Pattinaggio di figura in linea
Il pattinaggio di figura in linea (Inline figure skating) è uno sport di recente diffusione, ultimo nato tra i vari tipi di pattinaggio di figura e che utilizza specifici pattini in linea. Si pratica sia a livello agonistico — sulle stesse piste idonee al pattinaggio artistico a rotelle, e con competizioni simili — ma anche come modalità di allenamento estivo su superfici di fortuna, nei periodi di inattività delle piste di ghiaccio.
L'attrezzo
I pattini possono montare tre o quattro ruote in linea e includono un tampone anteriore.
Le ruote in poliuretano hanno spessore di 24mm, che è uniformato per tutti i tipi di pattini in linea. Il diametro esterno delle ruote è tipicamente di 68mm per i numeri di scarpa piccoli, di 70mm-72mm per pattini di taglia media muniti di quattro e tre ruote, di 76mm o al massimo 80mm per le misure più grandi. All'interno di ogni ruota sono situati due cuscinetti a sfere, come è d'uso sia nei pattini a rotelle che nei pattini in linea, per dare la migliore scorrevolezza.
Il tampone anteriore di gomma — più spesso regolabile in altezza con vite filettata, secondo lo standard dei pattini di artistico a rotelle, ma a volte realizzato in altre forme — permette l'esecuzione di salti ed elementi tipici del pattinaggio di figura su ghiaccio e del pattinaggio artistico a rotelle. Il tampone può anche essere utilizzato come freno, benché non sia questo l'uso principale a cui è destinato.
Le ruote e il tampone sono fissati a un telaio leggero in lega di Alluminio che a sua volta è avvitato saldamente alla suola di uno scarponcino usuale da pattinaggio di figura, ossia abbastanza alto da coprire e sostenere la caviglia e dotato di un tacco di qualche centimetro.
Storia ed evoluzione tecnica
Prototipi funzionanti di pattini con ruote in linea, e dotati di una sorta di tampone/freno anteriore per emulare una lama di figura da ghiaccio, sono testimoniati in Germania in videoclip storici del 1933[1][2] e del 1938[3][4] che dimostrano come elementi del pattinaggio di figura — quali trottole basse, angeli e cross-roll all'indietro — fossero già fattibili. Pattini in linea compaiono volutamente come surrogato dei pattini da ghiaccio anche in un film-commedia sovietico del 1963[5][6].
L'azienda tedesca Euba produce in serie tra il 1959 e il 1962 pattini in linea con cui allenarsi e sperimentare gli elementi "di figura" senza ghiaccio. Verranno chiamati dapprima Silberpfeil (Freccia d'argento) e poi Swingo[7][8]. Ne esistono versioni con tre e con quattro ruote di gomma montate su telai rockered in lega di alluminio, inclusivi di tampone anteriore[9].
Lionel Louis Murry registra nel 1979 il marchio di fabbrica Triskate[10] e brevetta nel 1980[11] gli omonimi pattini che già produceva in serie, dotati di tre ruote in linea e tampone/freno anteriore[12], che vengono esportati in diversi paesi europei. La data di prima realizzazione dei Triskate sembra essere anteriore alle registrazioni legali[8] mentre un qualche successo commerciale arriva nel 1980-81[13][14][15][16], ma durerà pochi anni a causa dei prezzi (altre aziende che si affacciano sul mercato utilizzano scarponcini di plastica, più economici di quelli in vera pelle e cuoio usati da Triskate) e del prorompente battage pubblicitario attuato dalle altre marche. Restano comunque tra i primi pattini in linea di discreta diffusione, studiati per restituire le sensazioni di una lama di figura e per permetterne l'esecuzione degli elementi tecnici. Il marchio Tri-skate è registrato nel 1979 anche in Canada. Forse per questo si diffonderà erroneamente come prodotto americano in Olanda[17], poco prima dell'avvento dei Rollerblade.
I Triskate, e in qualche misura anche i precedenti Euba, incorporano soluzioni tecnologiche — utili per il pattinaggio di figura e non — che saranno riscoperte e utilizzate anni dopo da altri produttori: telaio metallico monolitico ma leggero; ruote in poliuretano provviste di mozzo interno; assi non sporgenti delle ruote (tutti espedienti che i Rollerblade del 1983 ancora non adottavano[18]); telaio già rockerato e con spaziatura diseguale tra le tre ruote (come negli attuali pattini Snow Whites e Pic Skates); inserti a protezione dello sfregamento tra telaio e pista (a tutt'oggi proposto da Off-Ice Skates come loro elemento distintivo[19]).
