Alberto Bassetti

scrittore e regista italiano

Alberto Bassetti (Roma, 4 agosto 1955) è un drammaturgo e regista italiano.[1]

Biografia

Nasce a Roma e si laurea nel 1979 presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Roma La Sapienza con una tesi dal titolo Nietzsche e la politica. Si occupa di una sala cinematografica di proprietà della sua famiglia, trasformandola nel 1993 in una multisala cui viene assegnato il Premio Philip Morris come migliore ristrutturazione dell'anno da una giuria composta da Giuseppe Tornatore, Carlo Cecchi Gori, Gianni Letta, Carlo Bernaschi. Dal 2015 risiede principalmente a Parigi.

La carriera teatrale

Esordisce in Teatro nel giugno 1989 con Il segreto della vita, che tratta temi di profonda ambiguità sessuale che colpiscono molta critica. Il mese successivo riceve il Premio Fondi-La Pastora per il testo Stato padrone: ribellione all'interno di una caserma in dismissione dell'Aeronautica, il Comandante viene preso in ostaggio da un manipolo di militari in rivolta che pianificano di gettarsi sul Parlamento con un elicottero carico di esplosivi. L'anno successivo vince il Premio IDI-Istituto del Dramma Italiano per La tana ("Forse la più bella commedia mai scritta sull'argomento", Ghigo de Chiara sul quotidiano socialista 'Avanti!'; "Un torpore ipnoticodi stampo sudamericano che s'intuisce foriero di catastrofe, come nelle migliori cose di Garcia Marquez", Rita Sala sul 'Messaggero') che affronta il tema di una reazione di stampo terroristico a una violenza privata subita da una donna; l'opera assume toni vicini al thriller innestati su temi sociali molto forti. La messinscena (Franco Quadri su 'Repubblica': "Il finale non va svelato ai possibili futuri spettatori; quelli della sera cui ho assistito hanno applaudito con gran calore"; "Testo-teorema di un'epoca", Rodolfo di Giammarco, ancora 'Repubblica') con cinque attrici protagoniste: Sandra Collodel, Daniela Giordano, Daniela Giovanetti, Maria Paiato, Alvia Reale che ricevono la Maschera d'alloro al collettivo delle interpreti 1993; ad Antonio Calenda la medaglia d'oro IDI (col medesimo regista l'autore aveva l'anno prima scritto un "Plautus" tutto in lingua latina definito da Rita Cirio su 'L'espresso': "Un bell'esempio di come il divertimento possa essere intelligente e la cultura non noiosa"). In seguito la commedia ha avuto molte versioni, tra cui si ricorda quella al CTB-Centro teatrale bresciano, diretta da Tatiana Olear, e quella curata nel 1996 da Jan Rieira in versione catalana al Festival Grec di Barcellona; in Francia il testo viene presentato nella settimana di teatro italiano al Theatre national de la Colline nel 1996: "La tanière", a cura di Philippe Adrien. Uniche sue altre presenze nella capitale francese alla fine degli anni '90 con due monologhi diretti da Walter Manfré al Rond Point: "Questions?" e "La cigarette". Riceve altri riconoscimenti, tra cui il Premio Giuseppe Fava nel 1995 per Sopra e sotto il ponte, messo in scena da Maurizio Panici e poi da Massimo Belli; un secondo Premio Concorso IDI per La gabbia[2], realizzato da Chérif e in seguito presentato dallo stesso autore alla sala 'Kasino' del Burgtheater di Vienna. Nel 1996 al Festival di Taormina presenta Harem con regia di Giorgio Albertazzi e musiche originali di Franco Battiato, protagonisti Giuseppe Pambieri e Fiorella Rubino. Nel 1998 con Luigi De Majo e Annalisa Scafi scrive per Piera Degli Esposti, Gabriele Ferzetti, Patrizia Zappa Mulas, Bruno Armando, Cristina Borgogni, Antonio Serrano e Fabio D'Aquino: Il caso Sofri, processo-dibattito sul fondatore di 'Lotta continua' (allora in carcere da molti anni), crea un dibattito che coinvolge le pagine di cultura e politica di diversi quotidiani. Tra i successivi lavori emergono le due regie di Pierpaolo Sepe nel 2002 e 2005: "Entrate (Entrate! 23 commedie al prezzo di una. Include 'Dentro e fuori dal cerchio')" che con i suoi circa 80 personaggi interpretati qui da undici attori ed il suo alternarsi di comico e drammatico viene descritto come vero e proprio "Exploit" (Rodolfo di Giammarco su 'Repubblica') nonché "Esempio di spettacolo da portare in giro per anni" ('Corriere della sera', Paolo Petroni), ed una produzione del Teatro di Roma di "Venditori di anime" (Premio Flaiano 2005 alla regia) con Luigi Maria Burruano, Jitka Frantova e Max Malatesta, spettacolo ospitato al Teatro Nazionale di Praga, che contemporaneamente ne produce una propria versione in lingua ceca diretta da Michael Dockal che viene poi ospitata a Roma per un raro esempio di scambio culturale. Il testo aveva già avuto allestimenti a cura dell'autore al Dramma Italiano di Fiume in Croazia, ed al Festival di Taormina con regia di Marco Maltauro (già regista di un altro testo di Bassetti: "Il volo del gallo", ruoli principali Daniela Giovanetti, Giacinto Palmarini e Franco Mirabella), e nel 2015 al Theatre for the New City di New York per tre settimane (regia di Laura Caparrotti). "Venditori di anime", chiara denuncia del commercio degli spazi culturali contenente un esplicito elogio di Bertolt Brecht, ha ricevuto nel 2001 un premio di produzione di 50.000 euro da una giuria 'di destra', presieduta da Giorgio Albertazzi, attirando qualche perplessità, vista anche l'impostazione 'di sinistra' della pièce: l'autore ribadisce la sua indipendenza da ogni partito politico, ritenendo i contenuti dei suoi lavori sufficienti ad identificare il suo pensiero. Contemporaneamente vanno in scena due altri lavori con Gabriele Ferzetti: Scandalo! nel quale debutta sua figlia Anna Ferzetti, e "Ma che c'entra Peter Pan?". Nel 2011 riceve il Premio Vallecorsi per I due fratelli[3], lavoro che affronta il tema dell'eutanasia intrecciandolo alla diversa visione del mondo di due fratelli. Il testo va in scena per due stagioni al Teatro Nazionale di Trieste con regia di Antonio Calenda e a New York per tre settimane diretto da Valentina Fratti (lì in abbinamento con un altro suo testo Le due sorelle, diretto da Mark Schneider). Ultimamente ha realizzato diversi lavori ispirati a personaggi storici o mitici: "Irene Nemirovsky", scritto con Massimo Vincenzi; Ferro e cuore, dedicato all'eroina sarda Eleonora d'Arborea, diretto una prima volta da Manuel Giliberti con protagonista Isabel Russinova (già protagonista del suo Il ventre); ed in seguito da Carlo Emilio Lerici per l'interpretazione di Francesca Bianco e da Marco Parodi per Camilla Soru; "Edipo in Compagnia" in cui egli stesso dirige Paolo Graziosi; "Phaedra", regia di Giovanni Anfuso. Ultimo in ordine di tempo l'allestimento del terzo capitolo della 'Trilogia familiare' "Sorella con fratello", regia di Alessandro Machia, con Alessandro Averone ed Alessandra Fallucchi.

