Kheperkheperura Ay tredicesimo sovrano della XVIII dinastia egizia.

Nome Horo Giuseppe Flavio anni di regno Sesto Africano anni di regno Eusebio di Cesarea anni di regno
Ka-nekhet tenkau Achenreres 12 Acherres 12 Cherres 15


Biografia

Nato come uomo comune, Ay riuscì a salire lungo la gerarchia della società egiziana durante il regno del Faraone "eretico" Akhenaten. Una versione degli eventi sostiene che lui e sua moglie Tey fossero i genitori della prima moglie di Akhenaten, Nefertiti (e, incidentalmente, che un'altra delle loro figlie, Mutnodjme, fosse la moglie e Regina del successore di Ay, Horemheb). Un'altra versione suggerisce che Ay fosse il fratello (o fratellastro) di Tiy, la Regina di Amenhotep III, e quindi zio del Faraone Akhenaten.

Le due teorie non sono mutualmente esclusive, ma l'una o l'altra delle relazioni di parentela spiegherebbero l'alto status al quale Ay assurse durante l'interludio Amarna di Akhenaten, quando la famiglia reale voltò le spalle agli dei tradizionali dell'Egitto e sperimentò, per una dozzina di anni circa, il monoteismo – un esperimento che, o perché costretto, o per convenienza, Ay sembra abbia appoggiato, almeno fino a quando durò.

Il regno di Akhenaten venne seguito da quello del Re-bambino Tutankhamen, che salì al trono all'età di nove o dieci anni, in un periodo di grande tensione tra il nuovo monoteismo e il vecchio panteismo. Tutankhamen venne assistito nei suoi doveri regali dai due più stretti consiglieri del suo predecessore: il Gran Visir Ay e il Generale degli Eserciti Horemheb. Il regno di nove anni di Tutankhamen, largamente diretto da Ay, vide il ritorno delle vecchie divinità, e con esse la restaurazione del potere della casta sacerdotale panteistica, che era furiosa per aver visto la propria influenza messa da parte durante il regno di Akhenaten.

La morte improvvisa di Tutankhamen, all'età di 18 anni, assieme all'assenza di un erede al trono, portò ad un vuoto di potere che il Gran Visir fu lesto a colmare: Ay è ritratto nella famosa tomba del Re-bambino, mentre dirige la cerimonia funebre per il monarca deceduto, e assume il ruolo di erede.

I fatti in base ai quali Ay basò la sua pretesa al trono non sono interamente chiari. Egli era certamente una figura potente sotto Tutankhamen, così come lo era stato sotto Akhenaten: in alcune registrazione viene indicato come "reggente", e rimase vicino al centro del potere per circa 25 anni. Ciò non era probabilmente sufficiente, nella società altamente gerarchizzata dell'Antico Egitto, particolarmente in tempi di sollevazioni e contro-riforma.

Per rafforzare le sue pretese al trono, Ay sembra abbia sposato la vedova di Tutankhamen, Ankhesenpaaten (al momento nota come Ankhesenamun). Già giunto in età avanzata, Ay regnò in Egitto per quattro anni, consolidando il ritorno alla vecchia religione che aveva iniziato come consigliere di Tutankhamen. Gli successe, alla fine della dinastia, il Faraone Horemheb.

Una delle imprese portate avanti da Horemheb in qualità di Faraone, fu il tentativo di eliminare tutti i riferimenti all'esperimento monoteistico, un processo che incluse la cancellazione del nome dei suoi immediati predecessori – Ay incluso – dalle registrazioni storiche.

Ay fece preparare delle tombe per se ad Amarna e a Tebe. La prima, visibile ancora oggi, è ben conservata e fornisce alcuni eccellenti esempi dello stile artistico caratteristico che fiorì durante il periodo Amarna. Non venne mai finita. comunque, ne usata per la sua sepoltura. Ay venne sepolto nella sua seconda tomba (designata come KV23) nel ramo occidentale della Valle dei Re.

Titolatura

Titolo Traslitterazione Significato Nome Traslitterazione Lettura (italiano) Significato
G5
ḥr Horo
 

G16
nbty (nebti) Le due Signore

G8
ḥr nbw Horo d'oro

M23
X1
L2
X1
nsw bjty Colui che regna
sul giunco
e sull'ape
 
 
G39N5
s3 Rˁ Figlio di Ra
 
 


cronologia

Periodo Dinastia Anni di regno
Nuovo Regno XVIII 1329 AC - 1325 AC ± 30 anni


predecessore:
Tutankhamon
Signore del Basso e dell'Alto Egitto successore:
Haremhab


Collegamenti esterni

in italiano

http://www.geocities.com/Athens/Oracle/4168/case.htm

in inglese

http://www.digitalegypt.ucl.ac.uk//Welcome.html
http://www.ancient-egypt.org/index.html
http://www.nemo.nu/ibisportal/0egyptintro/index.htm

in tedesco

http://www.eglyphica.de/egpharaonen/inhalt/chronologie/chronologie.html

Bibliografia essenziale

  • AAVV - I Propilei (volume I) – Mondadori, 1980 Verona.
  • Arborio Mella, Federico – L'Egitto dei faraoni – Mursia , 1976 Milano, ISBN 88-425-3328-9
  • Cimmino, Franco - Dizionario delle dinastie faraoniche - Bompiani, 2003 Bologna - ISBN 88-452-5531-X
  • Gardiner, Alan – La civiltà egizia – Einaudi, 1997 Torino – ISBN 88-06-13913-4
  • Università di Cambridge - Storia Antica, II,1.Il Medio Oriente e l'area Egea 1800-1380 a.C. - Il Saggiatore, 1975 Milano.