Fernando Couto

dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore portoghese

Fernando Manuel Silva Couto OIH, noto più semplicemente come Fernando Couto (Espinho, 2 agosto 1969), è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore portoghese, di ruolo difensore.

Fernando Couto
Couto nel 2011
NazionalitàPortogallo (bandiera) Portogallo
Altezza184 cm
Peso81 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore)
Termine carriera2008 - giocatore
Carriera
Giovanili
19??-19??Lusitânia
1986-1987Porto
Squadre di club1
1987-1988Porto1 (0)
1988-1989Famalicão0 (0)
1989-1990Académica28 (3)
1990-1994Porto106 (10)
1994-1996Parma39 (4)
1996-1998Barcellona44 (0)
1998-2005Lazio145 (9)
2005-2008Parma63 (1)
Nazionale
1989Portogallo (bandiera) Portogallo U-204 (0)
1989-1990Portogallo (bandiera) Portogallo U-216 (1)
1990-2004Portogallo (bandiera) Portogallo110 (8)
Carriera da allenatore
2012-2014BragaVice
Palmarès
 Mondiali di calcio Under-20
OroArabia Saudita 1989
 Europei di calcio
ArgentoPortogallo 2004
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 31 luglio 2013

Biografia

Ha otto fratelli.[1]

Caratteristiche tecniche

Giocatore

Difensore centrale forte nel gioco aereo, deciso sui contrasti e veloce nel far ripartire l'azione, al Porto era abituato a giocare a zona, ma con l'arrivo in Italia è stato costretto ad abituarsi ad avere dietro un libero.[1] Talvolta è stato schierato come esterno di centrocampo nel 3-5-2 di Nevio Scala.[2]

Carriera

Giocatore

Club

 
Couto nel 1994, ai tempi del suo primo periodo al Parma.

Cresce calcisticamente nel FC Porto e debutta in prima squadra all'età di 19 anni. Dopo cinque stagioni da titolare nel Porto, nel giugno del 1994 approda in Italia, al Parma[3] per 4,9 miliardi di lire[4] firmando un triennale,[5] con cui debutta in Serie A il 4 settembre 1994 in Parma-Cremonese (2-0). Alla prima stagione in Italia realizza 4 reti in 27 presenze. Inizialmente non è abituato alla preparazione fisica della società italiana.[1]

Alla prima stagione a Parma conquista una Coppa UEFA. Il 25 settembre 1995, durante una sfida di Coppa delle Coppe contro il Teuta, s'infortuna alla clavicola.[6]

Nell'agosto del 1996 viene acquistato dal Barcellona, società con la quale firma un quadriennale,[7] in cambio di circa 5 miliardi,[8][9] giocando 44 presenze in due stagioni nella Liga.

 
Couto in gialloblù, alle prese con lo juventino Vialli nella finale di ritorno della Coppa UEFA 1994-1995.

Nel luglio del 1998 ritorna quindi in Italia, alla Lazio di Sven-Göran Eriksson,[10] nella trattativa che porta a Roma anche il compagno Blaugrana Iván de la Peña in cambio di circa 28 miliardi di lire[11] (il cartellino di Couto costò circa 3,4 milioni di euro odierni). In sette stagioni con la maglia biancoceleste conquista uno scudetto nella stagione 1999-2000, una Coppa delle Coppe, due Coppe Italia, una Supercoppa UEFA e due Supercoppe italiane.

Durante il periodo alla Lazio, Couto è protagonista anche di diverse risse con compagni di squadra,[12][13][14] tifosi[15] e avversari.[13][14][16] tifosi[15] e avversari.[17]

Il 28 gennaio 2001 viene trovato positivo al nandrolone, in seguito ai controlli anti-doping effettuati dopo l'incontro vinto per 4-1 sulla Fiorentina.[18] Le positività delle controanalisi[19], portano la CAF a comminare inizialmente una squalifica di dieci mesi al calciatore,[20] poi scontata a quattro mesi.[21][22] Couto, sempre dichiaratosi innocente, giustificò la presenza di nandrolone dicendo che era presente nello shampoo che usava.[23][24][25] poi scontata a quattro mesi.[21][22] Couto, sempre dichiaratosi innocente, giustificò la presenza di nandrolone dicendo che era presente nello shampoo che usava.[26][27][28] Nel 2007 è condannato a quattro mesi di detenzione e a € 4.000 di multa.[29]

