Maestri della Notte
Maestri della Notte è, nel fumetto italiano Dampyr, uno dei titoli con cui vengono indicati gli Arci-Vampiri.
Storia
Dal poco che si sa, i Maestri della Notte (questo il nome attribuito loro dai pochi esseri umani venuti a conoscenza della loro esistenza) sono una stirpe non immortale ma estremamente longeva. Sono arrivati sulla Terra all'alba del genere umano, provenienti da un mondo in un'altra dimensione le cui risorse si erano completamente esaurite. Sono pochi, ma non per questo uniti. Al contrario, risultano spiccatamente egocentrici ed amorali, entrando spesso in conflitto tra loro, pur non arrivando mai ad uccidersi gli uni con gli altri. Alcuni Maestri si limitano a vivere di caccia col proprio branco di non-morti, altri, i più pericolosi, preferiscono gestire le leve del potere di alcune nazioni o di multinazionali, altri ancora giocano, per svariati motivi, a farsi passare per divinità o addirittura semplici umani.
Caratteristiche
A differenza dei vampiri del cinema, i Maestri della Notte non temono la luce del sole, anche se li indebolisce, possono specchiarsi nei vetri, non temono né aglio né croci né acqua santa. Se feriti, guariscono in pochi secondi. Sono dei cambia-forma, ossia hanno la possibilità di deformare il loro corpo entro certi limiti. L'unica cosa che possa ucciderli è un dampyr, ossia il figlio di un Maestro della Notte e di una femmina umana. Questo non ha superpoteri come al cinema, ma il suo sangue è letale, e dunque costituisce l'unica arma efficace contro i Maestri.
In uno speciale viene spiegato da uno dei servitori di Draka, il padre di Harlan, che l'impossibilità di un Maestro di ucciderne un altro risiede più che altro in un tabù, e non in un'impossibilità fisica, anche se, di fatto, un Maestro completamente smembrato e/o ridotto in prigionia senza la possibilità di nutrirsi inevitabilmente avvizzisce e muore (tale processo richiede comunque secoli). In seguito è stato chiarito da cosa deriva questo tabù: sembra infatti che lo spostamento della stirpe dei Maestri dal loro mondo morente al nostro sia avvenuto solo grazie alle conoscenze e al potere degli individui più antichi, e che questi una volta sulla terra siano rimasti uccisi per lotte di potere; la perdita delle loro preziose conoscenze sancì la prigionia nel nostro mondo e quindi venne stabilito il tabù. Gli altri tabù riguardano la segretezza, cioè il non potersi rivelare esplicitamente all'umanità, e ovviamente mettere al mondo un Dampyr.
Tra l'altro, una volta arrivate sul nostro mondo le femmine divennero sterili. I Maestri della Notte, tuttavia, possono trasformare in non-morti alcune loro prede, che diventano così parte del loro branco di caccia e restano succubi dei loro creatori finché questi ultimi restano in vita. Non di rado, così come li hanno creati, i Maestri decidono, per un qualsiasi motivo, di disfarsi definitivamente dei propri non morti.
Maestri conosciuti
Non si conosce il loro numero esatto, ma si stima siano attorno al centinaio di individui. Alcuni sono già stati affrontati, ed in diversi casi uccisi, da Harlan Draka. Altri non sono ancora apparsi nella serie.
Maestri uccisi | Luogo dello scontro finale |
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Aaron Graber | Mondo parallelo |
Akhar Nun | Oceano Pacifico |
Alexis Musuraka | Amsterdam (Paesi Bassi) |
Askar | villaggio vicino Mogadiscio (Somalia) |
Bai Gu Jing | Khara Khoto, (Mongolia cinese) |
Condor | Deserto di Atacama (Cile) |
Dagda | Isole Britanniche? |
El Lobo | Sierra Madre (Messico) |
Gabor Vlatna | Carpazi (Romania) |
Gorka | Sarajevo (Bosnia ed Erzegovina) |
Grigor Vurdalak | Mosca (Russia) |
Horo | Nekhen (Egitto) |
Huitzilopochtli | Salar de Coipasa (Bolivia) |
Iansa' | Rio de Janeiro (Brasile) |
Ixtlán | Area 51, Nevada (U.S.A.) |
Jan Vathek | Zerzura (Sudan) |
Krigar | Finnmark (Norvegia) |
Konrad | Ouachita county, Arkansas(U.S.A.) |
Kostacki | Cornovaglia (Inghilterra) |
Legba | Jackson, Mississippi (U.S.A.) |
Mhorag | Nadvora (Ucraina) |
Mordha | Dublino (Irlanda) |
Omulù | Damaraland (Namibia) |
Qerâtu | Habatja (Kurdistan iracheno) |
Shrek | Berlino (Germania) |
Tziao Min | Macao (Cina) |
Verdier | Parigi (Francia) |
Victor Laforge | Kinshasa (Congo) |
Zarema | Mosca (Russia) |
Maestri conosciuti | Ultimo avvistamento |
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Amber Tremayne | Galles (Regno Unito) |
Araxe De Kerkadio | Lozère (Francia) |
Bastet | Nilo (Egitto) |
Draka | Mondo dei maestri |
Erlik Khan | Skellig Michael (Irlanda) |
Lamiah | Berlino (Germania) |
Lord Marsden | Londra (Inghilterra) |
Nergal | Cagliari
(Italia) |
Rakoczy-Saint Germain | L'Aquila (Italia) |
Aaron Graber
Autore: Diego Cajelli. Disegnatore: Luca Raimondo. Prima apparizione: Speciale Dampyr n. 8, Orrore tra gli Amish.
Aaron Graber è un maestro che un paio di secoli fa decise di mettersi a capo di una comunità Amish proclamandosi pastore e stravolgendone le tradizionali regole. La regola della non violenza ad esempio è soppressa e anzi, il rumspringa (tradizionale viaggio nel quale i giovani escono in giro e possono, volendolo, sperimentare tutto quanto è comune per i coetanei non Amish) culmina con un'uccisione, dopo la quale si diventa membro adulto della comunità. A detta di Graber la maggiore soddisfazione è trasformare gli agnelli in lupi, perciò solo chi lo vuole viene trasformato in non-morto diventando "pastore eterno" (pochi hanno fatto questo passo finale). Queste attività, condotte in spregio alla regola della segretezza attirarono l'intervento di Draka che giunse al villaggio con l'intento di fermarlo. Graber riuscì a fuggire con l'aiuto di Isaak, un ragazzo apparentemente minorato ma dotato di poteri interdimensionali: trasferì l'intero villaggio e i suoi occupanti in un mondo parallelo, dal quale i ragazzi continuano a venire mandati per il rumspringa nel nostro mondo. Ai giorni nostri Draka manda degli indizi ad Harlan che si collegano ad un omicidio avvenuto negli States; partito con Kurjak infine trova e riesce a sfruttare il varco attivo per i ritornanti dal rumspringa. Dopo che i pastori eterni vengono tutti uccisi, Graber con l'aiuto di Isaak (l'unico divenuto non-morto contro il suo volere) trasporta Harlan in un'ulteriore mondo parallelo, ma viene infine ucciso. In cambio dell'immunità per lui e per il resto della comunità Isaak riporta Harlan e Kurjak sulla Terra.
Akhar Nun
Autore: Diego Cajelli. Disegnatore: Arturo Lozzi. Prima apparizione: Dampyr n. 113, La nave fantasma.
Akhar Nun è un Maestro della Notte a capo della ciurma della nave fantasma Akron, a bordo della quale da secoli si dedica alla pirateria ed al contrabbando di armi fra i vari oceani al comando del suo equipaggio di non-morti. A differenza di molti suoi simili, con cui lascia intendere di essere da sempre in cattivi rapporti, a modo proprio dimostra un interesse per gli umani che sembra andare oltre le mere logiche di dominio, al punto che anch'egli, come Draka, ha amato una donna umana (Miranda) e da lei avrebbe desiderato avere un figlio. Tuttavia, a differenza di Draka, non ha mai avuto il coraggio di metterlo al mondo, consapevole della pericolosità che ciò avrebbe potuto comportare. Dopo averlo cercato per alcune settimane, Harlan Draka e compagni lo raggiungono su una sconosciuta isoletta del Pacifico (la stessa sulla quale il Maestro visse con Miranda). Inizialmente Akhar Nun valuta la possibilità di allearsi con Harlan per sbarazzarsi degli altri Maestri, ripensandoci però al momento dell'incontro con il Dampyr, che riesce ad ucciderlo al termine di un'aspra lotta[1].
