Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale
La Comunità economica degli Stati dell'Africa Occidentale (in inglese: Economic Community of West African States - ECOWAS; in francese: Communauté économique des États de l'Afrique de l'ouest - CEDEAO) è un accordo economico stipulato da quindici stati dell'Africa occidentale nel 1975, e tuttora in vigore. Attraverso l'ECOMOG questi paesi svolgono anche una funzione di cooperazione per la sicurezza dell'Africa occidentale.
Comunità economica degli Stati dell'Africa Occidentale | |
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(EN) Economic Community of West African States (FR) Communauté économique des États de l'Afrique de l'ouest | |
![]() Membri attivi Membri sospesi | |
Abbreviazione | ECOWAS - CEDEAO |
Tipo | Organizzazione internazionale |
Fondazione | 28 maggio 1975 |
Sede centrale | ![]() |
Area di azione | 15 stati membri |
Presidente | ![]() |
Sito web | |
Cinque paesi membri del CEDEAO hanno progettato di adottare una moneta comune a partire dal 2015; la moneta dovrebbe chiamarsi Eco. L'unione monetaria verrà detta Zona monetaria dell'Africa occidentale (WAMZ).
Storia
L'idea della CEDEAO nacque da un progetto formulato da William Tubman (presidente della Liberia) nel 1964. Nel febbraio del 1965, Costa d'Avorio, Guinea, Liberia e Sierra Leone firmarono un accordo preliminare, a cui non venne però dato seguito.
Nell'aprile del 1972 l'idea fu ripresa dal generale nigeriano Gowon. Un incontro per studiare una bozza di trattato fu organizzato a Lomé tra il 10 e il 15 dicembre 1973. La bozza fu riesaminata da esperti giuristi ad Accra nel gennaio del 1974 e dai primi ministri, riuniti a Monrovia, nel gennaio 1975.
Il 28 maggio 1975, quindici paesi africani firmarono il Trattato di Lagos che diede vita all'ECOWAS. I protocolli d'intesa furono definiti in dettaglio 5 novembre dell'anno successivo, a Lomé. Il trattato fu poi ulteriormente modificato nel 1993.
Il 2 dicembre 2004 le è stato riconosciuto lo status di osservatore dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Tra le priorità cui s'è recentemente rivolta l'organizzazione, vi è quella di interposizione nelle aree regionali di conflitto civile[1], come la missione internazionale di sostegno al Mali.
L'intervento nella crisi politica del Gambia
A cavallo tra il 2016 ed il 2017 ebbe un ruolo fondamentale nel permettere ad Adama Barrow, vincitore delle elezioni presidenziali del 1° dicembre 2016, ritenute valide dall'ECOWAS, di insediarsi nel ruolo di Presidente della Repubblica del Gambia, al posto dello sconfitto dittatore Yahya Jammeh, salito al potere il 22 luglio 1994. Infatti, l'esito delle elezioni fu duramente contestato dal dittatore[2] che da un minacciò di voler mantenere il potere con la forza giustificando la sua scelta appellandosi pretestuosamente alla Corte Suprema dello Stato, organo vicino al regime e paralizzato da anni, per far valere presunti brogli. Adama Barrow fu quindi costretto a fuggire in Senegal per motivi di sicurezza,[3] dove, il 19 gennaio 2017, giurò come presidente del Paese nella sede dell'ambasciata gambiana di Dakar.[4] Assieme a lui si rifugiò in Senegal anche una larga parte della popolazione, timorosa di una possibile repressione armata del dittatore e di un imminente scoppio della guerra civile. Gli stranieri lasciarono il Paese. Durante tutta la crisi l'ECOWAS intervenne diplomaticamente a sostegno di Barrow e, il 21 gennaio 2017, utilizzò la minaccia di un intervento militare per costringere Jamneh a riconoscere Barrow presidente ed accettare l'esilio.[5]