Nella stagione 2004-2005 riceve la fascia di capitano da Paolo Negro, diventando uno dei leader della società e decidendo anche di tagliarsi lo stipendio (da 2,2 milioni a 450 mila euro).[30] Nel maggio del 2005 s'infortuna, rimanendo fuori dai terreni di gioco per quasi tre settimane.[31]

Nel 2005-2006, dopo dieci anni, torna al Parma a parametro zero,[32] dove colleziona 23 presenze in Serie A. Durante la stagione 2006-2007, colleziona 23 presenze impreziosite anche da una rete.

Nella stagione successiva il Parma retrocede in Serie B e il difensore portoghese, dopo aver totalizzato 17 presenze in campionato, si ritrova senza contratto.[33] Il 31 ottobre del 2007 è punito con una squalifica di tre giorni, col l'aiuto della prova TV, per aver sputato verso Erjon Bogdani.[34] Il 16 aprile del 2008 riceve una squalificata per quattro giornate di campionato e una multa pari a € 5.000 per aver tirato un pugno a Giorgio Chiellini e in seguito anche per aver applaudito ironicamente l'arbitro durante Juventus-Parma (grazie alla prova TV).[35]

Nell'estate del 2008 Couto decide di ritirarsi dal calcio giocato.

Nazionale

Con la Nazionale disputa il Campionato europeo di calcio 2000 (eliminati in semifinale dalla Francia), e da capitano i Mondiali di calcio nippo-coreani del 2002 e il Campionato europeo di calcio 2004, dove il Portogallo arrivò in finale contro la Grecia e perse. Dopo questa partita da l'addio alla Nazionale.

È il secondo calciatore portoghese, dopo Luis Figo, ad aver totalizzato più presenze nella sua nazionale: 110.

Allenatore e dirigente

Dal 2009 ha intrapreso la carriera di dirigente sportivo, divenendo prima membro dirigenziale della Federazione portoghese, poi ricoprendo dall'anno successivo il ruolo di direttore sportivo dello Sporting Braga,[36][37] che giunge con Domingos Paciência fino in finale dell'Europa League.

Dopo aver intrapreso nel Braga la carriera manageriale, Couto si cimenta nella stessa società portoghese nel ruolo di vice allenatore a partire dall'estate del 2012, andando ad affiancare il tecnico José Peseiro. Dopo il cambio dell'allenatore resta nello staff di Jesualdo Ferreira.

Palmarès

Giocatore

Club

Competizioni nazionali
Porto: 1991-1992, 1992-1993
Porto: 1990-1991, 1993-1994
Porto: 1991, 1993, 1994
Barcellona: 1997-1998
Barcellona: 1996-1997, 1997-1998
Barcellona: 1996
Lazio: 1999-2000
Lazio: 1999-2000, 2003-2004
Lazio: 1998, 2000
Competizioni internazionali
Parma: 1994-1995
Barcellona: 1996-1997
Lazio: 1998-1999
Porto: 1987
Barcellona: 1997
Lazio: 1999
Porto: 1987