A partire dal 1980 il rapido successo e l'ampia diffusione del pattinaggio in linea, soprattutto per uso fitness e velocità, porta ad un deciso sviluppo del settore con miglioramento tecnico delle ruote in termini di scorrevolezza, aderenza, resistenza ai salti e flessibilità utile all'esecuzione di traiettorie curve. Ne beneficiano in modo sostanziale anche i pattini in linea per le figurazioni artistiche coi quali, grazie sempre all'adozione di un elemento anteriore con lo stesso ruolo della seghettatura di una lama da ghiaccio o di un tampone dei pattini a rotelle, diventa possibile eseguire abbastanza agevolmente gli elementi del pattinaggio di figura: trottole e salti singoli o doppi.
I primi pattini in linea moderni di qualità pensati specificamente per questa disciplina e che riscuotono un indiscusso apprezzamento sono del 1995, anno in cui l'azienda americana Harmony Sports Inc. ― attualmente PIC Skates ― brevetta[20] una particolare forma e installazione del tampone. Adotta inoltre una disposizione delle ruote che segue la stessa curvatura di una lama da ghiaccio, espediente che migliora la manovrabilità (ma la cui paternità, oltre che di Murry, è di numerosi altri inventori precedenti). Va riconosciuto a Nicolas (Nick) Perna e alla Harmony Sports il merito di avere contestualmente reso disponibili video dimostrativi e didattici, rivolti principalmente a istruttori e praticanti di pattinaggio su ghiaccio Pic Skate, su YouTube..
L'azienda americana Seneca Sports aveva comunque già brevettato[21] nel 1994 e prodotto, in collaborazione con Kristi Yamaguchi campionessa olimpica su ghiaccio, un pattino simile al PIC skate, economico e pensato per una diffusione di massa. Verrà peraltro commercializzato senza evidenziarne il suo possibile uso per figurazioni artistiche[22]. Seneca nel suo brevetto cita l'esistenza nel 1993 dei pattini per artistico in linea italiani Risport Galaxie, dotati di un tampone anteriore standard (e perciò non brevettabile).
L'australiano Jayson Sutcliffe, campione mondiale di pattinaggio artistico a rotelle e in linea, (pseudonimo Rolaboi-Rolleboy) testimonia, fornendo così conferma, che stand promozionali e sessioni dimostrative di pattini di figura in linea tra cui i Risport appaiono nei mondiali a rotelle del 1993 a Bordeaux (FR) e nel 1994 a Salsomaggiore (IT)[23]. Il primato di aver realizzato i primi pattini di questo genere per uso agonistico pare quindi spettare all'azienda italiana Risport. Un ruolo chiave in tale sviluppo è svolto da Ruben Omar Genchi, pattinatore e allenatore italo-argentino che afferma "il pattino in linea [per artistico] l'ho inventato io: prima non esisteva a livello sportivo... ho convinto la Risport a investirci e la Federazione Internazionale a crederci"[24]. L'accoglienza iniziale è entusiastica, tant'è che "Ai tempi di Ruben l'artistico in line era largamente praticato, anche da chi non vi ricercava uno sbocco agonistico"[25].
Nello stesso periodo altri produttori tra cui gli italiani A.T.L.A.S., la statunitense Snyder Skates Co. e l'australiana Custom Inlines realizzano pattini di questo genere, facendo crescere l'interesse per quella che è vicina a diventare una nuova specialità del pattinaggio[26]. Per completezza vanno elencati i pattini Snow White della taiwanese Double L's e i Butterfly, spin-off migliorato del prodotto Risport, della McRuben Pro italiana ribattezzata poi Prosk8.
Un manuale specifico "How to Jump and Spin on In-Line Skates" (come fare salti e trottole sui pattini in linea) esce nel 2000[27]. Nel 2000 e 2001 aprono in Francia le prime due scuole di pattinaggio artistico che combinano addestramento su ghiaccio in inverno e su pattini in linea d'estate [28][29]. La federazione statunitense USA Roller Sports nel 2002 include tra i materiali didattico-formativi disponibili al pubblico anche un "In-line Technical Video"[30] della durata di un'ora, che illustra per il pattinaggio di figura in linea sia le tecniche di base che quelle avanzate di esecuzione di salti e trottole.
