Trepunti) e la strada statale 114, l'antica consolare Via Valeria, che fino al '700 attraversava, più a monte, l'antica Mascali e la frazione di Macchia. Essa fu deviata in modo da passare all'interno del borgo di Giarre, il quale crebbe così d'importanza.[16]
Ferrovie
La stazione giarrese delle Ferrovie dello Stato venne inaugurata nel 1867 col nome di Giarre, mentre nel 1940 assunse il nome di Ionia; dopo la caduta del fascismo fu ribattezzata Giarre-Riposto, nome che persiste ancora oggi. Ai giorni nostri offre un'ampia scelta di treni regionali e a lunga percorrenza, essendo fermata fissa della rete ferroviaria ferrovia Messina-Siracusa e dei treni Intercity ed Intercity Notte, che collegano il capoluogo aretuseo a Roma. La città ospita inoltre tre stazioni della ferrovia Circumetnea (Giarre e Villa di Giarre e Cutula), la quale permette di raggiungere Linguaglossa e Randazzo nonché, aggirando l'Etna, Adrano, Bronte e Catania.
Porti
La città si avvale anche della presenza del vicino porto di Riposto, un tempo di vitale importanza per tutto il comprensorio ai fini della esportazione dei vini dell'Etna e dei prodotti dell'agricoltura.
Aeroporti
Per il traffico aereo la città si avvale dell'aeroporto di Catania-Fontanarossa, a circa 30 km e del nuovo eliporto comunale, realizzato all'interno dello stadio di atletica leggera, grazie ai fondi della protezione civile. Attualmente è attivo ed utilizzato principalmente per operazioni di elisoccorso, ma è ancora in fase di sviluppo; il progetto finale vedrà il miglioramento della strada d'ingresso e l'installazione di dispositivi per l'atterraggio ed il decollo in fase notturna, non escludendo un futuro utilizzo a livello civile.
Mobilità urbana
In ambito urbano esiste un problema generale di viabilità, causato dal traffico pesante sulla strada statale 114 e dalla mancanza di vie alternative allo scorrimento urbano, anche per raggiungere i comuni vicini. A tal proposito per molti anni si è parlato della realizzazione di una circonvallazione, da realizzare grazie all'utilizzo di strade già esistenti che possano collegare il casello giarrese di Trepunti alla frazione mascalese di Carrabba, destinazione di molti viaggiatori durante la stagione estiva. Inoltre sono stati finanziati i fondi per la progettazione del casello autostradale "Giarre Nord - Mascali", che insieme al casello già esistente, potrebbe garantire un miglior deflusso veicolare, diminuendo drasticamente il traffico pesante agli ingressi sud della città. Tale progetto è svanito a seguito di un comunicato della Regione Siciliana che ne annunciava l'abolizione.
Per quanto riguarda i mezzi pubblici su strada, esistono dei servizi di autobus che collegano Giarre con le sue frazioni nonché con i comuni vicini e con i principali centri regionali e nazionali.
Amministrazione
Altre informazioni amministrative
Il comune di Giarre fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali:
- Regione agraria n.7 (Colline litoranee di Acireale)[17]
- Distretto Taormina-Etna[18]
Sindaci di Giarre
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1946 | 1952 | prof. Biagio Andò | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
1952 | 1975 | prof. Giuseppe Russo | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1975 | 1976 | dott. Vincenzo Mangano | Sindaco | ||
1976 | 1987 | dott. Nello Cantarella | Sindaco | ||
1988 | 1990 | prof. Giuseppe Russo | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1990 | prof. Nicolò Finocchiaro | Sindaco | |||
1990 | 1991 | comm. Giuseppe "Pippo" Pagano | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1991 | 1993 | dott. Antonino "Nino" Incardona | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1993 | 1994 | prof. Filippo Cavallaro | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1995 | 2003 | prof. Giuseppe "Pippo" Toscano | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
2003 | dott. Claudio Sammartino | Commissario straordinario | |||
2003 | 2013 | Concetta "Maria Teresa" Sodano | Movimento per l'Autonomia | Sindaco | |
2013 | 2016 | dott. Roberto Bonaccorsi | Popolo della Libertà | Sindaco | |
13 aprile 2016 | 19 giugno 2016 | dott. Ernesto Bianca | Commissario prefettizio | ||
19 giugno 2016 | in carica | avv. Angelo D'Anna | lista civica Città Viva | Sindaco |
Gemellaggi
- Cismon del Grappa, dal 1969
Un pezzo di storia lega il Comune di Giarre a quello vicentino di Cismon del Grappa, con il quale è gemellato dal 1969. Una storia che risale al primo conflitto mondiale, quando un centinaio di abitanti della cittadina veneta, occupata dagli austriaci dopo la disfatta di Caporetto, trovarono rifugio ed ospitalità a Giarre.