Il nome scelto per questo Maestro è ispirato ad Akharara, città dell'Asia Minore nella quale nell'antichità sorgeva un tempio dedicato al culto di Char Nun, assimilato al traghettatore mitologico Caronte.
Alexis Musuraka
Autore: Maurizio Colombo. Disegnatore: Luca Rossi. Prima apparizione: Dampyr n. 18, Lo schermo demoniaco.
Alexis Musuraka è uno dei più anziani Maestri della Notte. Il suo passato è avvolto da un alone di mistero: di lui si sa solo che, negli anni '50, era un famoso produttore e regista di film horror ad Hollywood. A causa dei suoi eccessi, e soprattutto dopo aver ucciso una giovane attrice di un suo film, decise di sparire dalla circolazione, rifugiandosi nei Paesi Bassi. Si stabilì ad Amsterdam, dove per soddisfare a modo proprio la sua passione per il cinema horror iniziò a trasformare alcuni giovani in non-morti, per poi operarli chirurgicamente per farli assomigliare ai personaggi dei suoi film. Harlan, su indicazione di Caleb Lost, va a cercarlo ad Amsterdam, dove un vecchio collega di Musuraka, Louis Fuller, lo cerca a sua volta per compiere una vendetta: egli è, infatti, il marito dell'attrice che il Maestro della Notte uccise negli anni '60. Dopo uno scontro terribile, in cui lo stesso Harlan ed i compagni rischiano seriamente la vita, il Dampyr ferisce a morte Musuraka, che viene poi finito dallo stesso Louis, che gli dà fuoco sacrificandosi egli stesso per vendicare così sua moglie[2].
Amber Tremayne
Autori: Mauro Boselli, Maurizio Colombo. Disegnatori: Luca Rossi, Mauro Laurenti. Prima apparizione: Dampyr n. 3, Fantasmi di sabbia.
Amber, sorella di Draka, è dunque la zia di Harlan. Le prime informazioni sul suo conto si hanno già in era romana, quando Amber è la regina di un piccolo popolo dell'odierno Galles. Successivamente, sposa un comandante romano, Magno Massimo, che diventa usurpatore dell'impero romano. Grande sacerdotessa celtica, riesce, grazie ad alcuni riti druidici e ai principi di una scienza antidiluviana, a concepire un figlio (a quanto risulta, le femmine dei Maestri della Notte sono sterili da millenni) ed a farlo nascere[3]. Tuttavia, Magno Massimo muore poco dopo nella battaglia di Aquileia il 28 agosto del 388. Il figlio di Amber, Aurelio Ambrosio, pur non essendo un Dampyr come Harlan (solo il seme di un Maestro maschio può concepirlo), è comunque più forte degli altri uomini, ed assieme a sua madre, cerca di liberare la Britannia, ormai preda di sassoni, angli e iuti. Aurelio Ambrosio viene ucciso e per Amber il colpo è tremendo[4]. Non si sa cosa abbia fatto nei secoli a seguire, ma Harlan la trova, grazie ad alcune carte di suo padre, in un vecchio maniero della Cornovaglia, e la aiuta ad eliminare un altro Maestro, Kostacki[5]. I due collaborano anche in una seconda occasione, sconfiggendo la regina dei Tylwyth Teg (il piccolo popolo del folklore gallese), Black Annis, secolare avversaria di Amber[4]. La sorella di Draka, inoltre, non uccide più da tempo gli umani, ma si nutre grazie a donazioni spontanee degli abitanti di una cittadina del Galles, che hanno un debito di riconoscenza verso di lei.
Araxe De Kercadio
Autori: Mauro Boselli, Maurizio Colombo. Disegnatori: Alessandro Baggi, Giuliano Piccininno, Majo. Prima apparizione: Dampyr n. 10, Casa di sangue.
Araxe De Kercadio in passato si fingeva nobildonna di Bretagna e che durante la Rivoluzione Francese ha combattuto al fianco dei Ribelli della Vandea e della monarchia. Poco dopo, Araxe entrò nel cosiddetto "letargo vampiresco", ossia un sonno secolare durante il quale i Maestri della Notte sono più facilmente vulnerabili, non potendo bere sangue fresco. Tuttavia, negli ultimi anni, anche a causa di un attacco di un altro Maestro, Verdier, e di un potente stregone, Maître Abel, Araxe si è vista costretta a risvegliarsi, ma ha rinunciato a nutrirsi di innocenti, potendo contare sull'aiuto del suo fedele alleato Victor. È, questo, il principale motivo per cui Harlan Draka ha stipulato con lei una sorta di patto di non belligeranza, tramutatosi in alleanza temporanea in occasione degli scontri con Verdier e Maître Abel.
Il nome "Araxe" è un omaggio allo scrittore francese Jean Louis Bouquet ed al suo racconto omonimo, compreso nella raccolta Alouqua, ou la comedie des morts in Amateur Fanzine Pleiade (1941).
Askar
Autore: Antonio Zamberletti. Disegnatore: Luca Raimondo. Prima apparizione: Maxi Dampyr n. 7, Mogadiscio.
Askar era un Maestro che aveva il suo territorio in Somalia. Nel 2015 stava sponsorizzando un ambizioso signore della guerra somalo nelle sue trame per far scoppiare una nuova guerra civile somala al fine di conquistare il paese. Il furto di un carico di diserbante da usare come esplosivo mette Harlan e soci sulle sue tracce, aiutati dal letale cecchino Bressan, ex-commilitone di Kurjak che ora addestra la polizia antiterrorismo somala. Harlan rintraccia infine il covo di Askar in un villaggio vicino a Mogadiscio sede di terroristi durante la guerra civile e ora abbandonato e in un duro scontro grazie al supporto di Tesla e Bressan Dampyr elimina Askar.
Bai Gu Jing
Autore: Samuel Marolla. Disegnatore: Fabiano Ambu. Prima apparizione: Maxi Dampyr n. 6, Gli orrori di Khara Khoto.
Bai Gu Jing era un Maestro che aveva il suo territorio nella Mongolia cinese fin dai tempi antichi. Bai era conosciuto nella Cina antica come demone multiforme e nel "Viaggio ad Occidente" di Wu Cheng'en il re-scimmia Sun Wukong lo affrontò e sconfisse. In tempi storici Bai era il sovrano occulto dell'impero Xixia e aveva la sua base nella città nera di Khara Khoto; Gengis Khan nel 1226 sottomise gli Xixia e Bai sparì durante il dominio mongolo e tornò come alleato dei Ming nel 1372 distruggendo la città nera, ormai un avamposto mongolo. Prima della Seconda Guerra Mondiale Bai rapì l'esploratore svedese Sven Hedin. Negli anni '90 rapì a Shenzen una ragazza trasformandola nella sua sposa vampira. Riapparve nel 2014 con l'intenzione di scatenare una guerra tra cinesi e mongoli per riprendere il proprio potere ma fu contrastato da Dampyr e i suoi amici da un lato e dal fratello della ragazza rapita a Shenzen; unitesi Harlan e gli altri riuscirono ad identificare il suo covo segreto, la vera Khara Khoto protetta da secoli dai suoi poteri, e dopo una dura lotta lo uccisero. Bai Gu era un Maestro molto crudele che faceva imprimere sul volto dei suoi non-morti il proprio ideogramma come segno della loro totale appartenenza a lui.
Bastet
Autore: Pasquale Ruju. Disegnatore: Fabrizio Russo. Prima apparizione: Dampyr n. 72, La dea egizia.