Da questi primi esordï balza evidente l'importante coinvolgimento per la crescita della disciplina proveniente da praticanti di pattinaggio di figura su ghiaccio, alcuni dei quali citati più avanti, come Perna, Farris, Bennis, Faugère, Yamaguchi, Marcastel, Sutcliffe, e altri: per lo più pattinatori / pattinatrici con un passato di agonismo su ghiaccio piuttosto che con esperienza di rotelle.
D'altro canto i maggiori produttori internazionali di pattini in linea hanno sistematicamente trascurato questo potenziale settore, considerandolo o marginale o non in sintonia con l'immagine da loro proposta delle attività sportivo-ricreative praticabili[31][32], una presa di posizione che ha senz'altro dilazionato la successiva evoluzione.
Negli ultimi anni l'offerta di pattini di figura in linea pare essersi stabilizzata a livello mondiale a sole quattro aziende produttrici tra cui:
- Double L's International Co. Ltd. a Taiwan
- PIC Skates negli Stati Uniti
- Off-Ice Skating in Inghilterra
- Custom Inlines in Australia
Si tratta principalmente di telai — ossia la sola parte metallica con ruote e tampone — da accoppiare ad uno stivaletto da artistico che va procurato indipendentemente. In alternativa le stesse aziende forniscono anche i pattini completi. Tra breve tempo potrebbe affacciarsi sul mercato dei telai in linea anche la italiana Roll-Line. Si può vedere la foto del prototipo in prima pagina del dossier sul campionato di artistico in linea europeo 2017 a Dijon (Francia)[33].
Dal 2002 la Fédération Internationale de Roller Sports ha incluso tra le specialità dei campionati mondiali di pattinaggio artistico a rotelle anche il pattinaggio inline libero individuale maschile e femminile.
Va preso atto che lo sviluppo di questa nuova disciplina del pattinaggio è sinora avvenuto a ritmi piuttosto lenti. La ragione di fondo è da ricercarsi nella dicotomia tra i suoi fondamenti tecnici – assai più simili a quelli del pattinaggio di figura su ghiaccio che a quelli del pattinaggio artistico a rotelle – e la necessità di farne ricadere la gestione e la crescita agli organismi preposti alle discipline a rotelle, vuoi perché l'attrezzo in questione è dotato di ruote, vuoi perché la tipologia di impianti utilizzati e di conseguenza le società sportive e i potenziali atleti e allenatori ricadono nell'universo delle rotelle.
Non meraviglia quindi che o singoli promoter con capacità mediatiche, o istituzioni, o associazioni spontaneamente formatesi nel corso degli anni abbiano tentato di supplire ad una carenza di fondo di gestione, promozione della specialità ed organizzazione di attività focalizzate sul pattinaggio di figura in linea. Vanno segnalati in tal senso, includendovi anche individui e organizzazioni oggigiorno non più attivi: Nick Perna, Cathy Galière-Marcastel, Jean-Pierre Faugère fondatore della scuola Glace et Roller Inline de Paris, la European Inline Figure Skating Association, Carlesa Williams, Jayson Sutcliffe, Jo Ann Schneider Farris, la International Inline Figure Skating Association, la World Inline Figure Skating Association, il movimento italiano Pattinaggio Creativo[34], le diverse troupe Beau Idéal[35], SK8 Troupe di Ice Theatre of GB[36], Virginia Ice Theatre of Fairfax[37], Le Patin Libre[38], Cirque du Soleil[39] con le loro performance "fuori ghiaccio".
Un ruolo di rilevo spetta tutt'oggi alla World Inline Figure Skating Association (WIFSA)[40] costituitasi sotto l'impulso di Faugère a inizio 2010 e che conta attualmente tra i partecipanti tredici diverse nazioni. La finalità è quella di diffondere nel modo più ampio questo sport e moltiplicare il numero di competizioni ed eventi a tutti i livelli tecnici. In direzione complementare si muovono le altre troupe dando opportunità al largo pubblico di vedere dal vivo le potenzialità di questo tipo di pattinaggio sconosciuto ai più, e dimostrando che esso permette di ricreare le stesse movenze ed emozioni del ghiaccio in ambito teatrale, in aree urbane, in spazi limitati, marginali o negletti. Qualsiasi piazza cittadina o galleria di centro commerciale può diventare palcoscenico per uno spettacolo di pattinaggio di figura.
