Utente:Alex10/Sandbox
| Porto Torres stazione ferroviaria  | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Località | Porto Torres | 
| Linee | Ozieri Chilivani-Porto Torres | 
| Storia | |
| Stato attuale | In uso | 
| Caratteristiche | |
| Tipo | Stazione passante in superficie | 
| Binari | 3[1] | 
| Statistiche viaggiatori | |
| al giorno | 23.5 (2007) | 
| all'anno | - | 
| Fonte | RFI[2] | 
La stazione di Porto Torres è una stazione ferroviaria al servizio del comune di Porto Torres, situata lungo la ferrovia Ozieri Chilivani-Porto Torres. Inaugurata negli anni ottanta, la stazione fu costruita in sostituzione dell'omonimo scalo ottocentesco situato alcune centinaia di metri più a nord.
Storia
La storia di questo scalo ferroviario ha inizio negli anni ottanta, quando fu deciso di arretrare la stazione dalla sede originaria (nei pressi del porto) alla zona di Fontana Vecchia. L'impianto fu infatti realizzato dalle Ferrovie dello Stato nelle vicinanze del rio Mannu, prima della galleria che passa sotto al faro turritano e dell'imbocco della diramata sud che all'epoca conduceva al vecchio capolinea di Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo, sostituito dal 2004[3] dalla fermata di Porto Torres Marittima. L'area della stazione fu inoltre collegata nel 1985[4] da un raccordo ferroviario con il porto industriale[5].
Nonostante l'apertura della nuova stazione, l'area della vecchia, distante circa 600 metri dall'asse del nuovo fabbricato viaggiatori, rimase utilizzata nel corso degli anni sia per alcune relazioni passeggeri[6][7], sia come area di sosta rotabili, sia per il fatto che a nord e a sud del vecchio scalo confluivano le due diramate per Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo, che formavano il triangolo di inversione dell'area ferroviaria turritana. Lo smantellamento della diramazione nord e di parte dei binari nella seconda metà degli anni novanta tuttavia ha successivamente privato lo scalo turritano della possibilità di girare i rotabili. Pochi anni dopo è stato smantellato il vecchio scalo merci della struttura, situato nella diramata sud per Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo, a pochi metri da dove sorse il nuovo capolinea.
La cessazione del servizio merci su rotaia in Sardegna a partire dal 2008[8] portò alla dismissione di buona parte dei binari dell'impianto: negli anni dieci è stata smantellata la vecchia porzione di linea che collegava lo scalo con la vecchia stazione e ne permetteva l'uso dei binari tronchi, mentre nel 2015[1] la gran parte dei binari in uso per il servizio merci nello scalo, compreso quello in cui si innestava il raccordo verso il porto industriale, sono stati dismessi. Tuttavia nel dicembre 2016 veniva riattivato il binario verso la "vecchia" stazione di Porto Torres, riaperta col nome di "Porto Torres Marittima" in sostituzione dell'omonimo scalo presente sulla diramata sud per il porto, disattivata nell'occasione[9].
Strutture e impianti
La stazione, la penultima sulla linea proveniente da Chilivani e Sassari, è situata nella parte ovest di Porto Torres, e presenta caratteristiche di scalo passante. Dal punto di vista infrastrutturale nell'area del fabbricato viaggiatori sono presenti[1] due binari, di cui il secondo di corsa in direzione Chilivani ed il primo in direzione Porto Torres Marittima, entrambi in uso per il servizio passeggeri: l'accesso ai treni è garantito da due banchine, una dotata di pensilina attigua al fabbricato viaggiatori in uso per il primo binario, l'altra posta tra quest'ultimo ed il binario due. Un terzo binario, un tronchino, si dirama dal primo in direzione nord terminando sul lato sud del fabbricato viaggiatori, a fianco al piano caricatore presente dinanzi al magazzino merci dell'impianto. Queste sono le strutture che permangono dell'area merci della stazione, che dopo la cessazione del servizio merci in Sardegna nel 2008 è stata in gran parte isolata dalla rete nel maggio 2015[1].
Prima di tale dismissione a est dello scalo merci era presente[1] un fascio di cinque tronchini, avente origine dal binario due. Ad ovest di quest'ultimo un ulteriore fascio comprendeva altri quattro binari tronchi, di cui il cinque costituiva il raccordo per il porto industriale di Porto Torres, armato ma in disuso al momento della dismissione degli scambi di accesso[5]. Una terza area merci, smantellata negli anni duemila, si trovava a nord dinanzi all'area in cui in quegli stessi anni fu realizzata la fermata di Porto Torres Marittima attiva sino al 2016, consistente nel preesistente scalo merci della vecchia stazione di Porto Torres. Quest'ultima, riaperta nel 2016 col nome di Porto Torres Marittima, è raggiungibile tramite una breve galleria (40 m) che passa sotto al faro di Porto Torres, laddove in origine la linea si diramava. Proseguendo verso nord si giunge al fascio binari della prima stazione turritana, comprendente sino agli anni novanta anche uno dei raccordi componenti il triangolo di regresso dell'area ferroviaria di Porto Torres insieme alla linea per piazza Cristoforo Colombo, arretrata nel 2004 alla stazione marittima e dismessa nel 2016[9].
Lo scalo è impresenziato ed il movimento nell'impianto è controllato in remoto dal DCO di Cagliari[10].
Movimento
La stazione è servita dai treni regionali di Trenitalia che la collegano con la vicina fermata di Porto Torres Marittima a nord nonché con Sassari, Ploaghe, Chilivani e con i centri presenti a sud di quest'ultima stazione lungo la Dorsale Sarda.
Servizi
La stazione di Porto Torres è classificata commercialmente nella categoria bronze secondo RFI[2]; le strutture dello scalo permettono inoltre l'accesso all'impianto anche a persone afflitte da disabilità di tipo motorio[11]. Nel fabbricato viaggiatori è inoltre ospitata una sala d'aspetto per l'utenza.
Interscambi
Nel parcheggio dell'impianto è presente una fermata del servizio di autolinee urbane svolto dall'ATP[12][13].
Note
- ^ a b c d e RFI Cagliari, Circolare Territoriale 03/2015 (PDF), su donet.rfi.it, p. 5. URL consultato il 9 agosto 2015.
 - ^ a b Classificazione delle stazioni - Compartimento di Cagliari (PDF), su rfi.it, RFI. URL consultato il 28 aprile 2011.
 - ^ Circolare numero 3/2004 della direzione compartimentale movimento di Cagliari (PDF), su site.rfi.it, RFI direzione dipartimentale movimento Cagliari, 8 marzo 2004. URL consultato il 2 ottobre 2008.
 - ^ Julia Turris Libisonis, Tre milioni per il dente d'attracco La ferrovia arriverà fino al molo Asi, in La Nuova Sardegna, 16 aprile 2010. URL consultato il 9 agosto 2015.
 - ^ a b Allegato B Seduta n. 37 del 17/7/2008, su documenti.camera.it, Camera dei Deputati, 17 luglio 2008. URL consultato il 2 ottobre 2008.
 - ^ Johannes Smit, Il treno nella stazione di Porto Torres, vista della D 445 1119 e le 5 carrozze, su Flickr.com, 16 luglio 1990. URL consultato il 9 agosto 2015.
 - ^ Johannes Smit, La D 445 1119 a Porto Torres, lato Sassari, su Flickr.com, 16 luglio 1990. URL consultato il 9 agosto 2015.
 - ^ Soppressione trasporto delle merci su ferrovia in Sardegna (PDF), in Il ferroviere autonomo e di base, novembre 2008. URL consultato il 9 agosto 2015.
 - ^ a b RFI Cagliari, Circolare Territoriale 5/2016 (PDF), su RFI.it. URL consultato il 4 dicembre 2016 (archiviato il 4 dicembre 2016).
 - ^ Fascicolo linea 162 (PDF), su donet.rfi.it, RFI Cagliari, 53-54. URL consultato il 9 agosto 2015 (archiviato il 9 luglio 2015).
 - ^ Allegato 2 - Caratteristiche impianti (PDF), su rfi.it, RFI, giugno 2014, p. 69. URL consultato il 10 agosto 2015.
 - ^ Il trasporto pubblico urbano, su comune.porto-torres.ss.it, Comune di Porto Torres. URL consultato il 9 agosto 2015.
 - ^ Servizio urbano Comune di Portotorres (PDF), su Atpsassari.it, 15 giugno 2013. URL consultato il 9 agosto 2015.
 
