La Chapelle (Parigi)
La Chapelle[1] è il 72° quartiere amministrativo di Parigi, situato nel XVIII arrondissement. È stato un comune autonomo fino al 1860, quando, ad eccezione della parte più settentrionale del suo territorio, è stato aggregato a Parigi da Napoleone III.
| La Chapelle | |
|---|---|
| Quartier de La Chapelle | |
| Stato | |
| Regione | |
| Dipartimento | 75 |
| Città | |
| Circoscrizione | XVIII arrondissement |
| Altri quartieri | Quartier des Grandes-Carrières, Quartier de Clignancourt, Quartier de la Goutte-d'or |
| Superficie | 1,348 km² |
| Abitanti | 24 037 ab. (1999) |
| Densità | 17 831,6 ab./km² |
Toponimo
Il toponimo di La Chapelle deriva, probabilmente, da un piccolo oratorio dedicato a San Dionigi, trasformato, nel V secolo, in una cappella[2] la quale ha dato al villaggio il nome di Chapelle Sainte-Geneviève il nome Capella S Genovesae si rinverrà, così, sul Polittico di Parigi del XIII secolo[3]. Trovandosi all'interno di una signoria dipendente dall'Abbazia di San Dionigi, tuttavia, al nome di cui sopra è stato affiancato il nome di Chapelle Saint-Denis: i due toponimi, che riferivano allo stesso villaggio, vennero utilizzati insieme indifferentemente fino al XVII secolo[4][5][6][7].
Nonostante la municipalità chiese di chiamarsi La Réunion o, addirittura La Réunion-Franciade, il villaggio fu ribattezzato infine Chapelle-Franciade nel 1794[7][8] e si giunge così all'attuale toponimo, La Chapelle.
Storia
Età antica e alto medioevo
Questa piccolo borghetto si è sviluppato in una zona collinosa, chimata pasellus Sancti Martini e, successivamente, Pas-de-la-Chapelle, sitauta tra il colle di Montmartre e quello di Belleville[2][9][10].
Largo 500 metri per un'altitudine di 53, il Colle della Chapelle era il cammino più facile tra le pianure della Beauce e della Piccardia[11][12]: la zona acquisì, dunque, un'importanza notevole nell'antichità. La strada, conosciuta più tardi con il nome dell'Estrée, è stata menzionata e nella Tavola Peutingeriana e nell'Itinerario antonino.[13] Questa strada, al giorno d'oggi, segue il percorso delle attuali Rue Marx-Dormoy e Rue de la Chapelle.[14][15] Il villaggio della Chapelle si trovava presso l'incrocio di questa strada con l'antica strada dello stagno che congiungeva La Manica e il mare del Nord con la valle del Rodano (l'attuale Rue Philippe-de-Girard[16]), senza passare da Lutezia.[17] A nord del villaggio, la piana tra il Pas-de-la-Chapelle e Saint-Denis, chiamata oggi Piana di Saint-Denis, era un importante centro di culto per i galli:[18] i druidi svolgevano i loro riti a ogni solstizio d'estate, attorno a un tumulo che veniva considerato la tomba dell'antenato dei galli.[17][19] Questa tomba rese in nome di Endit e poi, per agglutinazione dell'articolo, Lendit. Le assemblee dei galli, menzionate anche da Giulio Cesare, continuarono anche sotto la dominazione romana.[20] Dopo Cesare, che scelse proprio questo luogo sacro per affermare la sua dominazione sulle truppe galliche, numerosi imperatori romani compresero la portata simbolica di tale santuario: Costantino, ad esempio, si recò qui, convinto di essere stato investito di una missione divina da Apollo, mentre Giuliano l'apostata qui si fece incoronare augusto. Queste adunate religiose restarono comunque l'occasione per un appuntamento commerciale[18] e il loro perpetuarsi, alla fine, fece nascere la Fiera del Lendit, fiera di richiamo internazionale che si teneva lungo l'Estrée.[21]
Dall'età romana, esisteva probabilmente solo un piccolo villaggio sul colle della Chapelle, attorno a un tempio dedicato a Bacco. Non sono stati trovati riscontri archeologici dell'esistenza di tale tempio, tuttavia, esistono dei documenti del IX secolo che menzionano le rovine di un edificio romano che avrebbe portato il nome di "Prigione di Glaucin".[22][23] Secondo Ilduino, abate di Saint-Denis, fu proprio qui che San Dionigi sarebbe stato rinchiuso prima di essere ucciso.