Medagliere storico ai mondiali nella specialità inline
In-line Senior Maschile
Anno | Luogo | Oro | Argento | Bronzo |
---|---|---|---|---|
2002 | Wuppertal | Jayson Sutcliffe | Sean Arisco | Chien-Hao Wang |
2003 | Buenos Aires | Walter Iglesias | Jayson Sutcliffe | Lorenzo Ronci |
2004 | Fresno | Lorenzo Ronci | Gustavo Casado de Melo | Adrian Baturin |
2005 | Roma | Jayson Sutcliffe | Jordan Uriel Segovia | Gustavo Casado de Melo |
2006 | Murcia | Carlos Urquia | Gustavo Casado de Melo | Eric Traonouez |
2007 | Gold Coast | Gustavo Casado de Melo | Hwang Chin-Wei | Carlos Urquia |
2008 | Kaohsiung | Eric Traonouez | Carlos Urquia | Marco Viotto |
2009 | Friburgo | Gustavo Casado de Melo | Eric Traonouez | Carlos Urquia |
2010 | Portimão | Tsao Chih-I | Carlos Urquia | Lee Chun |
2011 | Brasilia | Carlos Urquia | Diego Dores | Lee Chun |
2012 | Auckland | Lee Chun | Anup Kumar Yama | Carlos Urquia |
2013 | Taipei City | Anup Kumar Yama | Carlos Urquia | Lee Chun |
2014 | Reus | Lee Chun | Carlos Urquia | Anup Kumar Yama |
2015 | Cali | Yi-Fan Chen | Carlos Urquia | Colin Motley |
2016 | Novara | Yi-Fan Chen | Carlos Urquia | Antonio Panfili |
In-line Senior Femminile
Anno | Luogo | Oro | Argento | Bronzo |
---|---|---|---|---|
2002 | Wuppertal | Silvia Marangoni | Aubrey Orcutt | Anna Iannucci |
2003 | Buenos Aires | Tammy Bryant | Silvia Marangoni | Daniela Rodas |
2004 | Fresno | Silvia Marangoni | Kristen Slade | Sarah-Jane Jones |
2005 | Roma | Tammy Bryant | Silvia Marangoni | Kristen Slade |
2006 | Murcia | Silvia Marangoni | Kristen Slade | Sarah-Jane Jones |
2007 | Gold Coast | Silvia Marangoni | Kristen Slade | Courtney Donovan |
2008 | Kaohsiung | Silvia Marangoni | Natalie Motley | Hsin Chia-Ling |
2009 | Friburgo | Silvia Marangoni | Natalie Motley | Hsin Chia-Ling |
2010 | Portimão | Silvia Marangoni | Natalie Motley | Kristen Slade |
2011 | Brasilia | Silvia Marangoni | Natalie Motley | Courtney Donovan |
2012 | Auckland | Silvia Marangoni | Natalie Motley | Kristen Slade |
2013 | Taipei City | Silvia Marangoni | Hsin Chin-Ling | Natalie Motley |
2014 | Reus | Natalie Motley | Silvia Marangoni | Hsin Chin-Ling |
2015 | Cali | Silvia Marangoni | Lucia Kindebaluc | Valentina Escobar |
2016 | Novara | Natalie Motley | Claudia Pfeifer | Serena Giraud |
In-line Junior Maschile
Anno | Luogo | Oro | Argento | Bronzo |
---|---|---|---|---|
2016 | Novara | Colin Motley | Amal Raj Abhijith | Ting-Yu Wan |
In-line Junior Femminile
Anno | Luogo | Oro | Argento | Bronzo |
---|---|---|---|---|
2016 | Novara | Anastasia Nosova | Valentina Escobar | Daria Volkova |
In Italia
Il pattino in linea entra in scena nelle competizioni di velocità a partire dal 1992. In un paio d'anni gli atleti della corsa si convertono al nuovo attrezzo. Occorrerà invece attendere il 1994-1995 per l'arrivo dei pattini di figura a ruote allineate.