Bastet si faceva anticamente passare per l'omonima dea egizia (a volte detta anche Bast). Dopo aver girato il mondo per vari secoli, decide di trasferirsi in Italia, a Torino. Proprio qui Harlan ed i compagni hanno modo di incontrarla per la prima volta, trovandosi di fatto costretti ad allearsi con lei per affrontare e sconfiggere una banda di mercenari al soldo di Learco Calderbech, un egittologo che persegue l'obiettivo di uccidere Bastet ed il Dampyr al fine di impadronirsi del suo fluido per mescolarlo al proprio sangue ed allungare a dismisura la propria esistenza. Per questo motivo, unito al fatto che Bastet non si dedica più da tempo alla caccia (il sangue di cui ha bisogno, infatti, le viene offerto spontaneamente dalle sue adepte, in piccole dosi che permettono alle ragazze di restare in vita), Harlan decide di rimandare ad un'altra occasione il confronto decisivo, permettendo alla Maestra della notte di sparire dopo la distruzione del suo rifugio presso Torino[6]. Due anni più tardi, l'assalto di alcuni non morti ad una comitiva di turisti lungo il Nilo convince Harlan, Kurjak e Tesla a recarsi in Egitto. Qui vengono contattati da Bastet (nel frattempo tornata a stabilirsi in quella che considera la sua terra) tramite una sua adepta, ed apprendono come il branco di non morti che stanno cercando sia composto da ex schiavi di Jan Vathek ora al servizio di Abremelin, un mago e scienziato cui proprio Bastet, diversi secoli addietro, aveva donato una piccola quantità del proprio fluido che, riprodotto da costui in laboratorio, gli ha permesso di sopravvivere sino ai nostri giorni. Stringendo una nuova alleanza temporanea, Harlan e Bastet scoprono che Abremelin tiene soggiogati i non morti per mezzo di una potente droga, anch'essa ricavata dal fluido della Maestra. Dopo aver eliminato tutto il branco di vampiri, ed aver rischiato di dover uccidere Tesla (che era caduta prigioniera del mago-scienziato ed era stata drogata), Harlan riesce a mettere le mani su Abremelin, lasciando però l'incombenza di ucciderlo a Bastet (che evidentemente doveva sentirsi responsabile per i guai causati dal suo vecchio amante), dando così ancora una volta modo alla sfuggente ed ambigua Maestra di sparire all'ultimo momento[7]. Nella sua terza apparizione ha chiesto l'aiuto di Harlan per eliminare il suo antico rivale Horo, noto come Re Scorpione, che liberatosi accidentalmente dalla prigionia voleva vendicarsi. Dimostratosi questi troppo forte, Bastet ha quindi aiutato attivamente il Dampyr ad uccidere un altro maestro, guadagnandosi definitivamente la sua fiducia, ma violando una regola molto importante della famiglia.
Il nome del personaggio è un omaggio a Clifford Ball e alla vampira del suo racconto intitolato La Dea-Vampiro (The Goddes Awakes, 1938) pubblicato su Weird Tales.
Condor
Autori: Mauro Boselli, Mario Faggella. Disegnatori: Nicola Genzianella, Fabrizio Russo e Maurizio Dotti. Prima apparizione: Dampyr n. 58, I segreti di Dreamland.
Il Condor è un Maestro della Notte che ha operato soprattutto nel XX secolo, in America Latina. Coinvolto per lo più in sinistre trame politiche, ha appoggiato la dittatura militare argentina ed il suo sistema di controspionaggio e torture dei dissidenti[8] ed ha contribuito attivamente al golpe cileno del 1973[9]. Una stretta alleanza lo lega a Lord Marsden ed Ixtlán, altri due potentissimi Maestri con i quali condivide il medesimo obiettivo, l'assoluto dominio segreto della razza umana. La sua base è un antico rifugio missionario spagnolo nel deserto di Atacama, nel Cile del nord, dove viene raggiunto ed ucciso da Harlan Draka[10].
Il nome di questo Maestro della Notte è stato preso dall'Operazione Condor, un patto politico segreto stipulato fra la CIA ed i servizi segreti di molti stati sudamericani in chiave anticomunista.
Dagda
Autori: Mauro Boselli. Disegnatore: Mauro Laurenti. Prima apparizione: Dampyr n. 186, Taliesin il bardo.
Dagda era uno dei Maestri più antichi; Dagda era il più anziano tra coloro che sopravvissero all'esodo nel multiverso, era un filosofo e sapiente e contribuì a stabilire le regole di segretezza adottate dalla Famiglia per vivere sulla Terra. Predicava la tolleranza e la convivenza con gli umani, che lo adoravano come un dio. Inoltre possedeva un calderone originario del suo mondo, che conteneva tutte le conoscenze della sua stirpe. Tuttavia morì in qualche modo dopo poche centinaia d'anni. In modo ignoto fu comunque in grado attraverso il suo calderone di svelare molti segreti dei Maestri al Dampyr Taliesin in epoca arturiana.[5].
Dagda riprende quasi fedelmente l'omonima figura del mitologico primo re dei Tuatha Dé Danann, compreso il calderone magico fonte di sapienza.
Draka
Autori: Mauro Boselli, Maurizio Colombo. Disegnatori: Vari. Prima apparizione: Dampyr n. 2, La stirpe della notte.
Draka è uno dei più potenti Maestri della Notte, padre del protagonista Harlan Draka.
El Lobo
Autore: Antonio Zamberletti Disegnatore: Marco Santucci e Patrick Piazzalunga. Prima apparizione: Dampyr Speciale. n. 10, El Lobo.
El Lobo era un Maestro che aveva stabilito il suo territorio in Messico. A inizio Novecento guidava una compagnia mercenaria, con la quale fu coinvolto in un episodio minore della Rivoluzione Messicana del 1914: fu infatti incaricato dall'esercito messicano di Porfidio Diaz di eliminare un gruppo di ribelli asserragliati nel villaggio di San Pablo nella Sierra Madre occidentale. Nel 2014, nella stessa zona El Lobo era alla guida del più potente cartello dei narcos locali, ma la ferocia dei suoi non-morti attirò l'attenzione di un giornalista amico di Dampyr. Harlan Draka, giunto sul posto e con l'aiuto di due poliziotti locali, affrontò il branco del Maestro. Lo scontro finale avvenne di nuovo a San Pablo dove El Lobo fu ucciso da Harlan. Era un Maestro molto sanguinario, che affermava che il suo lavoro, e piacere, era la guerra; abbastanza inusualmente El Lobo sembrava interessato più ai soldi, tanto da lavorare al servizio di ricchi umani, che al potere.
Erlik Khan
Autore: Mauro Boselli. Disegnatori: Alessandro Bocci, Luca Rossi, Majo, Michele Coprera. Prima apparizione: Dampyr n. 31, Il mare della morte.
Il Maestro della Notte conosciuto come Erlik Khan è attivo per lo più nei territori dell'Asia Centrale, dove nel corso dei secoli si è fatto passare per il dio della morte delle religioni sciamaniche mongole. Da lui ha avuto origine anche il mito di Hellequin, démone citato anche nella Divina Commedia con il nome di Alichino, e dal quale deriva anche la figura di Arlecchino. In alcune occasioni ricorre inoltre all'identità fittizia di Hugo Markham, anziano e ricco antropologo. La caratteristica che più lo contraddistingue, tuttavia, è il controllo di una enorme armata di non-morti (la quale, a sua volta, è all'origine del mito della Masnada di Hellequin) formata da combattenti di tutte le ere, dai guerrieri primitivi a quelli di epoche recenti, al comando della quale ha combattuto in varie occasioni, ad esempio la Guerra dei Trent'Anni, la Rivoluzione Francese, e persino la seconda guerra mondiale. La sua strada si incrocia con quella di Harlan Draka per la prima volta in Uzbekistan, presso il mare d'Aral, dove i due si affrontano in un corpo a corpo. Erlik Khan si rivela troppo forte per il Dampyr, ma non lo uccide, lasciando capire che questa è la volontà di Draka, di cui è fedele alleato, avendo entrambi come obiettivo il controllo degli accessi al multiverso. Diverse altre volte i due arrivano allo scontro, pur senza uccidersi l'un l'altro, anche se non di rado arrivano a stringere alleanze temporanee contro avversari comuni. Possiede un fedele servitore, Kagyr Khan, una creatura vampirica di rango inferiore proveniente dallo stesso mondo dei Maestri. Kagyr è un mutaforma che di volta in volta accompagna Erlik Khan come cavallo, predatore ferino e il maggiordomo Jonas quando il Maestro assume l'identità di Hugo Markham. Nello scontro a tre con Harlan e i Lupi Azzurri nel deserto del Taklamakan perde gran parte della sua armata.[11]. In seguito nel tentativo di uccidere il nuovo dampyr bambino a Skellig Michael Harlan uccide il suo fedele Kagyr Khan[12]
L'aspetto umano di questo Maestro è simile a quello di Gengis Khan.
