Artrosi cervicale
L'artrosi cervicale, detta anche cervicartrosi o spondilosi cervicale è una patologia degenerativa del rachide cervicale, in particolare una forma di spondiloartrosi delle vertebre cervicali. La degenerazione dei dischi intervertebrali cervicali inizia fisiologicamente nella quinta-sesta decade della vita - ma si verifica anche prima per motivi svariati - ed è accompagnata da deformazioni ipertrofiche delle vertebre cervicali, che restringono il canale midollare e comprimono i nervi, limitando la mobilità della colonna. La produzione eventuale di ossificazione e osteofiti (anche i cosiddetti becchi e speroni) può causare una diminuzione del diametro dei forami vertebrali, ciò predispone ad un eventuale sindrome compressiva o anche ad un'irritazione nervosa, fino alla mielopatia spondilitica; è una patologia tipica dell'età matura, dovuta all'usura dei dischi vertebrali, nel caso colpisca i giovani è detta artrosi cervicale precoce ed è causata da traumi o fattori genetici. Se coinvolge altri punti della colonna vertebrale diventa artrosi cervicale-lombare.
Artrosi cervicale | |
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Specialità | reumatologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 715 e 721.0 |
ICD-10 | M47.8 e M19 |
Sinonimi | |
cervicartrosi spondilosi cervicale | |
Epidemiologia
L'incidenza è molto alta per quanto riguarda gli anziani di entrambi i sessi, mentre consiste un fattore di rischio per le patologie quali l'artrite reumatoide, la scoliosi ed alcuni tipi di traumi. La spondilosi cervicale può manifestarsi anche prima dei 20 anni di età, in chi svolge lavori sedentari o attività che costringono a restare per molte ore nella stessa posizione, in chi fa sport particolarmente traumatici, o nei soggetti con scoliosi e cifosi.
Eziologia
La causa scatenante è da ritrovarsi in una progressiva e lenta erosione della cartilagine che ricopre le articolazioni della persona che si trova sotto carico. Le cause effettive della degenerazione possono essere le più svariate; i fattori di rischio più rilevanti sono l'età avanzata (anche se può colpire anche prima dei 20 anni di età), i lavori sedentari, gli errori posturali, la pratica di sport particolarmente traumatici, attività lavorative particolarmente pesanti, attività lavorative che comportano posizioni fisse per periodi di tempo particolarmente lunghi, lesioni da trauma da flesso-estensione del rachide cervicale (il cosiddetto "colpo di frusta"), la scoliosi e la cifosi. La patologia tende a peggiorare con l'avanzare del tempo, anche se non in maniera rapida, e può coinvolgere le strutture nervose o vascolari che originano dal tratto cervicale causando forte dolore diffuso (si parla in questi casi di cervicobrachialgie) o fenomeni di stenosi arteriosa presso il canale vertebrale, o all'ispessimento del legamento giallo. Nei casi più seri, tutto questo può essere fortemente limitante. Il freddo e le condizioni ambientali, come la forte umidità, possono peggiorare i sintomi.
Diagnosi
Occorre la visita ortopedica, ed eventualmente radiografie o risonanza magnetica nucleare; in aggiunta può rendersi utile una visita neurologica e, in taluni casi, se i sintomi sono stati improvvisi o particolarmente incerti, un'elettromiografia.
Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale comprende l'esclusione di patologie varie come la sindrome del tunnel carpale, l'artrite, la fibromialgia, la sclerosi multipla, l'ernia del disco, la spondilite, le miopatie, la miastenia gravis, la presenza di masse nel midollo spinale, la sclerosi laterale amiotrofica (e ogni malattia del motoneurone) e molte patologie neuromuscolari o muscolo-scheletriche varie, da lievi a gravi.