A seguito dell'inserimento dell'artistico in linea nei campionati mondiali 2002, la Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio (FIHP) manifesta nel 2003 e 2004 l'intenzione di diffonderlo in ambito nazionale attraverso competizioni e attività di promozione[41][42]. L'attuazione del proposito è più sofferta rispetto al settore corsa in cui i nuovi e i vecchi pattini gareggiano assieme e dove è il cronometro che ne decreta il successo. L'artistico in linea resta una curiosità e manca una massa critica di praticanti, istruttori, corsi e gare, nelle quali le differenze tra rotelle e linea e le modalità di esecuzione impongono di creare una categoria a sé stante. La richiesta di lezioni o corsi in linea viene più spesso stroncata sul nascere dalle stesse società sportive, sia in Italia che in altri paesi[43][44], tanto da indurre a chiedersi quale possa essere l'ostacolo che ne blocca la crescita[45].
La specialità artistico singolo in linea è inclusa a partire dal 2005 nella competizione internazionale "Giuseppe Filippini", con cadenza annuale a Misano Adriatico[46], così come nelle edizioni della Coppa Europa, ma le possibilità di approcciare la nuova disciplina attraverso i canali FIHP si limitano a rare occasioni[47].
Più efficace è l'impulso che proviene da istituzioni e praticanti di pattinaggio su ghiaccio. Dal 2006 si rinnova annualmente la competizione di artistico in linea della G.R.I.P. francese (denominata dapprima Coppa di Parigi, poi Open di Parigi), sostenuta dalla federazione regionale di pattinaggio su ghiaccio[48].
A inizio 2010 alcuni dei partecipanti alla 5ª Open decidono di fondare la World Inline Figure Skating Association (WIFSA)[40] che vuole affermarsi come entità internazionale indipendente per lo sviluppo dell'artistico in linea, non sottomessa né al mondo del ghiaccio né a quello delle rotelle pur collaborando con entrambi[49].
Vi è quindi una forte volontà a impegnarsi su questo nuovo terreno per chi proviene dal ghiaccio, come dimostrato anche in Italia dagli ottimi piazzamenti di giovani atleti che si avventurano nell' "in linea" per merito di allenatori FISG[50][51].
D'altro canto la FIHP in occasione della Convention del 2015 esprime alfine la "impellente necessità di dare un riconoscimento federale all'attività del pattinaggio artistico inline"[52].
La WIFSA, attraverso la messa a punto di percorsi didattico-formativi, stage e numerose competizioni internazionali, approda quindi anche in Italia trovando terreno favorevole e ottenendo che la competizione FIHP di Roccaraso del 2015 risulti aperta anche ad altri enti di promozione sportiva non associati FIHP[53], e scegliendo Milano come sede dell'Open mondiale WIFSA del 2016.
L'accordo siglato a Roma nel giugno 2015 tra FIRS e WIFSA riconosce il ruolo chiave di quest'ultima a livello internazionale e la pone come interlocutore delle singole federazioni nazionali per quanto riguarda il pattinaggio di figura in linea[54].
I risultati nell'inline ai mondiali di pattinaggio 2016 — chiusasi ora la stagione di predominio della Marangoni — mostrano nuovi atleti nazionali quali Antonio Panfili e Metka Kuk[55] capaci di scalare le vette del podio. Duole però constatare (data la totale l'assenza italiana nella categoria junior del mondiale) il tardivo impegno della FIHP nel potenziare questo settore e incanalarvi le giovani generazioni, operazione da attuarsi anche in relazione alle inclinazioni personali e alla predisposizione fisica dei singoli pattinatori ma soprattutto attraverso la formazione di allenatori specifici per questa disciplina.
A livello mediatico in Italia si constata una pressoché totale assenza del pattinaggio artistico a rotelle e tantomeno quello in linea. È quindi degna di nota l'esibizione di artistico in linea[56], apparsa nell'ottobre 2015 nel programma televisivo Tú Sí Que Vales di Canale 5, allestita da Pattinaggio Creativo[34] di Marta Bravin con la partecipazione di Roberta Panfili, Paola Amati, Antonio Panfili e Marco Viotto (già sul podio della Coppa Europa 2009 e dell'Open 2015).