Gabor Vlatna
Autore: Mauro Boselli. Disegnatori: Giuliano Piccininno, Stefano Andreucci. Prima apparizione:Dampyr n. 20, Il castello nei Carpazi.
Gabor Vlatna è stato a lungo uno dei principali avversari di Draka. Ha combattuto più volte contro di lui nel corso dei millenni per il possesso della Romania: nelle file dei daci di Decebalo subisce una dura sconfitta a Sarmizegetusa contro le legioni romane, fra le quali Draka figurava con lo pseudonimo di Generale Draco. Vlatna abbandona momentaneamente la Transilvania, per poi ritornarvi a fianco dei Turchi Ottomani nel XV secolo, riconquistando la regione fino ai giorni nostri. Negli anni trenta Vlatna consolida il suo potere tramite il controllo del movimento delle Guardie di ferro, ma in seguito si ritira in animazione sospesa per riciclarsi, nei tempi attuali, come filantropo direttore di un orfanotrofio nel suo castello, in realtà una copertura ideale per il suo "mattatoio". Affrontato da Harlan e compagni, viene poi sconfitto da Draka: il suo corpo viene smembrato e seppellito nei sotterranei del suo stesso castello[13]. Quando poi il padre di Harlan decide di costruire un parco di divertimenti a Castel Vlatna e utilizzare le emanazioni corporee del suo vecchio nemico per ottenere un'ambientazione realistica, quest'ultimo stringerà alleanza con uno dei responsabili del progetto e complotterà per riacquistare tutto il suo potere all'insaputa di Draka. Tuttavia Harlan lo eliminerà definitivamente pugnalandolo al cuore[14].
Gorka
Autori: Mauro Boselli, Maurizio Colombo. Disegnatori: Majo, Fabio Bartolini. Prima apparizione: Dampyr n. 1, Il figlio del diavolo.
Gorka è il primo Maestro della Notte affrontato dal Dampyr Harlan Draka. È insediato nei Balcani almeno sin dal Cinquecento, quando agiva nelle vesti di emissario e giannizzero dell'imperatore ottomano Solimano il Magnifico[15]. In occasione di un suo spostamento a Berlino verso la fine degli anni settanta, il Maestro locale, Shrek, gli offre una giovanissima Tesla Dubcek, che Gorka sceglie di trasformare in una propria non-morta[16]. L'incontro con Harlan avviene durante la sanguinosa guerra civile jugoslava, quando Gorka assale col suo branco il paese bosniaco di Yorvolak, massacrando prima gli abitanti e poi un gruppo di miliziani guidati da Emil Kurjak. I soldati, disperati, vanno a chiamare Harlan, che dice di essere un Dampyr solo per guadagnare qualche soldo dai contadini della zona, allontanando il malocchio con riti pomposi e plateali. Accortosi invece di esserlo davvero, respinge un assalto del branco di Gorka, catturandone addirittura un membro, Tesla Dubcek, facendole riscoprire il proprio lato ancora umano, ed in tal modo costringe il Maestro alla fuga[17]. Per vendicare il suo amico Yuri, che si è trovato costretto ad uccidere perché trasformato a sua volta in non-morto da Gorka, Harlan dà la caccia al Maestro fino a Sarajevo, eliminandolo all'interno di quello che si rivela essere il suo rifugio, i sotterranei della biblioteca nazionale della capitale bosniaca[18]. Diversi anni dopo questi eventi, Harlan torna in Bosnia per accompagnare Kurjak in visita dal padre malato, ed ha modo di scoprire che lo scontro fra lui e Gorka fu, in sostanza, provocato dall'astuto Nergal, che da anni sorvegliava segretamente il Dampyr ed aveva infine deciso di testarne le reali capacità ai danni di un altro Maestro della Notte, per l'appunto Gorka[19].
Il nome "Gorka" è tratto dall'omonimo protagonista (interpretato da Boris Karloff) del film del (1963) I tre volti della paura di Mario Bava, nell'episodio I Wurdulak, tratto, a sua volta, dal racconto di Aleksej Tolstoj intitolato La famiglia del Vurdalak.
Grigor Vurdalak
Autore: Maurizio Colombo. Disegnatore: Maurizio Dotti Prima apparizione: Dampyr n. 4, Notturno in rosso.
Il potere di Grigor Vurdalak in Russia era consolidato già in ere lontane, quando era al fianco di Gengis Khan durante la sua cavalcata verso l'Europa. Resterà ancora in territorio russo durante il periodo degli Zar e durante la Rivoluzione Russa del 1917. In età moderna, gestisce alcune bande di non-morti per controllare gli affari della malavita moscovita, influenzando diverse famiglie della mafia russa, la Kombinatzja. Harlan Draka e compagni scoprono la sua esistenza catturando un suo non-morto a Rostock, in Germania, dove praticava una specie di mercato nero di snuff movie, film atroci in cui venivano massacrate persone innocenti. Durante una guerra tra bande, organizzata proprio da Vurdalak, il Dampyr riesce ad ucciderlo in uno scontro frontale tra i due. Molto recentemente, ha fatto la propria comparsa nella serie la sorella di Vurdalak, Zarema, intenzionata ad assumere il comando della mafia russa in sostituzione del defunto fratello.
Il nome di tale Maestro è stato tratto dal vurdalak, un vampiro del folklore russo.
Horo
Autori: Francesco Testi, Mauro Boselli. Disegnatore: Fabrizio Russo. Prima apparizione: Dampyr n. 169, La tomba del re scorpione
Noto sin dall'antichità col nome di Re Scorpione, Horo è un maestro con una sconfinata brama di potere. Determinato a conquistare il mondo intero, a cominciare dal sopraffare Bastet con cui condivideva il territorio, viene da questa imprigionato con l'inganno in un sarcofago contenente una rete creata con materia organica donata da numerosi altri maestri che lo vedevano come una pericolosa minaccia. Liberato a causa di alcuni tombaroli si dimostra subito dotato di grandi poteri, tali da potenziare i suoi non morti usando la sua materia organica in modo da renderli più imponenti e resistenti alla luce del sole e trasformandone addirittura l'aspetto nelle classiche divinità egizie. Inoltre crea in poco tempo un suo tempio-rifugio dimostrandosi quindi in grado di modificare oltre alla struttura fisica dei suoi seguaci anche quella delle rocce. Ovviamente il suo primo obiettivo è vendicarsi di Bastet, la quale consapevole di non poterlo affrontare chiama in suo aiuto il Dampyr. Il temibile avversario viene eliminato solo grazie all'aiuto attivo della Maestra, cosa che era sempre stata evitata da "maestri alleati" come Draka e Araxe, i quali dopo aver fornito indizi o informazioni sui vari maestri avversari di Dampyr si sono tenuti accuratamente in disparte dalla lotta per non violare le regole della famiglia.
Huitzilopochtli
Autori: Mauro Boselli, Giovanni Eccher. Disegnatore: Maurizio Dotti. Prima apparizione: Dampyr n. 137, Gli implacabili.
Lo spirito invocato dagli stregoni aymara con il nome di Tío si rivela essere in realtà un Maestro della Notte chiamato Huitzilopochtli, anticamente venerato come divinità dalle civiltà precolombiane, che gli tributavano sanguinosi sacrifici umani. Si trova prigioniero da secoli sotto il Salar de Coipasa, assolato deserto di sale boliviano, per volontà di Draka ed altri Maestri, per motivi non meglio chiariti. Nel 1908, con la complicità di una strega aymara, aveva fatto in modo che i leggendari Butch Cassidy e Sundance Kid gli offrissero un tributo di sangue in modo da diventare suoi non morti non appena fossero "ufficialmente" deceduti, come sarebbe successo di lì a poco, con la loro uccisione nel corso di un conflitto a fuoco con l'esercito boliviano. A causa della prigionia che ne ha limitato molto i poteri e la capacità di nuocere, durante i secoli Huitzilopochtli ha avuto bisogno di costanti approvvigionamenti di sangue umano (estorti grazie alle proprie facoltà extrasensoriali e/o tramite gli stregoni del posto) sinché, giunto ai nostri giorni, non si è sentito ormai abbastanza in forze per riemergere dal deserto e riprendere il controllo di quello che considera il suo territorio, nonché dei propri non morti, di fatto inconsapevoli di essere stati resi tali da lui. Richiamati dalle segnalazioni di don Santiago Willkahuamán, suo vecchio amico, Harlan Draka e compagni si recano in Bolivia per verificare l'esistenza dell'Arcivampiro, che riescono a trovare e sconfiggere solo al termine di un'aspra lotta, durante la quale il Maestro della Notte mette il Dampyr in seria difficoltà, venendo eliminato solo grazie alla ribellione di Butch Cassidy e Sundance Kid, i quali, una volta ucciso il proprio creatore, stanchi dell'esistenza di tenebra cui Huitzilopochtli li aveva condannati, decidono di farla finita sottoponendosi alla luce dell'alba[20].