Struttura
Presidenti della Commissione
Dal 1977 al 2006 il nome della carica era segretario esecutivo:
- Aboubakar Diaby Ouattara (Côte d'Ivoire) gennaio 1977 – 1985
- Momodu Munu (Sierra Leone) 1985–1989
- Abass Bundu (Sierra Leone) 1989–1993
- Édouard Benjamin (Guinea) 1993–1997
- Lansana Kouyaté (Guinea) settembre 1997 – 31 gennaio 2002
- Mohamed Ibn Chambas (Ghana) 1º febbraio 2002 – 31 dicembre 2006
Dalla ristrutturazione:
- Mohamed Ibn Chambas (Ghana) 1º gennaio 2007 – 18 febbraio 2010
- James Victor Gbeho (Ghana) 18 febbraio 2010 - 18 febbraio 2012
- Kadré Désiré Ouedraogo (Burkina Faso) 18 febbraio 2012 - 4 giugno 2016
- Marcel Alain de Souza (Benin) 4 giugno 2016 – in carica
Presidenti
- Gnassingbé Eyadéma (Togo) 1977–1978
- Olusegun Obasanjo (Nigeria) 1978–1979
- Léopold Sédar Senghor (Senegal) 1979–1980
- Gnassingbé Eyadéma (Togo) 1980–1981
- Siaka Stevens (Sierra Leone) 1981–1982
- Mathieu Kérékou (Benin) 1982–1983
- Ahmed Sékou Touré (Guinea) 1983–1984
- Lansana Conté (Guinea) 1984–1985
- Muhammadu Buhari (Nigeria) 1985 – 27 August 1985
- Ibrahim Babangida (Nigeria) 27 August 1985 – 1989
- Dawda Jawara (The Gambia) 1989–1990
- Blaise Compaoré (Burkina Faso) 1990–1991
- Dawda Jawara (Gambia) 1991–1992
- Abdou Diouf (Senegal) 1992–1993
- Nicéphore Soglo (Benin) 1993–1994
- Jerry John Rawlings (Ghana) 1994 – 27 luglio 1996
- Sani Abacha (Nigeria) 27 luglio 1996 – 8 giugno 1998
- Abdulsalami Abubakar (Nigeria) 9 giugno 1998 – 1999
- Gnassingbé Eyadéma (Togo) 1999
- Alpha Oumar Konaré (Mali) 1999 – 21 dicembre 2001
- Abdoulaye Wade (Senegal) 21 dicembre 2001 – 31 gennaio 2003
- John Agyekum Kufuor (Ghana) 31 gennaio 2003 – 19 gennaio 2005
- Mamadou Tandja (Niger) 19 January 2005 – 19 gennaio 2007
- Blaise Compaoré (Burkina Faso) 19 gennaio 2007 – 19 dicembre 2008
- Umaru Yar'Adua (Nigeria) 19 dicembre 2008 – 18 febbraio 2010
- Goodluck Jonathan (Nigeria) 18 febbraio 2010 - 18 febbraio 2012
- Alassane Ouattara (Costa d'Avorio) dal 18 febbraio 2012
Cooperazione regionale per la sicurezza
Le nazioni dell'ECOWAS hanno firmato protocolli di non aggressione nel 1978 e nel 1990. Hanno anche firmato un protocollo di assistenza difensiva reciproca a Freetown, Sierra Leone, il 29 maggio 1981, che provvide alla costituzione delle forze armate alleate della Comunità (Economic Community of West African States Monitoring Group - ECOMOG), intervenuti in vari conflitti dell'area, come in Sierra Leone, Guinea Bissau, Liberia e Mali, come forza di peacekeeping.
Membri
Note
- ^ Jaye, Thomas, "The security culture of the ECOWAS: origins, development and the challenge of child trafficking" in Journal of Contemporary African Studies, 26, no. 2 (April 2008): 151-168.
- ^ In Gambia ha vinto l’opposizione, a sorpresa, Il Post.it, 2 dicembre 2016.
- ^ In Gambia è stato dichiarato lo stato di emergenza, Il Post.it, 18 gennaio 2017.
- ^ (EN) Gambia's Barrow sworn in as president as regional troops gather, Reuters, 19 gennaio 2017.
- ^ (EN) Gambia's Yahya Jammeh confirms he will step down, Al Jazeera, 21 gennaio 2017. URL consultato il 21 gennaio 2017.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale
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