Onorificenze

Note

  1. ^ a b c Couto a testa alta 'mi rispetterete', in La Repubblica, 27 luglio 1994. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  2. ^ Luca Valdisseri, Una papera non ferma il Parma, in Corriere della Sera, 24 ottobre 1994. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale).
  3. ^ Affare Couto, Parma chiude, in La Repubblica, 22 giugno 1994. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  4. ^ Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 11 (1994-1995), Panini, 16 luglio 2012, p. 10.
  5. ^ Couto è del Parma, Napoli prende Cruz, in Il Corriere della Sera, 22 giugno 1994. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale).
  6. ^ Mario Gherarducci, Il Parma fa gol, il Teuta fa male, in Il Corriere della Sera, 25 settembre 1995. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale).
  7. ^ Calcio news, in La Repubblica, 25 agosto 1996. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  8. ^ Emilio Marrese, Ricco e umiliato Parma cancella il gruppo storico, in La Repubblica, 30 agosto 1996. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  9. ^ Calcio. Couto al Barcellona, in Il Corriere della Sera, 27 agosto 1996. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale).
  10. ^ Buddha arriva Formello impazza, in La Repubblica, 9 luglio 1998. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  11. ^ Ronaldo chiama e de la Peña risponde..., in La Repubblica, 19 giugno 1998. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  12. ^ Rissa Mancini-Couto, allenamento sospeso, in Il Corriere della Sera, 27 febbraio 1999. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  13. ^ a b Franco Melli, Lazio: anticipo con rissa Simeone-Couto. Roma: Nakata rifinitore, in Il Corriere della Sera, 22 gennaio 2000. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  14. ^ a b Franco Melli, Risse, accuse, insulti: il Portogallo insegue tre punti per dimenticare, in Il Corriere della Sera, 14 giugno 1996. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  15. ^ a b Giuseppe Toti e Stefano Petrucci, Il derby mette i tifosi contro la Lazio, in Il Corriere della Sera, 23 novembre 1999. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  16. ^ Rissa Mancini-Couto, allenamento sospeso, in Il Corriere della Sera, 27 febbraio 1999. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale).
  17. ^ Giancarla Ghisi, Morfeo rilancia il Parma Livorno sempre più giù, in Il Corriere della Sera, 29 ottobre 2007. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  18. ^ Doping, Lazio nei guai positivo Fernando Couto, in La Repubblica, 28 gennaio 2001. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  19. ^ Le controanalisi confermano: Couto positivo al doping, in La Repubblica, 21 aprile 2001. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  20. ^ Fabio Monti, Nandrolone: 10 mesi a Couto e controlli a sorpresa per tutti, in Il Corriere della Sera, 21 luglio 2001. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  21. ^ a b Caf, la sentenza: quattro mesi a Couto, Davids e agli altri, in La Repubblica, 6 settembre 2001. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  22. ^ a b Pietro Pinelli, Couto può giocare: "Finito un incubo", in Il Corriere della Sera, 7 settembre 2001. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  23. ^ Carlo D'Amicis, Un portoghese per il futuro: il sogno si chiama Rui Costa, in Il Corriere della Sera, 11 aprile 2001. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  24. ^ Giuseppe Toti, Il Parma difende Blasi Una lozione per capelli, in Il Corriere della Sera, 17 ottobre 2003. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  25. ^ Fabio Monti, Nandrolone: 10 mesi a Couto e controlli a sorpresa per tutti, in Il Corriere della Sera, 21 luglio 2001. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale).
  26. ^ Carlo D'Amicis, Un portoghese per il futuro: il sogno si chiama Rui Costa, in Il Corriere della Sera, 11 aprile 2001. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  27. ^ Giuseppe Toti, Il Parma difende Blasi Una lozione per capelli, in Il Corriere della Sera, 17 ottobre 2003. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  28. ^ Roberto Perrone, Dal ginseng al sesso, le bugie celebri, in Il Corriere della Sera, 31 luglio 2008. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  29. ^ Calcio, doping: Couto condannato a 4 mesi, in La Repubblica, 2 aprile 2007. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  30. ^ Pietro Pinelli, Couto con tre reti il bomber a sorpresa, in Il Corriere della Sera, 8 novembre 2004. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  31. ^ Pietro Pinelli, Couto con tre reti il bomber a sorpresa, in Il Corriere della Sera, 8 novembre 2004. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale).
  32. ^ Calcio, Parma: visite mediche per Fernando Couto, in La Repubblica, 6 settembre 2005. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  33. ^ Salvatori apre agli svincolati, in La Repubblica, 19 novembre 2008. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  34. ^ Lo sputo a Bogdani costa a Couto tre giornate di stop Respinto il ricorso, in Il Corriere della Sera, 31 ottobre 2007. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale).
  35. ^ Parma, la B è più vicina Couto quattro giornate fuori, Corradi infortunato, in La Repubblica, 16 aprile 2008. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  36. ^ (PT) FERNANDO COUTO È MANAGER DO SC BRAGA, su scbraga.pt, 19 giugno 2010.
  37. ^ UFFICIALE: Fernando Couto nuovo ds dello Sporting Braga, tuttomercatoweb.com, 21 giugno 2010. URL consultato il 20 settembre 2010.

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