Iansa'
Autori: Giovanni Di Gregorio Disegnatore: Daniele Statella, Marco Fara Prima apparizione: Dampyr n. 171, Ragazzi Perduti.
Iansa' è una Maestra della Notte femmina molto particolare, che enfatizza l'aspetto materno del proprio carattere. Ella infatti, stabilitasi a Rio e impersonato il ruolo di una divinità del rito candomblé, tiene sotto la sua protezione i meninos de rua locali, trasformandoli però in non-morti. Harlan e soci si imbattono in lei mentre Iansa' e i suoi bambini si stanno scontrando con i famigerati squadroni della morte paramilitari. In seguito i tre ammazzavampiri vengono allo scontro decisivo con il branco, che ha nel frattempo eliminato i paramilitari, e Iansa', ferita a morte dal Dampyr, nei suoi ultimi attimi di vita cerca di uccidere tutto il suo branco cosicché "i suoi bambini non rimanessero soli". Nonostante la vittoria Harlan e compagni mostrano di comprendere e in parte compatire la Maestra, commentando di averne incontrate di molto peggiori.
Ixtlán
Autori: Mauro Boselli, Maurizio Colombo. Disegnatore: Nicola Genzianella. Prima apparizione: Dampyr n. 24, La milizia oscura.
Il Maestro della notte noto come Ixtlán nei secoli pre-colombiani si faceva passare per una divinità (utilizzando i nomi Totlicutli ed Achiyala) presso i popoli dell'America Centrale. Nelle epoche successive, ottenne molta influenza negli stati post-coloniali sudamericani divenendone una specie di protettore, attraverso forti pressioni sui maggiori clan di narcotrafficanti. Nel corso del XX secolo, assieme a Condor ed a Lord Marsden, ha organizza una serie di golpe in America Latina. Lui stesso, inoltre, si scopre dirigere la famigerata Area 51, nel deserto del Nevada, negli Stati Uniti. Compare per la prima volta in Colombia, dove veste il ruolo di eminenza grigia di uno dei cartelli di narcotrafficanti più potenti del paese, capeggiato dal boss Ramón Echeverría, da lui trasformato in non morto[21]. La caccia all'astuto e sfuggente Ixtlán si protrae per diversi anni: Harlan Draka e compagni lo rintracciano prima a Las Vegas[22], poi in Arizona (dove i tre si imbattono in un branco di non morti del Maestro)[23], quindi nuovamente in Nevada, all'interno di Area 51, che si rivela essere il suo quartier generale. Qui viene poi ucciso dal Dampyr, che mordendolo al collo ne scopre anche i legami con Lord Marsden e Condor[24].
Jan Vathek
Autori: Mauro Boselli, Maurizio Colombo. Disegnatori: Maurizio Dotti e Stefano Andreucci. Prima apparizione: Dampyr n. 6, La costa degli scheletri.
Jan Vathek è uno dei Maestri della Notte più forti mai affrontati da Harlan Draka. La sua caccia durerà (pur non ininterrottamente) ben otto anni. Il Maestro Vathek era conosciuto già in epoche antiche. Era stato infatti un importante sovrano dell'antica Kush, per poi assumere l'identità di un emiro musulmano nel VII secolo, durante la conquista araba della Nubia[25]. Sempre nei panni di emiro, partecipò attivamente alla conquista araba dell'Africa del Nord, spingendosi con il suo esercito fino in Spagna e Portogallo[26]. In tempi recenti, si è occupato principalmente di sfruttare gli eterni conflitti tra popolazioni africane per mantenere il proprio potere. Harlan e compagni lo affrontano per la prima volta in Namibia, dove gestisce un'importante stabilimento di estrazione diamantifero[27]. Ma contemporaneamente ai tre, anche un Maestro nomade, Omulù, giunge a contatto con Jan Vathek e lo sfida per il possesso del territorio. Nel tremendo confronto a tre, ad avere la peggio è proprio Vathek. Omulù viene ucciso poco tempo dopo da Harlan, mentre Vathek, tornato in forze, riesce a fuggire verso nord[28]. Anni dopo, viene rintracciato in Angola, dove ha preso il controllo di un'armata di guerriglieri. Vathek è sull'orlo di provocare una nuova guerra civile, ma il Dampyr riesce ad evitarlo, ferendo gravemente Vathek ma non potendo inseguirlo: nello scontro, infatti, Kurjak resta a sua volta gravemente ferito da una scarica di Kalašnikov, e deve essere portato in ospedale prima che possa morire[29]. Passano ancora anni prima che una soffiata della polizia angolana permetta ad Harlan e soci di localizzarlo su una piattaforma petrolifera al largo della costa della Cabinda: ma questa si rivela in realtà una trappola, organizzata proprio da Vathek per liberarsi del Dampyr, che riesce però a salvarsi[25]. Nell'estate del 2007, alcuni indizi portano a far credere che Vathek si nasconda a Zerzura, un'oasi leggendaria del deserto del Sudan. Si scatena così una serie di feroci battaglie tra la squadra di Harlan ed i non-morti di Vathek, fino allo scontro finale, che avviene nei sotterranei di quella che era stata, un tempo, Zerzura. Nella battaglia campale, dove muoiono anche alcuni compagni della spedizione di caccia unitisi al Dampyr, Harlan riesce ad uccidere in modo definitivo Vathek, con una pugnalata al cuore inferta con un'arma intrisa del suo sangue[30].
Il nome di Jan Vathek è un omaggio al romanzo di William Beckford intitolato appunto Vathek. L'incipit del romanzo è la miglior la descrizione dell'omonimo personaggio del fumetto:
[...] La sua figura era gradevole e maestosa: solo quando montava in furia uno dei suoi occhi diventava così terribile che nessuno avrebbe osato sostenerne lo sguardo, e lo sventurato su cui quell'occhio si posava cadeva istantaneamente riverso e talvolta spirava. Per paura tuttavia di spopolare i suoi territori e di rendere desolato il palazzo, solo raramente egli dava sfogo a tale furore. Essendo molto proclive alle femmine e ai piaceri della tavola, Vathek cercava con la sua affabilità di procurarsi piacevoli compagnie; e in questo tanto meglio riusciva in quanto la sua generosità era senza limiti e la sua indulgenza senza restrizioni [...].
Krigar
Autori: Claudio Falco, Mauro Boselli. Disegnatore: Giuliano Piccininno. Prima apparizione: Dampyr n. 165, La fine della caccia
Krigar è un maestro anomalo, un autentico guerriero, che vive solo per la gioia dello scontro, tanto da non curarsi dei non-morti che crea a meno che non siano veri guerrieri come lui. Viene rintracciato da Harlan in Norvegia grazie all'aiuto appunto di uno dei suoi non-morti abbandonati e poi ucciso dal Dampyr in un duro scontro. Si rivela inoltre il Maestro del Conte Mangus (apparso in Dampyr n.17) e il misterioso Maestro della "Terra di Nessuno" (Dampyr n.153).
Konrad
Autore: Nicola Venanzetti. Disegnatore: Daniele Statella. Prima apparizione: Maxi Dampyr n. 8, Il Klan dei Dannati.
