Utente:Caterina Schiaffino/Lea Monetti

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Pittore, scultore, ritrattista, esperta in tecniche antiche e affresco, Lea Monetti ha seguito i corsi dell’accademia di Firenze per poi passare alla “Scuola della Realtà" di Pietro Annigoni a Firenze negli anni 70. E’ stata poi assistente e restauratrice agli affreschi strappati nello studio di Bruno Saetti a Montepiano.

Ha avuto interessanti approcci con il concettuale ed il materico (vedi catalogo “Premio Giuseppe Friuli 1978″). Carlo Munari la invito’a presentare le opere in asfalto all’expo di Bologna '79 ma Lea rifiutò per tornare alla realtà e riappropriarsene, in controtendenza, con raffinate performance pittoriche.

Ha lavorato, indipendente da gruppi, con la galleria Aldobrandeschi di Enzo Micheli dal 1972. Dell’80 è la monografia per la galleria S.Giorgio di Mestre presentata da Mario Lucchesi e Gino Viviani.

Ha lavorato in esclusiva per “Galleria 38″;  la Galleria “Cour du Cigne-Ginevra; la 900 Arte Italiana-Roma e Art Club 2-Roma. Ha realizzato numerose personali in Italia, Svizzera, Germania.

È di quel periodo una mostra di affreschi staccati al Cairo, organizzata dal Ministero degli Esteri e inaugurata dal magnifico rettore dalla università di Eluane dall'ambasciatore Migliulo che, successivamente, ha promosso una sua personale a Mosca e Wolfsburg. Del 1988 e' il contratto in esclusiva con il  manager Giovan Battista Remo Bianco, eccellente e stimato esperto di pittura contemporanea .

Da allora è stata presente a tutti gli Expo e gli eventi più rappresentativi dell’arte internazionale insieme ai fratelli Xavier e Antonio Bueno, Remo Squillantini, Luca Alinari, con quotazione ufficialmente riconosciuta e studio a Firenze e Pietrasanta. (Monografia RGB, ed.Bora 1996 ).

Con G.B.R.Bianco, diventato successivamente direttore artistico di ArteCapital e TeleMarket, la Monetti rifiuta il sistema delle vendite televisive e, dopo la personale alla Galleria "Arte Capital" a Brescia, inizia un lungo e solitario percorso di esposizioni personali che la portano dal Museo della B.M.W. di Monaco di Baviera, a Berlino ed inizia un fortunato tour di mostre personali nell’Europa settentrionale durato 10 anni con grande successo personale e artistico.

Rientrata a lavorare in Italia  come scultore per la “‘900 Arte Italiana”; la “Eldek” e “Art Club2″ di Roma, nel 2000 ha sospeso l'attività artistica per restaurare un casale in Maremma e creare una fiorente azienda agrituristica come imprenditore agricolo.

Per circa dieci anni si e' divisa fra attività di imprenditore turistico ed edile per organizzare l'assetto delle responsabilità familiari ma, anche durante la sua quasi inattività artistica, le sue opere, giacenti presso musei pubblici e privati, sono state presenti in  prestigiose esposizioni unite a nomi storicizzati ( Pericle Fazzini, Franco Gentilini, Antonio Ligabue…ecc.)

Ha realizzato numerose opere per luoghi pubblici e chiese

Nel 2011 ha ripreso l'attività espositiva a Firenze.Attualmente è presente in: 2Art Club 2-Roma; Gall. Dei Fossi-Firenze; Arte Interni Brescia; Gall. La Ducale-Bergamo, Nobile Old Masters Gallery, Bologna Parigi.

Esposizioni personali recenti:

2000: Accademia dei Georgofili - Firenze ;

2001: Galleria Dei Benci- Firenze.

2002 Palazzo Chigi Zondadari- San Quirico D’Orcia (SI);

2012: “Lea Monetti-L’Amore Ritrovato" Galleria Il Cancello-Firenze

2012 "Omaggio a G.B.R.Bianco” Sala Consiliare-Fiesole FI.

2013: “In Principio fu Eva” Palazzo Medici Riccardi,Firenze. Presenta Giovanni Faccenda.

2014: ” In Principio fu Eva … e poi? ”

Sala delle Colonne-Pontassieve Fi.

Presentata da Vittorio Sgarbi che festeggia il suo ritorno come scultrice ponendola alla pari dignità dei grandi del 900 italiano.

Eventi in corso:

2015: presente a Expo-Contemporanea- Maestri dell'Arte Italiana-Villa Bagatti Valsecchi- Milano.

Esegue per conto di M.F.Apolloni "Laocoonte Madre"bronzo.

Ritratto in bronzo di "Piero Cisternino"

Evento presso "L'officina De' Tornabuoni" Firenze.

Comunicato: Nicolò e Jordelina Magherini, proprietari della Officina de’ Tornabuoni, ammirando per la prima volta Ginestra, si sono subito sentiti profondamente ispirati a creare una fragranza che rievochi l’ambiente nobile ed naturalmente incontaminato dove Ginestra cammina, come il dolce profumo frizzante che le ginestre della Maremma Toscana sanno donare, a significare il passaggio dalla dolcezza dell’infanzia al misterioso crescere della vita.

Il lavoro di Lea è stato equiparato dai critici d'arte a Frida Kahlo e Artemisia Gentileschi. V. Sgarbi inserisce la scultura della Monetti fra le maggiori del 900 italiano

Per le sue qualità artistiche ed umane, Lea Monetti ha ricevuto numerosi riconoscimenti, fra cui la nomina di Commendatore della Repubblica, P.H.F. Rotary