Sport
Lo sport rappresenta una componente importante della vita cittadina, tanto che durante la XVII Olimpiade, la fiaccola olimpica, portata da Siracusa a Roma, fece il suo passaggio per la città retta da tedofori locali.
Uno dei maggiori eventi sportivi cittadini è rappresentato dalla cronoscalata Giarre-Montesalice-Milo, che attrae ogni anno numerosi spettatori. Essa è organizzata ogni anno in collaborazione con l'amministrazione comunale milese.
Squadre
Lo sport più seguito è il calcio. La principale squadra calcistica della città è l' A.S.D. Giarre Calcio, militante nel campionato di Eccellenza siciliana, che aveva raggiunto negli anni ottanta la serie C. Nel calcio femminile invece la città ha avuto una squadra, denominata AS Atletico Giarre, che per alcuni anni ha militato nel campionato di serie C. Di recente diffusione il calcio a 5, con la presenza di due compagini, entrambi militanti nel campionato provinciale di serie D della FIGC dall'anno sportivo 2010/11: il Giarre FC, appartenente alla società già operante nel calcio a 11 in Eccellenza, e l'A.S.D. Real Giarre 2010.
Altri sport praticati sono la pallavolo, con la squadra maschile della Libertas Giarre che ha militato perfino in serie A e quella femminile dell'SP Energia Siciliana Giarre, e la pallacanestro, con il Basket Giarre (serie C Regionale).
Impianti sportivi
Giarre dispone per il calcio, dello stadio regionale di via Olimpia, capace di contenere 6.500 spettatori, e del campo di allenamento di San Giovanni Montebello. Si avvale anche di un palazzetto dello sport, il Palajungo (1.000 spettatori) per pallavolo e basket e di una tensostruttura, il Palagiarre (2.000 spettatori) per il basket ed il pattinaggio.
Galleria d'immagini
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Acquedotto realizzato in epoca fascista (notasi l'aquila romana)
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Piazza del Duomo
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Facciata in stile Liberty di Palazzo Bonaventura
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Il Duomo (immagine HDR)
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Un tratto di via Callipoli
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Busto di Giuseppe Mazzini
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Busto di Giuseppe Macherione (dettaglio)
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2013.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Dato Istat al 30/11/2012
- ^ Regio Decreto 9 novembre 1939, n. 1790
- ^ Il Caso Di Giarre
- ^ http://www.arcigay.it/seme-di-giarre
- ^ Storia di Riposto. (da dipbot.unict.it)
- ^ La Chiesa della Madonna del Carmine. (da www.comune.giarre.ct.it)
- ^ Vincenzo Di Maggio, Il Liberty a Giarre e Riposto, Ed. Banca Popolare di Belpasso, 1988. [1]
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Dati ISTAT al 31 dicembre 2014. La presenza straniera a Giarre, su demo.istat.it.
- ^ Testo della legge 22 novembre 1988, n. 517
- ^ Musei della Provincia di Catania. (da www.turismo.catania.it)
- ^ http://storia.camera.it/deputato/alessandro-grassi-18161016/#nav Alessandro Grassi
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 3, Roma, A.C.I., 1985, p. 18.
- ^ Città Metropolitana di Catania
- ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 05-07-2011.
- ^ I Comuni del Distretto Taormina Etna, su taorminaetna.it. URL consultato il 21-07-2011.
Bibliografia
- Pietro Barbagallo Coco, Giarre e la sua storia: dalle origini ai nostri giorni, Catania, 1980
- Pietro Barbagallo Coco, "La città di Giarre, 1965.
- Pietro Barbagallo Coco, "Giarre: ieri e oggi", Acireale, 1973.
- S. Fresta, Una comunità agricola nelle terre della Contea di Mascali (Giarre 1681-1823), Catania.
- S. Fresta, Le chiese di Giarre, Giarre 1984.
- AA.VV.. Sicilia. Touring. Milano, 2005.
- AA.VV.. Catania e provincia. Milano, Touring, 2000.
- Rosaria Falcone - Romilda Nicotra. Catania e la costa dei Ciclopi. Messina, Affinità Elettive, 2000. ISBN 88-8405-012-X
- AA.VV.. Sicilia 1, Supplemento Bell'Italia. Milano,Giorgio Mondadori Periodici, 1994
- I. Copani Giarre nei soprannomi. CUECM, 1992. LCCN 93162673
- Isidoro Sidro M. Barbagallo, Da Giarre a Taormina, La Storia attraverso i toponimi. Catania, Tipolitografia La Squeglia, 1995.
- V. Di Maggio, Attività Tipografica a Giarre e Riposto tra '800 e '900. Riposto, Edizioni La Rocca, 1999.
- V. Di Maggio, L'Artigianato nella storia di Giarre. Giarre, Edizioni La Rocca, 1990.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Giarre»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giarre
Collegamenti esterni
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