Lilja 4-ever
Lilja 4-ever è un film di Lukas Moodysson del 2002
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Paese di produzione | Svezia |
Durata | 109 min |
Genere | drammatico |
Regia | Lukas Moodysson |
Sceneggiatura | Lukas Moodysson |
Fotografia | Ulf Brantås |
Montaggio | Michal Leszczylowski, Oleg Morgunov e Bernhard Winkler |
Musiche | Nathan Larson |
Scenografia | Josefin Åsberg |
Interpreti e personaggi | |
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Il fatto narrato si basa in larga parte sulla vita reale di Dangoule Rasalaite.
Trama
La sedicenne Lilja abita in un povero e degradato quartiere della periferia di Paldiski, una città che un tempo apparteneva all'Unione Sovietica.
L'idea che tra pochi giorni potrà partire per l'America la rende entusiasta: il nuovo compagno della madre ha deciso di trasferire lì tutta la famiglia. Una sera a cena le viene comunicato dalla madre che lei potrà raggiungerli solamente in un secondo tempo e che intanto sarà accudita dalla zia Anna. La ragazza rimane delusa. Rimasta sola, iniziano a presentarsi delle spiacevoli sorprese: la zia Anna la costringe a cederle l'appartamento in cui vive in cambio di un altro più piccolo e sporco, i soldi iniziano a non bastare più neanche per mangiare, a scuola è derisa dagli insegnanti e decide di non andarci più.
La sua migliore amica Natasja la convince a divertirsi un po' e la porta in discoteca, lì l'amica inizia a mettersi in mostra e abborda un facoltoso straniero con cui se ne va in albergo, mentre Lilja la aspetta per strada. Al ritorno Natasja le mostra i soldi guadagnati. Il padre di Natasja scopre il denaro e Natasha si giustifica che in realtà i soldi appartengono a Lilja che li ha guadagnati prostituendosi. La voce che Lilja sia una ragazza facile inizia a spargersi per il quartiere in modo così insistente che tutti la credono tale e, quasi come fosse una conseguenza, viene violentata dal gruppo dei suoi ex amici.
L'unica persona rimastagli fedele è Volodja, un ragazzino innamorato di lei che ha una situazione ancora più disperata della sua: il padre, alcolizzato, oltre a malmenarlo ogni giorno spesso lo butta fuori casa per interi giorni e notti.
La situazione si fa sempre più disperata, la madre comunica ai servizi sociali la rinuncia alla patria potestà, la ragazza non ha più soldi e decide di tornare alla discoteca dove aggancia un facoltoso occidentale che dopo la malmena; è quindi avvicinata da Andrej, un giovane ragazzo dal viso pulito e dal sorriso affascinante che inizia a corteggiarla e cominciano a uscire insieme. Alla fine Andrej propone di partire insieme per la Svezia, dove dice di abitare, e Lilja è entusiasta dell'idea, lo dice subito a Volodja il quale si sente abbandonato. Andrej ha pensato a tutto, ha procurato il passaporto, il biglietto del volo, ma, all'ultimo momento le comunica che la potrà raggiungere solamente in seguito, ci sarà però un suo amico ad occuparsi di lei. Il giorno della partenza Volodja si suicida con un'overdose di medicinali.
Arrivata in Svezia viene segregata in un appartamento di periferia, obbligata a uscire solamente per incontrare i clienti, si ritrova così costretta a fare la prostituta. Cerca di ribellarsi ma ogni tentativo è punito con botte e umiliazioni, nel frattempo comincia ad avere delle allucinazioni nelle quali sogna di parlare con Volodja. In una di queste allucinazioni il ragazzo le fa notare che il suo aguzzino non ha chiuso la porta dell'appartamento. Lilja scappa e inizia a vagare per le strade della città, ma ha paura e non sa dove andare, nonostante le parole di Volodja lei si suicida.
Il finale ci mostra i due amici che, ormai entrambi angeli, giocano insieme risolvono tutti i loro problemi.
Colonna sonora
La colonna sonora è composta da brani di musica classica e musica dance, quali molti pezzi dell'ex gruppo svedese Antiloop, tra cui spicca pezzo Mein Herz Brennt dei Rammstein, che apre e chiude il film.
Distribuzione
Il film ha incassato in patria all'incirca 184,000 dollari.[1]
Note
- ^ (EN) Lilya 4Ever, su boxofficemojo.com. URL consultato il 15 marzo 2015.