Partito di Unità Proletaria (Francia)
Il Partito di Unità Proletaria o PUP (in francese Parti d'unité prolétarienne) fu un partito di sinistra socialista francese, di cui le Gioventù Proletarie Unitarie (Jeunesses prolétariennes unitaires) costituivano il movimento giovanile.
Partito di Unità Proletaria | |
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(FR) Parti d'unité prolétarienne | |
Segretario | Paul Louis, Maurice Juncker |
Stato | ![]() |
Fondazione | 1930 |
Dissoluzione | ? (non chiaro) |
Ideologia | Socialismo rivoluzionario, Marxismo centrismo marxista |
Collocazione | Estrema sinistra |
Coalizione | Fronte Popolare |
Affiliazione internazionale | Centro Marxista Rivoluzionario Internazionale |
Organizzazione giovanile | Jeunesses prolétariennes unitaires |
Storia
Il Partito di Unità Proletaria fu fondato nel dicembre del 1930 dalla fusione di due piccoli partiti politici scissisi dal Partito Comunista Francese, il Partito Operaio e Contadino (POP, Parti ouvrier et paysan) fondato nel 1929, il Partito Socialista Comunista o Unione Socialista Comunista (PSC o USC, Parti socialiste communiste o Union socialiste communiste) di Paul-Louis fondato nel 1923, insieme con personalità della sinistra socialista provenienti dalla Sezione Francese dell'Internazionale Operaia (SFIO).
Il PUP ha avuto alla sua segreteria generale Paul Louis e Maurice Juncker.
Nel 1936 il PUP fece parte della coalizione di forze della sinistra che portò al potere in Francia il Fronte Popolare.
Profilo ideologico
Come antecedentemente anche il Partito Socialista Comunista e l'Unione Socialista Comunista, il Partito di Unità Proletaria affermava di "differenziarsi dai socialisti francesi in quanto condannava ogni riformismo", e dal Partito Comunista Francese perché "salvaguardava rigorosamente la democrazia nei propri ranghi, come anche il rispetto dell'autonomia sindacale". Considerava "compito primordiale del partito di ridare agli operai il sentimento della propria unità di classe", affermando la "necessità della conquista rivoluzionaria del potere e della resistenza a qualunque impresa bellica".[1].
Il PUP, in occasione della conferenza del Bureau di Londra tenutasi nel febbraio del 1938 a Parigi, si dichiarò in continuità con la maggioranza dell'Internazionale di Vienna del maggio 1923, che optava per la riunificazione del movimento operaio tramite l'unione con i riformisti nell'IOS, ritenendo impossibile qualunque azione comune con la Internazionale comunista[2].
Altre personalità del PUP
- Alexandre Bachelet, senatore
- André Berthon, ex deputato (SFIO poi SFIC)
- Delarue, ex membro del PCF, segretario aggiunto della Unione dei Sindacati del Nord. Aderisce al PUP nel 1931.
- Augustin Desoblin : ferroviere, deputato PCF del Nord (1924-1932), espulso dal PCF nel marzo del 1932 diventa "Socialista-Communista".
- Louis Sellier : postino, consigliere municipale di Parigi, segretario generale del PCF dal 1923-1924
- Jean Minjoz, difensore dei sindacati operai, deputato e segretario di stato SFIO dopo il 1945
- Georges Servantier (1867-1933), ex membro del PCF
- Maurice Juncker, avvocato alla corte d'appello di Parigi[3].
- e Simon Sabiani a Marsiglia, che lasciò il PUP per aderire al PPF
Note
- ^ Articolo: 1936 Le Parti d’unité prolétarienne[Louis], secondo e terzo capoverso, su bataillesocialiste.wordpress.com. URL consultato il 13 febbraio 2017.
- ^ Dreyfus, Michel, Bureau de Paris et bureau de Londres: le socialisme de gauche en Europe entre les deux guerres. (PDF), su bataillesocialiste.files.wordpress.com. URL consultato il 13 febbraio 2017.
- ^ JUNCKER, Maurice - Maitron, Maurice Juncker, su maitron-en-ligne.univ-paris1.fr. URL consultato il 13 febbraio 2017.
Bibliografia
- Michel Dreyfus: PCF, Crises et dissidences. Éditions complexe, 1990.
- Georges Lefranc: Le mouvement socialiste sous la troisième République. Payot, 1963.