È inoltre doveroso rendere tributo all'italiana Silvia Marangoni, vincitrice di 11 ori ai campionati mondiali di pattinaggio artistico nella specialità in linea, e insignita del Collare d'oro del CONI[57].
Competizioni
Nei campionati mondiali di pattinaggio artistico, che si tengono con cadenza annuale, è inclusa per i pattini in linea la sola specialità del libero individuale maschile e femminile, come da apposito regolamento[58] emanato dalla FIRS. Dal 2016 è stata introdotta anche la categoria junior. Le competizioni internazionali open di WIFSA prevedono invece varie specialità tra cui: singolo, coppia danza, coppia artistico, solo dance, gruppi e sincronizzato, come contemplato dal regolamento generale[59] e da ulteriori regolamenti specifici alle singole discipline.
L'artistico in linea si sta lentamente ritagliando degli spazi nelle competizioni nazionali, che fanno capo e vengono programmate da FIHP, AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport) e Lega Pattinaggio di UISP. Quest'ultima ― almeno in un certo numero di Comitati Regionali e Territoriali ― già contempla il pattinaggio artistico in linea tra gli sport che vengono sostenuti. L'AICS d'altro canto, nel proprio regolamento per le gare di pattinaggio artistico[60], prende atto della possibile esistenza, per le specialità singolo libero e solo dance, di partecipanti con pattini in linea per i quali sono previste classifiche separate da quelli a rotelle. La progressione delle difficoltà degli elementi tecnici ammessi in gara non viene rimodulata in relazione all'attrezzo utilizzato ― che come s'è detto è alquanto diverso dal pattino tradizionale ― ma è pur sempre una coraggiosa apertura verso società sportive e atleti a cui è accordato il diritto di partecipare pur calzando un attrezzo "diverso". In sintesi vi sono quindi premesse promettenti affinché la frequentazione di competizioni da parte dei praticanti in linea, ancora scarso per l'attuale sproporzione rispetto alle rotelle, arrivi a crescere.
In Italia una schiera di pattinatori ex FISG ed ora FIHP s'è mossa per l'adozione di un sistema di giudizio simile a quello dell'ISU (basato su quello messo a punto da WIFSA) capace ad esempio di valorizzare varianti di trottole non attualmente contemplate del sistema di giudizio "a palette" classico dell'artistico a rotelle. Tale istanza è stata recepita dalla direzione FIHP[61] e ha per ora portato all'adozione anche in alcune competizioni italiane del sistema di punteggio WIFSA.
Extra competizioni
Una caratteristica peculiare del pattinaggio in linea nel suo complesso ― tra l'altro uno dei motivi che ne hanno favorito la diffusione amatoriale ― è quella di poter evadere dalle dimensioni anguste delle piste per praticare all'aria aperta, in spazi non originariamente concepiti per tale attività sportiva. Ciò vale per tutto il gruppo delle specialità in linea, riconosciute o no dalla Federazione: hockey, slalom e freestyle, corsa, aggressive, ecc. Di riflesso si stempera lo stacco netto tra agonismo e puro dilettantismo, portando a una crescita spontanea di gruppi di pattinatori "all'aperto" di livelli tecnici assai variabili e a volte interessanti, vuoi per una loro formazione sportiva pregressa, vuoi per la tenacia nell'imparare e migliorare, vuoi per un naturale passa parola che supplisce all'assenza di corsi e istruttori. L'aspirazione e il traguardo non sono qui le competizioni o il raggiungimento di vette di eccellenza, ma il piacere in sé stesso di conquistare e perfezionare nuovi elementi con fluidità e sicurezza.
L'opportunità di praticare dovunque, valida anche per il pattinaggio di figura in linea, era stata fiutata da Samantha Bennis di EIFSA che nel 2003 costituisce Holiday On Inlines[62] (evidente il richiamo a Holiday On Ice): un gruppo stabile pattinatori in linea ― in maggioranza con una precedente formazione su ghiaccio ― che porta esibizioni "di figura" in spazi pubblici. Incidentalmente è simile quello che faranno anni dopo Le Patin Libre[38] e Pattinaggio Creativo[34].
