Fernando Couto
Fernando Manuel Silva Couto OIH, noto più semplicemente come Fernando Couto (Espinho, 2 agosto 1969), è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore portoghese, di ruolo difensore.
Fernando Couto | ||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 184 cm | |||||||||||||||||||||||||||
Peso | 81 kg | |||||||||||||||||||||||||||
Calcio ![]() | ||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex difensore) | |||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2008 - giocatore | |||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 31 luglio 2013 | ||||||||||||||||||||||||||||
Biografia
Ha otto fratelli.[1]
Caratteristiche tecniche
Giocatore
Difensore centrale forte nel gioco aereo, deciso sui contrasti e veloce nel far ripartire l'azione, al Porto era abituato a giocare a zona, ma con l'arrivo in Italia è stato costretto ad abituarsi ad avere dietro un libero.[1] Talvolta è stato schierato come esterno di centrocampo nel 3-5-2 di Nevio Scala.[2]
Carriera
Giocatore
Club
Cresce calcisticamente nel FC Porto e debutta in prima squadra all'età di 19 anni. Dopo cinque stagioni da titolare nel Porto, nel giugno del 1994 approda in Italia, al Parma[3] per 4,9 miliardi di lire[4] firmando un triennale,[5] con cui debutta in Serie A il 4 settembre 1994 in Parma-Cremonese (2-0). Alla prima stagione in Italia realizza 4 reti in 27 presenze. Inizialmente non è abituato alla preparazione fisica della società italiana.[1]
Alla prima stagione a Parma conquista una Coppa UEFA. Il 25 settembre 1995, durante una sfida di Coppa delle Coppe contro il Teuta, s'infortuna alla clavicola.[6]
Nell'agosto del 1996 viene acquistato dal Barcellona, società con la quale firma un quadriennale,[7] in cambio di circa 5 miliardi,[8][9] giocando 44 presenze in due stagioni nella Liga.
Nel luglio del 1998 ritorna quindi in Italia, alla Lazio di Sven-Göran Eriksson,[10] nella trattativa che porta a Roma anche il compagno Blaugrana Iván de la Peña in cambio di circa 28 miliardi di lire[11] (il cartellino di Couto costò circa 3,4 milioni di euro odierni). In sette stagioni con la maglia biancoceleste conquista uno scudetto nella stagione 1999-2000, una Coppa delle Coppe, due Coppe Italia, una Supercoppa UEFA e due Supercoppe italiane.
Durante il periodo alla Lazio, Couto è protagonista anche di diverse risse con compagni di squadra,[12][13][14] tifosi[15] e avversari.[13][14][16] tifosi[15] e avversari.[17]
Il 28 gennaio 2001 viene trovato positivo al nandrolone, in seguito ai controlli anti-doping effettuati dopo l'incontro vinto per 4-1 sulla Fiorentina.[18] Le positività delle controanalisi[19], portano la CAF a comminare inizialmente una squalifica di dieci mesi al calciatore,[20] poi scontata a quattro mesi.[21][22] Couto, sempre dichiaratosi innocente, giustificò la presenza di nandrolone dicendo che era presente nello shampoo che usava.[23][24][25] poi scontata a quattro mesi.[21][22] Couto, sempre dichiaratosi innocente, giustificò la presenza di nandrolone dicendo che era presente nello shampoo che usava.[26][27][28] Nel 2007 è condannato a quattro mesi di detenzione e a € 4.000 di multa.[29]
Nella stagione 2004-2005 riceve la fascia di capitano da Paolo Negro, diventando uno dei leader della società e decidendo anche di tagliarsi lo stipendio (da 2,2 milioni a 450 mila euro).[30] Nel maggio del 2005 s'infortuna, rimanendo fuori dai terreni di gioco per quasi tre settimane.[31]
Nel 2005-2006, dopo dieci anni, torna al Parma a parametro zero,[32] dove colleziona 23 presenze in Serie A. Durante la stagione 2006-2007, colleziona 23 presenze impreziosite anche da una rete.
Nella stagione successiva il Parma retrocede in Serie B e il difensore portoghese, dopo aver totalizzato 17 presenze in campionato, si ritrova senza contratto.[33] Il 31 ottobre del 2007 è punito con una squalifica di tre giorni, col l'aiuto della prova TV, per aver sputato verso Erjon Bogdani.[34] Il 16 aprile del 2008 riceve una squalificata per quattro giornate di campionato e una multa pari a € 5.000 per aver tirato un pugno a Giorgio Chiellini e in seguito anche per aver applaudito ironicamente l'arbitro durante Juventus-Parma (grazie alla prova TV).[35]
Nell'estate del 2008 Couto decide di ritirarsi dal calcio giocato.
Nazionale
Con la Nazionale disputa il Campionato europeo di calcio 2000 (eliminati in semifinale dalla Francia), e da capitano i Mondiali di calcio nippo-coreani del 2002 e il Campionato europeo di calcio 2004, dove il Portogallo arrivò in finale contro la Grecia e perse. Dopo questa partita da l'addio alla Nazionale.
È il secondo calciatore portoghese, dopo Luis Figo, ad aver totalizzato più presenze nella sua nazionale: 110.
Allenatore e dirigente
Dal 2009 ha intrapreso la carriera di dirigente sportivo, divenendo prima membro dirigenziale della Federazione portoghese, poi ricoprendo dall'anno successivo il ruolo di direttore sportivo dello Sporting Braga,[36][37] che giunge con Domingos Paciência fino in finale dell'Europa League.
