Apple IIGS
L'Apple IIGS è la quinta e più potente incarnazione dell'omonima linea di home computer della Apple. Introdotto nel 1986, si differenzia dai precedenti modelli per l'architettura a 16 bit, che permetteva di ottenere grafica e sonoro di qualità superiore rispetto alla maggior parte dei sistemi in commercio, compreso il Macintosh della stessa Apple. Si tratta del primo computer prodotto da Apple a possedere una interfaccia grafica a colori. Si tratta inoltre del primo sistema che veniva venduto con un chip in grado di ottenere audio digitalizzato tramite wavetable.
Apple IIGS computer | |
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Tipo | Personal computer |
Paese d'origine | Stati Uniti |
Produttore | Apple Computer |
Inizio vendita | settembre 1986 |
Fine vendita | dicembre 1992 |
Prezzo di lancio | 999$ |
CPU | WDC 65C816 |
Frequenza | 2,8 MHz |
RAM di serie | 256 KB/1 MB |
RAM massima | espandibile fino a 8 MB |
Risoluzioni video | da 320×200 16 colori a 640×200 256 colori |
SO di serie | Apple ProDOS |
Altro software di serie | GS/OS |

Il computer debuttò nel decimo anniversario della nascita della società: per ricordare questo evento e per puntualizzare che lo sviluppo del computer era stato seguito anche da Steve Wozniak i primi 50.000 esemplari del computer messi in commercio riportavano la sigla "Woz" (l'abbreviativo di Wozniak) e costituivano una specie di "edizione limitata" (anche se il fatto che il pannello fosse estraibile e montabile su un altro computer in pratica li rende quasi equivalenti agli altri modelli venduti in seguito).[1]
Sviluppo
A metà degli anni '80 del XX secolo i produttori di computer iniziarono a mettere in commercio delle macchine basate sulle nuove CPU a 16 bit che erano da poco comparse sul mercato: il Commodore Amiga, l'Atari ST ed il Macintosh 128K della stessa Apple. L'Apple II, nonostante il suo successo, mostrava ormai tutti i limiti di un progetto del 1978 basato su una CPU ad 8 bit, il MOS 6502, del 1975. Anche le buone vendite dell'Apple IIc, presentato nel 1984, non appagavano gli utenti Apple perché, nonostante le superiori capacità grafiche, era sempre un computer ad 8 bit.[2][3]
A metà del 1983 Steve Wozniak, cofondatore di Apple e progettista del primo Apple II, ritornò a lavorare in azienda dopo un periodo di pausa che si era preso in seguito ad un incidente aereo che gli era occorso nel 1981. Wozniak trovò gli ingegneri Apple a lavoro sul progetto 'Apple IIx, una evoluzione dell'Apple II che avrebbe dovuto utilizzare il 65816 di Western Design Center, una nuova CPU a 16 bit capace però di emulare via software il 6502, decidendo di dare il suo contributo. Questa CPU era stata scelta perché grazie all'emulazione il processore poteva far girare tutto il codice scritto per il processore 6502, permettendo al nuovo computer di poter eseguire i programmi scritti per gli Apple II ad 8 bit senza dover utilizzare una CPU aggiuntiva. Ci furono però dei problemi nel periodo iniziale di sviluppo perché i primi campioni delle nuove CPU, attesi per la fine del 1983, non erano arrivati in Apple che agli inizi del 1984, e non erano funzionanti. Per proseguire nello sviluppo fu proposto anche di riutilizzare la stessa CPU dell'Apple II e di montare una scheda con una CPU addizionale (tipo il Motorola 68000, già usato per il Macintosh), alla stregua di quanto fatto già in passato con la Microsoft SoftCard, una scheda che alloggiava uno Zilog Z80 grazie a cui l'Apple II poteva far girare il software scritto per i sistemi CP/M. Avere però un 68000 a bordo avrebbe non solo collocato il computer allo stesso livello del Macintosh ma gli avrebbe anche permesso, almeno in teoria, di poter eseguire il software per questo computer: siccome la società non voleva che il nuovo computer potesse intaccare le vendite del Macintosh, questa idea fu rigettata. Alla fine lo sviluppo iniziò ad avanzare così lentamente che nella prima metà del 1984 fu cancellato del tutto.[2]
