Studio Uno (programma televisivo)
Studio Uno è stato un programma televisivo di varietà prodotto dalla Rai e trasmesso sul canale che al tempo veniva chiamato Programma Nazionale fra il 1961 e il 1966. La prima trasmissione andò in onda il 21 ottobre 1961.
| Anno | {{{anno prima visione}}} |
|---|---|
| Puntate | 56 |
| Lingua originale | italiano |
| Realizzazione | |
| Conduttore | Mina |
| Regia | Antonello Falqui |
È entrato nell'immaginario collettivo come prototipo dello spettacolo di intrattenimento leggero della televisione in bianco e nero degli anni sessanta.
Le edizioni
A condurre la prima edizione e quelle del 1965 e 1966 è stata la cantante conduttrice Mina (vedi immagine nella tabella), affiancata da partner maschili che si avvicendavano volta per volta, fra cui Marcello Mastroianni, Nino Manfredi e Vittorio De Sica. Ad accompagnare i cantanti ospiti nelle esibizioni rigorosamente dal vivo era l'orchestra diretta dal maestro Bruno Canfora.
Nell'ultima stagione la trasmissione venne divisa in quattro cicli da cinque puntate ciascuna e ogni ciclo comprendeva una primadonna diversa: nei primi tre Sandra Milo, Ornella Vanoni e Rita Pavone; nell'ultimo, a conclusione della serie, nuovamente con la conduzione di Mina.
Lo show
Il varietà - che prendeva il nome dallo Studio 1 di via Teulada, a Roma, dove lo show veniva registrato - ebbe un grande successo in termini di gradimento soprattutto in virtù dello stile innovativo con cui era stato congegnato dagli autori Antonello Falqui e Guido Sacerdote (Falqui ne era anche il regista): niente scenografie sfarzose e ridondanti, ma la semplicità di ampi spazi arredati essenzialmente e con la possibilità di movimenti e cambiamenti di scena a vista (strumenti di ripresa e microfoni a giraffa inclusi) per favorire la partecipazione degli ospiti d'onore e l'esecuzione di spettacolari balletti. In questo senso determinante risultò l'apporto dello scenografo Carlo Cesarini da Senigallia. Pur restando nel titolo Studio Uno appunto dal numero dello studio di via Teulada dove veniva registrato, dopo qualche edizione la trasmissione venne trasferita presso il Teatro delle Vittorie.
Nella redazione dei testi si sono alternati, nelle varie edizioni, altri autori, fra cui Pipolo e Dino Verde.
Il cast
Studio Uno è stato un trampolino di lancio per numerosi artisti (attori, cantanti e soubrette) che poi hanno proseguito la carriera nel mondo dello spettacolo con grande successo. Fra essi, Don Lurio, ideatore delle coreografie della sigla musicale della prima edizione Da-da-un-pa, cantata e danzata dalle Gemelle Kessler e dai boys Gemelli Blackburn, Marcel Amont, entertainer di statura internazionale, Mac Ronay, stralunato mimo e prestidigitatore francese, che chiudeva i suoi sketch con un Hep!, il corpo di ballo delle Bluebell Girls e i ballerini Paolo Gozlino ed Elena Sedlak, il Quartetto Cetra (cui toccherà nel 1964 dare vita ad una sorta di spin off del programma con Biblioteca di Studio Uno).
Altri artisti, già affermati, poterono consolidare la loro popolarità grazie al programma. Fra essi, Arturo Testa, Luciano Salce, Lelio Luttazzi, Rita Pavone, Milly, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini.
La vera rivelazione della trasmissione fu però, negli anni in cui fu chiamata a condurla, la cantante conduttrice Mina, spigliata padrona di casa che, al di là delle indubbie capacità vocali, si mostrava pronta a dare vita nella rubrica L'uomo per me a brillanti duetti con ospiti di grido (fra gli altri Totò, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Rossano Brazzi, Amedeo Nazzari, Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni, Enrico Maria Salerno, Peppino De Filippo, Vittorio Gassman e Alberto Sordi), come è desumibile da frammenti provenienti da Rai Teche riproposti periodicamente dalla trasmissione Schegge.
Le edizioni
Nota: nel 1964 Studio Uno fu sostituita da Biblioteca di Studio Uno e da Souvenir di Studio Uno, sorta de il meglio di..., andata in onda in cinque puntate trasmesse fra il 16 agosto e l'8 dicembre. Falqui e Canfora sono stati presenti in tutte le edizioni rispettivamente come regista e direttore d'orchestra[1].
Nell'edizione del 1965 riscosse molto successo la sigla iniziale, La notte è piccola, cantata dalle Gemelle Kessler.
| anno | numero puntate | periodo | Autori | Conduzione ed artisti |
|---|---|---|---|---|
| 1961 - 1962 | dodici | 21 ottobre - 13 gennaio | Sacerdote - Verde | Mina, Marcel Amont, Gemelle Kessler, Bluebell Girls, Don Lurio, Quartetto Cetra, Mac Ronay, Renata Mauro, Emilio Pericoli |
| 1962-1963 | dodici | 22 dicembre - 16 marzo | Sacerdote - Verde - Falqui | Walter Chiari, Zizi Jeanmaire, Quartetto Cetra, Don Lurio, Bluebell Girls, Rita Pavone, Giancarlo Cobelli, Dany Saval |
| 1965 | dodici | 13 febbraio - 1º maggio | Falqui - Sacerdote - Castellano e Pipolo | Mina, Luciano Salce, Lelio Luttazzi, Paolo Panelli, Gemelle Kessler, Milly |
| 1966 | venti | 12 febbraio - 25 giugno | Falqui - Sacerdote - Wertmüller | Lelio Luttazzi, Sandra Milo, Luciano Salce, Ornella Vanoni, Rita Pavone, Gemelle Kessler, Mina, Caterina Caselli, Franca Valeri |
Note
- ^ Fonte: Teche.rai.it
Bibliografia
- Grasso, A. (a cura di), Enciclopedia della televisione, Garzanti, 2008