Bibliografia
- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
 
Voci correlate
Altri progetti
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| Porto Torres Marittima (già Porto Torres) stazione ferroviaria  | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | Italia | 
| Località | Porto Torres | 
| Linee | Ozieri Chilivani-Porto Torres | 
| Storia | |
| Stato attuale | in uso | 
| Anno attivazione | 1872 | 
| Riattivazione | 2016 | 
| Caratteristiche | |
| Tipo | Fermata terminale in superficie | 
| Binari | 1 | 
La stazione di Porto Torres Marittima, già stazione di Porto Torres, è una fermata ferroviaria al servizio del comune di Porto Torres, capolinea della ferrovia per Ozieri Chilivani. Fu la prima stazione attiva nel comune turritano, venendo sostituita da un nuovo impianto negli anni ottanta e dismessa nei decenni successivi, per poi venire ripristinata nel dicembre 2016 in luogo dell'omonima fermata capolinea posta dinanzi ai vicini locali della stazione marittima turritana.
Storia
La stazione venne realizzata dalla Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde nella seconda metà dell'Ottocento, nell'ambito dei lavori legati alla realizzazione della rete ferroviaria a scartamento ordinario della Sardegna, ed in particolare della linea tra il porto turritano e lo scalo di diramazione di Chilivani. L'inaugurazione avvenne il 10 aprile 1872[1] con l'apertura al traffico del tronco tra Porto Torres e Sassari[2].
Sin dai primi anni di esercizio lo scalo, gestito dalla Compagnia Reale, fu il terminal passeggeri turritano, dato che i treni viaggiatori non proseguivano verso lo scalo merci portuale di Porto Torres Marittima. Nel 1920 la gestione della stazione e dell'intera rete a scartamento ordinario sarda passò alle Ferrovie dello Stato: nei primi lustri sotto questa amministrazione si registrarono vari lavori all'area ferroviaria turritana, con la creazione tra l'altro di una fermata in piazza Cristoforo Colombo: tale realizzazione portò all'estensione della banchina del primo binario anche verso il tracciato che da sud della stazione conduceva al porto, per permettere di usufruire dell'impianto anche ai passeggeri dei treni diretti verso il nuovo capolinea viaggiatori.
Nel corso della seconda guerra mondiale la stazione fu bersaglio dei bombardamenti alleati che colpirono Porto Torres nel 1943[3], venendo successivamente ripristinata e potenziata per quanto riguarda i fabbricati dell'impianto, sebbene quello viaggiatori fosse stato rimaneggiato rispetto alla struttura originaria[4]. Lo scalo continuò ad essere usato con regolarità sino agli anni ottanta, quando nella zona di Fontana Vecchia venne inaugurata una nuova stazione avente lo stesso nome di quella ottocentesca. Ciò nonostante lo scalo e le sue infrastrutture rimasero in uso sia per il ricovero di carri, sia per il ricevimento di alcune relazioni passeggeri[5], oltre ad essere impegnati dai rotabili che utilizzavano il triangolo di regresso dell'area ferroviaria turritana, di cui i binari della stazione componevano uno dei lati. Negli anni novanta tuttavia la diramata nord del triangolo (che dall'impianto conduceva in regresso a piazza Cristoforo Colombo) venne rimossa, e l'asse estremo della stazione venne arretrato prima di viale Ponte Romano, eliminando il passaggio a livello presente sino a quel momento nell'area.
A inizio anni duemila la stazione risultava ancora impiegata per la sosta dei carri e come capolinea passeggeri in vari periodi in cui la fermata di Piazza Cristoforo Colombo fu inagibile[6]. Dalla metà del decennio tuttavia l'impianto venne progressivamente dismesso, con la chiusura dello scalo merci della stazione (trasformato in un parcheggio) ed in seguito con la rimozione dell'intero fascio binari della struttura situato a nord dello scambio di ingresso nella linea per l'allora capolinea portuale di Porto Torres Marittima.
Tuttavia nella prima metà degli anni dieci si registrò un ripensamento sulle sorti dell'impianto da parte di RFI (dal 2001 gestore della linea), che decise il ripristino dello scalo per liberare l'area occupata dalla fermata di Porto Torres Marittima e dal binario di accesso ad essa[7][4]. I lavori furono avviati nel 2014 e portarono all'abbattimento di alcuni edifici di servizio dello scalo[8], oltre al ripristino del fabbricato viaggiatori e del primo binario della stazione[9][8]. L'11 dicembre 2016 l'iter di riattivazione dello scalo si concludeva con la riapertura all'esercizio dell'impianto[10], stavolta avente caratteristiche di fermata e ribattezzato col nome di Porto Torres Marittima. A tal proposito si tratta del terzo diverso impianto a usare questa denominazione, originarimente indicante lo scalo merci posto nelle banchine del porto e dal 2004 al 2016 il precedente capolinea ferroviario nel comune turritano.