Dopo aver intrapreso nel Braga la carriera manageriale, Couto si cimenta nella stessa società portoghese nel ruolo di vice allenatore a partire dall'estate del 2012, andando ad affiancare il tecnico José Peseiro. Dopo il cambio dell'allenatore resta nello staff di Jesualdo Ferreira.
Palmarès
Giocatore
Club
Competizioni nazionali
- Barcellona: 1997-1998
- Barcellona: 1996
- Lazio: 1999-2000
- Coppa Italia: 2
Competizioni internazionali
- Coppa UEFA: 1
- Parma: 1994-1995
- Porto: 1987
Onorificenze
Note
- ^ a b c Couto a testa alta 'mi rispetterete', in La Repubblica, 27 luglio 1994. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Luca Valdisseri, Una papera non ferma il Parma, in Corriere della Sera, 24 ottobre 1994. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale ).
- ^ Affare Couto, Parma chiude, in La Repubblica, 22 giugno 1994. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 11 (1994-1995), Panini, 16 luglio 2012, p. 10.
- ^ Couto è del Parma, Napoli prende Cruz, in Il Corriere della Sera, 22 giugno 1994. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale ).
- ^ Mario Gherarducci, Il Parma fa gol, il Teuta fa male, in Il Corriere della Sera, 25 settembre 1995. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale ).
- ^ Calcio news, in La Repubblica, 25 agosto 1996. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Emilio Marrese, Ricco e umiliato Parma cancella il gruppo storico, in La Repubblica, 30 agosto 1996. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Calcio. Couto al Barcellona, in Il Corriere della Sera, 27 agosto 1996. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale ).
- ^ Buddha arriva Formello impazza, in La Repubblica, 9 luglio 1998. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Ronaldo chiama e de la Peña risponde..., in La Repubblica, 19 giugno 1998. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Rissa Mancini-Couto, allenamento sospeso, in Il Corriere della Sera, 27 febbraio 1999. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ a b Franco Melli, Lazio: anticipo con rissa Simeone-Couto. Roma: Nakata rifinitore, in Il Corriere della Sera, 22 gennaio 2000. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ a b Franco Melli, Risse, accuse, insulti: il Portogallo insegue tre punti per dimenticare, in Il Corriere della Sera, 14 giugno 1996. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ a b Giuseppe Toti e Stefano Petrucci, Il derby mette i tifosi contro la Lazio, in Il Corriere della Sera, 23 novembre 1999. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Rissa Mancini-Couto, allenamento sospeso, in Il Corriere della Sera, 27 febbraio 1999. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale ).
- ^ Giancarla Ghisi, Morfeo rilancia il Parma Livorno sempre più giù, in Il Corriere della Sera, 29 ottobre 2007. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Doping, Lazio nei guai positivo Fernando Couto, in La Repubblica, 28 gennaio 2001. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Le controanalisi confermano: Couto positivo al doping, in La Repubblica, 21 aprile 2001. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Fabio Monti, Nandrolone: 10 mesi a Couto e controlli a sorpresa per tutti, in Il Corriere della Sera, 21 luglio 2001. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ a b Caf, la sentenza: quattro mesi a Couto, Davids e agli altri, in La Repubblica, 6 settembre 2001. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ a b Pietro Pinelli, Couto può giocare: "Finito un incubo", in Il Corriere della Sera, 7 settembre 2001. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Carlo D'Amicis, Un portoghese per il futuro: il sogno si chiama Rui Costa, in Il Corriere della Sera, 11 aprile 2001. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Giuseppe Toti, Il Parma difende Blasi Una lozione per capelli, in Il Corriere della Sera, 17 ottobre 2003. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Fabio Monti, Nandrolone: 10 mesi a Couto e controlli a sorpresa per tutti, in Il Corriere della Sera, 21 luglio 2001. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale ).
- ^ Carlo D'Amicis, Un portoghese per il futuro: il sogno si chiama Rui Costa, in Il Corriere della Sera, 11 aprile 2001. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Giuseppe Toti, Il Parma difende Blasi Una lozione per capelli, in Il Corriere della Sera, 17 ottobre 2003. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Roberto Perrone, Dal ginseng al sesso, le bugie celebri, in Il Corriere della Sera, 31 luglio 2008. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Calcio, doping: Couto condannato a 4 mesi, in La Repubblica, 2 aprile 2007. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Pietro Pinelli, Couto con tre reti il bomber a sorpresa, in Il Corriere della Sera, 8 novembre 2004. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Pietro Pinelli, Couto con tre reti il bomber a sorpresa, in Il Corriere della Sera, 8 novembre 2004. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale ).
- ^ Calcio, Parma: visite mediche per Fernando Couto, in La Repubblica, 6 settembre 2005. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Salvatori apre agli svincolati, in La Repubblica, 19 novembre 2008. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ Lo sputo a Bogdani costa a Couto tre giornate di stop Respinto il ricorso, in Il Corriere della Sera, 31 ottobre 2007. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale ).
- ^ Parma, la B è più vicina Couto quattro giornate fuori, Corradi infortunato, in La Repubblica, 16 aprile 2008. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ (PT) FERNANDO COUTO È MANAGER DO SC BRAGA, su scbraga.pt, 19 giugno 2010.
- ^ UFFICIALE: Fernando Couto nuovo ds dello Sporting Braga, tuttomercatoweb.com, 21 giugno 2010. URL consultato il 20 settembre 2010.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (DE, EN, IT) Fernando Couto, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (EN, RU) Fernando Couto, su EU-Football.info.
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