Nel 2005 questo stesso gruppo olandese lancia l'Inline Dance Cup[63] che di fatto si discosta alquanto dai canoni di una vera competizione di pattinaggio danza in linea: la partecipazione può essere internazionale, anche in remoto inviando un video della propria esibizione, il regolamento è piuttosto lasco, non vi sono elementi tecnici obbligati, l'accento è sulle qualità interpretative e sulla pulizia di esecuzione, il luogo è... a propria scelta, il punteggio è un mix di una giuria e preferenze espresse dai visitatori del sito. Per quanto criticabile si tratta di un tentativo di rottura con la tradizione codificata, aprendo la strada ad un apprezzamento dei pattinatori all'aperto con le loro specifiche qualità indipendentemente dai loro limiti.
In tempi più recenti la stessa formula (competizione online, aperta a tutti, eseguita in luogo scenico, senza prescrizioni tecniche, con valutazione di giuria e del pubblico attraverso i "mi piace" su Facebook) viene rispolverata dal produttore di pattini di artistico in linea Pic Skate che indìce dal 2013 e con cadenza annuale la Urban Pic Skate Competition[64]. Prescindendo dall'interesse commerciale di promuovere la propria marca, va dato il merito di aver riconosciuto nel pattinaggio in ambiti urbani un nuovo potenziale per lo sviluppo spontaneo da parte di una diffusa schiera di appassionati di un "artistico" libero da inquadramenti codificati.
Società sportive
A livello nazionale il numero di società sportive che includono tra le loro offerte il pattinaggio di figura in linea è limitato poiché, come detto, tale specialità è poco conosciuta e pertanto le richieste di praticarla sono esigue. Più spesso le società inseriscono una sezione "in linea" con istruttori e corsi appositi come costola delle loro più ampie e consolidate attività di pattinaggio su ghiaccio o pattinaggio a rotelle.
L'affiliazione delle società per eventuali sbocchi agonistici può essere allo stato attuale indifferentemente FIHP, UISP, AICS e/o WIFSA, senza che la scelta dell'una o dell'altra sia indice di diversa qualità o diverse opportunità per gli iscritti.
L'elenco seguente delle società che praticano artistico in linea, certamente non esaustivo, è organizzato per: nome, località e provincia (sigla) - Specialità di pattinaggio praticate.
- Icefire Skating, Rivarolo Canavese TO - Artistico inline e su ghiaccio
- A.S.D. Hockey e Pattinaggio Ponte di Legno-Temù, Ponte di Legno BS - Artistico inline (corso sperimentale) e su ghiaccio
- Honos A.C.L.S.T., Marghera VE - Artistico inline
- A.S.D. Pattinaggio Artistico Inline San Marco, Chirignago VE - Artistico Inline
- A.S.D. Pattinaggio Artistico Toscana, Montecatini Terme PT - Artistico inline e su ghiaccio
- A.S.D. Polisportiva Spinea, Spinea VE - Artistico inline e a rotelle
- Skating Club Oderzo A.S.D., Oderzo TV - Artistico inline e a rotelle
- A.S.D. Skating Fasano, Fasano BR - Artistico inline
- SportCulture S.S.D., Monza MB - Artistico Inline
Denominazione nella lingua italiana
Il pattinaggio di figura in linea, essendo la più giovane tra le specialità del pattinaggio artistico, non ha ancora trovato un nome univoco. Storicamente per il pattinaggio a rotelle e su ghiaccio sono state rispettivamente assunte nella lingua italiana le due diverse denominazioni di pattinaggio artistico e pattinaggio di figura ad indicare le corrispettive specialità a rotelle e su ghiaccio, tra loro affini come elementi tecnici eseguiti (a prescindere dall'attrezzo e il fondo utilizzato).
La differenza è ereditata dalle due dizioni anglosassoni di artistic roller skating e figure skating che in italiano diventano appunto pattinaggio artistico (sottinteso a rotelle tradizionale) e pattinaggio di figura (sottinteso su ghiaccio), e così vengono indicati anche dagli organismi ufficiali italiani FIHP e FISG.
