Edward Coverley Kennedy (Southsea, 31 agosto 1879Oceano Atlantico, 23 novembre 1939) è stato un militare inglese.

Edward Coverley Kennedy
SoprannomeBulldog
NascitaSouthsea, 31 agosto 1879
MorteOceano Atlantico, 23 novembre 1939
Dati militari
Paese servitoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Forza armata Royal Navy
Anni di servizio1893-1939
GradoCaptain
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
BattaglieBattaglia dello Jutland
Comandante diincrociatore leggero Cassandra
incrociatore leggero Costance
incrociatore ausiliario HMS Rawalpindi
Decorazionivedi qui
dati tratti da World War II: The Definitive Encyclopedia and Document Collection Vol.I[1]
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Biografia

Nacque il 31 agosto 1879 nell’Hampshire, in Gran Bretagna, figlio di Edward Briggs e Caroline Edith Jackson. Entrato nella Royal Navy il 15 gennaio 1893, servì in Cina. Promosso tenente il 9 novembre 1900, divenne capitano di fregata il 31 dicembre 1912, assumendo l’anno successivo il comando dell’HMS Antrim. Durante la prima guerra mondiale partecipò alla battaglia dello Jutland, dove fu decorato con la Croce di Cavaliere della Legion d’onore dal governo francese il 15 settembre del 1916.[2]

Capitano di vascello dal 31 dicembre 1917,[3] all’inizio dell’anno successivo assunse il comando del dragamine Angora. Nel maggio del 1918[4] assunse il comando dell’incrociatore leggero Cassandra, e dopo il termine delle ostilità partecipò alla missione di scorta alla Hochseeflotte che doveva essere internata presso la base navale di Scapa Flow. Il 5 novembre 1918[5] il Cassandra andò perso nel golfo di Finlandia. Il 21 gennaio 1919 divenne comandante dell’incrociatore leggero Costance, ma fu poi sottoposto a corte marziale per la perdita del Cassandra, e lasciò la marina[6] lavorando come agente per il Conservative & Unionist Party nel sud del Buckinghamshire.[7]

Fu richiamato in servizio poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale[1] per assumere il comando dell’incrociatore ausiliario Rawalpindi.[1] Il 19 ottobre il Rawalpindi, di scorta ad un convoglio, intercettò il mercantile tedesco Gonzenheim (4574 tsl.) a sud-est dell’Islanda, che fu autoaffondato dall’equipaggio prima di essere catturato.[1]

Il 23 novembre[1] il 'Rawalpindi si trovava in missione di pattugliamento tra l'Islanda e le isole Fær Øer, quando avvisto una nave sospetta che fu identificata nella corazzata tascabile Deutschland.[1]Dopo aver lanciato il segnale di scoperta alla Home Fleet, egli mandò l’equipaggio ai posti di combattimento, emettendo poi una cortina fumogena per proteggersi, e cercando di raggiungere in iceberg per avere migliore protezione.[1] Si trattava in realtà dagli incrociatori da battaglia tedeschi Scharnhorst e Gneisenau al comando dell’ammiraglio Wilhelm Marschall.[1] Nonostante il capitano dello Scharnhorst Kurt Caesar Hoffmann gli avesse intimato di arrendersi, sparando alcuni colpi a prora del Rawalpindi, e poi segnalato di abbandonare la nave, gli accettò il combattimento tra l’incredulità degli ufficiali tedeschi, sparando una salva con i cannoni da 152 mm contro il Gneisenau, e poi subito dopo una contro lo Scharnhorst. Il fuoco concentrato dei cannoni tedeschi determinò l’affondamento della nave inglese in 15 minuti, ma essa continuò a sparare fino all’ultimo istante. L’equipaggio dello Scharnhorst recuperò 27 membri dell’equipaggio, mentre altri 11 furono recuperati dell’incrociatore inglese Newcastle.[1] Gli altri 238 ufficiali e marinai, tra cui il comandante Kennedy, risultarono deceduti.[1]

L'11 luglio 1940 fu menzionato nei Dispatches dell’Ammiragliato.[8]

Sposato con la signora Rosalind Margaret Grant, la coppia ebbe due figli, Ludovic, che divenne un famoso giornalista della BBC e scrittore, e Katherine.

Onorificenze

Onorificenze inglesi

— 11 luglio 1940

Onorificenze estere

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j Tucker 2016, p. 1390.
  2. ^ Supplemento a The London Gazette, 15 settembre 1916, pag.9081.
  3. ^ H.M. Stationary Office 2012, p. 335.
  4. ^ The Navy List. (December, 1918). p. 753.
  5. ^ Hepper. British Warship Losses in the Ironclad Era: 1860-1919. p. 147.
  6. ^ The Navy List. (February, 1919). p. 764.
  7. ^ Winton 2011, p. 9.
  8. ^ Winton 2011, p. 8.

Bibliografia

  • (EN) Anthony Bruce, William Cogar, Encyclopedia of Naval History, London, Century, 2010, ISBN 1-13593-534-3.
  • (EN) Spencer C. Tucker, Philip R. Craig, World War II: The Definitive Encyclopedia and Document Collection Vol.I, Santa Barbara, ABC-CLIO, 2016, ISBN 1-85109-969-7.
  • (EN) John Winton, The War At Sea 1939-45: Freedom’s Battle, London, Vintage Books, 2011, ISBN 1-44810-411-4.
  • (EN) H.M. Stationary Office, Navy List January 1919 - Volume 1: (Corrected to 18th December 1918), London, Imperial House, 2012, ISBN 1-78150-853-4.

Voci correlate