Sintomatologia
I sintomi e segni riscontrabili sono sommariamente cefalea, dolore generalizzato, vertigini, spesso dovuti a mielopatia spondilitica cronica, cioè la compressione del midollo spinale cervicale; essi sono in realtà molti di più. Esiste infatti una gamma estremamente ampia di sintomi, dovuta al fatto che dalla cervice passano la maggioranza dei nervi; in particolare possono verificarsi diversi sintomi.[1]
Sintomi osteo-muscolari
- dolore al collo (cervicalgie)
- lombalgia e sciatalgia
- discopatia e dorsopatia
- torcicollo
- dolore e difficoltà a girare il capo (rigidità), con possibili rumori e schiocchi, dovuti alla formazione di ossificazione e osteofiti
- dolore diffuso in vari punti del corpo
- sensazione di rigidità nel piegare il capo verso lo sterno
- sensazione di avere "sabbiolina" tra le vertebre
- indolenzimento delle spalle e della schiena, fatica a rimanere in piedi a lungo
- rigidità articolare, vertebrale e muscolare
- sindrome dell'articolazione temporo-mandibolare
Sintomi neurologici
- sensazione di vertigine nei cambiamenti di posizione (da sdraiato a eretto)
- sensazione d'instabilità stando in piedi a occhi chiusi e disturbi dell'equilibrio
- dolore irradiato dal collo al braccio, nella regione scapolare fino alla mano e alle dita
- formicolio alle dita quando a letto il braccio sta piegato sotto il collo.
- parestesie (formicolii, sensazioni di calore, ecc.) in varie parti del corpo
- alterazioni e perdite di sensibilità, intorpidimento
- rigidità facciale
- emicrania e cefalea
- nevralgia del trigemino
- nevralgia su vari nervi
- disturbi visivi, come diplopia
- disturbi dell'udito, in particolare acufeni (ronzii a un orecchio)
- disturbi del sonno
- disturbi urinari
- paralisi muscolari (rare)[2]
- fascicolazioni[3][4]
- astenia e riduzione della forza muscolare
- leggeri tremori muscolari
- ptosi palpebrale[5]
- disturbi da compressione del nervo vago come: acidità di stomaco, crampi, difficoltà di deglutizione (lieve disfagia), nausea e salivazione abbondante, vomito, tachicardia, ipotensione, collasso, gastrite, malattia da reflusso gastroesofageo[6]
Sintomi sistemici vari
Prognosi
Può evolvere in mielopatia cervicale spondilogenetica, una patologia progressiva e invalidante. A lungo termine essa può causare difficoltà di deambulazione, atrofia muscolare e incontinenza urinaria, a causa della relativa possibile lesione spinale.[8]
Terapia
Si usano farmaci come antidolorifici (come i FANS o il paracetemolo), i cortisonici, i miorilassanti, o si prescrive la fisioterapia di vario tipo, l'uso di un collare ortopedico di sostegno e la ginnastica correttiva. Se si manifestano deficit neurologici molto gravi, come perdita parziale dell'uso di alcuni muscoli dovuti a mielopatia, si può anche intervenire chirurgicamente, con decompressione chirurgica e laminectomia.
Note
- ^ Artrosi cervicale
- ^ Spondilite cervicale: sintomi, cure, trattamento
- ^ Effetti a breve e lungo termine del colpo di frusta: lesioni anatomopatologiche e quadri clinici
- ^ Cervical Spondylotic Myelopathy: A Common Cause of Spinal Cord Dysfunction in Older Persons
- ^ Spondiloartrosi negli anziani
- ^ Cervicale e nervo vago
- ^ Il dolore cervicale
- ^ Atrofia muscolare: sintomi, cure e rimedi
Bibliografia
- Joseph C. Segen, Dizionario di medicina moderna (Concise dictionary of modern medicine), Milano, McGraw-Hill, 2007. ISBN 978-88-386-3917-3.
- Walter B Greene, Ortopedia di Netter, Milano, Elsevier Masson srl, 2007, ISBN 978-88-214-2949-1.