Medioevo
Nel XII secolo cominciò l'afflusso di pellegrini, alcuni dei quali, provenienti da Fiandre e Germania, si dirigevano verso Santiago di Compostela percorrendo la Rue du Faubourg-Saint-Denis, che li avrebbe condotti sulla via Turanense. L'espansione straordinaria della fiera del Lendit, che dipendeva dall'autorità parigina e reale e che eclissò gradualmente quella di Saint-Denis, comportò lo sviluppo della Chapelle. Nel 1124, l'abate Sugerio di Saint-Denis fece approvare dal suo amico Luigi VI un decreto al fine di garantire la proprietà e i ricavi della fiera dell'abbazia. A sud, tra il villaggio e le mura di Filippo II, i vasti terreni paludosi cominciarono, in questo periodo, a essere bonificati e coltivati.
Nel 1229, un abate di Saint-Denis di nome Odone concesse una franchigia agli abitanti. Con la costruzione, nel 1204, presso il sito della vecchia cappella di legno, della chiesa di San Dionigi e la creazione di una curia, il villaggio divenne una parrocchia della signoria di Saint-Denis e prese il nome di La Chapelle Saint-Denis. La facciata è stata costruita alla fine del XIII secolo e ornata con sculture che ricordavano la presenza di Santa Genoveffa.
XIX secolo
Aggregazione a Parigi
Su consiglio del prefetto Haussmann e di fronte l'espansione urbana, Napoleone III decise di allegare il territorio di Parigi, andando a inglobare quei territori situati all'interno delle fortificazioni. Il consiglio comunale di La Chapelle, temendo che i diritti di concessione non avrebbero favorito un aumento dei prezzi, ha cercato, invano, di contrastare il progetto.[24] Riconoscendo, alla fine, che, nonostante il danno che avrebbe colpito l'industria locale,[25] l'annessione avrebbe promosso "lo splendore della capitale e l'ideale di grandezza", ha poi cercato di promuovere un nuovo principio secondo cui i territori extra muros avrebbero potuto formare un nuovo comune, denominato La Chapelle; tuttavia, il potere dei comuni limitrofi di Saint-Denis e di Aubervilliers bloccò tale progetto.[26] Provò allora a chiedere che la sede del nuovo arrondissement municipale fosse il "nuovo bel municipio" della Chapelle, costruito quindici anni prima, ma venne scelto come sede del nuovo XVIII arrondissement di Parigi, il municipio di Montmartre, situato in Place des Abbesses.[27][28] A seguito di tutte queste richieste respinte, il consiglio comunale della Chapelle ottenne, ciononostante, certi privilegi in materia fiscale e commerciale.[25]
La legge del 16 giugno 1859 relativa all'estensione del territorio di Parigi dalla cinta daziaria alle mura di Thiers, ha portato alla soppressione del comune della Chapelle che è stato così diviso tra quattro comuni contigui:[29]
- Parigi, per la maggior parte, in particolare il territorio compreso all'interno delle mura cittadine;
- Saint-Denis;[30]
- Aubervilliers, per la parte a est della ferrovia;
- Saint-Ouen, per una piccola parte compresa tra lo Chemin des Poissonniers e la ferrovia del Nord (nel XX secolo, a seguito dell'allargamento del fascio dei binari, questa parte è stata incorporata al comune di Saint-Denis);[31].
