Tradizione sportiva

criterio di classificazione delle società calcistiche italiane

Il concetto di tradizione sportiva è un criterio concepito in Italia dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), l'organo di governo sportivo nazionale concernente il calcio, e applicato in circostanze quali i casi di ripescaggio in ognuna delle tre divisioni a carattere professionistico[1] e nella ripartizione dei diritti televisivi.[2]

Criteri di punteggio

La Federcalcio definisce la «tradizione sportiva della città» come il punteggio risultante della sommatoria del valore ottenuto dalle partecipazioni ai campionati e i titoli vinti da ogni società. In caso di parità, prevarrà quella che avrà disputato il maggior numero di campionati di Serie A dalla sua istituzione nella stagione 1929-30. Nel caso permanga tale parità, prevarrà la società con il maggior numero di campionati disputati in Serie B e, in caso di ulteriore bisogno, quella col maggior numero totale di partecipazioni al campionato di Serie C o C1 e in subordine al campionato di Serie C2, ricorrendo in ultima istanza al sorteggio.[3]

Nel caso di città che ospitano diversi club nel calcio professionistico, «si terrà conto della tradizione sportiva del singolo club, cumulando, per il singolo club, i meriti sportivi conseguiti negli anni anche attraverso soggetti giuridici diversi».[4]

Partecipazioni ai campionati

Sebbene la prima regolamentazione professionistica italiana risale al 1926 con la Carta di Viareggio, la FIGC inizia i suoi conteggi statistici dalla stagione 1929-30, la prima strutturata a girone unico. Le stagioni sportive 1943-44, 1944-45 e 1945-46 non vengono calcolate: le prime due per la mancata disputa di campionati ufficiali, e la stagione 1945-46 per le proprie diversità strutturali rispetto al caratteristico girone nazionale del campionato di Serie A.[5] Anche la Prima Divisione, antenata del campionato di Serie C giocata fino al 1935, non viene tenuta in considerazione a causa della sua apertura alle formazioni riserva. Di conseguenza, i criteri adottati dalla federazione di calcio sono:[6]

  • 10 punti per la partecipazione ad ogni edizione della Serie A dalla sua introduzione nella stagione 1929-30;
  • 7 punti per la partecipazione ad ogni edizione della Serie B dalla sua introduzione nella stagione 1929-30;
  • 4 punti per la partecipazione ad ogni edizione della Serie C/Lega Pro dalla sua introduzione nella stagione 1935-36 alla stagione 1977-78 e dalla reintroduzione del 2014-15;
  • 4 punti per la partecipazione ad ogni edizione della Serie C1/Lega Pro Prima Divisione dalla sua introduzione nella stagione 1978-79;
  • 2 punti per la partecipazione ad ogni edizione della Serie C2/Lega Pro Seconda Divisione dalla sua introduzione nella stagione 1978-79;

Di seguito viene riportata la classifica delle squadre con maggior presenza nei campionati italiani di calcio:

Serie Montante
Squadra Pro A B C C2 A B C C2 TOTALE
Inter 84 84 - - - 840 - - - 840
Juventus 84 83 1 - - 830 7 - - 837
Roma 84 83 1 - - 830 7 - - 837
Milan 84 82 2 - - 820 14 - - 834
Fiorentina 84 78 5 - 1 780 35 - 2 817
Lazio 84 73 11 - - 730 77 - - 807
Torino 84 72 12 - - 710 84 - - 804
Napoli 84 70 12 2 - 700 84 8 - 792
Bologna 84 69 12 3 - 690 84 12 - 786
Sampdoria[7]
(Sampierdarenese/Liguria/La Dominante)
83 67 16 - - 670 112 - - 782
Atalanta 84 55 28 1 - 550 196 4 - 750
Genoa 84 49 33 2 - 490 231 8 - 729
Bari 82 30 44 8 - 300 318 32 - 650
Verona 84 27 51 6 - 270 357 24 - 651
Brescia 84 22 58 4 - 220 406 16 - 642
Udinese 80 43 18 19 - 430 126 72 - 628
Palermo 81 28 42 10 1 280 294 40 2 616
Cagliari 76 36 29 11 - 360 203 44 - 607
Vicenza 80 30 34 16 - 300 238 64 - 602
Parma 76 24 26 26 - 240 217 104 - 561
Modena 84 13 50 20 1 130 350 80 2 562
Padova 83 16 37 26 4 160 259 104 8 531
Triestina 76 26 22 22 6 260 154 88 12 514
Catania 77 17 34 22 4 170 238 88 8 504
Livorno 82 18 25 32 7 180 175 128 14 497
Como 77 13 34 29 1 130 238 116 2 486
Lecce 77 15 25 37 - 150 175 148 - 473
Novara 84 13 32 18 21 130 224 72 42 468
Venezia 77 12 33 22 10 120 231 88 20 459
SPAL 79 16 20 36 7 160 140 144 14 458
Cremonese 79 7 26 42 4 70 182 168 8 428
Cesena 63 13 30 20 - 130 210 80 - 420
Alessandria 79 13 20 29 17 130 140 116 34 420
Foggia 73 11 23 34 5 110 161 136 10 417
Pisa 72 7 31 31 3 70 217 124 6 417
Reggiana 76 3 33 37 3 30 231 146 6 413
Ascoli 64 16 19 29 - 160 133 116 - 409
Perugia 67 13 23 28 3 130 161 112 6 409
Empoli 71 11 19 41 - 110 133 164 - 407
Pescara 66 6 35 25 - 60 245 100 - 405
Salernitana 77 2 25 49 1 20 175 196 10 401
Taranto 77 - 32 40 5 - 224 160 10 384
Piacenza 71 8 18 44 1 80 126 176 2 384
Catanzaro 73 7 28 20 18 70 196 80 36 382
Messina 68 5 32 23 8 50 224 92 16 382
Reggina 66 9 22 33 2 90 154 132 4 380
Pro Patria 74 12 13 30 19 120 91 120 38 369
Lucchese 68 8 19 33 8 80 133 132 16 361
Varese 67 7 21 26 13 70 147 104 26 347
Siena 67 9 13 37 8 90 91 148 16 345
Avellino 58 10 17 30 1 100 119 120 2 341
Mantova 70 7 14 32 17 70 98 128 34 330
Ancona 65 2 21 37 5 20 147 148 10 325
Ternana 59 2 25 27 5 20 175 108 10 313
Legnano 70 3 14 33 20 30 98 132 40 300
Treviso 65 1 16 40 8 10 112 160 16 298
Pistoiese 59 1 19 34 5 10 133 136 10 289
Lecco 61 3 11 33 14 30 77 132 28 267
Pro Vercelli 61 6 11 20 24 60 77 80 48 265
Chievo 30 14 8 5 3 140 56 20 6 222
Crotone 50 - 12 31 7 - 84 124 14 222
Casale 46 4 4 26 12 40 28 104 24 196
Fanfulla 32 - 13 12 7 - 91 48 7 153
Frosinone 36 1 6 13 16 10 42 52 32 136
Carpi 32 1 2 25 4 10 14 100 8 132
Sassuolo 24 3 5 2 14 30 35 8 28 101
Pergolettese 31 - - 7 24 - - 28 48 76

Dati aggiornati al 31 agosto 2015 includendo la Serie A 2015-16.

Titoli vinti

In modo simile, la Federcalcio stabilì diversi punteggi alle vittorie dei club nelle tre competizioni organizzate dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A (LNPA) e nelle tre competizioni stagionali gestite dall'Unione delle Associazioni Calcistiche Europee (UEFA), includendo nel conteggio la Coppa delle Fiere in quanto competizione progenitrice dell'Europa League:[6][8]

Di seguito viene riportata la classifica con il totale di squadre che hanno vinto almeno uno dei trofei precedentemente citati:

            
Squadra vittorie p.ti vittorie p.ti vittorie p.ti tot.naz. vittorie p.ti vittorie p.ti vittorie p.ti TOT.
Juventus 32 128 11 22 7 7 157 2 10 1 3 3 6 176
Milan 18 72 5 10 6 6 88 7 35 2 6 0 0 129
Inter 18 72 7 14 5 5 91 3 15 0 0 3 6 112
Genoa 9 36 1 2 0 0 38 0 0 0 0 0 0 38
Torino 7 28 5 10 0 0 38 0 0 0 0 0 0 38
Roma 3 12 9 18 2 2 32 0 0 0 0 1 2 34
Bologna 7 28 2 4 0 0 32 0 0 0 0 0 0 32
Pro Vercelli 7 28 0 0 0 0 28 0 0 0 0 0 0 28
Lazio 2 8 6 12 3 3 23 0 0 1 3 0 0 26
Fiorentina 2 8 6 12 1 1 21 0 0 1 3 0 0 24
Napoli 2 8 5 10 2 2 20 0 0 0 0 1 2 22
Sampdoria 1 4 4 8 1 1 13 0 0 1 3 0 0 16
Parma 0 0 3 6 1 1 7 0 0 1 3 2 4 14
Cagliari 1 4 0 0 0 0 4 0 0 0 0 0 0 4
Verona 1 4 0 0 0 0 4 0 0 0 0 0 0 4
Casale 1 4 0 0 0 0 4 0 0 0 0 0 0 4
Novese 1 4 0 0 0 0 4 0 0 0 0 0 0 4
Venezia 0 0 1 2 0 0 2 0 0 0 0 0 0 2
Atalanta 0 0 1 2 0 0 2 0 0 0 0 0 0 2
Vicenza 0 0 1 2 0 0 2 0 0 0 0 0 0 2
Vado 0 0 1 2 0 0 2 0 0 0 0 0 0 2

Dati aggiornati al 21 maggio 2016.

