Mauro Chessa
Biografia
Nasce a Torino nel 1933 da una famiglia di artisti il nonno è Carlo Chessa noto incisore il padre Gigi Chessa pittore fu uno dei fondatori del gruppo de i Sei di Torino. Inizia la sua attività espositiva nel 1954 partecipando ad una collettiva Undici giovani pittori di Torino. La sua pittura da un iniziale adesione al realismo esistenziale e dopo un periodo in cui è influenzato dall'action painting si evolve verso la figurazione, una figurazione che dopo un iniziale influenza di Bacon, evidente nelle opere dei primi anni 60'[1],diventa sempre più personale caratterizzata da una forte carica espressiva e narrativa [2]. alla fine degli anni 60 sospende la sua pittura per dedicarsi al cinema d'animazione riprenderà a dipingere dopo il 1974. In occasione di una mostra alla galleria Gian Ferrari di Milano nel 1979 lo scrittore Giovanni Arpino, proprio a sottolineare il carattere narrativo del lavoro di Chessa, scrive "Chessa ebbe ragione nel tacere. Doveva riscoprire le ragioni del narrare"
Nel 2010 riceve il premio Cesare Pavese di Pittura Una Vita per l'Arte con la seguente motivazione: "L’intenso e poliedrico percorso artistico sviluppato da Mauro Chessa, quale esponente della cultura visiva che dal secondo ‘900 è approdata al nuovo millennio, esprime il senso di una ricerca sempre alta nei contenuti, risolta attraverso una figurazione di elevata qualità espressiva" [3].
Mostre
Partecipa a due edizioni della Biennale di Venezia quelle del 1956 e del 1958 [4], alla IX Quadriennale di Roma[5] e alla Mostra d'Arte Contemporanea Torre Pellice. Partecipa inoltre a molte colletive in sedi istituzionali prestigiose quali la mostra L'immagine e il suo doppio Ricerca della pittura internazionale contemporanea fra realtà fisica e metafisica mostra che si è svolta presso il Palazzo Bagatti Valsecchi a Milano nel 1984, in seguito in altre sedi, a cura di Floriano de Santi [6], alle mostre Paesaggio senza territorio e La Natura morta nell'arte italiana del Novecento che si sono svolte nel castello Estense di Mesola nel 1986 e nel 1987 a cura di Vittorio Sgarbi [7] [8], la mostra itinerante Figure della pittura. Arte in Italia 1956-1968 curata da Marco Goldin che si è svolta in varie sedi tra il 1995 e il 1996 tra cui Treviso Ca' dei Carraresi, Palazzo Sarcinelli (Conegliano), Palazzo Foscolo Oderzo [9]. Inoltre a molte importanti collettive sulla pittura post bellica piemontese tra cui occorre ricordare nel 2009 la mostra patrocinata dal consiglio regionale del Piemonte che si è svolta a Palazzo Lascaris sede della regione dal titolo Alle Radici Della Democrazia testimonianze d'arte [10]; nel 2012 la mostra gli anni del boom dalla ricostruzione alla contestazione pittura in Piemonte dal 1946 al 1968 che si è svolta nel 2012 a Palazzo Mathis a Bra.
La sua opera è stata oggetto di molte mostre antologiche e personali realizzate in sedi istituzionali e fondazioni tra cui occorre ricordare la mostra del 1990 che il centro culturale di Valenza gli dedica dal titolo Mauro Chessa: il mestiere del pittore [11]; l'antologica che, a cura del professore Marco Rosci la Regione Piemonte in collaborazione con la Bolaffi nel 2001 gli dedica nella sala Bolaffi di Torino dal titolo Mauro Chessa. La buccia delle cose [12]; la mostra nel 2015 presso la fondazione Bottari Lattes dal titolo Mauro Chessa New York, New York![13]; la mostra del 2016 che il comune di Asti e la fondazione Guglielmetti propongono nella sede espositiva di Palazzo Alfieri ad Asti dal titolo Mauro Chessa "La grande mela"[14].