La parte annessa a Parigi fu inclusa nel XVIII arrondissement di Parigi e ripartita tra due dei quaranta quartieri amministrativi parigini: il 71°, ovvero il quartiere della Goutte-d'Or, e il 72°, che è proprio il quartiere della Chapelle. Dopo il declassamento delle mura di Thiers nel 1919, i territori annessi a Saint-Denis e a Aubervilliers situati nella zona non ædificandi ai piedi delle fortificazioni sono stati annessi a Parigi, a seguito del decreto del 27 luglio 1930. In seguito, su quest'area venne costruita la circonvallazione di Parigi, chiamata Boulevard périphérique
Persone legate a La Chapelle
- Luisa di Marillac (Parigi, 12 agosto 1591 – Parigi, 15 marzo 1660), religiosa (ha risieduto alla Chapelle dal 1636 al 1641)
- Teddy Riner (Pointe-à-Pitre, 7 aprile 1989), judoka
- Paul Éluard (Saint-Denis, 14 dicembre 1895 – Charenton-le-Pont, 18 novembre 1952), poeta
- Charles Le Bargy (La Chapelle, 28 agosto 1858 – Nizza, 5 febbraio 1936), attore e regista
- Claude-Emmanuel Luillier (La Chapelle-Saint-Denis, 1626 – Parigi, 1686), letterato
- Philibert-Louis Debucourt (Parigi, 13 febbraio 1755 – 22 septembre 1832), pittore
- Gustave-Hippolyte Roger (La Chapelle-Saint-Denis, 17 dicembre 1815 - 12 settembre 1879)
- François Eudes di Mézeray (Ri, 1610 – Parigi, 1683), scrittore e storico
- Albert Simonin (Parigi, 18 aprile 1905– Parigi, 15 febbraio 1980), scrittore e sceneggiatore
- Doc Gynéco (Clichy-sous-Bois, 7 luglio 1974), rapper
Infrastrutture e trasporti
- Linea M2: stazione della Chapelle
- Linea M12: stazioni di Marx Dormoy e Porte de la Chapelle
Nel quartiere sono presenti una stazione della linea 2, La Chapelle, e due della linea 12 della metropolitana di Parigi, Marx Dormoy e Porte de la Chapelle. Tutte queste si trovano lungo i confini del quartiere amministrativo.
La stazione della metropolitana della Chapelle è collegata, tramite sottopasso, alla stazione di Parigi Nord, servita da altre linee della metropolitana, dalle linee RER B e C e dai treni nazionali.
Come nel resto di Parigi, i trasporti pubblici sia metropolitani che di superficie sono gestiti dalla RATP.
Note
- ^ In questo caso la L è maiuscola, vedasi (FR) Nomenclature des voies publiques et privées, Imprimerie chaix, 1881, p. X.
- ^ a b Hillairet, 1993.
- ^ (FR) Abbé Jean Lebeuf, Histoire de la ville et de tout le diocèse de Paris, vol. I, Parigi, Librairie de Féchoz et Letouzey, 1883, p. 458.
- ^ Hillairet, 1954.
- ^ Lombard, 1989.
- ^ La forma La Chapelle-les-Paris è rintracciabile in un discorso degli abitanti della città, pronunciato il 19 novembre 1793 alla Convention nationale.
- ^ a b Lambeau.
- ^ Franciade è il nome che indicava la città di Saint-Denis durante la rivoluzione.
- ^ (FR) Sylvie Robin, Construire à Lutèce, in Crypte archéologique du parvis Notre-Dame, Parigi, Paris Musées, 2007, p. 11, ISBN 978-2-7596-0004-5.
- ^ Lombard, 1987.
- ^ (FR) Raymond Lantier, Les itinéraires de grand parcours en Seine-Saint-Denis, de l'Antiquité à l'époque moderne: état de la question, in Gallia, vol. 11, n. 2, 1953.
