«Resta di stucco, è un barbatrucco ...»

Barbapapà è il nome dei personaggi di una serie a fumetto e del relativo cartone animato giapponese realizzato alla fine degli anni settanta.

Tali personaggi della fantasia sono stati creati da Talus Taylor e Annette Tison e sono stati pubblicati in Francia a partire dal 1971 anche se la loro creazione - avvenuta piuttosto casualmente in un bistrò parigino - viene fatta risalire al 1969, ovvero sull'onda del maggio francese che scosse le coscienze giovanili di una intera generazione.

Sono considerati uno dei primi esempi di personaggi animati portatori di un messaggio ecologista.

Descrizione

Barbapapà è uno strano prodotto della natura, che riesce a trasformarsi in qualsiasi oggetto o animale. Nella versione italiana ogni metamorfosi era accompagnata da un celebre motto: "Resta di stucco, è un barbatrucco". Nato nel giardino di due bambini, Carlotta e Francesco, dopo una serie di viaggi e avventure troverà una Barbamamma nello stesso giardino da cui era spuntato.

Dall'unione dei due nasceranno sette barbabebé, ognuno con una caratteristica ben definita:

  • Barbabella: è viola. E' la più bella della famiglia (o almeno, lei crede di esserlo), ama i gioielli e i profumi. E' molto vanitosa e odia gli insetti e i ragni: appena ne vede uno comincia a piangere, esasperando il povero Barbabarba che non la sopporta quando piagnucola.
  • Barbaforte: è rosso. Ama gli sport e gli piace molto comandare, ma, soprattutto, non può fare a meno di mangiare! E' un tipo combattivo e non accetta i soprusi a cui risponde ombattendo. Fiero e orgoglioso è comunque un bravo barbaragazzo che si schiera sempre dalla parte dei più deboli. E' anche un bravo detective a cui gli si affianca come aiutante il fratello Barbabravo e la cagnetta Lolita.
  • Barbalalla: è verde. E' la musicista di casa e sa suonare praticamente ogni strumento (a volte si trasforma lei stessa nello strumento che poi suonerà). Ama anche la botanica e l'ecologia come suo fratello Barbazoo. E' sognatrice e allegra, non si arrabbia mai, è pacifica e fa sempre piacere tra i suoi fratelli.
  • Barbabarba: è nero e peloso. E' un vero artista e ama dipingere ogni cosa che vede guidato dalla sua smisurata creatività. Ogni giorno cambia idea sul suo stile pittorico preferito, variando così dal cubismo all'iperrealismo, dal surrealismo all'espressionismo. E' molto sensibile e a volte si offende per i commenti ironici si sua sorella Barbottina.
  • Barbottina: è arancione. Porta gli occhiali e ama leggere, cosa che fa in continuazione. E' la più timida e introversa, ma quando c'è da divertirsi e da aiutare il prossimo è sempre pronta a fare il primo passo. Intelligente e ironica, si diverte a stuzzicare il fratello Barbabarba con commenti scherzosi sui suoi quadri.
  • Barbazoo: è giallo. E' un amante della natura e conosce tutti gli animali e le piante, i vari tipi di clima e i problemi che causa l'inquinamento. In poche parole è un ecologista convinto, sempre pronto ad aiutare la natura e il prossimo.
  • Barbabravo è blu. Lui è lo scienziato della famiglia: studia astrofisica, meccanica, medicina ed è il primo della classe in ogni cosa. A volte però le sue idee sono troppo audaci e i suoi esperimenti finiscono per causare catastrofiche conseguenze. Fortunatamente suo fratello Barbazoo fa sempre attenzione che Barbabravo non si cacci nei guai.

Storia

La famiglia dei Barbapapà costruirà una casa dove tutti gli animali impauriti dalla caccia e colpiti dall'inquinamento potranno trovare un riparo.

A causa della sempre più massiccia invasione della vita industriale, però, la famiglia e gli animali saranno costretti ad abbandonare la terra con un'astronave, simile all'Arca di Noè. Quando gli uomini, rimasti soli, si ricredono sul loro comportamento, capendo che la natura è da rispettare, i Barbapapà con tutti gli animali rientrano sulla Terra.

Curiosità

  • La sigla italiana del cartone animato, scritta da Roberto Vecchioni, è cantata da Le Mele Verdi con Claudio Lippi e Orietta Berti
  • In Francia il termine barbapapà (Barbe à papa) è usato per indicare lo zucchero filato
  • La serie ha anche influenzato la lingua introducendo dei neologismi. Quello più diffuso è Barbatrucco.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Barbatrucco.

Bibliografia

La serie originale pubblicata in Francia delle storie sui Barbapapà comprendeva i seguenti titoli (tra parentesi l'anno di pubblicazione):

  • Barbapapa (1970)
  • Le voyage de Barbapapa (1971)
  • La maison de Barbapapa (1972)
  • L'arche de Barbapapa (1974)
  • L'école de Barbapapa (1976)
  • Le théâtre de Barbapapa (1978)
  • L'arbre de Barbapapa (1991)
  • Les vacances de Barbapapa (1995)
  • L'hiver de Barbapapa (2004)
  • Barbapapa sur Mars (2005)

Libri illustrati:

  • Barbapapa et les nombres (1996)
  • Barbapapa et les couleurs
  • Barbapapa et les formes
  • Barbapapa et les labyrinthes (1996)
  • Cherchons Lulue avec barbapapa (2004)
  • Barbapapa et les premiers mots d'anglais (2004)

Serie La petite bibliothèque de Barbapapa:

  • La ferme (1974)
  • Barbapapa baby-sitter (1974)
  • Les puces (1974)
  • La cuisine (1974)
  • Les œufs (1974)
  • La mer (1979)
  • Le jardin (1979)
  • La coiffure (1974)
  • Les animaux (1974)

In Italia, nel 2006 la casa editrice Piemme ha ripubblicato in edizione cartonato alcune delle storie sui Barbapapà i cui diritti erano originariamente detenuti da Arnoldo Mondadori Editore:

  • Barbapapà
  • Il teatro di Barbapapà
  • L'arca dei Barbapapà
  • La casa dei Barbapapà
  • La famiglia Barbapapà
  • La scuola dei Barbapapà

Collegamenti esterni


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