Iperfosfatemia

squilibrio elettrolitico caratterizzato dall'eccessiva concentrazione di fosfati nel sangue

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In medicina, l'iperfosfatemia è uno squilibrio elettrolitico caratterizzato dall'eccessiva concentrazione di fosfati nel sangue. Spesso si accompagna ad un'ipocalcemia dovuta alla precipitazione del fosfato con il calcio nei tessuti. I livelli adeguati di fosforo nel sangue sono generalmente compresi tra 0,81 e 1,45 mmol/L.

Eziologia

La condizione è frequentemente associata all'insufficienza renale cronica. Cause differenti includono, tra le altre: acidosi metabolica, acidosi respiratoria, anemia emolitica severa, sarcoidosi, rabdomiolisi, acromegalia e una pregressa grave ipomagnesemia o ipermagnesemia.

Segni e sintomi

Si rilevano calcificazione anormale dei tessuti, iperparatiroidismo secondario, osteodistrofia renale.

Terapia

Il trattamento prevede l'utilizzo di farmaci deputati alla riduzione dell'assorbimento organico del fosfato. È possibile eliminare lo squilibrio elettrolitico attraverso una dieta povera in fosfati.

Voci correlate