Strutture e impianti
Nella configurazione in uso dal 2016 l'impianto presenta caratteristiche di fermata terminale, dotata di un unico binario tronco a scartamento da 1435 mm[10], servito da due banchine. Gli edifici della fermata si trovano ad est del piazzale binari: tra essi il maggiore è il fabbricato viaggiatori, costruzione a due piani dalla pianta rettangolare e dal tetto a falde, con corpi laterali che si sviluppano sul solo piano terra. A nord di esso si trovano un locale di servizio oltre ad una ex casa cantoniera posta su quello che era l'asse estremo dello scalo al momento della temporanea dismissione, all'altezza del vecchio passaggio a livello di viale Ponte Romano. Ulteriori fabbricati di servizio si trovavano a sud di quello viaggiatori, prima di venir demoliti nel 2014[8]. Il movimento nell'impianto è controllato in remoto dal DCO di Cagliari[11]
Prima della dismissione degli anni duemila l'impianto presentava una configurazione di stazione e si componeva di un fascio principale composto da 4 binari[12], a cui si aggiungevano due binari di collegamento in direzione del porto, uno che si diramava all'ingresso sud della stazione (dismesso con la riattivazione dello scalo), l'altro (dismesso già negli anni novanta) dall'originario asse estremo della stessa: questi binari formavano inoltre il triangolo di regresso della stazione. Tra tutti i binari presenti (a scartamento da Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido.) erano attrezzati per il servizio viaggiatori l'uno, il due e la diramata sud per il porto. Da quest'ultima si staccavano i binari dello scalo merci dell'impianto, situato dinanzi all'area su cui sorgeva la precedente fermata capolinea di Porto Torres Marittima e demolito negli anni duemila. La struttura comprendeva dei tronchini di sosta per i carri nonché dei magazzini per le merci. In origine il fascio principale della stazione si estendeva sino all'area delle banchine nella parte ovest del porto turritano, e da qui aveva origine la diramata nord per piazza Cristoforo Colombo. Negli anni novanta tuttavia l'asse estremo dell'impianto venne arretrato prima di viale Ponte Romano, eliminando così uno dei passaggi a livello che attraversava questa strada, la diramata nord e la parte terminale dei binari, liberando tali aree per altri fini legati allo sviluppo del porto.
Movimento
La fermata è capolinea delle relazioni espletate da Trenitalia, che la collegano con i centri raggiunti dalla linea per Chilivani e con la Dorsale Sarda.
Servizi
La fermata è dotata di una sala d'attesa e di servizi igienici.
Interscambi
A poche centinaia di metri dallo scalo si trova il porto di Porto Torres, collegato con Genova dai traghetti della Tirrenia. Sempre nell'area del porto è presente una fermata degli autobus dell'ARST che permettono di raggiungere Alghero, Stintino, Osilo e Sorso. Inoltre nell'area osservano sosta i servizi di autolinee urbane dell'ATP.
Note
- ^ Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su Trenidicarta.it, 6 febbraio 2014. URL consultato il 24 agosto 2015.
 - ^ Altara, p. 137
 - ^ Altara, p. 74
 - ^ a b Gavino Masia, Sono ripartiti i lavori per far rivivere la stazione, in La Nuova Sardegna, 19 febbraio 2016. URL consultato il 21 febbraio 2016.
 - ^ Johannes Smit, FS0644 #9, su Flickr.com, 16 luglio 1990. URL consultato il 17 settembre 2015.
 - ^ Ex dogana, veto del soprintendente C'è l'ordinanza di abbattimento e ora si progetta il recupero, in La Nuova Sardegna, 14 giugno 2001. URL consultato il 17 settembre 2015.
 - ^ Gavino Masia, Rete ferrovie ci ripensa vuole riaprire la stazione, in La Nuova Sardegna, 19 ottobre 2013. URL consultato il 17 settembre 2015.
 - ^ a b c Emanuele Fancellu, La vecchia stazione cambia volto, in La Nuova Sardegna, 9 aprile 2014. URL consultato il 20 agosto 2015.
 - ^ Enrico Marangon, Porto Torres - Stazione Maritima, su Panoramio.com, 21 giugno 2014. URL consultato il 20 agosto 2015.
 - ^ a b RFI Cagliari, Circolare Territoriale 5/2016 (PDF), su RFI.it. URL consultato il 4 dicembre 2016 (archiviato il 4 dicembre 2016).
 - ^ Fascicolo linea 162 (PDF), su donet.rfi.it, RFI Cagliari, 53-54. URL consultato il 10 agosto 2015 (archiviato il 9 luglio 2015).
 - ^ Ernesto Imperato, = 101&pos = 19 Panoramica del fascio della vecchia stazione, non più in uso, su Trenomania.eu, 21 giugno 2008. URL consultato il 20 agosto 2015.
 
Bibliografia
- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
 - Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
 - Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.
 
Voci correlate
- Ferrovia Ozieri Chilivani-Porto Torres Marittima
 - Porto Torres
 - Stazione di Porto Torres
 - Stazione di Porto Torres Marittima (2004)
 - Stazione di Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo
 
