Arcano 17
Arcano 17 è un racconto lirico in prosa dello scrittore e teorico del movimento surrealista André Breton, scritto dal 20 agosto al 20 ottobre 1944 e uscito presso Brentano's di New York nel 1945, con illustrazioni di Sebastián Matta. L'edizione parigina del 1947 aggiunge altri testi sotto il titolo di "Ajours".
Arcano 17 | |
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Titolo originale | Arcane 17 |
Autore | André Breton |
1ª ed. originale | 1945 |
1ª ed. italiana | 1985 |
Genere | racconto |
Sottogenere | sentimentale |
Lingua originale | francese |
L'edizione critica con riproduzione del manoscritto è uscita nel 2008 a cura di Henri Béhar presso Biro di Parigi. Ma anche l'ed. a cura di Étienne-Alain Hubert nella "Bibliothèque de la Pléiade", tomo 3 delle Œuvres complètes, Gallimard, 1999 ha un'alta affidabilità, rispetto alle intenzioni dell'autore.
Il libro è stato scritto durante un viaggio nella penisola Gaspé, sulla costa orientale del Canada, fatto insieme a Elisa Claro (1906-2000), incontrata l'anno precedente e da lì a poco sposata (quarta moglie di Breton, dopo Simone Kahn, Suzanne Muzard e Jacqueline Lamba, rispettivamente sposate nel 1921, 1928 e 1934, dopo i relativi divorzi). È considerato il più esoterico dei libri di Breton.
In italiano è uscito con traduzione e nota di Laura Xella ad apertura della collana editoriale "Il fiore azzurro" dell'editore Guida di Napoli nel 1985[1].
Il titolo si riferisce direttamente alla carta dei tarocchi "La Stella", emblema di speranza e resurrezione dopo gli anni di crisi della seconda guerra mondiale e personali dell'autore[2]. Il racconto mette al centro la "donna", nel suo potenziale di ispirazione poetica e taumaturgica, così come avevano fatto Gérard de Nerval e Jules Michelet, con riferimenti a Mélusine come figura femminile di donna-bambina "su cui il tempo non fa presa"[3], a Osiride e ai misteri eleusini. Nei testi aggiunti, in particolare in Lumière noire[4], torna a parlare di Iside e delle religioni misteriche, sostenendo sempre la donna quale "mediatrice" mitica, cosa che è stata successivamente contestata dal femminismo[5].
Vi è tuttavia nel libro una tensione poetica che è stata considerata un percorso iniziatico nei confronti della donna, così come era già partito in Nadja (1928) e si era sviluppato in L'Amour fou (1937), attraverso un immaginario surrealista mai venuto a mancare a uno dei fondatori (e forse al principale esponente) del movimento culturale che ha messo l'amore e il sogno al centro della liberazione umana.

Note
- ^ ISBN 88-7042-704-8
- ^ cfr. l'Introduzione all'ed. it. citata, p. 6.
- ^ sono parole di Breton, cfr. ivi, p. 49.
- ^ In realtà questo già apparso su "Le Monde libre", I, 2, dicembre 1943.
- ^ cfr. per esempio, Simone de Beauvoir, Il secondo sesso (1949), tr. it. Il Saggiatore, 1961.
Bibliografia
- Suzanne Lamy, Hermétisme et poésie dans Arcane 17, Montréal U.P., 1977
- Georges Mary, Mélusine ou le lieu d'un change. La dynamique des figures dans "Arcane 17", su "Poétique", 60, novembre 1984, pp. 489-98.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Atelier André Breton archivio contenente materiali sul libro
- pagina sul sito del Ministère de la Culture et de la Communication