Musei ed installazioni pubbliche
Una sua opera Interno d'automobile del 1965 è conservata nel Museo del Novecento di Firenze [15], una sua opera I Santi Grato e Maurizio è inserita nel percorso espositivo del Museo d'Arte Contemporanea all'Aperto di Maglione [16], Nel 2004 il comune di Alba gli commissiona due grandi tele 3 metri x 6 intitolate Partigiani nella notte e i 24 giorni di Alba collocate in maniera permanente nello scalone monumentale del comune [17], La città di Torino e la fondazione Torino Musei commissionano a Mauro Chessa 6 lunette eseguite tra il 2006 e il 2007 che sono collocate nella storica galleria Umberto I e fanno parte del progetto di allestimento museale permanente della città di Torino intitolato Progetto the gate di Porta palazzo [18], nel 2016 diventa maestro del palio di Asti e ha l'incarico di disegnare il drappo [19]. Una curiosità è tra gli autori che hanno dipinto le insegne di antiche botteghe nel comune di Bossolasco [20].
Note
- ^ [in voce Mauro Chessa catalogo mostra gli anni del boom dalla ricostruzione alla contestazione pittura in Piemonte dal 1946 al 1968, catalogo mostra palazzo Mathis, 2012 Bra ]
- ^ [in catalogo arte moderna n. 33, Mondadori, Milano 1997]
- ^ [in comunicato stampa premio http://www.centropavesiano-cepam.it/Comunicati/vincitori%20pittura.pdf]
- ^ [ in voce Mauro Chessa catalogo mostra gli anni del boom dalla ricostruzione alla contestazione pittura in Piemonte dal 1946 al 1968, catalogo mostra palazzo Mathis, 2012 Bra ]
- ^ [ scheda Mauro Chessa quadriennale di Roma http://www.quadriennalediroma.org/arbiq_web/index.php?sezione=artisti&id=2440&ricerca=]
- ^ [in catalogo, ed. Grafis, Bologna 1984]
- ^ [in catalogo mostra Paesaggio senza territorio,Ed. Marotta 1986]
- ^ [ in catalogo, Mazzotta editore 1987]
- ^ [ in AA.VV.,Figure della pittura. Arte in Italia 1956-1968, Ed Electa, Milano 1995]
- ^ [1]
- ^ [in Mauro Chessa: il mestiere del pittore, pubblicazione a cura di Valenza : Centro comunale di cultura, Valenza 1990]
- ^ [ scheda exibart http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=3238]
- ^ [articolo la Stampa di Torino http://www.lastampa.it/2015/09/17/torinosette/primapagina/dal-la-new-york-di-mauro-chessa-a3awfM9Cz1x0bxPSiu2TXM/pagina.html]
- ^ [ in comune di Asti archivio eventi http://www.comune.asti.it/archivio6_eventi-in-agenda_0_2385_16_7.html]
- ^ [ scheda ufficiale museo http://www.museonovecento.it/collezioni/interno-dautomobile/]
- ^ [in sito ufficiale Regione Piemonte http://www.piemonteitalia.eu/it/gestoredati/dettaglio/99/itinerari/2089/musei-allaria-aperta.html ]
- ^ [ articolo La Repubblica 08 aprile 2004 http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/04/08/chessa-partigiani-per-il-comune-di-alba.to_000chessa.html]
- ^ [ scheda sito comune di Torino http://www.comune.torino.it/portapalazzo/ambienti/culturale/umberto/secondo/testi/cosa.pdf]
- ^ [scheda sito palio http://www.rionesanpaolo-asti.it/index.php?option=com_content&limitstart=15]
- ^ [ sito ufficiale comuen di Bossolasco http://www.bossolascolanghe.it/insegne-antiche-artisti-bossolasco.html]
Bibliografia parziale
a cura di Giovanni Arpino, Mauro Chessa, catalogo mostra Galleria Gian Ferrari, Milano 1979