Mondegreen

fenomeno linguistico

In linguistica un mondegreen è un'inesatta percezione di una frase, che viene scambiata per una omofona. Un mondegreen si può produrre casualmente o per l'intenzione dell'autore di includere un significato ulteriore o alternativo.

Coniazione

Il termine è una parola d'autore coniata dalla scrittrice statunitense Sylvia Wright nel saggio La morte di Lady Mondegreen, pubblicato sull'Harper's Magazine del novembre 1954. Il termine mondegreen deriva dal fatto che l'autrice, da bambina, ascoltava spesso la madre leggerle una delle poesie contenute nella raccolta Reliques Of Ancient English Poetry del poeta Thomas Percy:

Ye Highlands and Ye Lowlands,
Oh Where hae ye been?
They hae slain the Earl of Moray
And Lady Mondegreen.

(Voi monti e vallate,
Oh, dove siete stati?
Hanno ucciso il conte di Moray
E Lady Mondegreen)

La prima "vittima" del mondegreen fu proprio la bambina: l'ultimo verso, infatti, in realtà era And laid him on the green ("E l'hanno disteso sull'erba"). Avendo scoperto di aver sempre frainteso il verso, l'autrice decise di dare un nome a questo esempio di pareidolia acustica, e lo chiamò appunto mondegreen.

Questi fraintendimenti accadono perché il cervello, quando si trova davanti a uno stimolo che non riesce a interpretare del tutto, cerca sempre di ricondurlo a qualcosa di noto, anche se vi corrisponde solo in parte.

Soramini

Un caso particolare di mondegreen, detto soramimi (da un termine giapponese che significa "udire male"), è applicato all'interpretazione dei testi delle canzoni straniere, ma in modo ingtenzionale, spesso per ottenere un effetto comico. Alcuni esempi:

Note

  1. ^ {{cita news|nome = Mattia | cognome=Salvia|url=http://www.vice.com/it/read/lascia-entrare-ascanio-shahram-shabpareh-storia-987 |titolo=La storia di "Lascia entrare Ascanio", uno degli inni dell'internet italiano | giornale= Vice | giorno = 8 | mese= gennaio | anno = 2016}
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