Leonforte
Leonforte (Liunforti in siciliano) è un comune italiano di 13.439 abitanti[4] del Libero Consorzio Comunale di Enna in Sicilia.
Leonforte comune | |
---|---|
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Libero consorzio comunale | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Francesco Sinatra (Lista civica di centro-sinistra) dal 10-6-2013 |
Territorio | |
Coordinate | 37°39′N 14°24′E |
Altitudine | 613 m s.l.m. |
Superficie | 84,39 km² |
Abitanti | 13 439[1] (31-12-2015) |
Densità | 159,25 ab./km² |
Comuni confinanti | Assoro, Calascibetta, Enna, Nicosia, Nissoria |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 94013 |
Prefisso | 0935 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 086011 |
Cod. catastale | E536 |
Targa | EN |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 576 GG[3] |
Nome abitanti | leonfortesi |
Patrono | Madonna del Carmelo |
Giorno festivo | 16 agosto |
Cartografia | |
![]() | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Leonforte è situata al centro del sistema montuoso degli Erei. Il paese si estende lungo il pendio di una collina ed ha un'altezza che va dai a 600 metri s.l.m. della zona storica ai 700 metri s.l.m. dei quartieri di più recente costruzione. Leonforte dista solo 22 km dal capoluogo di provincia, Enna.
Storia
In questi luoghi sorgeva l'antico insediamento di Tabas o Tavaca.
Durante il dominio Bizantino e in seguito quello Arabo, poco lontano, fu edificato un castello, detto di Tavi, e si formò un casale nelle sue vicinanze; furono introdotti sistemi razionali per l'irrigazione delle colture e numerosi mulini sfruttavano l'abbondanza delle acque.
Con la conquista Normanna il feudo passò da un signorotto all'altro fino a quando, nel XV secolo, pervenne alla famiglia Branciforti.
Nel 1610, con «licentia populandi», Nicolò Placido Branciforti pensò di sfruttare al massimo le potenzialità del fertile territorio, ricco di acque e di mulini, fondandovi una città che chiamò Leonforte in omaggio al blasone della sua casata (leone rampante che regge lo stendardo con i moncherini delle zampe ed il motto «in fortitudine bracchii tui») ed elevando il possedimento al rango di principato nel 1622. Il principe Nicolò Placido Branciforti apparteneva ad una delle più importanti famiglie nobiliari di Palermo. Fu uomo di molto valore e di virtù, quinto Conte di Raccuia, secondo Signore di Cassibile, settimo Barone di Tavi, Cavaliere dell'ordine di S. Giacomo sotto il re Filippo III e primo Duca di Mascalucia.
Nell'ultimo secolo Leonforte ha sempre avuto un'economia agricola e operaia, che in passato rendeva la cittadina una roccaforte della sinistra politica.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Chiesa Madre
- Chiesa e Convento dei Padri Cappuccini (mausoleo dei Branciforti che fa da cornice al sarcofago della Principessa Caterina Branciforti morta nel 1634. Inoltre, è custodita la tela di Pietro Novelli - pregevole capolavoro raffigurante la elezione di Mattia all'apostolato)
- Chiesa della Madonna del Carmelo
- Chiesa di S.Stefano
- Chiesa di S.Antonino
- Chiesa di Santa Croce
- Chiesa della Madonna della Carità
- Chiesa della Mercede
- Chiesa di S.Giuseppe, con affreschi e una tela del Borremans
- Chiesa di S.Francesco di Paola
- Chiesa dell'Annunziata
- Chiesa del SS.Salvatore
- Chiesa della Madonna della Catena.
Architetture civili
- Granfonte (Fontana dei 24 Cannoli)
- Palazzo Branciforti
- Villa Comunale (Branciforti)
- Scuderia (Branciforti)
- Piazza 4 novembre
- Villa Bonsignore
- Giardino e Fontana delle ninfe
- Palazzo Gussio
Architetture militari
- Castello di Tavi
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti a Leonforte sono 171 (l'1,27 della popolazione)[6]. La comunità più numerosa è quella rumena con 126 cittadini residenti.
Cultura
La manifestazione culturale più importante è il "Premio Città di Leonforte".
Nel 2010 è stata inaugurata la "Mediateca Comunale Branciforti" presso Villa Bonsignore. Nello stesso anno è stato inaugurato "l'EcoMuseo Comunale Branciforti" presso il quartiere Granfonte.
Media
Radio
- ROL 103 Radio Onda Libera nata nel 1977.
