PROVA PER LA SECONDA PARTE DI "LOCOMOTIVA FS E.444"

E.444.005, Tartaruga elettronica

Intanto su uno dei modelli prototipo, il numero 005, dal 1975 si stavano testando le nuove soluzioni elettroniche full chopper, che pochi anni dopo confluiranno nelle nuove E.632 "Tigre" e nelle E.633. Questi impianti sperimentali installati negli stabilimenti del TIBB consentivano una migliore regolazione della potenza soprattutto nelle condizioni più critiche di aderenza traducendosi in un incremento di potenza continuativa dei motori di circa il 25%, portando la potenza installata alla rispettabile cifra di Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido.. La particolarità della 444.005, che la differenziava da tutte le altre sorelle era quella di alimentare ogni motore per mezzo di una singola colonna chopper in grado di variarne la tensione ai capi da 0 a 1800. I motori di trazione avevano inoltre l'eccitazione indipendente e a sua volta regolata da un chopper ausiliario a bassa tensione in maniera proporzionale alla corrente di indotto dei motori. Fu utilizzata fino al 1983 come treno di test, in seguito venne relegata al ruolo di scuola per macchinisti, per poi essere riportata alle condizioni standard nel 1989. La E.444.005 venne soprannominata Tartaruga Elettronica.

Sebbene le E.444 fossero a tutti gli effetti macchine pensate per i treni veloci, fino all'attivazione dei servizi rapidi sulla Direttissima non ebbero modo di mostrare appieno le loro potenzialità rimanendo spesso relegate a linee lente e essendo messe in servizio spesso accoppiate a carrozze di vecchia concezione, non potevano raggiungere le velocità per cui erano state progettate.

Con l'invecchiamento degli ETR e la modifica delle richieste del mercato (meno interessate a treni di lusso e più orientate alla massificazione dell'offerta di trasporto) si aprì una nuova era per le "Tartarughe".

L'adozione in massa e la diffusione delle carrozze Gran Confort permise alle E.444 di sostituire i Settebello nel servizio rapido Milano-Roma con l'istituzione dei treni TEE nel 1986; 8 motrici ebbero modificata l'apparecchiatura per la ripetizione dei segnali a 4 codici in quella a 9 codici e con l'installazione del dispositivo antiserpeggio.

E.447, Tartarughe della Direttissima

FS E.447
Locomotiva elettrica
Locomotiva elettrica E.447
Quantità prodotta 18 locomotive, dalle E.444
Costruttore FS
Lunghezza Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido.
Larghezza 3 020 mm
Interperno 9 000 mm
Passo dei carrelli 3 020 mm
Massa in servizio 83
Massa aderente 83 t
Massa vuoto 78,5 t
Rodiggio Bo'Bo'
Diametro ruote motrici 1 250 mm
Rapporto di trasmissione 42/75
Potenza continuativa 4 020 kW
Velocità massima omologata 200
Alimentazione Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. CC, Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. CC
Locomotiva E.447.111 in transito a Milano Rogoredo

Intorno al 1987 i tecnici delle FS, valutarono la consistente quota di guasti ai collettori dei motori di trazione che si verificava nell'esercizio a velocità prossime ai 200 km/h e cercarono di porvi rimedio modificando 18 locomotive mediante la variazione del rapporto di trasmissione pignone-corona a 42/75. Per sopperire al problema delle sfiammate tra spazzole e collettori alle elevate velocità di rotazione si ritenne utile abbassare in tal modo la velocità di rotazione massima dei motori alle alte velocità. Con il rapporto di trasmissione innalzato a 42/75 il gruppo così riadattato venne riqualificato in E.447, col soprannome Tartarughe della Direttissima. Tuttavia la variazione del rapporto, abbastanza onerosa, abbassava anche la prestazione della locomotiva di circa il 10% creando un problema di operatività e pertanto non ebbe seguito. Fatte le opportune valutazioni si optò per la modifica dei collettori dei motori riportando le macchine al vecchio rapporto di trasmissione. Una di queste unità, precisamente la E447.074, venne impiegata nelle prove di velocità in composizione al treno prototipo ETR X 500[1].

E.444R

 
Una delle E.444R in livrea Eurostar City
FS E.444R
Locomotiva elettrica
 
Unità E.444.052 nella stazione di Brindisi, in testa a un treno InterCity.
Anni di progettazione 1986-1989
Anni di costruzione Rinnovo eseguito tra il 1989 e il 1994
Anni di esercizio Dal 1989
Quantità prodotta 113 veicoli
Lunghezza Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido.
Larghezza 3 020 mm
Interperno 9 000 mm
Passo dei carrelli 3 020 mm
Massa vuoto 84
Rodiggio Bo'Bo'
Diametro ruote motrici 1 250 mm
Rapporto di trasmissione 40/77.
Potenza oraria (su 4 motori) Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido.
Sforzo trazione massimo Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido.
Velocità massima omologata 200[2]
Alimentazione Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. CC

La nuova vita su linee veloci però mise in luce la necessità di un ammodernamento tecnico delle E.444, per cui le ferrovie decisero per una serie di modifiche sostanziali dei mezzi in circolazione e per l'aggiornamento tecnologico dei sistemi di bordo. Gli impianti delle E.444 furono rinnovati con i nuovi sistemi sviluppati per le E.632 e le E.656 delle ultime serie, evoluzioni di quelli originali delle "Tartarughe".

