Contovello

quartiere di Trieste
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Contovello (Contovèl in dialetto triestino, Kontovel in sloveno) è una frazione del comune di Trieste.

Contovello
frazione
Contovello/Kontovel
Contovello – Veduta
Contovello – Veduta
L’abitato di Contovello visto dalla Vedetta Italia
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Trieste
Comune Trieste
Territorio
Coordinate45°42′08″N 13°43′59″E
Altitudine253 m s.l.m.
Abitanti1 487
Altre informazioni
Cod. postale34017
Prefisso040
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Contovello
Contovello

Si trova sul ciglione dell'Altopiano Carsico, a poca distanza dalla frazione di Prosecco e praticamente sopra la frazione di Miramare, raggiungibile tramite un pittoresco sentiero che sbocca nella stazione omonima.

È abitato prevalentemente dalla comunità etnica slovena. Prima dell'annessione all'Italia nel 1918, più del 95% della popolazione era di madrelingua slovena.[1]

Storia

 
Raffigurazione del Castello di Moncolano, presso il quale nel 1413 sorse il paese di Contovello

L'area, strategica sin dall'antichità era nel medio evo oggetto di attenzione sia da parte dei signori di Duino che del Comune di Trieste, che vi costruì agli inizi del trecento, per motivi di controllo, il succitato Castello di Moncolano, noto poi come Torre di Prosecco, struttura che diede nome al celebre vino.

Per migliorare il controllo della zona il Comune di Trieste decise di realizzare anche un insediamento stabile, un abitato di fondazione costruito su preciso progetto, dove si insediare contadini provenienti dagli abitati carsici esterni al distretto comunale (all'epoca indicati in modo generico come slavi, per differenziarli dai distrettuali, la cui etnia era all'epoca meno importante che in epoca moderna)[2].

 
Tabella collocata all'entrata del paese

Contovello è l'unico borgo del territorio triestino del quale possiamo indicare l'esatto anno di fondazione. Nel luglio del 1413 il maggior Consiglio comunale triestino, su indicazione dei Giudici cittadini incarica questi ultimi di informarsi riguardo agli importanti terreni vitivinicoli posti presso la cappella di San Girolamo, vicino al Castello di Moncolano. I terreni privati dovevano essere acquisiti dal Comune per l'insediamento dei slavi, che vennero o verranno ad abitare nel territorio comunale[3]:

«Die et loco predictis et in majori consilio antedicto facta proposta per dictos Dominos judices supra facto terrenorum quorundam de Prosecho positorum citra Castrum Moncolani juxta Ecclesiam S. Jeronimi habilium pro habitatione sclavorum qui venerunt et venient habitatum supra nostrum districtum [...]»

Successivamente l'abitato si dotò, durante le scorrerie turche, di un muro di difesa, la centa, che cingeva tutto il borgo. Oggi questa struttura risulta inglobata dall'abitato contemporaneo, che espandendosi ha mutato la propria forma originaria. Questo nucleo primigenio, assieme all'antico muro di difesa si cela ancora tra le peculiari stradine del borgo, le cui caratteristiche narrano una storia unica nel panorama triestino...

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ Spezialortsrepertorium der Oesterreichischen Laender. VII. Oesterreichisch-Illyrisches Kuestenland. Wien, 1918, Verlag der K.K. Hof- und Staatsdruckerei
  2. ^ F. Colombo, Dal Castello di Moncholano... cit.
  3. ^ Fulvio Colombo, Dal Castello di Moncholano alla Torre di Prosecco. Storia e vicende di una struttura fortificata triestina fra tardo medioevo ed età moderna, in »Archeografo Triestino«, CVI, 1998, pp. 213-256

Bibliografia

  • Fulvio Colombo, Dal Castello di Moncholano alla Torre di Prosecco. Storia e vicende di una struttura fortificata triestina fra tardo medioevo ed età moderna, in »Archeografo Triestino«, CVI, 1998, pp. 213–256
  • Fulvio Colombo, Prosecco perché? Le nobili origini di un vino triestino, Luglio editore, Trieste 2012

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