Konrad era un Maestro che aveva il suo territorio in Arkansas. Durante la Guerra di Secessione Americana Konrad era proprietario di una grossa piantagione nella Quachita County. Al fine di proteggere le sue terre nel 1864 Konrad vampirizza un reggimento di cavalleria confederato con cui aveva un debito di gratitudine per avergli riportato acumi schiavi fuggiti. I suoi non-morti riescono a bloccare la unionista Campagna del Red River. Dopo la guerra civile Konrad guida una delle più feroci cellule del Ku Klux Klan. In tempi più moderni si trasferisce a Little Rock dove diventa un alto dirigente della Dixie Mafia ma lascia a Quachita i suoi non-morti e una famiglia di schiavi umani. Nel 2016 lo scontro tra Konrad e alcuni speculatori di colore attira l'attenzione di Harlan Draka che si dirige in zona. Alla fine Konrad viene ucciso durante un reenacte durante il quale il Maestro pianificava di eliminare tutti i suoi nemici. Konrad era un Maestro molto sadico, con una predilezione per la frusta. Sosteneva però di non essere razzista: per lui bianchi e neri erano ugualmente inferiori.
Kostacki
Autori: Mauro Boselli, Maurizio Colombo. Disegnatore: Luca Rossi. Prima apparizione: Dampyr n. 3, Fantasmi di sabbia.
Non si sa nulla di Kostacki, tranne quello che racconta di lui Amber Tremayne: Era uno dei membri più anziani della famiglia e nel XIX secolo impazzì, cominciando ad agire insensatamente allo scoperto e sfidò propriò Amber Tremayne per il controllo della Cornovaglia. Battuto da questa, assieme all'aiuto di Draka, Kostacki fu fatto a pezzi che furono poi inchiodati in fondo al mare, poco lontano la riva. La costruzione di un Luna Park lì vicino e la morte accidentale di un operaio, secoli dopo, lo risvegliano. Tuttavia Harlan, originariamente sulle tracce di suo padre, lo affronta e lo uccide in via definitiva[5].
Il nome Kostacki è un omaggio ad uno dei personaggi de La bella vampirizzata di Alexandre Dumas.
Lamiah
Autore: Maurizio Colombo. Disegnatore: Majo. Prima apparizione': Dampyr n. 9, Lamiah.
Di Lamiah si sa solo che, attorno al XVII secolo, fu attaccata da un altro Maestro della Notte, il nomade Shrek, che riuscì a sconfiggerla. Perso quello che considerava il proprio territorio, la città di Berlino, venne rinchiusa in un sarcofago e sotterrata in un monastero. Riuscita a liberarsi solo ai giorni nostri, forma un nuovo branco di non-morti e sfida nuovamente Shrek, che però si dimostra ancora una volta troppo forte per lei e la ferisce gravemente. Nella lotta si viene però a trovare coinvolto Harlan, che uccide Shrek. Alla fine Lamiah, troppo debole per affrontare il Dampyr, preferisce gettarsi in un burrone, ma tutto lascia credere che sia ancora viva[31].
Il nome di questo Maestro è ispirato al mito greco della lamia, fantasma seduttore assetato di sangue umano.
Legba
Autori: Mauro Boselli, Maurizio Colombo. Disegnatore: Maurizio Dotti. Prima apparizione: Dampyr n. 15, Nato nella palude.
Legba ha operato principalmente negli Stati Uniti del Sud. In passato si è fatto passare all'occorrenza per Baron Samedi, il macabro signore dei cimiteri del culto vudu. A partire più o meno da metà Ottocento, si è inoltre dato allo sfruttamento della prostituzione ed alla gestione di una casa discografica. Proprio quest'ultima attività gli permise di conoscere il famoso bluesman Robert Johnson e di produrne i dischi. La sua esistenza viene scoperta da Harlan e compagni in occasione di un loro viaggio in Mississippi alla ricerca degli Swamp Lizards, un gruppo musicale degli anni settanta deceduto in un incidente aereo, ma di cui sono erano stati avvistati alcuni componenti (che difatti si riveleranno non morti di Legba)[32]. Con la complicità dello sceriffo del luogo, Harry Duquesne, il Maestro della Notte riesce quasi a far uccidere il Dampyr, ma alla fine viene eliminato egli stesso da Emil Kurjak, che gli spara a distanza ravvicinata alla nuca con un proiettile "trattato"[33].
Il nome di questo Maestro della Notte è stato ripreso da un omonimo loa della religione vudù, mentre gli Swamp Lizards sono un omaggio ai Lynyrd Skynyrd.
Lord Marsden
Autori: Mauro Boselli, Maurizio Colombo. Disegnatori: Vari. Prima apparizione: Dampyr n. 11, Nemesis.
Lord Marsden è, quasi sicuramente, il principale antagonista di Harlan Draka tra i Maestri della Notte, se non in assoluto. Per questo è quello su cui mano a mano si è scoperto di più. Le notizie certe sul suo conto in possesso di Harlan riguardano il suo controllo della NEA (National Enforcement Agency), un'agenzia di sicurezza privata con sedi in tutto il mondo, e, soprattutto, della Temsek, una multinazionale che ufficialmente produce armi da caccia, ma in realtà si occupa della costruzione e del commercio di armi da guerra supersofisticate e, addirittura, della creazione di supercombattenti geneticamente modificati (sia umani che non morti)[34]. Si ritiene sia approdato nelle isole britanniche in epoca assai remota, infatti in un'occasione racconta di essere arrivato nelle vesti di Angus Og, condottiero del popolo dei Túatha Dé Danann[35]. Da tale aneddoto sul suo passato trae probabilmente origine uno dei suoi pseudonimi, Lord delle Isole. In seguito ha combattuto contro l'indipendenza dell'Irlanda dal Regno Unito intromettendosi nel conflitto tra cattolici e protestanti a favore di questi ultimi. Insieme al nemico Draka ed a Nergal, Lord Marsden è stato l'unico Maestro ad essere a conoscenza dell'esistenza del Dampyr sin dagli anni sessanta[36] o perlomeno a sospettarlo, a causa di un viaggio giovanile di Harlan a Londra. Una stretta alleanza lo ha legato per lungo tempo ad altri due Maestri della Notte, Ixtlán e Condor, insieme ai quali ha organizzato e perpetrato una fitta rete di intrighi politici internazionali (prima che questi fossero eliminati da Harlan). Proprio la straordinaria capacità di organizzare intrighi, anche in piena autonomia, è la caratteristica che sicuramente lo contraddistingue di più e lo rende particolarmente pericoloso. In un'occasione, compare a Martin De Vere, capo dei Lupi Azzurri, nelle sembianze di Magokpa, il Re del mondo, facendogli credere d'essere stato usurpato del proprio trono da Draka, onde convincerlo ad affrontarlo[37]. In un'altra, tenta di eliminare Harlan e compagni attirandoli in trappola tra le montagne dell'Himalaya, facendosi passare per un innocuo quanto inesistente Maestro della Notte di nome Ikaris, che ha scoperto una maniera di ritrasformare i non morti in esseri umani[38]. Più recentemente, si è venuto a sapere che Lord Marsden ha perso una notevole porzione del proprio potere (anche se, pare, solo provvisoriamente) in seguito all'eliminazione da parte di Harlan Draka di un suo doppio in un'altra dimensione[39].
Mhorag
Autore: Diego Cajelli. Disegnatore: Giuliano Piccininno. Prima apparizione: Dampyr n. 95, I vampiri di Nadvora.
Mhorag era uno dei Maestri della Notte più potenti già in età preistorica. Smanioso di dominare il mondo, abitato da un'umanità ancora primitiva, non curandosi minimamente della legge non scritta della segretezza vigente fra i Maestri (nel senso che lasciava agire troppo apertamente il proprio branco di non morti), viene per questo fermato da Draka, che lo seppellisce, dopo averlo amputato, nelle profondità di una caverna sui Carpazi ucraini. Risvegliato involontariamente ai nostri giorni da una spedizione di speleolegi dell'Università di Kiev, scatena una piccola guerriglia tra umani e vampiri, fino alla sua uccisione da parte di Harlan Draka[40].
Mordha
Autore: Mauro Boselli. Disegnatore: Michele Cropera. Prima apparizione: Dampyr n. 119, L'amante del vampiro.
