Grup Yorum è un gruppo musicale turco fondato nel 1985. Yorum significa commento in turco. Il Grup Yorum è un gruppo che si contraddistingue per i suoi testi socialmente impegnati: ha pubblicato diciannove album dal 1985, mentre molti dei membri del gruppo sono stati arrestati e torturati. Alcuni dei loro concerti sono stati vietati, come pure i loro album, ma la popolarità di Yorum cresce ed i loro album continuano a vendere. Nell'arco di 20 anni Yorum ha fatto concerti in Germania, Austria, Australia, Francia, Italia, Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Inghilterra e Grecia.

Grup Yorum
Paese d'origineTurchia (bandiera) Turchia
GenereHalk Müziği
Periodo di attività musicale1985 – in attività
[grupyorum.net Sito ufficiale]

Musicalmente ispirati dagli Inti-Illimani nei primi anni del 1980, il loro genere in turco si chiama Halk Müziği. Prodotti da Kalan Muzik.

Politicamente appartenenti ad area Socialista Internazionalista e come tali perseguitati di frequente dallo Stato Turco.

Storia

Nel 1985, quattro amici nell'Università di Marmara hanno formato il Grup Yorum. Man mano che i membri del gruppo venivano perseguitati ed arrestati per i testi delle loro canzoni, diversi musicisti si sono avvicendati sul palco. I loro album sono stati sequestrati ed i loro concerti vietati, ma ciò non ha fermato questo gruppo dal diventare famoso anche all'estero. Spesso il governo dichiara che il gruppo sia legato al [[]], questo non dichiara affinitaà con nessuna organizzazione politica[1].

Discografia

  • 1987 - Siyrilip Gelen
  • 1988 - Haziranda Ölmek Zor / Berivan
  • 1989 - Türkülerle
  • 1989 - Cemo / Gün Gelir
  • 1990 - Gel ki Şafaklar Tutuşsun
  • 1991 - Yürek Çağrısı
  • 1992 - Cesaret
  • 1993 - Hiç Durmadan
  • 1995 - İleri
  • 1996 - Geliyoruz
  • 1997 - Marşlarımız
  • 1998 - Boran Fırtınası
  • 1999 - Kucaklaşma
  • 2000 - Onbeşinci Yıl Seçmeler
  • 2001 - Eylül
  • 2001 - Feda
  • 2003 - Biz Varz
  • 2003 - Yürüyüş
  • 2006 - Yıldızlar Kuşandık
  • 2008 - Başeğmeden
  • 2013 - Halkın Elleri
  • 2015 - Ruhi Su

Collegamenti esterni

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  1. ^ Oxford Handbook of Mobile Music Studies, Oxford University Press, 2014, pp. 341 ff..