Ranking

Questo, dunque, è l'attuale valore della tradizione sportiva di ciascuno dei 63 club ancora in attività che hanno militato nel campionato di Serie A dalla creazione della categoria nella stagione calcistica 1929-30. In caso di parità, prevale il club che ha disputato il maggior numero di campionati secondo i criteri di punteggio considerati dalla FIGC:

# Squadra Punti campionati Punti titoli PUNTEGGIO
1 Juventus 837 176 1013
2 Milan 834 129 963
3 Inter 840 112 952
4 Roma 837 34 871
5 Torino 804 38 842
6 Fiorentina 817 24 841
7 Lazio 807 26 833
8 Bologna 786 32 818
9 Napoli 792 22 814
10 Sampdoria[7] 782 16 798
11 Genoa 729 38 767
12 Atalanta 750 2 752
13 Verona 651 4 655
14 Bari 650 - 650
15 Brescia 642 - 642
16 Udinese 628 - 628
17 Palermo 616 - 616
18 Cagliari 607 4 611
19 Vicenza 602 2 604
20 Parma 561 14 575
21 Modena 562 - 562
22 Padova 531 - 531
23 Triestina 514 - 514
24 Catania 504 - 504
25 Livorno 497 - 497
26 Como 486 - 486
27 Lecce 473 - 473
28 Novara 468 - 468
29 Venezia 459 2 461
30 SPAL 458 - 458
31 Cremonese 428 - 428
32 Cesena 420 - 420
33 Alessandria 420 - 420
34 Foggia 417 - 417
35 Pisa 417 - 417
36 Reggiana 413 - 413
37 Ascoli 409 - 409
38 Perugia 409 - 409
39 Empoli 407 - 407
40 Pescara 405 - 405
41 Salernitana 401 - 401
42 Piacenza 384 - 384
43 Catanzaro 382 - 382
44 Messina 382 - 382
45 Reggina 380 - 380
46 Pro Patria 369 - 369
47 Lucchese 361 - 361
48 Varese 347 - 347
49 Siena 345 - 345
50 Avellino 341 - 341
51 Mantova 330 - 330
52 Ancona 325 - 325
53 Ternana 313 - 313
54 Legnano 300 - 300
55 Treviso 298 - 298
56 Pro Vercelli 265 28 293
57 Pistoiese 289 - 289
58 Lecco 267 - 267
59 Chievo 222 - 222
60 Casale 196 4 200
61 Frosinone 136 - 136
62 Carpi 132 - 132
63 Sassuolo 101 - 101

Dati aggiornati al 21 maggio 2016.

Applicazione estemporanea

Casi Casale e Netina (1969-1970)

Nel luglio 1969 il Casale fu ammesso dalla Lega Nazionale Semiprofessionisti (LNS) nel campionato di Serie D 1969-1970, nonostante l'avvenuta retrocessione in Promozione, per «indiscutibili meriti sportivi» a seguito della compilazione dei nuovi quadri stagionali FIGC.[9] Per motivi simili fu anche ripescata la Netina, retrocessa alla fine della Serie D 1969-1970.

Caso Florentia Viola/Fiorentina (2002)