Ad alcuni ingegneri del progetto fu assegnato il compito di trovare un modo per ridurre il costo di produzione dell'attuale Apple II. Essi riuscirono a realizzare un chip in cui integrarono quasi tutta la circuiteria dell'Apple II, che chiamarono Mega II. Questo fatto, insieme all'ottimo riscontro commerciale che ebbe l'Apple IIc, fece prendere la decisione di riavviare, alla fine dell'estate del 1984, il progetto di un Apple II a 16 bit. Furono stabiliti alcuni punti fermi: il computer avrebbe dovuto essere capace di eseguire il software degli Apple IIe e IIc ma sarebbe dovuto essere anche un computer molto più potente dell'attuale macchina ad 8 bit, con più memoria, più velocità, capacità grafiche migliorate e audio di qualità.[2]
Wozniak stabilì che la macchina non avrebbe dovuto usare un sistema a due processori come era stato ad un certo punto pensato per l'Apple IIx ma di focalizzarsi sul solo 65816 che era finalmente disponibile. Per rendere completa la compatibilità del nuovo computer con il software dei precedenti modelli fu deciso che i primi 128 KB di RAM sarebbero stati di un tipo più lento, così da permettere al sistema emulato di girare come fosse stato un vero Apple II ad 8 bit. La restante RAM fu scelta invece di un tipo più veloce per far girare i programmi eseguiti in modalità a 16 bit molto più velocemente. Per il comparto grafico fu scelto di espandere solo la risoluzione orizzontale, portandola da 320 a 640, e lasciando invece invariata quella verticale (200 pixel) perché aumentarla avrebbe comportato l'obbligo di utilizzare particolari monitor molto costosi, facendo lievitare il prezzo finale di un sistema completo. Conservare questa risoluzione permetteva inoltre di mantenere la compatibilità con le modalità grafiche dei precedenti modelli. Per il comparto audio fu scelto di integrare un sintetizzatore audio della Ensoniq a 16 voci (anche se erano disponibili solo 15 perché un canale era utilizzato dal sistema per il "beep"), dotato di 64 KB di RAM dedicata all'immagazzinamento dei dati audio.[2]
Caratteristiche
Queste le caratteristiche tecniche principali dell'Apple IIGS:[4]
- CPU:
- WDC 65C816
- Frequenza di funzionamento: 2,8 MHz
- RAM:
- 256 KB espandibili fino a 8 MB (limite massimo indirizzabile dal computer)
- ROM:
- 128/256 KB a seconda delle versioni
- Video:
- processore video proprietario denominato Video Graphics Chip (VGC) capace di diverse modalità video:
- modalità grafiche di 320×200 o 640×200 pixel
- modalità testo a 40 o 80 colonne
- processore video proprietario denominato Video Graphics Chip (VGC) capace di diverse modalità video:
- Audio:
- sintetizzatore Ensoniq integrato capace di 16 voci separate (di 1 cui riservata al "beep" di sistema) con 64 KB di RAM dedicata per l'immagazzinamento dei dati audio;
- Porte di espansione:
- 7 porte di espansione interne;
- porta per espansione di memoria;
- 2 porte RS422c per modem e stampante;
- porta RGB analogica;
- 2 porte Apple Desktop Bus per mouse e tastiera;
- uscita video composito;
- joystick;
- uscita audio;
- 2 porte per unità a dischi;
- porta di rete AppleTalk;
- Memorie di massa:
- supporto integrato per unità a dischi da 3,5 (unità di Sony da 800 KB) e 5,25 pollici (unità Disk II);
- possibilità di utilizzare un disco rigido (max. 32 MB di capacità);
- Sistema operativo:
- Prezzi di vendita al lancio:
- solo computer: 999 dollari;
- monitor a colori: 499 dollari;
- monito monocromatico: 129 dollari;
- unità per dischi da 3,5": 399 dollari;
- unità per dischi da 5,25": 299 dollari;
- disco rigido da 20 MB: 1.299 dollari;
CPU
