Etna rosato
L'Etna rosato è un vino DOC prodotto nei seguenti comuni: Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Paternò, Belpasso, Nicolosi, Pedara, Trecastagni, Viagrande, Aci Sant'Antonio, Acireale, Santa Venerina, Giarre, Mascali, Zafferana, Milo, Sant'Alfio, Piedimonte, Linguaglossa, Castiglione, Randazzo.
| Etna rosato | |
|---|---|
| Dettagli | |
| Stato | |
| Resa (uva/ettaro) | 9,0 t |
| Resa massima dell'uva | 70,0% |
| Titolo alcolometrico naturale dell'uva | 12,0% |
| Titolo alcolometrico minimo del vino | 12,5% |
| Estratto secco netto minimo | 20,0 g/l |
| Riconoscimento | |
| Tipo | DOC |
| Istituito con decreto del | 27/09/11 |
| Gazzetta Ufficiale del | 18/10/11 n 243 |
| Vitigni con cui è consentito produrlo | |
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| [senza fonte] | |
Tutti in provincia di Catania.
Vitigni con cui è consentito produrlo
- Nerello mascalese minimo 80%
- Nerello cappuccio (noto anche come Nerello mantellato) massimo 20%
- Altri vitigni idonei alla coltivazione nella Regione Siciliana, singolarmente o congiuntamente fino ad un massimo del 10%.[1]
Tecniche di produzione
L'Etna rosato deve essere ottenuto con la fermentazione "in rosato" delle uve rosse oppure con la fermentazione di una miscela di uve rosse e bianche od anche con di una miscela di mosti rossi e bianchi.
Caratteristiche organolettiche
- colore: rosato tendente al rubino;
- odore: intenso, caratteristico;
- sapore: secco, armonico;
Cenni storici
polpo alla catalana bigoli alla busara brodetto alla vastese
Produzione
Provincia, stagione, volume in ettolitri
- nessun dato disponibile