Guerriera Guerrieri

bibliotecaria italiana (1902-1980)

Guerriera Guerrieri (Cortona, 26 settembre 1902Cortona, 1 novembre 1980) è stata una bibliotecaria e docente italiana. |Immagine = guerrieri.jpg

Biografia

nasce da Guerriero, funzionario di banca, e da Ida Dragoni insegnante. Frequenta il Ginnasio “Benedetti” della sua città natale per proseguire il liceo a Firenze dove il padre dirige la filiale della Banca Cortonese; il padre viene successivamente trasferito a Napoli, dove la figlia può ultimare il liceo e immatricolarsi alla Facoltà di Lettere. A Napoli consegue il diploma in Paleografia e dottrine archivistiche presso l’Archivio di Stato di Napoli e nel 1926 si laurea a pieni voti in Lettere classiche con una tesi su Francesco Benedetti da Cortona. Negli ultimi mesi del 1927 la giovane docente si avvicina al mondo del libro riordinando la biblioteca nel Palazzo Reale di Capodimonte e, grazie a questa esperienza, matura il proposito di abbandonare la didattica per dedicarsi al “mestiere” di bibliotecaria. Nel 1928 prende servizio come volontaria presso la Biblioteca Nazionale traslocata da poco a Palazzo Reale. Nel 1932 vince il concorso per l’ammissione nel ruolo delle biblioteche pubbliche governative entrando, il 26 febbraio 1933, nell’ organico della Nazionale. I primi anni del suo ufficio di bibliotecaria la vedono assegnata al reparto rari in cui riesce a ricostruire la fisionomia della “Vittorio Emanuele III” come parte viva e integrante della più generale storia culturale della città. Dal 1941 l’impegno della Guerrieri viene completamente assorbito dalla salvaguardia del patrimonio bibliografico – non solo di proprietà della Nazionale – minacciato dalla guerra. Dal marzo del 1942, in qualità di bibliotecaria capo e Soprintendente bibliografico, si occupa personalmente del trasporto dei materiali librari nei vari ricoveri individuati sul territorio. Mette in salvo dai bombardamenti manoscritti e incunaboli trasferendoli prima nel Monastero di Montevergine e poi nella Badìa di Loreto, ed estendendo e intensificando l’azione di protezione e difesa anche ad altri volumi che, con 1437 casse, furono portati in ricoveri fuori sede anche a Teano, a Calvi Risorta, a San Giorgio del Sannio e ad Aversa. La Guerrieri seppe opporsi con fermezza, prima ai Tedeschi che intendevano appropriarsi di parte del materiale, e poi alle truppe alleate che pure tentavano di prendere i libri siti nei ricoveri e che volevano requisire alcuni locali della Biblioteca Nazionale. Le trepidazioni, le speranze, i timori, le gioie di quegli anni rivivono nei contributi della Guerrieri in varie importanti riviste nazionali. Durante questi mesi turbolenti non trascura però il lavoro ordinario riuscendo a incamerare molti periodici e numerose pubblicazioni. Nel febbraio del 1945 la Biblioteca Nazionale riacquista tutto il materiale e riprende il pienamente il servizio pubblico. Anche Benedetto Croce, con sincera riconoscenza per le cure prestate alla sua biblioteca privata, le riserverà ammirevoli parole[1]. Nel 1947 la Guerrieri guadagna l’avanzamento a bibliotecaria Direttrice di 2ᵃ classe. Nominata nel Comitato direttivo del Centro nazionale per il Catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, implementa il catalogo alfabetico generale, confluito poi nel Primo catalogo collettivo delle biblioteche italiane. Collocata a riposo nell’ottobre del 1967 può continuare gli studi con relazioni e convegni, contributi in volumi collettanei oltre a saggi e articoli. Viene eletta socia dell’Accademia Pontaniana di Napoli, dell’Accademia Etrusca di Cortona, della Cosentina, dell’Accademia di belle arti di Napoli (Presidente dal 1973 al 1975), ecc. Direttrice, negli anni settanta, del Centro rete del Servizio nazionale di lettura; Presidente dall’AIB sezione Campania, Presidente onoraria dopo il forzato trasferimento a Cortona per le precarie condizioni di salute. Insignita della medaglia d’oro dal Ministero della Pubblica Istruzione quale benemerita della cultura.

Formazione professionale

Complementare alla sua opera di direttrice e soprintendente fu l’insegnamento ai bibliotecari, che ella riteneva “doveroso compito di chi dirige” [2].

A dimostrazione di come ritenesse la formazione uno dei compiti essenziali della Soprintendenza, in veste di soprintendente tenne ben 48 corsi in Campania e in Calabria tra il 1942 e il 1967. Continuò la sua opera di formazione professionale anche dopo il suo collocamento a riposo. Fu docente di Biblioteconomia presso la scuola di perfezionamento <post lauream per bibliotecari e Archivisti> dell’Università di Napoli e anche presso la Facoltà di Magistero dell’ Università degli Studi di Salerno, dal 1952 al 1972.

Opere

Sempre infaticabile, la Guerrieri realizza e diffonde, in ciclostilato, il “Bollettino delle nuove accessioni” per pubblicizzare trimestralmente le nuove acquisizioni (1957); redige la prefazione al primo volume del Catalogo dei manoscritti greci di Gino Pierleoni Pubblica le Linee di biblioteconomia e bibliografia (1971, 2ᵃ ed. 1973) a cui seguono le Nuove linee di biblioteconomia e bibliografia, con le nuove regole di catalogazione per autori. Nel 1974 pubblica La Biblioteca nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli, una monografia “istruttiva e suggestiva” citazione sorretta da una “documentazione di altissimo prestigio culturale” e monumento perenne della sua attività scientifica[3].