Come detto, il sistema sfrutta un microprocessore a 16 bit della Western Design Center, il 65816, funzionante a 2,8 MHz. La retrocompatibilità dell'Apple IIGS con il software dei suoi predecessori ad 8 bit è garantita grazie alla presenza di un chip appositamente creato per questa funzione, chiamato Mega II, che integra tutta la logica dei classici Apple II tranne la CPU 6502: questa è emulata direttamente dal 65816 grazie ad una particolare modalità di funzionamento ad 8 bit attivabile via software. Dal pannello di controllo del sistema operativo è possibile selezionare anche un clock della CPU di 1 MHz, in modo da rendere l'emulazione ad 8 bit perfettamente identica ai computer originali.[5]
Memoria
Il 65816 può indirizzare fino a 16 MB ma per il IIGS è stato deciso di supportare solo 8 MB di RAM (ed 1 MB di ROM). Alcuni produttori di schede di memoria hanno nel tempo rilasciato anche espansioni da 12 MB ma per utilizzare la memoria oltre gli 8 MB si rende necessario applicare delle patch al sistema operativo. La ROM del computer contiene un insieme di funzioni (ad esempio quella per la pulizia dello schermo) detto "toolbox". Il toolbox è residente in ROM ma il sistema operativo è stato concepito per poter essere aggiornato anche tramite patch da caricare dal disco insieme a versioni più recenti del sistema operativo. Oltre al toolbox in ROM sono presenti anche l'Applesoft BASIC, richiesto per mantenere la retrocompatibilità con i modelli ad 8 bit, e le routine per la gestione del mouse. La prima revisione della ROM è indicata come "00" ed è grande 128 KB (contro i 64 KB inizialmente previsti); nel mese di settembre del 1987 è stata distribuita la seconda versione, indicata come "01", che offre la correzione di alcuni bug ed un nuovo chip grafico per cui l'esecuzione dei programmi avviene in maniera più veloce. Questa versione è disponibile anche come aggiornamento per i modelli con la ROM 00. Nel mese di agosto del 1989 è stata rilasciata la terza revisione della ROM, denominata "03": è stata installata sui nuovi modelli di Apple IIGS venduti ora con 1 MB di RAM di serie (contro i 256 KB delle precedenti versioni) ed è grande 256 KB perché al suo interno contiene anche parte del sistema operativo, che non deve essere più caricato dal disco al momento del boot. Questa ROM contiene migliorie al comparto audio ed esegue i programmi per il sistema operativo GS/OS in maniera più veloce.[5]
Grafica
L'Apple IIGS, grazie al chip VGC, supporta diverse risoluzioni grafiche:[4]
- 320×200 pixel con una singola tavolozza a 16 colori.
- 320×200 pixel con fino a 16 tavolozza di 16 colori ciascuna. Ognuna delle 200 linee orizzontali può essere assegnata ad una delle tavolozze disponibili, permettendo così la visualizzazione in contemporanea di 256 colori differenti. Questa modalità è totalmente pilotata dal chip grafico Video Graphics Chip (VGC), senza l'ausilio della CPU: per questo motivo veniva utilizzata nella programmazione di videogiochi e animazioni.
- 320×200 pixel con fino a 200 tavolozze di 16 colori. In questa modalità, la CPU "aiuta" il VGC a modificare le palette, contenute nella memoria video; con questo sistema si possono ottenere fino a 3.200 colori su schermo, ma per l'uso intensivo di memoria e processore veniva utilizzato solo nella visualizzazione di grafica statica o nei programmi di fotoritocco.
- 320×200 pixel con tavolozza di 15 colori, più un colore "di riempimento". Con questa modalità si ottiene grafica in movimento molto veloce.
- 640×200 pixel con 4 colori. Questa modalità è limitata alla visualizzazione del logo dell'Apple e per la barra del menu nel desktop.
- 640×200 pixel con 16 colori, ottenuti tramite dithering. In questa modalità, 2 tavolozze di 4 colori ciascuna possono essere utilizzate su colonne alternate, in modo da ottenere 16 colori su schermo. Questa modalità era utilizzata nel caso il programma richiedesse un particolare dettaglio grafico, come nei word processor.
