Museo d'arte contemporanea di Alcamo

museo in Italia

Il Museo d'arte contemporanea di Alcamo è un museo civico, situato nella Piazza Ciullo di Alcamo, all'interno dell'ex Collegio dei Gesuiti, vicino alla monumentale Chiesa del Collegio dei Gesuiti. La sede espositiva, ampia quasi mille metri quadrati, è al primo piano; all’entrata, a piano terra, ci sono una sala accoglienza, una sala convegni (l'antica cappella dei Gesuiti) e un bookshop.

Museo d'arte contemporanea di Alcamo
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàAlcamo
IndirizzoPiazza Ciullo
Coordinate37°58′46.6″N 12°57′52.92″E
Caratteristiche
Tipoarcheologia, pittura, scultura, strumenti musicali
Collezionistatue, strumenti etno-musicali
Periodo storico collezionimoderno
Superficie espositiva1 000 
Istituzione2014
FondatoriComune di Alcamo
Apertura2014
ProprietàComune di Alcamo
GestioneComune di Alcamo
Sito web

Storia

 
Porticato dell'Ex Collegio dei Gesuiti

Il Museo è nato nel 2014 per volere dell'amministrazione comunale, allora guidata dal sindaco dott. Sebastiano Bonventre. Nell'ottobre dello stesso anno è stato realizzato l’ambizioso progetto del Creative Lab, un sistema integrato di servizi culturali teso a riqualificare lo spazio urbano e sostenere lo sviluppo territoriale; per questo progetto hanno collaborato insieme il Comune di Alcamo, l’Università di Palermo e le cooperative Agrigest e Nido d’Argento.[1]

Il 28 febbraio 2015, si è tenuta la mostra intitolata Art on loan ( cioè arte in prestito), in cui protagonisti sono stati Ciullo d’Alcamo, Serpotta e il ricamo; l'esposizione, curata dal direttore artistico Enzo Fiammetta, ha riempito il nuovo museo di opere di importanti musei, come la Fondazione Orestiadi di Gibellina, e di altre regioni italiane.

Il 30 maggio 2015, il nuovo museo ha presentato la mostra Ottocelle: il titolo si è ispirato alla configurazione stessa delle sale che erano le celle dell'ex convento dei Gesuiti. In mostra c'erano le opere dei quattro artisti italiani Elisa Nicolaci, Francesco De Grandi, Sergio Zavattieri e Luisa Mazza, vincitori del bando emanato dal comune di Alcamo, avente come scopo la promozione del territorio attraverso la produzione di opere site specific che oggi fanno parte del patrimonio del museo.[2]

Nel mese di ottobre 2016 è stato creato un nuovo allestimento del museo che ha partecipato alla XII Edizione della Giornata del Contemporaneo indetta dalla AMACI (Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani).

 
Sculture (gessi) di Nicola Rubino

Sale espositive

Il museo è suddiviso in varie sezioni: i reperti archeologici scoperti sul Monte Bonifato e nel Castello di Calatubo, le tele di Turi Simeti e Sergio Zavattieri, fino ai gessi di Nicola Rubino, e opere di altri autori.

In uno spazio adeguato, ma al momento con un numero di teche insufficienti, viene ospitata la preziosa collezione di strumenti etnico-musicali donati dal Maestro Fausto Cannone.[3]

Lato est

 
Untitled (il tavolo che racconta di Alcamo, 2015)

Ci sono queste 8 sale espositive:

  • Cella I: quattro tele (estroflessioni) del pittore Turi Simeti, esponente dello spazialismo, originario di Alcamo e trapiantato a Milano.
  • Cella III: Loredana Mannina, Untitled (il tavolo che racconta di Alcamo, 2015).
  • Cella IV: Elisa Nicolaci, Singolo. Un adattamento creativo (la parte dove dorme il ventre), 2015.
  • Rosario Bruno: Frammenti di memoria rinascimentale omaggio a Botticelli (1985-1994): bassorilievo
  • Luisa Mazza: Immagini di luce, 2015; opera formata da più moduli, le teche trasparenti custodiscono "gioielli di luce". È stata dedicata ad Alcamo, una città ricca di storia, di mare e di luce, con l'orgoglio di avere dato i natali a Cielo d'Alcamo, importantissimo riferimento per la Poesia di tutti i tempi.
  • Cella V: Sergio Zavattieri: Pictures from Alcamo (2015), 33 stereoscopie che fanno vivere un immaginario viaggio nel tempo passato.
  • Cella VI: Francesco Surdi Something from 2015, gesso e altri materiali: alla ricerca di frammenti di realtà.
  • Cella VII: Roberto Romano, Sedimenta (2015)
  • Cella VIII: Francesco De Grandi, I cartelli, 2015 (Omaggio a Don Gaspano Canino, puparo alcamese)

Lungo il corridoio sono esposte le seguenti opere:

  • due quadri di Sergio Zavattieri: Hemerocallis (2006) e Lilium candidum (2006), acquarelli.
  • due opere di Francesco Fontana: Vie geometriche a colore(2015), olio e tempere su tela.
  • due realizzazioni in ricamo, opera di abili ricamatrici locali.
 
Strumenti etno-musicali di Fausto Cannone
 
Strumenti etno-musicali di Fausto Cannone

Lato sud

Ci sono queste 8 sale espositive:

  • Reperti archeologici: prima e seconda stanza
  • Strumentazioni scientifiche: terza stanza
  • Nicola Rubino, sculture in gesso: quarta e quinta stanza
  • Strumenti etno-musicali: sesta e settima stanza
  • Aldo Sessa: I luoghi della memoria Garibaldina, litografie in quadricromia, prima stanza a destra

Ecco l’elenco delle opere di Nicola Rubino in esposizione:

  1. Bagnante faraonica
  2. Donna con colomba, realizzata in bronzo
  3. Mater Ecclesiae: eseguita in bronzo per il monastero di Via Vitellia a Roma
  4. Bassorilievo traforato (cm.82x73)
  5. Donna che si pettina (cm.82x73)
  6. Ragazza che si pettina
  7. Testa di Vittorio Emanuele III, realizzata in bronzo per la galleria Umberto I di Roma
  8. Dea bendata
  9. Uomo chino sul cane, composizione in bronzo
  10. Donna che tiene in braccio un agnello
  11. Coppia di cavalli, realizzata in terracotta per il comune di Venezia
  12. Donna che si pettina
  13. Donna con bambino sulle spalle, in bronzo
  14. Stele
  15. Altorilievo traforato (cm.36x38)
  16. Altorilievo traforato (cm.36x38)
  17. Madre col bambino sulle spalle, realizzato in bronzo
  18. Bassorilievo, con scene di vita agreste
  19. La giustizia, in bronzo, realizzata per il palazzo di giustizia di Bologna
  20. Testa di donna
  21. Donna che si pettina
  22. Gruppo scultoreo con cavallo alato
  23. Bassorilievo traforato
  24. Bassorilievo (realzzato in bronzo)
  25. Volto di donna (figura)

Il museo d'arte contemporanea di Alcamo è aperto tutti i giorni, domenica compresa, dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle ore 16,30 alle 19,30.

Note

Bibliografia

Collegamenti esterni

Voci correlate