Persone legate a Leonforte
- Ignazio Nigrelli - storico
- Filippo Liardo - pittore
- Nicolò Fragile - pianista e compositore
- Silvio Proto - calciatore
- Pietrangelo Buttafuoco - giornalista e scrittore
- Francesco Tenerelli - politico
- Salvo (artista) - pittore
- John Henry Newman - CARDINALE INGLESE
Economia
È basata per lo più sull'agricoltura e sul terziario. Pochissime le industrie, concentrate nella vicina zona industriale della Val Dittaino. Importante è l'attività edilizia (anche se è in flessione a causa della Crisi economica) che, insieme al suo indotto, ha assicurato un notevole numero di posti di lavoro. Dal 2011 a Leonforte sono tornate, dopo quasi 150 anni, le coltivazioni di riso arborio, uniche in Sicilia. Tre le produzioni agricole di eccellenza: la fava larga, la pesca settembrina di Leonforte e la lenticchia nera. Di notevole qualità anche le produzioni olearie.
Grava sulla cittadina comunque un grave problema occupazionale. Leonforte, infatti, presenta uno dei tassi di disoccupazione tra i più elevati della provincia, attestandosi attorno al 22%[7], un dato pesante che riguarda principalmente le fasce più giovani della popolazione.
Infrastrutture e trasporti
Leonforte è attraversata dalla Strada Statale 121 Catanese che la collega con Enna, Palermo, Nissoria e Paternò. Nei pressi del centro abitato dalla SS121 si diparte la Strada Statale 117 Centrale Sicula per Nicosia e Santo Stefano di Camastra. La stazione ferroviaria dalla città, ex stazione di Pirato, è situata a circa 10 km dal centro abitato. I collegamenti fra la stazione ed il centro abitato sono molto scadenti.
Al lago Nicoletti è stato realizzato il primo idroscalo siciliano e l'unico d'Italia oltre a Como, l'idroscalo di Enna, l'unico impianto per il trasporto aereo esistente nella Sicilia centrale.
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
19 gennaio 1988 | 10 luglio 1990 | Carmelo Ilardo | Democrazia Cristiana | Sindaco | [8] |
10 luglio 1990 | 28 agosto 1992 | Giuseppe Bonanno | Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [8] |
28 agosto 1992 | 4 febbraio 1993 | Vincenzo Barbera | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [8] |
22 giugno 1993 | 15 dicembre 1997 | Salvatore La Porta | - | Sindaco | [8] |
15 dicembre 1997 | 20 marzo 2000 | Vito Manuele | sinistra | Sindaco | [8] |
27 maggio 2003 | 1º luglio 2008 | Giovanni D'anna | centro-sinistra | Sindaco | [8] |
1º luglio 2008 | 11 giugno 2013 | Giuseppe Bonanno | centro-sinistra | Sindaco | [8] |
11 giugno 2013 | in carica | Francesco Sinatra | centro-sinistra | Sindaco | [8] |
Altre informazioni amministrative
Il comune di Leonforte fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: Regione agraria n.2 (Colline di Enna)[9].
Sport
Nel comune hanno sede le seguenti società di calcio: l'A.P.D. Leonfortese,che come massimo risultato ha disputato il campionato di Serie D[10], la Branciforti Calcio, che ha disputato campionati dilettantistici[11] e l'A.P.D Città di Leonforte, società di calcio a 5[12]
Lo Sporting Club Leonforte è una società di pallavolo maschile fondata nel 1977, che ha disputato il campionato di Serie B2 2015-2016 [13],
Note
- ^ [1]- Popolazione residente al 31 dicembre 2015.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ .http://demo.istat.it/bil2015/index.html
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ .http://demo.istat.it/str2015/index.html
- ^ [2]
- ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/
- ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 24-07-2011.
- ^ APD Leonfortese - Leonforte (Enna), su www.apdleonfortese.it. URL consultato il 31 maggio 2015.
- ^ Branciforti Calcio, su www.branciforticalcio.it. URL consultato il 31 maggio 2015.
- ^ Luca Ipsale, A.p.d. Città di Leonforte, su www.calcioa5leonforte.it. URL consultato il 31 maggio 2015.
- ^ Sporting Club Leonforte, su www.sportingclubleonforte.it. URL consultato il 31 maggio 2015.
Bibliografia
- Giovanni Mazzola, Notizie Storiche sulla vetusta Tavaca e sulla Moderna Leonforte, Tipografia Editrice del Lavoro, 1924
- Domenico Ligresti, Leonforte: un paese nuovo, in «Archivio Storico per la Sicilia Orientale» a. LXXIV, 1978, I pp. 89–118
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Leonforte
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Leonforte
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Leonforte
Collegamenti esterni
- Leonforteweb.it Il portale di Leonforte, su leonforteweb.it.
- Sito del comune, su comune.leonforte.en.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 132715143 · SBN FOGL000281 · LCCN (EN) n2001028742 · GND (DE) 1026227003 · J9U (EN, HE) 987007484776405171 |
---|