Una caratteristica è quella di supportare, tramite interrupt agganciati alla linea di scansione del video, la divisione dello schermo in 2 aree con 2 distinte risoluzioni video, ossia una parte dello schermo può essere visualizzato a 640×200 pixel ed un'altra a 320×200 pixel: questa modalità era usata da alcuni programmi grafici, in cui il menu era visualizzato a 640×200 pixel per usare una definizione delle icone più elevata e l'area di disegno a 320×200 per usare più colori.[4]
Audio
Il computer contiene un sintetizzatore audio della Ensoniq compatibile con lo standard MIDI, capace di gestire 15 voci contemporaneamente e dotato di 64 kB di RAM dedicata. Queste capacità audio sono costate ad Apple una denuncia da parte di Apple Corps per aver infranto un precedente accordo fra le due società secondo cui Apple poteva usare il nome "Apple" per i propri computer a patto che non fossero in grado di creare musica. La disputa si concluse due anni dopo con un accordo privato fra le parti.[6]
Accoglienza
Sviluppato per contrastare l'Amiga 1000 e l'Atari ST,[7][8] il computer fu messo in vendita a 999 dollari, prezzo che non includeva né il monitor né un'unità a dischi. Inizialmente le vendite andarono bene, superando al momento del lancio quelle dello stesso Macintosh, ma nel giro di poco tempo esse iniziarono a calare, facendo risultare il GS nel complesso un computer di scarso successo: ciò fu dovuto sia al suo prezzo, superiore a quello dei computer concorrenti, sia alle politiche aziendali della stessa Apple, che decise di promuovere e supportare scarsamente il computer, preferendogli il Macintosh. Il GS finì per essere surclassato nelle vendite sia da quest'ultimo sia dall'Amiga, che poteva essere acquistata a metà del suo prezzo.[9]
Note
- ^ The Apple IIGS, su apple2.info. URL consultato il 16/01/2017.Raccolta di post pubblicati sul newgroups comp.sys.apple2
- ^ a b c d Apple IIGS, su apple2history.org, apple2history.com. URL consultato il 18/01/2017.
- ^ Jason Walsh, The Apple IIGS, Apple’s Home Computer for 1986, su lowendmac.com, 28/04/2015. URL consultato il 18/01/2017.
- ^ a b c Apple IIGS, su old-computers.com. URL consultato il 18/01/2017.
- ^ a b The Apple IIGS, cont., su apple2history.org, apple2history.com. URL consultato il 19/01/2017.
- ^ At the core of the Apple dispute, su news.bbc.co.uk, BBC news, 08/05/2006. URL consultato il 02/01/2015.
- ^ Apple IIGS, su old-computers.com. URL consultato il 18/01/2017.(inglese)«The Apple IIGS was designed in response to the Amiga 1000 and Atari 520ST computers»(italiano)
«L'Apple IIGS fu progettato come risposta ai computer Amiga 1000 ed Atari ST.» - ^ Jason Wlash, The Apple IIGS, Apple’s Home Computer for 1986, su lowendmac.com, 28/04/2015. URL consultato il 18/01/2017.(inglese)«The Apple IIGS, released in 1986, was Apple’s answer to Commodore’s and Atari’s next-generation machines»(italiano)
«L'Apple IIGS, presentato nel 1986, era la risposta di Apple alle macchine di nuova generazione di Commodore ed Atari.» - ^ Jason Wlash, The Apple IIGS, Apple’s Home Computer for 1986, su lowendmac.com, 28/04/2015. URL consultato il 18/01/2017.(inglese)«(...) the IIGS initially performed well, outselling the Mac at the time of its launch. This initial success did not continue. Apple did not seriously market the machine, and it was eventually outsold by the Amiga and the Mac. Outside of North America, the machine made some impact in France, but Apple’s sky-high prices in comparison to those of Commodore and Atari hampered the machine in Europe: An Amiga could be had for almost half the price of a IIGS.»(italiano)
«(...) il GS vendette inizialmente bene, superando il Mac al momento del suo lancio. Questo successo iniziale non continuò. Apple non promosse seriamente la macchina che fu alla lunga surclassata dall'Amiga e dal Mac. Fuori dal Nord America la macchina ebbe un certo impatto in Francia ma i prezzi elevati di Apple, se comparati con quelli di Commodore e di Atari, ostacolarono la macchina in Europa: un Amiga poteva essere acquistato per circa metà del prezzo di un GS.»
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) What is the Apple IIGS?, su whatisthe2gs.apple2.org.za.
- Vecchie Mele: l'Apple IIGS, su apple2gs.oldcomputers.it.