| Porto Torres Marittima stazione ferroviaria  | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | Italia | 
| Località | Porto Torres | 
| Linee | Ozieri Chilivani-Porto Torres | 
| Storia | |
| Stato attuale | dismessa | 
| Anno attivazione | 2004 | 
| Anno soppressione | 2016 | 
| Caratteristiche | |
| Tipo | Fermata di testa in superficie | 
| Binari | 1[1] | 
| Statistiche viaggiatori | |
| Fonte | [2] | 
La stazione di Porto Torres Marittima era una fermata ferroviaria al servizio del comune di Porto Torres, capolinea della ferrovia per Ozieri Chilivani. Lo scalo, attivo nei pressi del porto di Porto Torres, fu realizzato negli anni 2000 per sostituire il precedente capolinea marittimo di piazza Cristoforo Colombo, venendo a sua volta sostituito nel decennio successivo dalla originaria stazione di Porto Torres, riattivata e ribattezzata anch'essa col nome di Porto Torres Marittima.
Storia
L'impianto fu attivato da RFI il 15 aprile 2004[3], andando a sostituire la vecchia fermata di Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo come capolinea della ferrovia per Chilivani. Lo scalo, che prese il nome dell'originario scalo portuale turritano, fu costruito a ridosso della nuova stazione marittima di Porto Torres, di cui sfrutta le strutture, arretrando di circa 300 metri il termine della ferrovia rispetto alla fermata di piazza Cristoforo Colombo (situata nei pressi della torre aragonese e in seguito smantellata), e a circa 700 metri dalla stazione centrale della città turritana. L'impianto fu utilizzato per circa un decennio finché fu deciso di spostare il capolinea ferroviario nella dismessa stazione di Porto Torres, posta a breve distanza e ripristinata per consentire di liberare l'area dell'impianto per ragioni di viabilità stradale e per creare aree di sosta per gli autoveicoli[4]. L'ultimo treno venne ricevuto nell'impianto l'8 dicembre 2016[5]; tre giorni dopo cessava dopo dodici anni di attività l'esercizio nella fermata, con lo spostamento del capolinea ribattezzato anch'esso Porto Torres Marittima[6].
Strutture e impianti
La fermata sorgeva nell'area del porto commerciale di Porto Torres, e costituiva il capolinea della linea Ozieri Chilivani-Porto Torres, diramazione turritana della Dorsale Sarda. L'impianto era dotato di un singolo binario (tronco)[1], con annessa banchina, quest'ultima collegata alla limitrofa stazione marittima. Un secondo binario terminava, anch'esso tronco, prima del passaggio a livello di via Ponte Romano, a pochi metri dallo scalo. Non erano presenti fabbricati di RFI nell'area della fermata. Lo scalo era impresenziato ed al momento della chiusura il movimento nell'impianto era controllato in remoto dal DCO di Cagliari[7]
Movimento
La fermata era servita dai treni regionali di Trenitalia che la collegavano con Sassari, Ploaghe, Chilivani e con i centri presenti lungo la Dorsale Sarda.
Servizi
La fermata di Porto Torres Marittima era classificata commercialmente in categoria bronze da RFIref name="classificazione"> Classificazione delle stazioni - Compartimento di Cagliari (PDF), su rfi.it, RFI. URL consultato il 28 aprile 2011.</ref>, ed era accessibile a persone con disabilità di tipo motorio[8].
Interscambi
Nel periodo di attività nei pressi dello scalo era presente una fermata degli autobus interurbani dell'ARST e delle autolinee urbane dell'ATP. Il porto turritano era inoltre collegato all'epoca della dismissione con Genova.
Note
- ^ a b RFI Cagliari, Circolare Territoriale 03/2015 (PDF), su donet.rfi.it, p. 5. URL consultato il 10 agosto 2015.
 - ^ Classificazione delle stazioni - Compartimento di Cagliari (PDF), su rfi.it, RFI. URL consultato il 28 aprile 2011.
 - ^ Circolare numero 3/2004 della direzione compartimentale movimento di Cagliari (PDF), su site.rfi.it, RFI direzione dipartimentale movimento Cagliari, 8 marzo 2004, 4. URL consultato il 23 settembre 2008.
 - ^ Gavino Masia, Rete ferrovie ci ripensa vuole riaprire la stazione, in La Nuova Sardegna, 19 ottobre 2013. URL consultato il 4 dicembre 2016.
 - ^ RFI, Porto Torres: nuova vita per la stazione marittima di Ponte Romano (PDF), su FSNews.it, 6 dicembre 2016. URL consultato il 7 dicembre 2016.
 - ^ RFI Cagliari, Circolare Territoriale 5/2016 (PDF), su RFI.it. URL consultato il 4 dicembre 2016 (archiviato il 4 dicembre 2016).
 - ^ Fascicolo linea 162 (PDF), su donet.rfi.it, RFI Cagliari, 53-54. URL consultato il 10 agosto 2015 (archiviato il 9 luglio 2015).
 - ^ Allegato 2 - Caratteristiche impianti (PDF), su rfi.it, RFI, giugno 2014, p. 69. URL consultato il 10 agosto 2015.
 
Bibliografia
- Fascicolo linea 162 (PDF), su site.rfi.it, RFI. URL consultato il 23-09-2008.
 
Voci correlate
- Ferrovia Ozieri Chilivani-Porto Torres Marittima
 - Porto di Porto Torres
 - Porto Torres
 - Stazione di Porto Torres
 - Stazione di Porto Torres Marittima
 - Stazione di Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo
 
| Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo stazione ferroviaria  | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | Italia | 
| Località | Porto Torres | 
| Linee | Ozieri Chilivani-Porto Torres | 
| Storia | |
| Stato attuale | Dismessa | 
| Anno attivazione | 1937 | 
| Anno soppressione | 2004 | 
| Caratteristiche | |
| Tipo | Fermata di testa in superficie | 
| Binari | 1 | 
| Statistiche viaggiatori | |
| Fonte | RFI | 
La stazione di Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo (solitamente abbreviata in Porto Torres P.C.C.) era una fermata ferroviaria al servizio del comune di Porto Torres, ex capolinea della ferrovia per Ozieri-Chilivani, situata nei pressi del porto del centro turritano.
Storia
Le origini dello scalo risalgono agli anni trenta del Novecento, quando le Ferrovie dello Stato decisero di affiancare allo scalo di Porto Torres Marittima (in uso per il solo servizio merci) una fermata che permettesse di espletare il servizio viaggiatori a breve distanza dagli approdi dei traghetti. Come sede venne scelta l'area compresa tra i vecchi uffici della dogana e la torre costiera[1], poco dopo la biforcazione delle due diramate che componevano il triangolo d'inversione dell'originaria stazione di Porto Torres.
Il nuovo impianto, che prese il nome della piazza in cui fu realizzato, venne attivato il 22 maggio 1937[2]. Nel dopoguerra la fermata di Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo continuò ad essere impiegata per i servizi viaggiatori, ed in particolare fu il capolinea settentrionale del Turritano, il treno espresso che collegò sino agli anni novanta il nord-ovest della Sardegna con Cagliari. Nell'ultimo quarto del secolo l'impianto divenne anche il termine della ferrovia dopo la dismissione dei binari che portavano a Porto Torres Marittima, inoltre negli anni novanta fu smantellata la diramata nord di accesso allo scalo.
Tra la fine del Novecento e i primi anni duemila la fermata restò inutilizzata in più occasioni per alcuni periodi a causa dello stato di instabilità del vicino edificio che ospitava la dogana[1][3][4], coi treni dirottati in quei casi nella vecchia stazione centrale di via Ponte Romano: questo fatto, insieme alla decisione di realizzare una nuova stazione marittima nel porto[5] e alla volontà di riqualificare la piazza Colombo e l'area della torre aragonese, portò alla scelta di arretrare la fermata portuale dinanzi al vecchio scalo merci dell'area ferroviaria di Porto Torres, nell'area in cui il nuovo fabbricato per i servizi all'utenza del porto sarebbe stato poi costruito.
Fu così che venne realizzato un nuovo impianto, battezzato Porto Torres Marittima come l'originario scalo marittimo della città, che venne attivato il 15 aprile 2004[6]: contemporaneamente veniva dismessa la fermata di piazza Cristoforo Colombo[6], le cui strutture furono smantellate successivamente per consentire i lavori di riqualificazione dell'area.
Strutture e impianti
La fermata sorgeva nell'area del porto commerciale di Porto Torres ai piedi della torre aragonese, e in origine consisteva in uno scalo passante, divenuto in seguito terminale dopo la dismissione dell'originario scalo portuale di Porto Torres Marittima.
Al momento della chiusura l'impianto era dotato di un singolo binario con annessa banchina, da cui avevano origine due diramate in direzione rispettivamente nord-ovest e sud-ovest, che oltre a collegare lo scalo con l'area delle due stazioni centrali succedutesi nel centro turritano fungevano anche da triangolo di regresso dell'intero complesso ferroviario di Porto Torres, completato dalla linea tra la vecchia e la nuova stazione di Porto Torres. Negli anni sessanta tuttavia i binari presenti nell'area della fermata erano tre (due passanti più un tronchino)[7], sebbene i binari non di corsa fossero in uso per le manovre legate al vecchio scalo di Porto Torres Marittima e per i collegamenti alle varie banchine portuali.
Movimento
La fermata era servita dai treni espletati dalle Ferrovie dello Stato, e negli ultimi anni di attività da Trenitalia, che la collegavano con i centri raggiunti dalla linea per Chilivani e con la Dorsale Sarda.
Servizi
La fermata era dotata di una banchina per l'accesso ai treni.
Interscambi
Sia nel periodo in cui l'impianto era attivo che in quello successivo, la vicina area portuale è sede di fermata delle autolinee urbane e interurbane, gestite rispettivamente da ATP e ARST. Il porto era ed è inoltre collegato da varie relazioni marittime con l'Italia continentale.
Note
- ^ a b Ora il treno potrà arrivare fino alla torre aragonese, in La Nuova Sardegna, 8 ottobre 1999. URL consultato il 17 agosto 2015.
 - ^ Ogliari
 - ^ Ex dogana, veto del soprintendente C'è l'ordinanza di abbattimento e ora si progetta il recupero, in La Nuova Sardegna, 14 giugno 2001. URL consultato il 18 agosto 2015.
 - ^ Cade col motorino sui binari (inutilizzati e ormai pericolosi), in La Nuova Sardegna, 9 gennaio 2003. URL consultato il 18 agosto 2015.
 - ^ Stazione marittima, in arrivo un miliardo, in La Nuova Sardegna, 5 agosto 2000. URL consultato il 18 agosto 2015.
 - ^ a b Circolare numero 3/2004 della direzione compartimentale movimento di Cagliari, RFI direzione dipartimentale movimento Cagliari, 8 marzo 2004, p. 4.
 - ^ Torre e vecchia capitaneria 3 (JPG), su Porto-torres.info. URL consultato il 12 agosto 2015.
 
Bibliografia
- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
 - Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.
 