Per il pattinaggio di figura in linea la FIHP predilige l'utilizzo del termine pattinaggio artistico inline. AICS utilizza le dizioni artistico in line per la specialità e pattino in linea per l'attrezzo. Le società affiliate UISP appaiono registrate al CONI con disciplina artistico in linea. Quindi le tre varianti terminologiche inline, in line e in linea convivono. Società sportive e praticanti usano più spesso la denominazione di pattinaggio artistico in linea. Assai raramente la specialità viene indicata come pattinaggio di figura in linea.
Nella lingua inglese al contrario la denominazione inline figure skating è quella preponderante.
È bene evitare l'utilizzo di denominazioni di fantasia come pattinaggio artistico coi roller, o pattinaggio di figura sui roller, o ancora pattinaggio artistico su rollerblade. Per quanto si stia diffondendo in italiano il termine roller come sinonimo di pattino in linea, il suo uso è fondamentalmente scorretto, giacché roller è preso dall'inglese che gli assegna il preciso significato di "rotella cilindrica"[65][66]. Quindi roller skates sono i tradizionali pattini a rotelle cilindriche e non quelli in linea, anche qualora in italiano li si chiamasse più brevemente roller. Meglio anche evitare l'uso di rollerblade poiché è marchio di fabbrica che identifica uno specifico produttore, e comunque richiama alla mente tipologie di pattini assai distanti da quelli attuali per artistico in linea.
Denominazione in altre lingue
Lingua cod. ISO 639 |
Denominazione | Traduzione italiana più vicina |
---|---|---|
Inglese (EN) |
Inline figure skating Figure skating on inline skates |
Pattinaggio di figura in linea Pattinaggio di figura su pattini in linea |
Francese (FR) |
Patinage artistique en ligne Patinage artistique sur patins en ligne |
Pattinaggio artistico in linea Pattinaggio artistico su pattini in linea |
Tedesco (DE) |
Inlinekunstlauf | Pattinaggio di figura in linea |
Spagnolo (ES) |
Patinaje artístico en línea | Pattinaggio artistico in linea |
Portoghese (PT) |
Patinação artística inline Patinação artística en linha |
Pattinaggio artistico in linea |
Greco (GR) |
Καλλιτεχνικό πατινάζ με πατίνια σε σειρά | Pattinaggio di figura su pattini in linea |
Olandese (NL) |
Kunstrijden op skeelers Kunstschaatsen op skeelers |
Pattinaggio di figura su pattini in linea |
Polacco (PL) |
Łyżwiarstwo figurowe na rolkach Jazda figurowa na rolkach |
Pattinaggio di figura in linea |
Bulgaro (BG) |
инлайн фигурно пързаляне | Pattinaggio di figura in linea |
Rumeno (RO) |
Patinaj artistic pe role inline | Pattinaggio artistico su pattini in linea |
Russo (RU) |
Фигурное катание на рядных коньках Фигурное катание на роликовых коньках |
Pattinaggio di figura su pattini in linea Pattinaggio di figura su ruote (sottinteso in linea) |
Slovacco (SK) |
krasokorčuľovanie na kolieskových korčuliach Inline krasokorčuľovanie Krasokorčuľovanie na inline korčuliach |
Pattinaggio di figura con pattini in linea (denominazione ufficiale) Pattinaggio di figura in linea Pattinaggio di figura su pattini in linea |
Note
- ^ Road Skating! (FLV), Berlino, British Pathé, 3 luglio 1933. URL consultato il 6 febbraio 2017.
- ^ British Pathé, Road Skating! (1933), su YouTube, British Pathé, 1933. URL consultato il 6 febbraio 2017.
- ^ Giornale Luce B1401 (WMV), Vienna, Istituto Nazionale Luce, 3 novembre 1938, a 0:00:34. URL consultato il 6 febbraio 2017 (archiviato il 15 marzo 2016).
- ^ CinecittaLuce, Esibizioni con speciali pattini a rotelle a Vienna, su YouTube, Istituto Nazionale Luce, 3 novembre 1938, a 0:00:30. URL consultato il 6 febbraio 2017.
- ^ (EN) Королева бензоколонки, su IMDb, IMDb.com. URL consultato il 6 febbraio 2017.
- ^ Королева бензоколонки, su YouTube, a 0:29:40. URL consultato il 6 febbraio 2017.
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Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Sito ufficiale della FIRS
- (EN) Home of Artistic Inline Figure Skates, su inlinefigure.com.