- ^ (FR) Danielle Chadych e Dominique Leborgne, Atlas de Paris. Évolution d'un paysage urbain, Parigi, Éditions Parigramme, 2007, p. 10, ISBN 978-2-84096-485-8.
- ^ Claude Héron, Recherches archéologiques en Gaule en 1951, su archives-ouvertes.fr, 2009.
- ^ Lombard, 1987.
- ^ Lambeau.
- ^ Lombard, 1987.
- ^ a b François.
- ^ a b Lombard, 1987.
- ^ Lombard, 1989.
- ^ Lombard, 1989.
- ^ Lombard, 1989.
- ^ François.
- ^ Jacques-Antoine Dulaure ritiene che la prigione di cui parla Gregorio di Tours, il Carcer glaucini, che ricorda anche l'autore anonimo di Gesta Dagoberti regis, si trovi sull'île de la Cité, in corrispondenza del quai des Fleurs; Jean-Baptiste-Michel Renou de Chevigné, detto Jaillot, la colloca invece nei pressi dell'arco di Saint-Merri, versus sanctus Medericum.
- ^ Chadych.
- ^ a b Lesbros.
- ^ Lambeau.
- ^ Questo municipio, costruito nel 1836, fu abbattuto dopo la costruzione dell'attuale municipio del XVIII arrondissement. Al suo posto si trova lo square Jehan-Rictus: Hillairet, 1997.
- ^ François.
- ^ (FR) Loi sur l'extension des limites de Paris (del 16 giugno 1859), in Bulletin des lois de l'Empire français, XI, vol. II.XIV, n. 738, 3 novembre 1859, pp. 747–751.
- ^ Cadastre de la commune de Saint-Denis. Tableau d'assemblage comprenant les sections L et M de la partie nord du territoire de La Chapelle-Saint-Denis annexée au territoire de Saint-Denis en 1860.
- ^ Confronta Atlas communal du département de la Seine. Partie sud nelle edizioni del 1870 e del 1899 e Plan du ministère de la reconstruction et de l'urbanisme in quella del 1947.
Bibliografia
- (FR) Jacques Hillairet, 13. Le village de La Chapelle-Saint-Denis, in Connaissance du vieux Paris. Les villages, vol. III, Parigi, Rivages, 1993 [1956], pp. 163–173, ISBN 2-86930-648-2.
- (FR) Jacques Hillairet, Dictionnaire historique des rues de Paris, vol. I e II, 10ª ed., Parigi, Éditions de Minuit, 1997 [1963], ISBN 2-7073-1054-9.
- (FR) Jacques Hillairet, 13. Le village de La Chapelle-Saint-Denis, in Évocation du vieux Paris. Les villages, vol. III, Parigi, Éditions de Minuit, 1954, pp. 293–309.
- (FR) Jacques François, Chronique de la Chapelle Saint-Denis. Des origines à nos jours, Parigi, 2000.
- (FR) Lucien Lambeau, La Chapelle Saint-Denis, in Histoire des communes annexées à Paris en 1859, Parigi, Ernest Leroux, 1923.
- (FR) Dominique Lesbros, La Chapelle-Saint-Denis, in Promenades dans les villages de Paris. 16 itinéraires de charme dans les anciens faubourgs de la capitale, Parigi, Parigramme, 2014, pp. 247–258, ISBN 978-2-84096-547-3.
- (FR) Anne Lombard-Jourdan, Les foires de l'abbaye de Saint-Denis; revue des données et révision des opinions admises, in Bibliothèque de l'École des chartes, vol. 145, Parigi, Librairie Droz, luglio-settembre 1987, pp. 273–338, ISSN 0373-6237.
- (FR) Anne Lombard-Jourdan, Montjoie et Saint-Denis! Le centre de la Gaule aux origines de Paris et de Saint-Denis, Parigi, Presses du CNRS, 1989, ISBN 2-87682-029-3.
Voci correlate
Altri progetti
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