Vara una collana delle “Pubblicazioni della Soprintendenza bibliografica per la Campania e la Calabria”.

Alla formazione bibliotecaria dedica tre manuali, il primo dei quali è:

  • Guerriera Guerrieri, "Costituzione e vita di una biblioteca. Corso di preparazione all’ufficio di bibliotecario, Napoli, Sezione Editoriale GUF Mussolini, 1942, pp. 170.

che ebbe sette edizioni a partire dal 1942.

Nel 1971 pubblicò:

  • Guerriera Guerrieri, Linee di Biblioteconomia e bibliografia, Napoli, Guida, 1971, pp. 317.

Ultima fatica nel campo della letteratura professionale :

  • Guerriera Guerrieri, Breve guida per il bibliotecario della biblioteca pubblica, Napoli, Guida, 1974, pp. 230.

Note

  1. ^ Sedici lettere di Benedetto Croce (1943-1953 a cura di M.R. Vincenzo Romano
  2. ^ Maria Cecaro, Guerriera Guerrieri e la formazione professionale dei bibliotecari, in I quaderni della Biblioteca Nazionale di Napoli, IV, Napoli, industria tipografica artistica, maggio 1976, p. 23-26.
  3. ^ Massimo Fittipaldi, Un felice indimenticabile sodalizio di lavoro, in I quaderni della Biblioteca nazionale di Napoli, IV, n. 3, Napoli, Industria Tipografica Artistica, maggio 1976.

Giorgio de Gregori, in: Per una storia dei bibliotecari italiani del XX secolo: dizionario bio-bibliografico 1900-1990, p. 105-106. Ritratti [Guerriera Guerrieri]. «Almanacco dei bibliotecari italiani», 1968, p. 69, con una fotografia. L'opera di Guerriera Guerrieri. Napoli: Industria tipografica artistica, 1976. 70 p., con elenco degli scritti. Giuseppina Serino. Guerriera Guerrieri soprintendente bibliografica. «Accademie e biblioteche d'Italia», 44 (1976), n. 6, p. 453-455. Renzo Frattarolo. La grande Guerriera. «Accademie e biblioteche d'Italia», 44 (1976), n. 3, p. 190-191.(1980-1981), p. 369-380, tav. Ernesto Giangrasso. Ricordo di Guerriera Guerrieri. «Annuario / Accademia etrusca di Cortona», 19 Salvatore Basile. Ricordo di due benemeriti collaboratori [Guerriera Guerrieri e Mario Rotili]. «Samnium», 54 (1981), n. 1/2, p. 93-98. Ernesto Giangrasso. Ricordo di Guerriera Guerrieri. «Bollettino d'informazioni AIB», 21

(1981), n. 4, p. 214-216.

Vincenzo Trombetta. Guerriera Guerrieri. In: Dizionario biografico dei soprintendenti bibliografici (1919-1972). Bologna: Bononia University Press, 2011, p. 354-361, con bibliografia.


Bibliografia

  • Giorgio de Gregori e Simonetta Buttò, Per una storia dei bibliotecari italiani dl XX secolo, Roma, Associazione italiana biblioteche, 1999.
  • Vincenzo Trombetta, Guerriera Guerrieri, in Dizionario biografico dei soprintendi bibliografici, 1919-1972, Dicembre 2011, pp. 354-361.

Voci correlate

Collegamenti esterni


Ne scrive Ernesto Giangrasso ne Ricordo di Guerriera Guerrieri (Napoli, novembre 1981), ricordandola affettuosamente ed umanamente, riportando anche le parole di Salvatore Basile, Direttore della Biblioteca Provinciale di Benevento: «La naturalezza, la semplicità, direi la riservatezza delle sue parole erano un continuo ammaestramento, costituivano un incitamento grande e solenne, come la sua vita, semplice e cristiana. Di poche parole e di brevi fatti, fu prevalentemente donna di azione, concreta e realizzatrice. Nel suo intelletto e nel suo fare non c’erano mezzi termini, non concesse spazio a nessuno, prima di tutto a sé stessa, per l’improvvisazione. Prima di tutto con sé stessa fu severa e giusta, poi con i collaboratori e con gli altri. Dedicò la vita alla Nazionale che diventò la sua vera patria e dalla nativa Cortona, dove si rifugiò negli ultimi giorni del dolore, ebbe tempo e antica fede per non dimenticare cose e persone degne di essere ricordate, conosciute e nobilitate nella sua lunga carriera». Ernesto Giangrasso la descrive così: «Nell’ampia sala di direzione, tra la grande specchiera alle sue spalle, sull’artistico caminetto, e gli stucchi dorati del maestoso soffitto, seduta dietro al suo enorme tavolo sempre ingombro di carte, riceveva con semplicità sia le più alte personalità che i propri impiegati. Tutto doveva funzionare come un orologio e bisognava poi controllare, ricercare, trovare e rendere conto. E così per tutti i settori di lavoro che si curava di coordinare. Forse era anche la sua figura imponente con la treccia neri capelli avvolta sul capo quasi a forma di aureola, a conferirle ancora maggior prestigio di quanto lei stessa avesse potuto immaginare, in un ambiente già di per sé stesso nobile e austero, ma la sua cultura e la sua saggezza bel le facevano meritare la stima e la riverenza da cui era universalmente circondata. […] Il suo spirito continuerà ad illuminare e incoraggiare coloro che la stimarono e le vollero bene, compresi coloro che ancora oggi traggono dai suoi insegnamenti e dal suo esempio». La Guerrieri, nel corso della sua vita, allestisce numerosissime mostre bibliografiche, tiene corsi di formazione per bibliotecari e anima e incoraggia molte pubblicazioni a cura della Soprintendenza.