Nell'estate del 2002 il club Fiorentina 1926 Florentia (meglio noto come Florentia Viola), sorto per volontà dell'allora sindaco di Firenze Leonardo Domenici dopo il fallimento istituzionale della Fiorentina, fu autorizzato dalla FIGC a iscrivirsi in Serie C2 al posto della Cavese, squadra retrocessa in Serie D dalla giustizia sportiva per «illecito sportivo» accaduto nel play-out disputato contro il Nardò e vinto con punteggio globale di due reti a zero, e assolta sei anni più tardi dalla giustizia ordinaria per insussistenza dei fatti imputati.[10][11] La Florentia fu ammessa in C2 in virtù del fatto che aveva acquisito i titoli sportivi dell'Associazione Calcio Fiorentina, vantando così una maggior tradizione sportiva rispetto alla squadra del Nardò, società che chiese, senza successo, il posto nella categoria perso dalla Cavese; nonostante il regolamento della Lega Nazionale Professionisti (LNP) allora vigente prevedesse che la neonata compagine toscana dovesse essere iscritta nella categoria dilettantistica, e che l'iniziale retrocessione del Nardò dopo la sconfitta nel citato play-out venisse annullata per la vicenda extrasportiva che coinvolse la società metelliana. Le dichiarazioni del sindaco di Firenze in favore del ripescaggio della Florentia[12] occasionarono proteste nella concittadina Rondinella, retrocessa in Serie D nella stagione 2001-02 e non ripescata dopo ricorso al Tribunale d'Arbitrato Regionale (TAR).[13] Successivamente, dopo aver vinto il campionato in esame, in virtù dei già indicati meriti calcistici, la Florentia fu eccezionalmente iscritta in Serie B, che permise l'iscrizione di 24 squadre in seguito al cosiddetto Caso Catania, come «ACF Fiorentina» al posto del fallito Cosenza;[14] ciò avvenne nonostante il fatto che il sodalizio gigliato si sarebbe dovuto iscrivere in Serie C1, all'epoca la categoria immediatamente superiore a quella appena disputata,[15] suscitando aspre proteste tra altre società militanti nella categoria come il Palermo, le squadre allora militanti in Serie C1 come il Pisa e il Martina Franca – che in seguito alle proprie proteste rinuncierà a disputare le tre prime giornate del campionato successivo –, che disputarono le finali del play-off per la promozione in Serie B, e tra le squadre di Serie A, le quali avevano votato congiuntamente contro l'allargamento della Serie B.[16]

Note

  1. ^ Per un valore del 25%, cfr. FIGC - Comunicato ufficiale n. 171/A, p. 11
  2. ^ Per un valore del 10% considerando esclusivamente i risultati sportivi ottenuti dopo la Seconda guerra mondiale alla stagione 2009-10, cfr. Morelli, p. 177
  3. ^ FIGC - Comunicato ufficiale n. 171/A, pp. 12; 13
  4. ^ FIGC - Comunicato ufficiale n. 171/A, p. 13
  5. ^ FIGC - Comunicato ufficiale n. 171/A, p. 12
  6. ^ a b FIGC - Comunicato ufficiale n. 171/A, pp. 11-12
  7. ^ a b Ai sensi delle Norme Organizzative Interne Federali (NOIF, art. 20, comma 5, primo e secondo capoverso), la Sampdoria, club presente nel campionato italiano di calcio non per affiliazione originaria, bensì in quanto frutto di fusione fra club precedenti, eredita e continua la miglior tradizione sportiva fra quelle delle sue progenitrici, ossia quella della Sampierdarenese, a sua volta continuatrice del Liguria e della Dominante.
  8. ^ Fino al 2012 la FIGC assegnò anche un punto per ogni Supercoppa UEFA vinta, un punto per ogni Coppa Intercontinentale vinta e un punto per ogni Mondiale per club – competizione succeditrice della Coppa Intercontinentale – vinto, cfr. Casarola et al, p. 358
  9. ^ Casale salvato dal prestigio, in La Stampa, 21 agosto 2003, p. 7. URL consultato il 17 novembre 2014.
  10. ^ 18.07.02 Sentenza Disciplinare (PDF), su cavese.it, 18 luglio 2002.
  11. ^ Vi ricordate di Cavese-Nardò? Illecito sportivo? Forse solo una gigantesca magagna (PDF), 12 aprile 2008. URL consultato il 2 novembre 2014.
  12. ^ Il sindaco: I viola meritano la B, in La Stampa, 20 agosto 2003, p. 4. URL consultato il 17 novembre 2014.
  13. ^ Gian Paolo Ormezzano, Florentia, è davvero un'altra avventura, in La Stampa, 9 settembre 2002, p. 31. URL consultato il 17 novembre 2014.
  14. ^ Figc: serie B a 24 squadre con la Fiorentina, in Corriere della Sera, 8 agosto 2003. URL consultato il 19 aprile 2009.
  15. ^ Storia - Estate 2002: La fine e l'inizio, in violachannel.tv, ACF Fiorentina S.p.A.. URL consultato il 2 novembre 2014.
  16. ^ Serie B a 24 squadre, ripescata la Fiorentina, in La Stampa, 21 agosto 2003, p. 7. URL consultato il 17 novembre 2014.

Bibliografia

Libri

  • Francesco Casarola, Giovanni Del Re e Guido Del Re, Codice di diritto calcistico, Lulu.com, 2012, ISBN 12-91-32855-6.
  • Enzo Morelli, I diritti audiovisivi sportivi. Manuale giuridico, pratico e teorico, sui diritti di trasmissione degli eventi sportivi a seguito della riforma Melandri, Giuffrè Editore, 2012, ISBN 88-14-15082-6.

Pubblicazioni varie

  • Consiglio Federale FIGC, Comunicato ufficiale n. 171/A (PDF), Federazione Italiana Giuoco Calcio, 27 maggio 2014. URL consultato il 1º novembre 2014.

Voci correlate


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