Cura inoltre diversi adattamenti, tra cui Senilità di Italo Svevo per Roberto Herlitzka; Rudens di Tito Maccio Plauto per Flavio Bucci diretto da Alvaro Piccardi, "Mercadet l'affarista" con Geppi Glejeses, regia di Antonio Calenda; Requiem (col titolo Un sogno a Lisbona) di Antonio Tabucchi, che evoca la figura di Ferdinando Pessoa, sulla quale torna col regista Alessio Pizzech nello spettacolo "Faust", che Franco Cordelli sul "Corriere della Sera" definisce il più bello spettacolo dell'estate 2012.

Il cinema e l'attività editoriale

Nel 2006 il suo film Sopra e sotto il ponte[4], ispirato all'omonima sua commedia ed interpretato da Graziano Piazza, Ismaila 'Mbaie, Davide Rossi, Clio Bassetti, ed Isabel Russinova, debutta al Festival du Cinéma du Monde di Montréal, girando poi numerosi festival internazionali (Annecy, Washington, BAFF, etc.), presentato poi in Italia l'anno successivo, distribuito dall'Istituto Luce.

Alla radio, RAI 3 trasmette alcune sue opere, tra cui ricordiamo "La tana" con regia di Beppe Navello e "Le due sorelle" diretta da Marco Maltauro. Sempre la RAI, canale televisivo 3, manda in onda il suo documentario "Volti e suoni dalla Sabina", dedicato alla terra dei suoi genitori, ed uno sull'Isla Margarita da lui scritto dopo l'esperienza di lavoro in Venezuela al festival Off-Art per "Le due sorelle" in edizione spagnola, codiretto con Francesco Verdinelli.

È stato in giuria nelle prime edizioni del Premio Vittorini Siracusa, curatore della collana Boccascena per le Edizioni Interculturali pubblicando testi inediti (per l'Italia) di Jon Fosse e Tony Kushner, Angelo Longoni e Sonia Antinori; direttore artistico dell'Opere Festival del castello di Bracciano; fondatore e direttore artistico del Teatro Lo Spazio di Roma (con Francesco Verdinelli). Attualmente è codirettore del festival Quartieri dell'Arte (con Gian Maria Cervo).

Praticamente tutti i suoi testi sono pubblicati, su riviste ('Hystrio', 'Ridotto', 'Sipario') o volumi ('Bulzoni', 'Editoria & Spettacolo', 'Ricordi'). In Francia la sua pièce "Le ventre" è presente nel volume "Auteurs Italiens pour le neaveau millenaire", èditions l'Amandier.

Teatro

Note

Collegamenti esterni

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