Vennero potenziati i gruppi statici e fu modificato il sistema frenante per renderlo più efficiente ad alte velocità. In seguito allo sviluppo di un nuovo gruppo di trasmissione ad alta efficienza si decise di adottare questa soluzione e di non modificare il rapporto di trasmissione delle macchine.

Nelle E.444 sottoposte a revamping nel secondo gruppo venne anche presa la decisione di modificare radicalmente la cabina di guida, da sempre oggetto di forti lamentele del personale di macchina a causa del forte rumore aerodinamico alle velocità elevate, alle infiltrazioni d'aria e non ultimo alla necessità di una bonifica radicale della coibentazione; persero quindi il musetto originale bombato, per adottarne uno moderno, più aggressivo e con meno problemi di comfort, vibrazioni e rumorosità.

Curiosità

  • Dopo il rientro in servizio delle prime unità E.444R alcuni macchinisti toscani coniarono argutamente il nomignolo di E.444 Tartaruga Ribollita.[senza fonte]
  • La E.444 compare anche in una puntata della serie animata Le nuove avventure di Lupin III con la sigla E.444.088 nella puntata "L'Orient Express".
  • Quattro E.444R (029, 081, 089, 100) ricevettero la livrea EuroStar City e la portarono fino alla trasformazione di questi treni in Frecciabianca, nel 2012. A seguito di questa modifica, le unità 029, 081 e 100 vennero poi accantonate.[senza fonte]

Note

  1. ^ Croce, p. 31-42
  2. ^ Solo per le unità abilitate al Super Parallelo, 180 km/h per tutte le altre unità

Bibliografia

  • Giulio Giovanardi, La corsa prova della locomotiva E. 444 dell'8.11.1967, in Ingegneria ferroviaria, gennaio 1968
  • Giuseppe Vicuna, Organizzazione e tecnica ferroviaria, Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, 1968, pp. 407–410
  • Dante Piscaglia, Maurizio Cavagnaro, La locomotiva elettrica a chopper E 444.005 delle F.S., in Ingegneria ferroviaria, anno 31º, n. 1/1976, Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, gennaio 1976, pp.  5-14.
  • Maurizio Cavagnaro, Le locomotive Chopper “serie 20„ della S.N.C.B.,BB 7200 della S.N.C.F., E 444.005 delle F.S.: Esemplari Europei dell'impiego dei tiristori nella trazione elettrica a corrente continua, in Ingegneria ferroviaria, anno 32º, n. 3/1977, Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, marzo 1977, pp.  181-187.
  • Giulio Giovanardi, Ferrovia, in Enciclopedia italiana di scienze, lettere e arti, Quarta appendice. 1961-1978, vol. 1. A-Ga, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1978, pp. 776–777
  • Sergio Pautasso, FS Italia. Locomotive elettriche E.444, Torino, Elledi, 1982
  • Giovanni Cornolò, Locomotive elettriche FS, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 1983, pp. 218-236.
  • Antonio Farella, Nuova vita per la Tartaruga, in "I Treni Oggi" n. 96 (settembre 1989), pp. 25–28.
  • Ricordo di Giulio Giovanardi, in Ingegneria ferroviaria, 60 (2005), n. 1, p. 23
  • Giovanni Cornolò, Dall'E.626 all'Eurostar. 1928-2008: ottant'anni di locomotive elettriche FS, Parma, Ermanno Albertelli, 2008, ISBN 88-87372-63-2, pp, 249-273
  • Bruno Cirillo, Paolo Comastri, Pier Luigi Guida, Antonio Ventimiglia, L'alta Velocità ferroviaria, Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, 2009, ISBN 978-88-95634-05-0, p. 77
  • Alessandro Mandelli, La nascita dell'elettronica di potenza in Italia. Il prototipo E.444.005 e il suo ruolo nell'evoluzione della trazione. Aspetti storici e tecnici, in La tecnica professionale, n.s. 20 (2013), n. 5, pp. 38–50
  • Michele Mingari Le locomotive E. 444 prototipo in Rf Rivista delle Ferrovia n. 6
  • Tiziano Croce, Il gruppo E 404 (ETR 500), in tutto TRENO, n. 112, 1998, pp. 31-42.

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