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| Ozieri Chilivani-Porto Torres Marittima | |
|---|---|
| Stati attraversati | Italia | 
| Attivazione | 1872 (Sassari-Porto Torres) 1874 (Sassari-Ozieri)  | 
| Gestore | RFI | 
| Precedenti gestori | CRFS (1872–1920) FS (1920-2001)  | 
| Lunghezza | 66 km | 
| Scartamento | 1435 mm | 
| Elettrificazione | no | 
| Ferrovie | |
La ferrovia Ozieri Chilivani-Porto Torres Marittima, nota più comunemente come Chilivani-Porto Torres, è una linea ferroviaria situata in Sardegna, gestita da RFI.
Realizzata nella seconda metà dell'Ottocento, questa ferrovia nacque per collegare il nord-ovest dell'isola, in particolare Sassari e Porto Torres, con la Cagliari-Golfo Aranci, la principale dorsale ferroviaria sarda, anch'essa in costruzione in quegli stessi anni, garantendo il collegamento col resto della rete ed in particolare quello tra le due maggiori città della Sardegna: Cagliari e Sassari. La linea, che si dirama dalla Dorsale Sarda nello stazione di Ozieri Chilivani, fa parte della rete complementare RFI[1], ed è realizzata interamente a binario unico a scartamento da 1435 mm privo di elettrificazione.
Storia
| Tratta | Inaugurazione | 
|---|---|
| Porto Torres-Sassari | 10 aprile 1872 | 
| Sassari-Ploaghe | 15 agosto 1874 | 
| Ploaghe-Ozieri | 6 dicembre 1874 | 
Basata su un progetto dell'ingegnere gallese Benjamin Piercy, la linea venne realizzata nella seconda metà del XIX secolo ad opera della Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde, che portò avanti i lavori completando l'opera tra il 1872, anno di inaugurazione del tronco Sassari-Porto Torres, e il 6 dicembre 1874, quando con l'apertura all'esercizio della tratta tra la stazione di Ozieri (in seguito identificata col nome della frazione di Chilivani, luogo in cui era stata realizzata) e quella di Ploaghe l'intera linea fu a disposizione del pubblico. I lavori per la realizzazione della Dorsale Sarda subirono però in quegli anni vari stop, perciò la linea risultò isolata dalla ferrovia che avrebbe collegato il sud col nord della Sardegna. Superati i problemi, in buona parte finanziari, i lavori ripresero, e il 1º luglio 1880 la Chilivani-Porto Torres fu finalmente interconnessa alla linea principale[2] (che sarà poi completata l'anno seguente), fatto ampiamente celebrato dalle popolazioni locali secondo le cronache dell'epoca[3]. L'importanza di questo collegamento fu successivamente sottolineata da un viaggio in treno tra Cagliari e Sassari di re Umberto I e della regina Margherita nel 1899.
Le caratteristiche del territorio attraversato nel tratto da Oristano a Chilivani della Dorsale Sarda, e in parte anche nella linea per Porto Torres, hanno sempre reso i collegamenti tra Cagliari e il nord ovest sardo piuttosto lunghi come tempi di percorrenza, oltretutto la conformazione della linea prevedeva sino al 2006 l'obbligo di inversione del senso di marcia dei treni a Chilivani, con lunghe pause per i convogli diretti verso Sassari e Porto Torres, costretti a effettuare la "giratura" delle locomotive ai tempi della trazione a vapore. Per questo nel corso dei decenni si sono più volte invocate modifiche del tracciato originale per rendere più rapide le relazioni ferroviarie, ma gli interventi sul tracciato di questa ferrovia sono stati di entità minore.
Dopo essere passata alle Ferrovie dello Stato nel 1920, la Chilivani-Porto Torres con l'avvento delle automotrici e della trazione Diesel beneficiò come tutta la rete sarda di minori tempi di percorrenza e maggiore velocità, seppur sempre al di sotto degli standard del resto d'Italia. Nel secondo dopoguerra si segnala la nascita del Turritano, ovvero il treno espresso che collegò per decenni Cagliari con Porto Torres. Negli anni ottanta quest'ultimo centro fu dotato di una nuova stazione, in posizione più arretrata rispetto al porto, mentre nel 2004 il vecchio capolinea passeggeri di Porto Torres - Piazza Cristoforo Colombo fu chiuso[4], venendo arretrato al terminal marittimo realizzato in quegli anni, la cui fermata ferroviaria era identificata come Porto Torres Marittima.
Nei primi anni 2000 varie sono state le modifiche realizzate o finanziate lungo la linea principale per velocizzare le relazioni tra nord e sud dell'isola, e anche la diramazione per Porto Torres è stata soggetta ad interventi lungo il percorso, in particolare con la creazione della cosiddetta variante di Chilivani[5], una bretella inaugurata nel 2006 a pochi chilometri dalla stazione di Chilivani, che permette ai treni provenienti da Cagliari e diretti a Sassari e Porto Torres (o diretti dai centri turritani verso sud) di entrare nella diramazione (o uscirne) senza dover transitare per lo scalo di Ozieri Chilivani, evitando così il problema dell'inversione del senso di marcia (seppur con le automotrici e le composizioni di treni navetta i tempi per l'operazione si siano notevolmente ridotti rispetto all'epoca delle locomotive a vapore). Ciò nonostante con riferimento al primo semestre 2012[6] solo i treni Regionali Veloci utilizzano questa variante. Proprio il diretto Cagliari-Sassari, con fermate nelle sole Oristano, Abbasanta e Macomer, permette di coprire la relazione in 2 ore e 50 minuti (un minuto in meno nella direzione inversa), il tempo minimo di percorrenza per questo strategico collegamento.
Nel dicembre 2016 si registrava un nuovo spostamento del capolinea settentrionale della ferrovia[7], trasferito nella originaria stazione di Porto Torres, riattivata nell'occasione e ribattezzata anch'essa "Porto Torres Marittima". Contemporaneamente veniva dismessa anche l'ultima porzione di binario che raggiugeva in origine le banchine del porto turritano[7].
Caratteristiche
La ferrovia consiste in 66 km di linea a scartamento ordinario, interamente a semplice binario non elettrificato, collegante lo scalo marittimo di Porto Torres con Sassari e la stazione di Ozieri Chilivani sulla linea Cagliari-Golfo Aranci Marittima, di cui questa ferrovia costituisce la principale diramazione permettendo quindi il collegamento tra le due maggiori città isolane.
Il tracciato si sviluppa per circa il 60% in rettilineo[8] lungo il Logudoro e la Nurra caratterizzandosi per pendenze che in buona parte del tracciato superano il 20‰[9], concentrate in particolare nel tronco tra Chilivani e Sassari[9]. Dal punto di vista altimetrico gli estremi si riscontrano nelle vicinanze di Ploaghe[10][11], dove il culmine è collocato attorno ai 350 m s.l.m., e nella stazione di Porto Torres Marittima[10], collocata a quota 4 m s.l.m.
I binari della ferrovia sono realizzati con rotaie Vignoles da 60 e da 50 kg/m installate su traverse in cemento armato precompresso[12].
Oltre ai capolinea di Ozieri Chilivani e Porto Torres Marittima al 2012[6] risultavano attive per il servizio passeggeri le stazioni di Ploaghe, Sassari e Porto Torres. La stazione di Sassari è inoltre l'unico scalo sardo su cui convergono sia linee a scartamento ordinario che a scartamento ridotto, risultando quindi punto di interscambio con la rete ferroviaria ARST del nord Sardegna. In tutti questi impianti è possibile l'incrocio tra treni, manovra eventualmente effettuabile anche negli scali di Ardara e Scala di Giocca.
In cifre
- Lunghezza: 65+930 km in totale tra Ozieri Chilivani e l'asse estremo di Porto Torres Marittima. La bretella che permette il collegamento della linea con la Dorsale Sarda bypassando la stazione di Ozieri Chilivani misura ulteriori 1698 metri tra il deviatoio posto al km 211+543 della Cagliari - Golfo Aranci e quello al km 1+984 della linea per Porto Torres.
 
- Pendenze massime:
- 27‰ Campomela - Ploaghe, Caniga - Sassari
 - 26‰ Porto Torres - San Giovanni
 - 25‰ Tissi-Usini - Scala di Giocca, Ardara - Culmine km 18+081
 
 - Raggio minimo di curvatura: 300[8]
 - Grado di prestazione: 25
 - Velocità massima (rango C):
- 105 km/h km 47 - PL km 64+468
 - 100 km/h km 0+943 - Ardara (compresa la variante di Chilivani)
 - 95 km/h Scala di Giocca - km 45
 
