Retimo

comune greco sull'isola di Creta
Versione del 4 dic 2016 alle 12:58 di Wiskandar (discussione | contributi) (riformulaz. incipit, aggiornam. dati)
Disambiguazione – Se stai cercando l'unità periferica, vedi Retimo (unità periferica).

Rètimo (anticamente anche Rettimo; in greco Ρέθυμνο?, Réthimno, in turco Resmo) è un comune della Grecia situato lungo la costa settentrionale dell'isola di Creta. Capoluogo dell'omonima unità periferica, con 32.468 abitanti è la terza città dell'isola per popolazione e una delle sue principali mete turistiche.

Rethymno
comune
Ρέθυμνο
Rethymno – Veduta
Rethymno – Veduta
Localizzazione
StatoGrecia (bandiera) Grecia
PeriferiaCreta
Unità perifericaRetimno
Territorio
Coordinate35°22′08″N 24°28′26″E
Altitudine10 m s.l.m.
Superficie396 km²
Abitanti42 272 (2001)
Densità106,75 ab./km²
FrazioniPigi
Altre informazioni
Cod. postale7241 00
Prefisso28310
Fuso orarioUTC+2
TargaPE e PH
Cartografia
Mappa di localizzazione: Grecia
Rethymno
Rethymno
Rethymno – Mappa
Rethymno – Mappa
Sito istituzionale

A seguito della riforma amministrativa detta Programma Callicrate (in vigore dal gennaio 2011[1]), che ha abolito le prefetture e accorpato numerosi comuni, Retimo è ora capoluogo di un comune con un'estensione di 397 km² e 55.525 abitanti. La città è sede universitaria e uno dei principali poli culturali dell'isola.

Geografia fisica

La città di Retimo è situata nella metà occidentale di Creta lungo la costa del Mar Egeo, 140 km ad ovest di Candia e 65 km ad est della Canea. Il nucleo antico dell'abitato, sviluppatosi sotto le pendici di un'antica acropoli poi fortificata dai veneziani, è raccolto attorno ad un porticciolo dal quale si estende verso est un ampio litorale sabbioso costellato di strutture alberghiere e turistiche. Il tessuto urbano del centro storico, piuttosto ben conservato e largamente pedonalizzato, mantiene un carattere pittoresco grazie alla compresenza di calli e portali di impronta veneziana e di moschee e minareti dell'epoca ottomana.

Storia

Dell'antica Rethymno che occupava il sito dell'odierna si hanno scarse informazioni. Scavi archeologici hanno dimostrato che la città coniava proprie monete in periodo ellenistico, il che fa supporre che fosse dedita a floridi commerci. Alcuni scrittori del III secolo d.C. fanno riferimento alla città e ad un suo tempio dedicato ad Artemide. Nulle sono le informazioni nel successivo periodo bizantino cosicché occorre aspettare gli anni della dominazione veneziana per avere le prime notizie certe.
Sappiamo che qui aveva la sua sede un rettore il quale rispondeva al duca che risiedeva a Candia (l'odierna Heraklion).

 
La fortezza

Nel secolo XVI la presenza ottomana si fece minacciosa e si provvedeva alla costruzione di mura di cinta disegnate dall'architetto Michele Sanmicheli. L'opera non valse a impedire saccheggi successivi di pirati saraceni . Nel 1571 Rethymno fu data alle fiamme. In conseguenza di questi nefasti eventi i Veneziani provvedevano ad ampliare il vecchio castello che sorgeva sul promontorio. La fortezza era destinata ad accogliere l'amministrazione ed il presidio militare. Contemporaneamente la città acquisiva uno stile italiano. Fu costruita la piazza centrale, il corso, la loggia.
Il 29 settembre 1646 le truppe di pascià Hussein la cinsero d'assedio costringendola alla resa il 13 novembre 1646. Gli Ottomani vi rimasero fino al 1897, anno in cui Creta fu costituita a stato autonomo sotto la giurisdizione formale della Sublime porta. I nuovi invasori alterarono alquanto il carattere rinascimentale di Rethymno: le chiese furono trasformate in moschee, si elevarono minareti, le antiche case dei patrizi veneziani furono adattate al gusto dei nuovi padroni.
Nel 1913 Rethymno e tutta Creta fu annessa allo stato greco. Nel 1924 in seguito al Trattato di Losanna, Grecia e Turchia procedevano ad uno scambio di popolazioni e la consistente comunità turca della città fu sostituita da Greci dell'Asia minore. Durante la II guerra mondiale Rethymno, come altre città della costa settentrionale fu duramente bombardata dalla Luftwaffe in previsione di uno sbarco delle truppe tedesche che avvenne nel maggio 1941 seguito dalla Battaglia di Creta. Gli anni del dopoguerra furono particolarmente duri per Rethymno. La corrente elettrica giunse solo nel 1960. Solo il turismo, sviluppatosi continuamente a partire dal 1970, riuscì a sollevare le sorti di Rethymno.

 
Vista panoramica di Rethymno

Monumenti e luoghi d'interesse

  • La fortezza veneziana si erge su un promontorio ad ovest del porto. Fu costruita tra il 1573 e il 1582. Al suo interno vi sono vari edifici e la cattedrale di San Nicola trasformata successivamente in moschea.
  • La porta Guora era la porta principale delle mura del XVI secolo. Da qui una strada conduceva alla piazza principale.
  • La loggia veneziana fu costruita nel XVI secolo. Ha forma quadrata con tre archi su ogni lato. In epoca ottomana fu convertita in moschea.
  • La fontana Rimondi ornata da capitelli corinzi, il cui aspetto attuale risale al rifacimento del 1628; il nome deriva dall'allora governatore Alvise Rimondi
  • Il museo archeologico espone reperti provenienti da scavi archeologici nel territorio della prefettura di Rethymno.
  • La cattedrale ortodossa di Rethymno, architettura moderna del 1956. Di particolare rilievo la torre del 1844.

Dintorni

  • Caratteristico il villaggio di Chromonastiri sito a 11 km dalla città.
  • Chiesa e monastero della Vergine Maria a Myriokefala.
  • Villaggio di Roussospiti a 9 km a sud-est, con le sue case veneziane
  • Amnatos, villaggio a 17 km dal capoluogo.
  • Necropoli di Armeni, tra le più grandi dell'isola.
  • Maroulas, villaggio tradizionale in stile veneziano 10 km a sud-est della città.
  • Roustika, villaggio a 21 km dal capoluogo.

Note

  1. ^ Programma Callicrate (PDF), su kedke.gr. URL consultato il 4 aprile 2011.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN132512127 · LCCN (ENn79091243 · GND (DE4274296-1 · BNF (FRcb12460127p (data) · J9U (ENHE987007550346705171
  Portale Grecia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Grecia