Mordha è un Maestro della Notte che da sempre ha scelto l'Irlanda quale proprio campo d'azione. In un passato molto lontano si è trovato a doversi confrontare con un altro Dampyr, da lui chiamato Uomo dei corvi (che sembrerebbe essere il bardo Taliesin[41]); tuttavia, in occasione del confronto decisivo, aveva avuto timore per la propria sorte ed aveva dunque deciso di fuggire e nascondersi, sacrificando però molti dei suoi non morti. Il rimorso e la vergogna per la fuga lo hanno portato nei secoli a venire ad un'esistenza di pressoché totali isolamento ed inattività, perdendo anche in parte il rispetto dei superstiti del proprio branco. Tale situazione si interrompe nel momento in cui, ai giorni nostri, una ragazza di nome Joan Dunne viene assunta come governante nella villa di un aristocratico, tale sir Charles Moore, che vive confinato in una stanza buia ed altri non è che il Maestro Mordha. L'incontro con la ragazza, della quale si innamora, fa ritornare nel vampiro la voglia di lottare ed eliminare il nuovo Dampyr Harlan Draka, il quale è nel frattempo venuto a conoscenza della sua esistenza e si è recato a Dublino per eliminarlo. Per una questione d'onore, ed anche per cancellare definitivamente il ricordo della sua fuga di mille anni prima, decide di combattere contro Harlan e compagni in un'illusoria brughiera (creata grazie ai propri poteri illusori) ed all'arma bianca. Nel duello finale è tuttavia il Dampyr ad avere la meglio ed ucciderlo, anche perché Mordha evita volutamente di mutare forma, scegliendo di affrontare il pericoloso avversario nei panni di un guerriero[42].
Nergal
Autori: Mauro Boselli, Maurizio Colombo. Disegnatori: Vari. Prima apparizione: Dampyr n. 12, Anima persa.
Il Duca Nergal, oltre ad essere uno tra i Maestri della Notte più vecchi e potenti di cui si ha conoscenza, è il capo della Polizia Segreta dell'Inferno, ruolo acquisito dopo aver stretto un patto con le potenze infernali, consegnandosi spontaneamente ad esse. Ha ottenuto in cambio nuovi poteri e alleati, al prezzo di non potersi manifestare materialmente.
Omulù
Autore: Mauro Boselli. Disegnatore: Maurizio Dotti. Prima apparizione: Dampyr n. 6, La costa degli scheletri.
Omulù operava soprattutto in Africa, dove si faceva passare per il dio della pestilenza. Non avendo un territorio fisso, era considerato un Maestro della Notte nomade. Harlan Draka, giunto in Namibia alla ricerca di un altro Maestro, Jan Vathek, scopre quindi l'esistenza di Omulù, anch'egli sulle tracce di Vathek per impadronirsi del suo territorio[43]. Nello scontro tra i due Maestri, Omulù riduce in fin di vita Vathek ed in seguito affronta il Dampyr. Dopo un feroce scontro, tuttavia, Harlan riesce tuttavia ad avere la meglio ed ucciderlo, mentre Jan Vathek, creduto morto, riesce a fuggire ed a rifugiarsi in Angola[44].
Qerâtu
Autore: Claudio Falco. Disegnatore: Maurizio Dotti. Prima apparizione: Dampyr n. 123, I Senza Morte.
Qeratû (lo spettro, in lingua curda) è un Maestro della Notte assai potente, attivo nell'attuale Kurdistan iracheno almeno fin dal 1258, anno in cui, alla testa dei propri mercenari non-morti, i Bê Helaket (i Senza Morte), conquistò la città di Mossul per conto di Hulagu Khan, il quale lo ricompensò donandogli il possesso del territorio curdo. Nei secoli seguenti si è dedicato col proprio branco a contrastare la resistenza dei guerriglieri Peshmerga ed al contrabbando di armi fino ai nostri giorni, sotto lo pseudonimo di Colonnello Mansur[45]. Non appena Caleb Lost viene a sapere della sua presenza, invia in Iraq Harlan, Kurjak e Tesla, che si avvalgono dell'appoggio di Dal, ex-comandante dei Peshmerga desideroso di vendetta dopo che il Maestro ed i suoi non-morti avevano massacrato l'intera popolazione della città di Habatja vent'anni prima. È proprio qui che, dopo averne seguito le tracce fra le montagne del Kurdistan, Harlan raggiunge Qeratû e lo sconfigge in duello[46].
Rakoczy-Saint Germain
Autore: Mauro Boselli. Disegnatore: Majo. Prima apparizione: Dampyr n. 144, La corona di ferro.
Rakoczy-Saint Germain è un misterioso ed elusivo Maestro della Notte di cui non si sa molto. Nel XVII secolo aveva assunto l'identità di Ferenc Rakoczy-Bathory, principe di Transilvania. Arrivato nei pressi di Milano dall'Ungheria, si imbatté nei briganti della Merlata; bevendo il sangue del loro capo Saracco venne a sapere che costoro, per conto di alcune famiglie nobili milanesi, proteggevano i pezzi mancanti (ritenuti magici) della Corona di ferro, utilizzata per l'incoronazione dei Re d'Italia[47]. Nel secolo successivo ha poi cambiato identità, facendosi passare per il Conte di Saint Germain, famoso ed enigmatico personaggio storico, e da circa due secoli se ne sono perse le tracce. Inviati a Milano da Caleb Lost, che da tempo sospettava della natura vampirica di Saint Germain, Harlan e compagni si trovano coinvolti nella lotta secolare fra il Maestro della Notte ed un potentissimo agente della Squadra del Male, il barone Vassago (conosciuto anche come il Démone delle cose perdute), da secoli alla ricerca dei frammenti magici della Corona; questi, se cadessero nelle sue mani favorirebbero la stirpe infernale nella conquista di questo mondo, e questo Saint Germain non vuole assolutamente permetterlo. In grave difficoltà contro Vassago, Harlan stipula una tregua con i non morti di Saint Germain, il quale, pur non essendo presente fisicamente nello scontro decisivo con il potente avversario, ha la meglio grazie ad un anello contenente una sua parte organica in possesso del suo più fedele non morto, il Conte Giuseppe Gorani. Questi, dopo la cacciata del démone, consegna spontaneamente i frammenti magici ad Harlan secondo la volontà del suo Maestro, consapevole del fatto che ormai l'unico posto sicuro dove custodirli sia il Teatro dei Passi Perduti di Caleb Lost. Prima di accomiatarsi, Gorani rivela che, sebbene siano sempre in contatto mentale, non vede fisicamente il proprio creatore da più di due secoli, perciò è molto probabile che Saint Germain si sia ritirato in letargo da tempo. Rimane così uno dei pochissimi Maestri della Notte con cui Harlan Draka, pur conoscendone l'esistenza, non si è ancora incontrato faccia a faccia[48].
Shrek
Autore: Maurizio Colombo. Disegnatore: Majo. Prima apparizione: Dampyr n. 9, Lamiah.
Di Shrek si sa solo che era un Maestro nomade, che sfidò poi nel XVII secolo Lamiah per il controllo di Berlino. Riuscito a sconfiggerla, la seppellì in fin di vita in un monastero della capitale tedesca. Nei secoli a seguire dominò incontrastato sulla città, fino a quando, riuscita a liberarsi dalla prigionia, Lamiah riacquista forza vitale per sfidare Shrek e riconquistare il territorio. Harlan, a Berlino assieme a Tesla, originaria di questa città, sfida entrambi i Maestri: Shrek viene ucciso in battaglia (non prima che Tesla riveli ad Harlan che fu proprio Shrek ad offrirla in dono all'alleato Gorka, che poi la trasformò in non-morta), mentre Lamiah, gravemente ferita, si getta in un precipizio, ma si suppone possa essere sopravvissuta[31].
Tziao Min
Autore: Michele Masiero, Claudio Falco. Disegnatore: Oliviero Gramaccioni. Prima apparizione: Maxi Dampyr n. 1, Ombre nella giungla.