 
(dati al 19 settembre 2011[11])
Percorso
| Stazioni e fermate | ||||||||
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Linea per Golfo Aranci | |||||||
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Linea FCS per Tirso (chiusa nel 1969) | |||||||
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0+000 | Ozieri-Chilivani | 225 m s.l.m. | |||||
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Linea per Cagliari | |||||||
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1+984 | Deviatoio uscita Ozieri Chilivani lato Porto Torres - Linea per Cagliari | ||||||
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10+279 | Ardara | 242 m s.l.m. | |||||
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19+541 | Ploaghe | 337 m s.l.m. | |||||
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28+347 | Campomela | 160 m s.l.m. | |||||
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Raccordo ex cementificio Scala di Giocca | |||||||
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32+760 | Scala di Giocca | 130 m s.l.m. | |||||
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39+018 | Tissi-Usini | 72 m s.l.m. | |||||
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Linea ARST Sassari-Alghero | |||||||
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42+910 | Caniga | 113 m s.l.m. | |||||
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Raccordo Industriale "Aroni" | |||||||
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Linea ARST per Alghero | |||||||
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Tranvia di Sassari | |||||||
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46+588 | Sassari | 176 m s.l.m. | |||||
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raccordo tranviario | |||||||
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Linee ARST per Palau e Sorso | |||||||
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49+772 | Sant'Orsola | 123 m s.l.m. | |||||
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51+362 | San Giorgio | 112 m s.l.m. | |||||
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52+885 | San Giovanni | 93 m s.l.m. | |||||
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Ottava posto di movimento | |||||||
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65+351 | Porto Torres | 4 m s.l.m. | |||||
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Raccordo porto industriale | |||||||
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65+892 | Porto Torres Marittima | 4 m s.l.m. | |||||
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65+875 | Porto Torres Marittima (2004-2016) | 4 m s.l.m. | |||||
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66+292 | Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo | 4 m s.l.m. | |||||
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Porto Torres Marittima (vecchio impianto) | |||||||
Traffico
Con riferimento all'orario del primo semestre 2012[6] la linea è interessata dalle seguenti relazioni passeggeri:
- Ozieri Chilivani - Porto Torres Marittima: Relazione effettuata con treni regionali, viene coperta in 67 minuti. Nei giorni feriali viene effettuata una sola corsa giornaliera esclusivamente da Chilivani a Porto Torres Marittima.
 - Ozieri Chilivani - Sassari: Relazione effettuata con treni regionali, per cui nei giorni feriali sono previste 2 corse giornaliere da Chilivani a Sassari (con tempi di percorrenza che oscillano tra i 37 e i 38 minuti) e 3 nel verso opposto (il tempo necessario in questo caso va dai 38 ai 39 minuti).
 - Sassari - Porto Torres Marittima: Relazione effettuata con treni regionali, viene coperta in 18 minuti. Nei giorni feriali vengono effettuate 4 corse giornaliere da Sassari a Porto Torres Marittima e 5 nel verso opposto.
 - Cagliari - Porto Torres Marittima: Relazione effettuata con treni regionali, viene coperta in 4 ore e 3 minuti dal capoluogo regionale al porto turritano e tra le 3 ore e 44 minuti e le 4 ore e 7 minuti in senso opposto. Nei feriali viene effettuata una sola corsa al giorno da Cagliari a Porto Torres Marittima mentre sono due i treni giornalieri che effettuano lo stesso percorso in direzione nord-sud. Nel dopoguerra e sino agli anni novanta i collegamenti tra Cagliari e l'allora capolinea di Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo vennero coperti anche da treni espresso, che presero la denominazione di Turritano.
 
- Olbia - Porto Torres Marittima: Relazione effettuata con treni regionali, che nei giorni feriali viene coperta da una sola corsa giornaliera in direzione Olbia - Porto Torres, che da orario impiega 2 ore e 16 minuti a coprire il tragitto.
 - Cagliari - Sassari: Relazione effettuata con treni Regionali Veloci[13], per cui nei giorni feriali è prevista una coppia di corse, le quali impiegano 2 ore e 50 minuti per collegare Cagliari a Sassari, mentre per il tragitto inverso è necessario un minuto in meno. Queste due corse sono le uniche che prevedono l'utilizzo della variante di Chilivani, in questi casi la stazione di Ozieri Chilivani non viene raggiunta dai convogli. Il numero di corse per questa relazione è maggiore nei giorni festivi, in questo caso però i treni vengono classificati come regionali, effettuano più fermate intermedie e non utilizzano la variante di Chilivani, coi conseguenti aggravi di tempo.
 - Olbia - Sassari: Relazione effettuata con treni regionali, prevede due coppie di corse giornaliere. Il tracciato viene coperto in tempi che oscillano tra un'ora e 49 minuti e un'ora e 54 minuti nella direzione da Olbia a Sassari e tra un'ora e 46 minuti e un'ora e 51 minuti nel percorso inverso.
 
Il materiale utilizzato per le relazioni è praticamente tutto quello a disposizione di Trenitalia in Sardegna: in particolare su questa linea viene spesso impiegato materiale leggero per i servizi passeggeri, impiegando le automotrici ALn 663 e ALn 668, a seconda delle esigenze in composizioni multiple, sino ai più recenti Minuetto diesel e agli autotreni ATR 365 e ATR 465, questi ultimi in uso soprattutto per le relazioni a lunga percorrenza. Meno frequenti i treni in configurazione navetta, in composizione locomotiva D.445 - carrozze MDVC - carrozza semipilota MDVC TD.
Mezzi di trazione utilizzati
Come nel resto della rete ferroviaria sarda i primi decenni di attività della linea videro l'utilizzo esclusivamente di rotabili a vapore. Durante la gestione delle Ferrovie Reali le locomotive impiegate furono nei primi decenni esclusivamente di produzione britannica: le prime serie furono commissionate alle ditte Stephenson, R & W Hawtorn e Sharp & Stewart. I gruppi impiegati furono, in ordine di introduzione sulla rete[14]:
- locomotive 21-24 (Stephenson)
 - locomotive 25-30 (Stephenson)
 - locomotive 1-2 (Stephenson)
 - locomotive 7 ÷ 10 (R & W Hawtorn)
 - locomotive 31 ÷ 40 (Sharp & Stewart)
 - locomotive 3-6 (Sharp & Stewart)
 
Ogni esemplare di queste 40 locomotive ricevette un proprio nome, 12 di esse furono tuttavia accantonate prima della fine del secolo: per questo dal 1900 in poi furono immesse in circolazione sulla rete due ulteriori gruppi di locomotive:
- locomotive 41-44 (SLM)
 - locomotive 45-55 (Henschel & Sohn)
 
Quando fu evidente che la convenzione della Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde non sarebbe stata rinnovata alla sua scadenza (31 dicembre 1919), la concessionaria ridusse al minimo gli investimenti per la manutenzione e l'ammodernamento del parco rotabili della sua rete[15]. Per far fronte ai crescenti disservizi le Ferrovie dello Stato (destinate a rilevare la gestione delle linee delle Reali) introdussero 14 locomotive del loro Gruppo 200, immatricolate coi numeri da 101 a 114 dalle Ferrovie Reali.
Al momento del passaggio di consegne tra Ferrovie Reali e Ferrovie dello Stato nel 1920 sopravvivevano il Gruppo 200 ed alcuni esemplari del parco rotabili della vecchia gestione, esemplari che furono riclassificati dalle FS secondo il seguente schema[16]:
- locomotive CFRS 3-6 - locomotive FS Gruppo 808
 - locomotive CFRS 7-10 - locomotive FS Gruppo 110
 - locomotive CFRS 21-24 - locomotive FS Gruppo 181
 - locomotive CFRS 25-30 - locomotive FS Gruppo 182
 - locomotive CFRS 31-36 - locomotive FS Gruppo 186
 - locomotive CFRS 41-44, 45-55 - locomotive FS Gruppo 216
 
I mezzi ereditati dalle Ferrovie Reali furono però accantonati nel giro di pochi anni a causa delle loro condizioni. Le FS le rimpiazzarono dal 1922 in poi con locomotive di vari gruppi:
Dal 1936 sulla rete sarda fecero la comparsa le prime automotrici diesel, che nel giro di poco tempo divennero i rotabili maggiormente utilizzati per le relazioni passeggeri. Furono immesse in circolazione varie tipologie di automotrici termiche:
- automotrici ALn 56 Fiat (dal 1936)
 - automotrici ALn 772 Fiat - OM (dal 1958)
 - automotrici ALn 773 OM (dal 1958)
 
Queste ultime furono nel 1964 rimpiazzate dalle più potenti automotrici ALn 873, sempre prodotte dalla OM. In particolare le ALn 772, le ALn 773 e le ALn 873 furono impiegate per i convogli del Turritano[17], che insieme alla Freccia Sarda Cagliari - Olbia rappresentava la principale relazione passeggeri effettuata in Sardegna all'epoca[17].
Le locomotive a vapore vennero utilizzate in quegli anni per treni i merci e meno frequentemente per le relazioni passeggeri. Nel 1961 però venne avviata la dieselizzazione anche del materiale di trazione dei convogli ordinari, sia per i servizi viaggiatori che merci, operazione che avrebbe portato nei lustri successivi alla completa sostituzione dei mezzi a vapore con le locomotive diesel dei seguenti gruppi:
- locomotive FS D.342 (dal 1961)
 - locomotive FS D.443 (dal 1967)
 - locomotive FS D.343
 - locomotive FS D.345 (dal 1976).
 
Sul fronte del materiale leggero nel 1981 vi fu l'introduzione sulla linea delle automotrici ALn 668(nella serie 3100-3200), nei primi anni affiancate alle ALn 772 superstiti, e dalla metà del decennio dalle derivate ALn 663. A questi rotabili, ancor'oggi impiegati sulla ferrovia, si sono affiancati dalla metà degli anni duemila i Minuetto a trazione diesel, non di rado impiegati per le relazioni tra Cagliari e Sassari.
Il materiale di trazione ordinario in uso all'inizio degli anni 2010 per le relazioni passeggeri è stato anch'esso introdotto nella rete sarda nella prima metà degli anni ottanta: i treni vedono l'impiego dal 1982 delle locomotive D.445, utilizzate con le carrozze MDVC (convoglio in configurazione navetta) e in passato anche con le carrozze UIC-X.
A partire dal dicembre 2015 sono in servizio sulla linea gli autotreni ATR 365 e ATR 465 di proprietà della Regione Autonoma della Sardegna[18].
Note
- ^ Rete FS in esercizio (PDF), su rfi.it, 30 giugno 2010. URL consultato il 10 marzo 2012.
 - ^ Il riferimento è dato dal chilometraggio indicato nei fascicoli di linea RFI [1] e [2]: lo scalo marittimo di Golfo Aranci è identificato infatti dalla distanza dalla stazione di Cagliari, mentre Porto Torres Marittima riporta la distanza dalla stazione di Chilivani
 - ^ Altara, pp. 24-25
 - ^ Circolare numero 3/2004 della direzione compartimentale movimento di Cagliari (PDF), su rfi.it, RFI direzione dipartimentale movimento Cagliari, 8 marzo 2004, 4. URL consultato il 6 luglio 2008.
 - ^ Ammodernamento e velocizzazione della Rete Sarda (PDF), su italferr.it, Italferr. URL consultato il 14 marzo 2011.
 - ^ a b c In Treno - Orario regionale Sardegna 11 dicembre 2011-9 giugno 2012, 2011, pp. 1-22.
 - ^ a b RFI Cagliari, Circolare Territoriale 5/2016 (PDF), su RFI.it. URL consultato il 4 dicembre 2016 (archiviato il 4 dicembre 2016).
 - ^ a b Altara, p.33
 - ^ a b Altara, pp.80
 - ^ a b Altara, pp.88-89
 - ^ a b RFI Cagliari, Fascicolo linea 162 (PDF), su isoweb-filenet.rfi.it, 62-74. URL consultato il 1º marzo 2012.
 - ^ Piano Regionale dei Trasporti (schema preliminare) - Parte prima: stato di fatto (PDF), su regione.sardegna.it, Regione Autonoma della Sardegna, luglio 2007, 424. URL consultato il 14 marzo 2012.
 - ^ Nei soli giorni feriali
 - ^ Altara, pp.53-64
 - ^ Altara, p.60
 - ^ Altara, p.63
 - ^ a b Altara, pp. 118-119
 - ^ Viaggio inaugurale treno Atr, Pigliaru: questo è solo primo passo, avremo trasporto su ferro che funziona, su regione.sardegna.it, Regione Autonoma della Sardegna, 11 dicembre 2015. URL consultato il 13 dicembre 2015.
 
Bibliografia
- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
 - Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
 - Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.
 
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Alex10/Sandbox
 
- Stazione di Porto Torres - principale stazione ferroviaria del comune per dimensione, realizzata negli anni ottanta nella via Fontana Vecchia
 - Stazione di Porto Torres Marittima, già stazione di Porto Torres - originaria stazione ferroviaria del comune sita in via Ponte Romano, sostituita dalla precedente negli anni ottanta, successivamente dismessa ed infine riattivata come fermata nel 2016.
 - Stazione di Porto Torres Marittima - scalo merci ferroviario del porto di Porto Torres, dismesso nella seconda metà del Novecento.
 - Stazione di Porto Torres Marittima - fermata capolinea della ferrovia per il servizio passeggeri situata dinanzi la stazione marittima del porto, attiva dal 2004 al 2016.
 - Stazione di Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo - fermata per il servizio viaggiatori nel porto ed in seguito capolinea ferroviario, attiva dal 1937 al 2004 nell'omonima piazza.
 