Non si sa praticamente nulla di Tziao Min. Harlan Draka viene a sapere della sua esistenza da un suo non-morto, un ex-soldato statunitense che venne da lui catturato nella giungla del Vietnam; frastornato dalla trasformazione questi si allontanò e denutrito cadde in letargo, venendo raccolto dai suoi ex-commilitoni e riportato negli U.S.A. come cadavere. Perse così contatto col suo Maestro e vagò per decenni per le Americhe fino all'incontro con Harlan[49]. Infine nel 2015 Harlan ritrova la pista su Tziao Min, si scopre che dopo la fine della guerra del Vietnam negli anni ottanta si era trasferito a Macao dove sotto l'alias del Monaco aveva spodestato le Triadi e preso il controllo della malavita locale. In seguito grazie ad altri ex-soldati statunitensi vampirizzati rimasti in Indocina aveva preso il controllo anche del traffico di droga. Nel 2015 Tziao Min ormai conosciuto solo come il Monaco era il boss del crimine più influente di tutta l'area orientale, tuttavia accettò lo scontro con Dampyr che aveva seguito le sue tracce fino a Macao e in un monastero, che fungeva da suo quartier generale,avvenne lo scontro che vide infine Harlan vincitore[50].
Verdier
Autore: Maurizio Colombo. Disegnatore: Alessandro Baggi. Prima apparizione: Dampyr n. 10, Casa di sangue.
Non si nulla di Verdier, tranne che, poco prima della Rivoluzione francese si dedica ad arti occulte per acquistare un potere ancora più forte, per dominare sia gli umani che gli altri Maestri. Sconfitto da Araxe De Kerkadio, che doveva essere la sua vittima, ricompare nel XXI secolo: i demoni a cui si era rivolto gli permettono infatti di vivere in una casa alla periferia di Parigi, ritenuta stregata dagli abitanti del quartiere, che non a caso l'hanno ribattezzata Maison Enfer (Casa dell'Inferno), formata interamente da suo materiale organico. Quando Harlan Draka apprende ciò, affronta Verdier e lo uccide infilzandogli il cuore con un bastone intriso del suo sangue[51].
Victor Laforge
Autore: Claudio Falco. Disegnatore: Michele Benevento. Prima apparizione: Dampyr n. 142, I fantasmi di Distretto Sei.
Si sa poco di questo Maestro della Notte, tranne che, a cavallo fra la Prima e la seconda guerra mondiale, si è dedicato ad affari di natura poco chiara nei possedimenti coloniali francesi nell'Africa sub-sahariana. Di recente si è trasferito in Sudafrica, a Città del Capo. Qui, profittando dei mai sopiti problemi razziali, ha trasformato in suoi schiavi non morti alcuni ex poliziotti bianchi attivi durante l'apartheid, ordinando loro di commettere una lunga catena di omicidi nel quartiere di Distretto 6, al fine di allontanarne i residenti neri e mulatti e trasformarlo in una zona commerciale, gestita dal Maestro tramite prestanome. Inviati a Città del Capo da Caleb Lost, Harlan, Kurjak e Tesla, supportati dall'attivista (nonché collaboratrice locale di Caleb) Mama Becky e dalla sensitiva Lizzie Mugaba, si mettono immediatamente sulle tracce di Laforge, individuandone il rifugio grazie al tradimento di un suo alleato. Una volta giunti sul posto, Kurjak e Tesla cadono prigionieri del Maestro, che ha in mente di vampirizzare il primo per poi costringerlo ad uccidere la seconda. Tuttavia Laforge intende prima liberarsi di Harlan, che nel frattempo si è già sbarazzato di tutti i non morti presenti, e non esita ad affrontarlo in un corpo a corpo. Quando sembra prossimo a soccombere, il Dampyr riesce a colpire l'avversario con un coltello sporco del suo sangue in pieno volto, ottenendo però solo di ferirlo gravemente. Laforge, infatti, fa in tempo a fuggire e rifugiarsi in una zona sotto il suo controllo, situata fra Mali e Burkina Faso[52]. Viene infine ucciso dopo una lunga caccia tra Mali, Burkina Faso e Congo (Ex-Zaire).[53].
Zarema
Autori: Mauro Boselli, Diego Cajelli. Disegnatore: Luca Raimondo. Prima apparizione: Dampyr n. 125, Stagione di caccia.
Zarema è un Maestro della Notte di sesso femminile, che si scopre essere sorella del Maestro Grigor Vurdalak, ucciso da Harlan Draka diversi anni prima. Per secoli ha vissuto in solitudine su un'isola al largo del Mar Caspio sotto la protezione del fratello, del quale ora vuole prendere il posto come eminenza grigia di alcuni clan della mafia russa. Dopo aver fatto catturare Harlan, lo fa trasportare sull'isola per farlo eliminare nel corso di una battuta di caccia da alcuni suoi alleati umani e vendicare in tal modo la morte del fratello. Tuttavia il Dampyr riesce ad avere la meglio su questi ultimi e ferisce Zarema la quale, terrorizzata dal dolore fisico che non aveva mai provato nella sua lunga vita, fugge giurando vendetta[54]. Dopo un nuovo breve scontro con il Dampyr in Siberia,[55] Zarema viene infine uccisa a Mosca da Harlan dopo un fallito tentativo di uccidere il dampyr grazie a un esper un tempo al servizio del KGB.[56].
Note
- ^ Dampyr nº 113, La nave fantasma
- ^ Dampyr n. 18, Lo schermo demoniaco.
- ^ Dampyr n. 43, La leggenda di Amber.
- ^ a b Dampyr n. 44, Il sigillo nero.
- ^ a b c Dampyr n. 3, Fantasmi di sabbia.
- ^ Dampyr nº 72, La dea egizia.
- ^ Dampyr nº 106, Il ritorno di Bastet.
- ^ Dampyr nº 67, Danza con la morte.
- ^ Dampyr nº 69, I giorni del Condor.
- ^ Dampyr nº 70, Nel deserto di Atacama.
- ^ Dampyr n.102 Gli spettri del Taklamakan
- ^ Dampyr n.162 Il figlio di Joan
- ^ Dampyr n. 20, Il castello nei Carpazi.
- ^ Speciale Dampyr n. 1, Dracula Park.
- ^ Speciale Dampyr nº5 La leggenda del vecchio ponte
- ^ Dampyr nº 9, Lamiah.
- ^ Dampyr nº 1, Il figlio del diavolo.
- ^ Dampyr nº 2, La stirpe della notte.
- ^ vedi nota 1.
- ^ Dampyr n. 137, Gli implacabili.
- ^ Dampyr nº 24, La milizia oscura.
- ^ Dampyr nº 30, Vegas!
- ^ Dampyr nº 56, I vampiri della città fantasma.
- ^ Dampyr nº 58, I segreti di Dreamland.
- ^ a b Dampyr n. 88, La sovrana dei regni neri.
- ^ Dampyr n. 75, Lo sposo della vampira.
- ^ Dampyr n. 6, La costa degli scheletri
- ^ Dampyr n. 7, Zona proibita.
- ^ Dampyr n. 40, Vathek!.
- ^ Dampyr n. 90, L'oasi perduta.
- ^ a b Dampyr n. 9, Lamiah.
- ^ Dampyr n. 15, Nato nella palude.
- ^ Dampyr n. 16, Delta Blues.
- ^ Dampyr n. 45, I delitti di Sheffield.
- ^ Speciale Dampyr n. 6, Il segreto di Lady Lamb.
- ^ Dampyr n. 45, Il vampiro di Highgate.
- ^ Dampyr n. 102, Gli spettri del Taklamakan.
- ^ Dampyr n. 129, Il tempio sull'Himalaya.
- ^ Dampyr n. 136, Harlan contro Draka.
- ^ Dampyr n° 95, I vampiri di Nadvora.
- ^ Dampyr n° 44, Il sigillo nero.
- ^ Dampyr n° 119, L'amante del vampiro.
- ^ Dampyr n. 6, La costa degli scheletri.
- ^ Dampyr n. 7, Zona proibita.
- ^ Dampyr n° 123, I Senza Morte.
- ^ Dampyr n° 124, Nel covo del Maestro.
- ^ Dampyr n° 144, La Corona di ferro.
- ^ Dampyr n° 145, Il démone delle cose perdute.
- ^ Maxi Dampyr n. 1, Ombre nella giungla.
- ^ Dampyr nº 190, L'ombra di Tziao Min
- ^ Dampyr n. 10, Casa di sangue.
- ^ Dampyr n° 142, I fantasmi di Distretto 6
- ^ Dampyr nº 166, Il soffio caldo dell'Harmattan
- ^ Dampyr n 125, Stagione di caccia.
- ^ Dampyr nº 156, Siberia
- ^ Dampyr nº 170, Zarema!